Verginità a 40 anni

Gentili dottori,
Leggo di non essere il solo ma vi confesso di sentire parecchio questo problema. Ho 40 anni e per un motivo o per l'altro non ho ancora avuto rapporti sessuali completi. Tra l'altro credo sia la causa principale di una relazione che sta regredendo soprattutto a causa della mia insicurezza che si è acuita a causa degli insuccessi. ...sessuali. Inizio dalla fine. La relazione è decollata in fretta e, nonostante l'inesperienza mi sono buttato. La prima volta si è verificata un'eiaculazione precoce, la quale mi ha accentuato l'ansia da prestazione. Ci sono poi avute mancate erezioni, erezioni con assenza di orgasmo. .. tali da non permettere rapporti completi.
Godo di buone relazioni sociali, con difficoltà ho avuto più di un approccio con donne, molti a vuoto, altri a buon fine ma senza arrivare al dunque. Rovinavo sempre tutto in qualche modo, credo a causa dell'insicurezza dovuta alla paura del giudizio altrui. Ho da sempre provato attrazione per le donne e mi eccitavo, anche grazie a materiale pornografico, ma non mi sono mai masturbato. Indice di un problema connesso con il sesso. Non voglio dilungarmi e nel caso vi forniro' ulteriori specificazioni. Certo che sono frastornato e la cosa che più mi spaventa è l'attuale azzeramento di desiderio sessuale, se sono dasolo non riesco ppiù ad eccitavo.
Vi ringrazio per eventuali consigli
Giuseppe
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Utente,
a mio parere il consiglio più utile è quello di iniziare ad effettuare una visita andrologica (se non ne ha fatte di recente o, tanto più, se non ne ha mai fatte), in modo da ricevere un parere medico in merito alle problematiche che ha elencato, a partire dalla flessione del desiderio sessuale.

Parallelamente le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per approfondire gli aspetti della sua storia di vita e le sue caratteristiche personali e relazionali che -giustamente- ha qui tralasciato e che hanno contribuito alla "costruzione" di queste sue attuali difficoltà.

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Utente
Utente
Gentile dottoressa,
La ringrazio per la risposta.
Per la verità ho già iniziato una psicoterapia ma, seppur da soli due mesi, non sto ottenendo alcun risultato. L'unico che abbiamo ottenuto è di focalizzare l'attenzione sul discorso psicologico. Non si è ritenuto di approfondire con un andrologo dato che l'erezione, seppur non puntualmente, si verifica e soprattutto quelle notturne paiono essere regolari. Per la verità da un po' di anni non sento'bene' il piede sx, sensazioni di gonfiore di ipotenia e di formicolio. Potrebbero essere correlati? Sono preoccupato. .....
grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
In sinergia con quanto suggerito dalla collega, dovrebbe recarsi da un andrologo, a diagnosi effettuata si stabilità il da farsi.

L'aspetto psichico, emozionale ed ovviamente relazionale che la porta all'evitamento dell'intimita con d.e ed irregolarità della tempistica eiaculatoria, dovrà sempre e comunque esser investigato con cura e competenza.

Le allego del materiale da consultare

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html

Consideri inoltre che il vissuto sgradevole e doloroso relativo al deficit erettivo, alla vulnerabilità erettiva, la paura anticipatoria di rivivere un fallimento sessuale, contribuiscono a creare quelli che noi clinici chiamiamo “fattori di mantenimento della disfunzione”, ben differenti dai fattori che hanno contribuito all’insorgenza della problematica sessuale, per questo la diagnosi differenziale diventa indispensabile

La natura multidimensionale della sessualità umana è tale da imporre un inquadramento e un ‘approccio terapeutico integrato’ al soggetto portatore di un disturbo sessuologico, sarebbe miope ed errato trattare soltanto la sintomatologia, senza la sua cornice psichica, relazionale, emozionale ed affettiva che correla con la sessualità.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it