Superare i rapporti conflittuali con i genitori
Salve a tutti,
Riscrivo qui dopo qualche anno, perché ancora mi ritrovo a fare i conti con i problemi del passato. Ora ho 28 anni.
L'anno scorso ho intrapreso un percorso di psicoterapia (TCA) durato 3-4 mesi, in cui ho capito che non era tanto il rapporto con mio padre il problema (alcolizzato e figura che mi ha sempre intimorito molto) a crearmi problemi, ma che e` stato invece quello con mia madre a segnarmi di piu`.
Mia madre e` una persona depressa e ansiosa. Dopo che lei e mio padre hanno divorziato (avevo 12 anni), credevo finalmente che saremmo state libere e serene.
Invece lei ha iniziato a frequentare diversi uomini, tutte figure negative in un senso o nell'altro (alcolizzati, tossico dipendenti, non amorevoli ecc).
Ha sempre messo loro al primo posto, facendoli vivere in casa con noi senza mai chiedere il parere di me e mia sorella, e mettendo noi in pericolo.
Mia madre ha sempre alternato periodi in cui si comportava da madre amorevole e premurosa, a periodi in cui mi ignorava totalmente, non mi parlava per settimane e se lo faceva era per dirmi che ero un'egoista, che non mi rendevo conto di quanto difficile fosse per lei crescere due figlie, che non l'aiutavo abbastanza e che pensavo solo me stessa.
All'epoca ero un'adolescente, ero brava a scuola e cercavo solo di avere una vita normale, passando il tempo fuori con gli amici quando potevo.
Lei mi rinfacciava che quando lei era piccola, doveva lavorare per aiutare sua mamma, e che sua mamma le prendeva tutti i soldi, mentre io per lei non contribuivo abbastanza.
Tutto cio` e` andato avanti fino a quando avevo 21 anni, quando lei all'improvviso, mentre aveva una relazione con un uomo, su consiglio di lui mi ha sbattuta fuori casa, con l'intento forse di farmi "imparare la lezione".
A quel punto io con lei non volevo piu` avere a che fare. Mi provocava disgusto, rabbia e odio.
Mi sono trasferita all'estero e per un anno e mezzo non l'ho mai cercata e mai ho risposto alle sue e-mail che trovavo patetiche.
Anche dopo che me ne sono andata, continuava ad alternare periodi in cui mi chiedeva scusa e diceva di aver sbagliato, a periodi in cui riversava di nuovo la rabbia su di me, dicendo che ero un'ingrata, che avevo dimenticato tutto cio` che lei aveva fatto per me.
Quando sono tornata in italia per un breve periodo di tempo, lei si e` presentata a casa di mia nonna, che mi ospitava, per forzarmi a parlarle.
Da quel momento abbiamo ripreso a parlare ogni tanto, ma io non l'ho mai perdonata.
A volte mi scrive delle e-mail e le rispondo, ma non parliamo mai della mia vita, non ha idea di cosa io faccia, di chi frequenti, di come io mi senta.. e non me lo chiede.
Tutto cio` mi ha creato problemi a stabilire relazioni sentimentali stabili. Vorrei riuscire a dare un senso a tutto cio`,per andare avanti con la mia vita e riuscire finalmente ad essere serena. Sto facendo altre sedute di psicoterapia, ma vorrei anche le vostre opinioni su come potrei superare il tutto.
Grazie
Riscrivo qui dopo qualche anno, perché ancora mi ritrovo a fare i conti con i problemi del passato. Ora ho 28 anni.
L'anno scorso ho intrapreso un percorso di psicoterapia (TCA) durato 3-4 mesi, in cui ho capito che non era tanto il rapporto con mio padre il problema (alcolizzato e figura che mi ha sempre intimorito molto) a crearmi problemi, ma che e` stato invece quello con mia madre a segnarmi di piu`.
Mia madre e` una persona depressa e ansiosa. Dopo che lei e mio padre hanno divorziato (avevo 12 anni), credevo finalmente che saremmo state libere e serene.
Invece lei ha iniziato a frequentare diversi uomini, tutte figure negative in un senso o nell'altro (alcolizzati, tossico dipendenti, non amorevoli ecc).
Ha sempre messo loro al primo posto, facendoli vivere in casa con noi senza mai chiedere il parere di me e mia sorella, e mettendo noi in pericolo.
Mia madre ha sempre alternato periodi in cui si comportava da madre amorevole e premurosa, a periodi in cui mi ignorava totalmente, non mi parlava per settimane e se lo faceva era per dirmi che ero un'egoista, che non mi rendevo conto di quanto difficile fosse per lei crescere due figlie, che non l'aiutavo abbastanza e che pensavo solo me stessa.
All'epoca ero un'adolescente, ero brava a scuola e cercavo solo di avere una vita normale, passando il tempo fuori con gli amici quando potevo.
Lei mi rinfacciava che quando lei era piccola, doveva lavorare per aiutare sua mamma, e che sua mamma le prendeva tutti i soldi, mentre io per lei non contribuivo abbastanza.
Tutto cio` e` andato avanti fino a quando avevo 21 anni, quando lei all'improvviso, mentre aveva una relazione con un uomo, su consiglio di lui mi ha sbattuta fuori casa, con l'intento forse di farmi "imparare la lezione".
A quel punto io con lei non volevo piu` avere a che fare. Mi provocava disgusto, rabbia e odio.
Mi sono trasferita all'estero e per un anno e mezzo non l'ho mai cercata e mai ho risposto alle sue e-mail che trovavo patetiche.
Anche dopo che me ne sono andata, continuava ad alternare periodi in cui mi chiedeva scusa e diceva di aver sbagliato, a periodi in cui riversava di nuovo la rabbia su di me, dicendo che ero un'ingrata, che avevo dimenticato tutto cio` che lei aveva fatto per me.
Quando sono tornata in italia per un breve periodo di tempo, lei si e` presentata a casa di mia nonna, che mi ospitava, per forzarmi a parlarle.
Da quel momento abbiamo ripreso a parlare ogni tanto, ma io non l'ho mai perdonata.
A volte mi scrive delle e-mail e le rispondo, ma non parliamo mai della mia vita, non ha idea di cosa io faccia, di chi frequenti, di come io mi senta.. e non me lo chiede.
Tutto cio` mi ha creato problemi a stabilire relazioni sentimentali stabili. Vorrei riuscire a dare un senso a tutto cio`,per andare avanti con la mia vita e riuscire finalmente ad essere serena. Sto facendo altre sedute di psicoterapia, ma vorrei anche le vostre opinioni su come potrei superare il tutto.
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
quali sono gli obiettivi posti nella psicoterapia che sta facendo attualmente?
Quali di questi sono stati raggiunti?
quali sono gli obiettivi posti nella psicoterapia che sta facendo attualmente?
Quali di questi sono stati raggiunti?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentile Dott.ssa Pileci,
per ora abbiamo fatto solo due sedute di consulto, per cui non abbiamo ancora stabilito gli obiettivi.
Vorrei un consiglio su quale sarebbe il percorso piu` adatto da seguire.
I problemi principali sono che non riesco a vivere le relazioni sentimentali in modo tranquillo. Tendo ad avere tanti alti e bassi, a sentirmi insicura della relazione, ad avere sempre dubbi, ad avere episodi di rabbia ed emozioni incotrollate.
Anche per piccole cose sento di reagire in modo esagerato. Non mi sento mai abbastanza compresa e sostenuta dall'altra persona.
Direi di avere uno stile di attaccamento ansioso ambivalente (ho letto molte cose a riguardo e mi ci ritrovo completamente.
Saluti
per ora abbiamo fatto solo due sedute di consulto, per cui non abbiamo ancora stabilito gli obiettivi.
Vorrei un consiglio su quale sarebbe il percorso piu` adatto da seguire.
I problemi principali sono che non riesco a vivere le relazioni sentimentali in modo tranquillo. Tendo ad avere tanti alti e bassi, a sentirmi insicura della relazione, ad avere sempre dubbi, ad avere episodi di rabbia ed emozioni incotrollate.
Anche per piccole cose sento di reagire in modo esagerato. Non mi sento mai abbastanza compresa e sostenuta dall'altra persona.
Direi di avere uno stile di attaccamento ansioso ambivalente (ho letto molte cose a riguardo e mi ci ritrovo completamente.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 21/04/2015.
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