Attacchi di ansia, tristezza e dubbi su tutti gli aspetti della mia vita
Buongiorno,
dopo settimane in cui non riesco a trovare pace con me stessa ho deciso di scriverVi per avere pareri in più sulla mia condizione.
Tutto è partito nell'agosto del 2014 quando, in vacanza, ho accusato un forte attacco di panico (o ansia?) e sono stata portata al pronto soccorso con tachicardia, sudori, fatica a respirare e forte angoscia. Nel giro di qualche giorno mi sono stabilizzata e per qualche mese, anche se con piccoli momenti di ansia ogni tanto, non ho più avuto nulla. Nel frattempo mi sono laureata con ottimi voti e mi sono iscritta ad una specializzazione post lauream. Quando questa specializzazione stava per concludersi ho avuto un secondo attacco, con le stesse caratteristiche del primo. Queste sensazioni però si sono trascinate per diversi giorni (ansia, paura, angoscia, tachicardia). Ho deciso quindi di rivolgermi al mio medico di base che oltre a prescrivermi analisi del sangue e delle urine (tutti perfetti!) mi ha indirizzato da uno psichiatra, il quale mi ha consigliato di avviare una terapia psicologica. Dal giorno del consulto psichiatrico ho cominciato a rimuginare tutto il giorno sulle probabili cause del mio disagio, e dal quel momento l'ansia non mi lascia più in pace (la accuso dalla mattina alla sera, tutti i giorni). Ho messo in dubbio nei miei ragionamenti tutti gli aspetti della mia vita, incluso il rapporto con il mio ragazzo (che è sempre stato sereno e molto appagante). Circa due settimane fa ho fatto il primo colloquio con una psicologa della mia città, che dal primo momento ha cominciato ad avanzare ipotesi molto forti sulle cause del mio disagio (mi ha chiesto se secondo me sono depressa, mi ha detto che non devo per forza stare con il mio ragazzo, che secondo lei mia mamma è depressa..) tutte ipotesi che reputo esagerate e premature dato che abbiamo avuto solo due sedute (come fa ad avanzare queste ipotesi se abbiamo parlato in tutto due ore???) .In particolar modo dopo l'ultima seduta in cui mi ha praticamente detto che non dovrei stare con il mio ragazzo, sto malissimo e ho continui attacchi di pianto. Il mio ragazzo è molto preoccupato e io non voglio farlo stare così... ora mi ritrovo in una situazione di disagio continuo, le cose che mi facevano sentire bene (incluso lo stare con il mio ragazzo) mi sembrano prive di entusiasmo, non riesco a tirarmi su e continuo a rimuginare su tutto quello che ho fatto e sul fatto che ho paura di non uscirne. Addirittura non voglio festeggiare il mio compleanno e mi faccio mille domande sul fatto di amare ancora il mio ragazzo o meno (anche se voglio disperatamente stare con lui).
Inoltre, cosa che non ho confidato a nessuno, negli ultimi mesi ho sempre paura di essere attratta dalle donne, anche se amo il mio uomo e non credo sia possibile!
Come dovrei comportarmi?
è possibile che queste sensazioni possano essere peggiorate e acuite dall'uso della pillola yasminelle (che prendo da 6 anni, con un immediato calo del desiderio) ?
Confido in una Vostra risposta
dopo settimane in cui non riesco a trovare pace con me stessa ho deciso di scriverVi per avere pareri in più sulla mia condizione.
Tutto è partito nell'agosto del 2014 quando, in vacanza, ho accusato un forte attacco di panico (o ansia?) e sono stata portata al pronto soccorso con tachicardia, sudori, fatica a respirare e forte angoscia. Nel giro di qualche giorno mi sono stabilizzata e per qualche mese, anche se con piccoli momenti di ansia ogni tanto, non ho più avuto nulla. Nel frattempo mi sono laureata con ottimi voti e mi sono iscritta ad una specializzazione post lauream. Quando questa specializzazione stava per concludersi ho avuto un secondo attacco, con le stesse caratteristiche del primo. Queste sensazioni però si sono trascinate per diversi giorni (ansia, paura, angoscia, tachicardia). Ho deciso quindi di rivolgermi al mio medico di base che oltre a prescrivermi analisi del sangue e delle urine (tutti perfetti!) mi ha indirizzato da uno psichiatra, il quale mi ha consigliato di avviare una terapia psicologica. Dal giorno del consulto psichiatrico ho cominciato a rimuginare tutto il giorno sulle probabili cause del mio disagio, e dal quel momento l'ansia non mi lascia più in pace (la accuso dalla mattina alla sera, tutti i giorni). Ho messo in dubbio nei miei ragionamenti tutti gli aspetti della mia vita, incluso il rapporto con il mio ragazzo (che è sempre stato sereno e molto appagante). Circa due settimane fa ho fatto il primo colloquio con una psicologa della mia città, che dal primo momento ha cominciato ad avanzare ipotesi molto forti sulle cause del mio disagio (mi ha chiesto se secondo me sono depressa, mi ha detto che non devo per forza stare con il mio ragazzo, che secondo lei mia mamma è depressa..) tutte ipotesi che reputo esagerate e premature dato che abbiamo avuto solo due sedute (come fa ad avanzare queste ipotesi se abbiamo parlato in tutto due ore???) .In particolar modo dopo l'ultima seduta in cui mi ha praticamente detto che non dovrei stare con il mio ragazzo, sto malissimo e ho continui attacchi di pianto. Il mio ragazzo è molto preoccupato e io non voglio farlo stare così... ora mi ritrovo in una situazione di disagio continuo, le cose che mi facevano sentire bene (incluso lo stare con il mio ragazzo) mi sembrano prive di entusiasmo, non riesco a tirarmi su e continuo a rimuginare su tutto quello che ho fatto e sul fatto che ho paura di non uscirne. Addirittura non voglio festeggiare il mio compleanno e mi faccio mille domande sul fatto di amare ancora il mio ragazzo o meno (anche se voglio disperatamente stare con lui).
Inoltre, cosa che non ho confidato a nessuno, negli ultimi mesi ho sempre paura di essere attratta dalle donne, anche se amo il mio uomo e non credo sia possibile!
Come dovrei comportarmi?
è possibile che queste sensazioni possano essere peggiorate e acuite dall'uso della pillola yasminelle (che prendo da 6 anni, con un immediato calo del desiderio) ?
Confido in una Vostra risposta
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Gentile ragazza, questi due episodi di forte ansia con somatizzazioni le sono capitati qualche tempo prima delle due importanti tappe della sua vita, la laurea e la specializzazione.. sarà stata stanca, tesa, preoccupata, come tanti ,per non dire come tutti chi più e chi meno..non drammatizziamo e non mi pare il caso di mettere in discussione il rapporto col suo ragazzo, dato che ci tiene.. Piuttosto forse è il caso di andare dal ginecologo per vedere se si può, se è meglio, cambiare il tipo di pillola...
Ad ogni modo calma, veda come procede questa psicoterapia, si tratta di una Collega Psicoterapeuta, vero ?Può benissimo dire a lei cosa pensa , anche se non è d'accordo..Le psicoterapie efficaci prevedono che nasca ..un'alleanza terapeutica....
Pensi che ha raggiunto due tappe belle , importanti e faticose della sua vita.. sia contenta di sè stessa.. adesso magari.. rallenti un pò..
Ci riscriva, noi siamo qui, anche per Lei..
Ad ogni modo calma, veda come procede questa psicoterapia, si tratta di una Collega Psicoterapeuta, vero ?Può benissimo dire a lei cosa pensa , anche se non è d'accordo..Le psicoterapie efficaci prevedono che nasca ..un'alleanza terapeutica....
Pensi che ha raggiunto due tappe belle , importanti e faticose della sua vita.. sia contenta di sè stessa.. adesso magari.. rallenti un pò..
Ci riscriva, noi siamo qui, anche per Lei..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Utente
Buongiorno dott, Fregonese, La ringrazio per la Sua risposta così celere! Sono conscia del fatto di aver sofferto di questi episodi in coincidenza di due tappe molto importanti per me. Purtroppo mi sono fatta molto spaventare dai sintomi e dai pensieri che questi attacchi mi procuravano e mi sono lasciata andare a mille conclusioni,una peggiore dell'altra. (d'altro canto, son sempre stata una ragazza ansiosa). La dottoressa che mi segue è una Psicologa, e per ora ho seguito due sedute in cui io raccontavo e lei faceva delle ipotesi. Sicuramente alla prossima seduta le racconterò i miei dubbi su queste ultime!
La cosa che mi mette più ansia sono questi miei continui rimuginamenti, a volte (anche quando dovrei essere rilassata) non riesco proprio a spegnere il cervello e mi lascio andare a lunghissimi monologhi interiori tanto che a fine giornata ho sempre mal di testa. Spero di migliorare presto grazie alla psicoterapia... purtroppo non vedo tutto positivo ora!
grazie ancora del suo prezioso consiglio =)
La cosa che mi mette più ansia sono questi miei continui rimuginamenti, a volte (anche quando dovrei essere rilassata) non riesco proprio a spegnere il cervello e mi lascio andare a lunghissimi monologhi interiori tanto che a fine giornata ho sempre mal di testa. Spero di migliorare presto grazie alla psicoterapia... purtroppo non vedo tutto positivo ora!
grazie ancora del suo prezioso consiglio =)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.9k visite dal 20/04/2015.
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Approfondimento su Ansia
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