Quando finire una terapia

Buongiorno,

sono in cura da un psicoanalista da ormai quasi un anno.
Ero andato per diversi problemi relazionali con le persone, mia incapacità di stabilire nuove amicizie ecc, e per una storia finita male con una ragazza.
Oltre a quello abbiamo sviscerato moltissime altre cose.

Ormai però da qualche mese, mi sento veramente bene, ho abbandonato e risolto i problemi con la mia ex, e vivo più serenamente.
Certo, i problemi relazionali rimangono, ma essendo caratteriali non posso fare miracoli.
SPesso però ormai, non ho più niente da raccontargli e le sedute cominciano ad essere ripetitive...
io vorrei interrompere la terapia, visto anche il dipendio di tempo e soldi.
Lui invece non mi ha mai accennato la cosa...
come posso gestirla?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Perché non dire direttamente all'analista: "Mi sento bene, vorrei sospendere le sedute?"

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
si, banalmente è quello che farò.
Mi aspettavo però che fosse lui a diradare le sedute o chiedermi se avevo ancora bisogno. Sono anche un po' spiazzato dalla fermezza con cui mi conferma gli appuntamenti e l'importanza della terapia.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gli parli anche del suo essere spiazzato.

La funzione di un terapeuta, di qualunque orientamento, è di mettere il paziente in condizioni di non aver più bisogno del terapeuta. Non di legarlo a sé indefinitamente.

E anche se il terapeuta non fosse d'accordo sullo stato di benessere ed equilibrio raggiunto dal paziente, l'ultima parola sull'interruzione o sul proseguimento di una terapia spetta sempre al paziente. Ci mancherebbe.