Mia mamma non vuole farsi curare, sta lentamente scomparendo

Buongiorno,
non so più dove sbattere la testa...
Spero qualcuno qui sia in grado di darmi qualche indicazione utile.
Mia mamma ha 77 anni, ha già avuto problemi di salute in passato, dati dall'abuso di alcool. Dopo essersi presa uno spavento tremendo trovandosi vicina alla cirrosi epatica, ha smesso di bere l'whiskey (ne consumava una bottiglia al giorno), al momento sorseggia giusto mezza lattina di birra quasi tutti i giorni. Da quando ha smesso credo le sia venuto una specie di crollo psico-fisico, è dimagrita paurosamente, smesso quasi del tutto di mangiare.
Ha iniziato a lamentare dolori penso di artrosi, rintanandosi nel letto. Ora non si alza più, quando lo fa per andare in bagno usa le stampelle, cammina a malapena, vedo le ossa del suo corpo deformi. Dorme tutto il giorno, sta al buio, non si alza più, si lamenta sempre, ha mille dolori. Ora le sono venute anche le piaghe da decubito. Mio papà ed io siamo disperati, stiamo tentando in tutti i modi di convincerla a farsi visitare, andare in ospedale, ma lei non ne vuole sapere e noi non riusciamo ad andare completamente contro la sua volontà. Ho fatto venire delle guardie mediche a casa, ci hanno aiutato ma il problema di certo non è risolto. Il nostro medico di base ci riceve a malapena e non ci è d'aiuto in nessun modo. Scrivo nella sezione psicologia perchè personalmente sto crollando, vedo mia mamma scomparire piano piano e mi sembra tutto senza senso, non so come muovermi, a chi rivolgermi e mio padre ha troppa paura di andare contro mia mamma per darmi un solido aiuto. Andare a vivere con il mio ragazzo sembra un sogno impossibile. Sto svolgendo un ruolo che non mi compete, sto facendo da genitore, badante e infermiera a mia madre e sono completamente sola. Se avesse una malattia terminale sarei probabilmente più propensa a prendermi cura di lei, il fatto è che è lei a volersi (e volerci) mettere in questa situazione, sta distruggendo la sua vita trascinando giù anche noi. Cosa posso fare? Chi posso chiamare? In consultorio potrebbero aiutarmi? Perchè mia mamma è così ostinata a non farsi curare :( Da una parte sono preoccupatissima, dall'altra arrabbiata... e di conseguenza mi sento in colpa.
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicoterapeuta, Psicologo 615 14
Gentile signora,
è vero che non si può aiutare qualcuno che non vuol essere aiutato, ma quando la situazione degenera bisogna prendere in mano la situazione e imporre il desiderio di aiutare facendo concretamente qualcosa.

Per i problemi di alcolismo il Servizio adatto è il Servizio di Dipendenze Patologiche del territorio dove siete residenti. Si informi come funziona l'accesso nell'Ospedale a voi più vicino e rivolgetevi ai professionisti al suo interno.

Viste le resistenze di sua madre potete rivolgervi lei e suo padre per capire bene come comportarvi per aiutarla, e per affrontare nel modo migliore questa situazione così delicata.

Se ha bisogno di altri chiarimenti chieda pure.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Concordo con la Collega, dovete intervenire tramite il Servizio di Dipendenze Patologiche, il comportamento che la mamma ha ora fa parte del quadro, c'è quindi il dovere morale di curarla..Parlate voi intanto con gli specialisti per la sua salute, ma anche per la vostra..
Restiamo in attesa..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Grazie ad entrambi...
Ironia della sorte poco dopo aver scritto questo messaggio mia mamma è caduta mentre andava in bagno, si è rotta il femore.. Ora è in ospedale.
Con la gamba completamente fuori posto stesa per terra mi chiedeva di non chiamare l'ambulanza..............
Medici ed infermieri mi hanno accusata di trascurarla trattandomi in poco delicato...
Così oltre al dramma che sto passando, mi sento anche in colpa, come se non servissi a niente.
Credo avrò bisogno anch'io di un aiuto psicologico.
Mi scuso per lo sfogo.. Nessuno sembra capire la situazione..
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicoterapeuta, Psicologo 615 14
Gli operatori intervenuti non capiscono la situazione perché non la conoscono. Il suo dispiacere è comprensibile, ma non deve prendersela in modo personale. Provi a mettersi nei panni di medici e infermieri che trovano una signora con piaghe da decubito in casa.
Questo imprevisto rappresenta una occasione per voi, non sprecatela: spiegate ai medici la situazione vera che sta vivendo vostra madre e voi: dovrebbero chiedere l'intervento di uno psichiatra o di un geriatra, comunque di uno specialista per la dipendenza da alcolismo, e ipotizzerei anche uno stato depressivo, da quanto ci descrive.
In ospedale insistete per delle cure specialistiche, non indietreggiate.

Anche lei signora chieda aiuto ad un nostro collega di persona.

Ci faccia sapere come procedono le cose, se crede.

Un caro saluto,
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Cara ragazza, d'accordo con la Collega le consiglio di prendere al volo questo brutto incidente per farsi aiutare davvero , dato che la mamma ora in ospedale le tocca stare e ci sono geriatri e psichiatri a disposizione..Coraggio, la vita ha svolte imprevedibili.. restiamo in ascolto..
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Utente
Utente
Grazie di cuore...
Avrei voluto scrivere prima ma arrivo a fine giornata sempre esausta...
Mia mamma è stata operata, al momento è stabile..
Mi hanno detto che era in condizioni bruttine, anemica, epatica (forse cirrosi) e con un brutto nodulo sospetto al seno (durante l'operazione hanno fatto anche biopsia, ma gli esiti ci saranno tra 15 giorni)
Mi sento psicologicamente distrutta, per la prima volta in vita mia mi trovo a che fare con queste cose e sto ancora imparando a gestire le cose..
Ho tanta paura, anche se so che in ospedale stanno sicuramente dando cure che io non avrei potuto dare.
Mi hanno detto chiaramente che visto il suo stato di salute non brillante c'è il rischio di complicanze, anche date dall'anestesia... Inutile dire che l'ansia è triplicata.
Con il ponte del primo maggio di mezzo non ci hanno dato molto retta.. Non ci dicono, nulla. Continuano a fare trasfusioni di sangue e plasma. Lei dorme molto, pian piano riprende forza.. Quando la visitano le danno notizie positive, cuore ottimo, cicatrice che rimargina bene, pressione e temperatura corrette. Mi pare sia diventata più sorda di quello che era e si lamenta in continuazione, non collabora. Continua a non voler mangiare. Oggi stava benino, poi si è ingozzata con una caramella e ha continuato a tossire per ore, con un brutto catarro. Ho chiesto informazione agli infermieri ma hanno detto che non era nulla di che. Probabilmente sono troppo apprensiva ora.. Però è dura non lasciarsi andare all'ansia! Come faccio a chiedere aiuto psichiatrico in ospedale? I medici non ci sono mai, solo infermieri che non sanno dirmi nulla. Mio papà non mi aiuta molto, è come se avessi in testa mille cose da fare, troppe! E non riesco a dare un ordine per poter fare un piccolo scalino per volta! Ho una paura e sono confusa.... Probabilmente s'intuisce anche da come scrivo!
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Cara ragazza, ora la mamma è in ospedale e la stanno curando al meglio, abbia fiducia nei medici e nella struttura, appena si sarà un po' ripresa fisicamente, si potranno occupare dell'aspetto psicologico della questione, ma vedrà che i medici avranno capito molte cose, curandola..
Abbia cura di sè stessa e vada a farsi dare aiuto dal medico di base.. lei è il suo patrimonio, ne abbia cura anche fisica..
Mi pare brava, sensibile, si accontenti di fare del suo meglio , una cosa alla volta , ma abbia anche , ripeto, cura di sè..
Cari auguri..
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicoterapeuta, Psicologo 615 14
>>Come faccio a chiedere aiuto psichiatrico in ospedale?>>

Quando i medici la riceveranno per parlare delle condizioni di salute di sua madre lei dovrà spiegare la sua situazione, i pregressi e le difficoltà in cui vi siete trovati negli ultimi tempi per la sua gestione.

Dovrà chiedere un consulto con decisione, cioè faccia capire bene la situazione, senza paura e senza vergogna.

Sua madre ha avuto gravi problemi e difficoltà che ora vanno assolutamente trattati: o dallo psichiatra o dal geriatra vista l'età, la pertinenza la deciderà il medico che la segue in reparto.

Ripeto, non si lasci intimorire dalle sue ansie e paure, o dai dinieghi di sua madre che ora non è in grado di decidere per sé.

Forza e coraggio!

Ci tenga informati,

cari saluti,
[#9]
Utente
Utente
Continuo a lottare... Ma fa tanto male :(
Questa attesa logora e mi sento talmente sola.... Non perchè non abbia persone vicino, anzi, ma la battaglia è mia, sono io che devo reagire..
Non mi sembra di riuscirci bene :(
Mia mamma è stabile, ancora non ci hanno detto niente. Le hanno fatto tac generale, ecografia credo all'addome, i risultati della biopsia ancora non ci sono. Ho chiesto colloquio al medico, mi ha detto che ci aggiorneremo dopo domani, quando l'avrà visitata anche l'oncologo.
Continuo a sentirmi dire "stai tranquilla". Certo, una parola...
Lei va a momenti, da due giorni piange dal male dai crampi intestinali, ma durano solo pochi secondi. Mangia poco, molto poco, rifiuta quasi tutto il cibo. Quando è sveglia è allegra, l'hanno mobilizzata da giorni per metterla in posizione seduta. Chissà che le passa per la testa.. Non capisco se è conscia della situazione o continua imperterrita a negare la realtà (cosa che tra l'altro fa anche mio padre).
La voglia di lasciarmi andare allo sconforto è tanta... Sono stanca.
Ma so che sarebbe un errore..

Grazie ancora a tutti
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Con la Collega Ferretti, le consiglio di cercare il dialogo coi medici , lo dica subito in che modo la sua mamma ha vissuto e vive l'ultimo periodo , chiedendo che posto possa avere avuto la depressione, i pensieri negativi, la fuga dalla realtà..anche suo padre fa quello che può.
Lo so è duro accettare l'inversione dei ruoli, spesso tocca farlo in qualche momento della vita..MA CORAGGIO, Lei è in gamba e più forte di quello che crede..
Restiamo in ascolto..
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Utente
Utente
La mia mamma non c'è più...
I medici non mi hanno detto nulla fino a quando ho implorato per farle dare qualcosa di "forte" perchè urlava e piangeva dal dolore.
L'anestesista ha così finalmente dato l'ok per la morfina... Tumore al seno con metastasi avanzata ossea.
Nel giro di 3 giorni se n'è andata. Non si è più svegliata. Ho fatto in tempo a darle i miei ultimi regali per la festa della mamma.
Poi, mentre le accarezzavo la fronte, ha smesso di respirare.
So che è presto, so che ci vorrà tempo.. Ma non respiro dal dolore.
Sono stata ieri dalla psicologa, ma per ora non trovo sollievo... Ci vado con i presupposti sbagliati, pensando che lei mi darà risposte che in realtà non avrò mai.
Mi sembra tutto impossibile :(
Grazie a tutti di cuore, avrei voluto trovare in quell'ospedale persone più sensibili, come lo siete voi.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Carissima, mi dispiace molto e so che ora le parole non bastano..pensi ai giorni belli che ci sono stati, a come le è stata vicina , a quanto vi siete amate l'un l'altra , come era possibile, nonostante tutto..
Fra qualche tempo, riguardando le foto vecchie, le verranno in mente piccoli episodi, momenti felici, sorrisi e carezze..
Un abbraccio affettuoso, se permette..è stata brava, più di così non poteva fare..
Ci riscriva , se lo desidera..
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicoterapeuta, Psicologo 615 14
Sono molto dispiaciuta per la grave perdita. Questo è il momento dello sconcerto e del dolore. Avete avuto il tempo di salutarvi. Cerchi di non stare sola in questi momenti, lentamente avrà modo di dare un senso a tutto.
Un carissimo saluto,
[#14]
Utente
Utente
Buonasera...
Ho avvertito la voglia di scrivervi perchè con poche parole mi avete fatto sentire meno sola...
Oggi sono 4 settimane senza mia mamma... E' tanto dura....
Vado dalla psicologa ma non sento serva molto.. Avrei più bisogno di speranza, credere in qualcosa. Perchè se penso sia tutto finito così, mi sembra letteralmente di impazzire.
Saprete sicuramente meglio di me come sono le fasi del lutto, credo quindi sia inutile raccontarvi come sto.
Oggi è proprio una giornata no :( sento letteralmente male al cuore.. Mi manca tanto :(
Sono stata arrabbiata per il suo rifiuto alle cure mediche, eppure oggi ho pensato che così facendo ci ha inconsciamente (o consciamente) risparmiato sofferenze. Dubito che prendere in tempo la cosa avrebbe cambiato la situazione onestamente... Non ci ha coinvolti.. Fino alla fine, ci ha evitato corse in ospedale, stravolgimenti di vita e via dicendo. Ci ha fatto preoccupare è vero, ma i conti con il dolore se li è fatti da sola. Mi chiedo cosa sentisse.... A volte parlava al futuro, tranquilla che sarebbe tornata a casa, altre diceva cose strane.. Che facevano pensare. Mi chiedo se abbia sentito dolore... Questa cosa mi fa paura. Non era in un reparto oncologico, ma in ortopedia.. Le sue cure palliative consistevano solo in morfina.. Mi chiedo perchè i medici abbiano aspettato due giorni prima della fine per dirmi che fosse in fin di vita...
L'avessi saputo prima sarei rimasta molto più con lei..
O forse è stato meglio così... Le ultime frasi prima di rivederla incosciente sono state: "Ma hai pianto? Amore mio santo ti vedo troppo preoccupata"
Uff... :(
Grazie di nuovo a tutti.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Cara ragazza, che ci scrive di notte e si sente disperata..Penso che abbia ragione .. forse più o meno inconsapevolmente , la mamma ha voluto farsi carico da sola di tutto, le ultime parole, materne, affettuose, sono l'ultimo importante regalo che Le ha fatto, sono amore , sollecitudine, protezione.. un talismano che l'aiuterà ad andare avanti, a sentire la mamma come una " figura interna" che c'è e la guarda vivere, che vuole che Lei sia costruttiva e felice e meno sola..
Non si faccia rimproveri.." avrei fatto di più".. ha fatto tutto quello che poteva e sapeva..
Un augurio e una carezza..
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Cara Ragazza,
bentornata.
Abbiamo seguito con apprensione prima, con tristezza poi, l'evolversi della situazione.
E' normale (dolorosamente normale) attraversare - come dice Lei correttamente - le fasi del lutto.

Non so se la Sua mamma si sia gestita tutto da sola per risparmiare a Voi i dolori. Forse ha risparmiato anche a sè interventi e cure che non voleva... nell'interiorità delle persone si svolgono percorsi misteriosi.

Le parole dell'ultima frase della mamma, che Lei ci riporta, sono il dono che Le ha lasciato.
Fin quando i nostri cari sono dentro di noi, vivono.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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