La mia infanzia un po' come tutti io direi ma ricordo bene che mi sentivo
Salve a tutti, mi chiamo Mia e vorrei chiedervi un consulto per quanto riguarda la mia salute mentale e la mia tranquillità, cosa inesistente da diversi anni. Cercherò di essere breve anche se la storia è piuttosto lunga perchè è iniziata quando ero ancora una bambina, da quando ho memoria di essere viva ho sempre avuto problemi di depressione, ho avuto dei problemi durante la mia infanzia un po' come tutti io direi ma ricordo bene che mi sentivo a disagio in mezzo alla gente fin da piccolina, ero estremamente sveglia e avevo molta fantasia e questo mi aiutava, sono cresciuta diversa dalle persone che mi circondavano e crescendo mi allontanavo sempre di più da tutti, sono arrivata a non avere amici da anni,con l'adolescenza ho iniziato ad avere problemi con il cibo (non mangiando o vomitando il poco che mangiavo), al momento vomito occasionalmente, mi autolesiono dai dodici anni e tendo a non parlare, la mia famiglia venne conoscenza di tutto ciò un anno fa e infatti sono stata in un ospedale ma non mi hanno dato altro che una dieta perchè impaurita arrivata là ho cercato di sminuire la cosa in tutti i modi, e vado dallo psicologo ma non parlo neanche con lui.. L'anno scorso ho tentato il suicidio ma abbiamo deciso di tenere tutto in famiglia.. Vi scrivo perchè ultimamente mi sento peggio, dormo pochissimo, non ho appetito e mi sento più triste e vuota del solito.. Io non so a chi riferirmi, se recarmi da uno specialista.. è da anni che sto così, voi credete che sia normale? che passerà da solo? Io ho paura che non passi mai, se potete dirmi cosa pensate possa essere o cosa dovrei fare ve ne sarei grata.. Grazie infinite per il vosto tempo. Buona serata.
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<<Io non so a chi riferirmi, se recarmi da uno specialista.. è da anni che sto così, voi credete che sia normale?<<
Lei stessa sa che tutto quanto ha vissuto e ci ha raccontato NON è normale, che non passerà da solo, ..
Cosa dovrebbe fare.. anche questo già lo sa: chiedere aiuto a un nostro collega Psicoterapeuta e, di persona, fare un percorso nel quale Lei si espone di persona con tutte le sue difficoltà e ferite. Dire "a metà" fa perdere tempo ad ambedue.
Se non si cura seriamente "non passerà mai", ma se agisce in tale modo è possibile guarire.
Abbia fiducia e coraggio, agisca.
Lei stessa sa che tutto quanto ha vissuto e ci ha raccontato NON è normale, che non passerà da solo, ..
Cosa dovrebbe fare.. anche questo già lo sa: chiedere aiuto a un nostro collega Psicoterapeuta e, di persona, fare un percorso nel quale Lei si espone di persona con tutte le sue difficoltà e ferite. Dire "a metà" fa perdere tempo ad ambedue.
Se non si cura seriamente "non passerà mai", ma se agisce in tale modo è possibile guarire.
Abbia fiducia e coraggio, agisca.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Gentile Mia,
deve assolutamente parlare di ciò che le succede, compreso il tentativo di suicidio, con gli specialisti. Molto spesso i terapeuti hanno bisogno della collaborazione del paziente per porre diagnosi e conseguentemente applicare la giusta terapia. In assenza di adeguata comunicazione il lavoro del terapeuta diviene molto più difficile e va incontro più facilmente ad errori. Perciò non abbia remore a parlare perchè è utile e necessario.
Se non si trova bene con il suo attuale psicoterapeuta lo cambi, un'alleanza terapeutica tra paziente e psicoterapeuta è necessaria. Si informi anche del tipo di indirizzo che segue, in modo da poter scegliere con maggiore consapevolezza.
Anche su questo sito potrà trovare informazioni sui vari indirizzi psicoterapeutici.
Chieda anche se è opportuna la collaborazione dei suoi genitori nella terapia, di solito infatti i genitori sono i primi collaboratori dello psicologo.
Dalla depressione si esce, si faccia aiutare.
deve assolutamente parlare di ciò che le succede, compreso il tentativo di suicidio, con gli specialisti. Molto spesso i terapeuti hanno bisogno della collaborazione del paziente per porre diagnosi e conseguentemente applicare la giusta terapia. In assenza di adeguata comunicazione il lavoro del terapeuta diviene molto più difficile e va incontro più facilmente ad errori. Perciò non abbia remore a parlare perchè è utile e necessario.
Se non si trova bene con il suo attuale psicoterapeuta lo cambi, un'alleanza terapeutica tra paziente e psicoterapeuta è necessaria. Si informi anche del tipo di indirizzo che segue, in modo da poter scegliere con maggiore consapevolezza.
Anche su questo sito potrà trovare informazioni sui vari indirizzi psicoterapeutici.
Chieda anche se è opportuna la collaborazione dei suoi genitori nella terapia, di solito infatti i genitori sono i primi collaboratori dello psicologo.
Dalla depressione si esce, si faccia aiutare.
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 17/04/2015.
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