Cattivo rapporto con chi mi circonda
Salve, ho 21 anni. Frequento ancora l'università e vivo ancora con i miei.
Purtroppo questo per me è un periodo veramente delicato perchè mi sento impaurita e scoraggiata per il futuro. Ho un ragazzo con cui non vado d'accordo, perchè vorrei che lui mi desse di più di quello che già mi da; essendo molto più grande di me, vorrei che prendesse la sua strada, andasse a vivere da solo e iniziasse a costruire qualcosa di veramente concreto per un nostro futuro insieme; poi lo sento veramente disinteressato, mi riempe di attenzioni ma alla fine solo con le parole, perchè con i fatti non vuole proprio saperne. Litighiamo praticamente ogni settimana per questo.
Come ho già scritto sopra, ho paura di non riuscire a trovare lavoro dopo la laurea, perchè voglio una mia indipendenza sia materiale sia "psicologica", libera dai vincoli dei genitori. Mia madre non mi capisce affatto ed io, ogni volta che mi critica o mi fa notare una cosa che non le sta bene di me, le urlo contro. Non ha affatto fiducia in me, non mi vede studiare allora mi critica e mi fa salire l'ansia più di quanto io non ne abbia. Lei ha questa fissa che devo studiare e devo portare i risultati a casa, quando non sa nemmeno come è l'università. Nonostante io mi impegni, ovvero vado a lezione sempre, cerco di studiare tutti i pomeriggi appena arrivata a casa, lei ha da ridire se sto sul computer a guardare qualche film e mi fa sentire come qualcuno che non studia, non se ne importa e prenderà tardi la laurea.
Non so più che fare, perchè tutte queste situazioni, la forte voglia di indipendenza e andare via di casa, costruire al più presto un futuro con il mio ragazzo, gli esami, mia madre che mi critica e mio padre che tanto, alla fine, l'appoggia, mi stanno facendo venire un blocco tremendo e alla fine la voglia di studiare sta sempre più scendendo. Anzi, sale sempre di più la paura di non riuscire a superare gli esami e non laurearmi in tempo per prendere la mia strada. Ogni volta che scatto, che qualcuno mi tratta o mi dice cose che non voglio che mi si vengano dette, io piango. Si, ultimamente sono sempre più di "lacrima facile" e per evadere dalla realtà mi metto a guardare telefilm. Vorrei tanto che la vita di quei personaggi fosse la mia, perchè a me non piace la mia vita. Vorrei cambiarla, ma non riesco.
Spero che mi possiate consigliare.
Purtroppo questo per me è un periodo veramente delicato perchè mi sento impaurita e scoraggiata per il futuro. Ho un ragazzo con cui non vado d'accordo, perchè vorrei che lui mi desse di più di quello che già mi da; essendo molto più grande di me, vorrei che prendesse la sua strada, andasse a vivere da solo e iniziasse a costruire qualcosa di veramente concreto per un nostro futuro insieme; poi lo sento veramente disinteressato, mi riempe di attenzioni ma alla fine solo con le parole, perchè con i fatti non vuole proprio saperne. Litighiamo praticamente ogni settimana per questo.
Come ho già scritto sopra, ho paura di non riuscire a trovare lavoro dopo la laurea, perchè voglio una mia indipendenza sia materiale sia "psicologica", libera dai vincoli dei genitori. Mia madre non mi capisce affatto ed io, ogni volta che mi critica o mi fa notare una cosa che non le sta bene di me, le urlo contro. Non ha affatto fiducia in me, non mi vede studiare allora mi critica e mi fa salire l'ansia più di quanto io non ne abbia. Lei ha questa fissa che devo studiare e devo portare i risultati a casa, quando non sa nemmeno come è l'università. Nonostante io mi impegni, ovvero vado a lezione sempre, cerco di studiare tutti i pomeriggi appena arrivata a casa, lei ha da ridire se sto sul computer a guardare qualche film e mi fa sentire come qualcuno che non studia, non se ne importa e prenderà tardi la laurea.
Non so più che fare, perchè tutte queste situazioni, la forte voglia di indipendenza e andare via di casa, costruire al più presto un futuro con il mio ragazzo, gli esami, mia madre che mi critica e mio padre che tanto, alla fine, l'appoggia, mi stanno facendo venire un blocco tremendo e alla fine la voglia di studiare sta sempre più scendendo. Anzi, sale sempre di più la paura di non riuscire a superare gli esami e non laurearmi in tempo per prendere la mia strada. Ogni volta che scatto, che qualcuno mi tratta o mi dice cose che non voglio che mi si vengano dette, io piango. Si, ultimamente sono sempre più di "lacrima facile" e per evadere dalla realtà mi metto a guardare telefilm. Vorrei tanto che la vita di quei personaggi fosse la mia, perchè a me non piace la mia vita. Vorrei cambiarla, ma non riesco.
Spero che mi possiate consigliare.
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<ho paura di non riuscire a trovare lavoro dopo la laurea, perchè voglio una mia indipendenza sia materiale sia "psicologica", libera dai vincoli dei genitori.>
Gentile Ragazza,
da quanto dice sembra le pesi la condizione di dipendenza dai suoi genitori e in qualche modo essere controllata nel suo fare/studiare.
In ogni caso il futuro ci è sconosciuto, di certo le paure sono un fardello che pesa e con le quali bisognerebbe fare pace per andare avanti.
Credo che la fretta di rendersi indipendente, comunque comprensibile, la possa tenere un po' sotto pressione unitamente ai rimbrotti della mamma, condizione complessiva che potrebbe forse non rendere proficuo il suo studio.
Lo studio infatti rende meglio e di più se la mente è sgombra da pensieri e preoccupazioni, altrimenti rischia di essere poco proficuo.
Ha provato ad affrontare la situazione, con sua madre in particolare, in un modo diverso?
Se desidera una maggiore indipendenza dai suoi genitori potrebbe ad esempio nel frattempo, tempo permettendo, trovarsi un piccolo lavoro, ci ha mai pensato?
Quanto è motivata a proseguire gli studi? La scelta è stata sua, ne è soddisfatta?
Quanto al suo ragazzo, dovreste trovare un modo costruttivo per riuscire a confrontarvi...i vostri bisogni potrebbero essere diversi, importanti chiarirsi e non continuare in un modo che non aiuta a stare più sereni.
Restiamo in ascolto
Gentile Ragazza,
da quanto dice sembra le pesi la condizione di dipendenza dai suoi genitori e in qualche modo essere controllata nel suo fare/studiare.
In ogni caso il futuro ci è sconosciuto, di certo le paure sono un fardello che pesa e con le quali bisognerebbe fare pace per andare avanti.
Credo che la fretta di rendersi indipendente, comunque comprensibile, la possa tenere un po' sotto pressione unitamente ai rimbrotti della mamma, condizione complessiva che potrebbe forse non rendere proficuo il suo studio.
Lo studio infatti rende meglio e di più se la mente è sgombra da pensieri e preoccupazioni, altrimenti rischia di essere poco proficuo.
Ha provato ad affrontare la situazione, con sua madre in particolare, in un modo diverso?
Se desidera una maggiore indipendenza dai suoi genitori potrebbe ad esempio nel frattempo, tempo permettendo, trovarsi un piccolo lavoro, ci ha mai pensato?
Quanto è motivata a proseguire gli studi? La scelta è stata sua, ne è soddisfatta?
Quanto al suo ragazzo, dovreste trovare un modo costruttivo per riuscire a confrontarvi...i vostri bisogni potrebbero essere diversi, importanti chiarirsi e non continuare in un modo che non aiuta a stare più sereni.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Concordo con la Collega e le consiglio, cara ragazza, di cercare di mettersi un pò in sintonia con sua madre per un verso , che si preoccupa fin troppo certo, ma che forse si renderebbe maggiormente conto delle difficoltà se Lei le raccontasse meglio la vita, le difficoltà , il mondo dell'Università, e per contro se col suo fidanzato le aspettative sul futuro , il lavoro , la vita fossero più esplicite,.. altrimenti tutti ascoltano solo i propri pensieri e le proprie paure.. Passo passo anche Lei arriverà alla laurea e all'inserimento nel mondo del lavoro, si faccia credito e tenga presente che la preparazione è fondamentale e indispensabile, ma altrettanto indispensabile è riuscire ad ascoltare a.. sentire le voci degli altri con cui dobbiamo e vogliamo stare..
Restiamo in ascoltoi..
Restiamo in ascoltoi..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Ex utente
Gentili Dottoresse, vi ringrazio per la repentina quanto esaustiva risposta.
Ho pensato moltissime volte a cercare un lavoro, ma purtroppo le materie che studio devono essere per forza frequentate, altrimenti da sola non riuscirei a farle.
Mi trovo in una situazione un po' particolare perchè sto facendo un'università che non amo particolarmente, lontano dalle mie attitudine.Sono motivata a studiare ed impegnarmi per la mia futura indipendenza, l'università è stata una mia scelta, come è stata una mia decisione la facoltà, ma nei confronti delle materie non ho particolare interesse. Sono una ragazza testarda e quando inizia una cosa la vuole portare a termine. Non mi piace lasciare a metà le cose.
Un altro problema è che con mia madre non riesco ad aprirmi a 360° e ad esporle ciò che penso su tutto; è un mio blocco e io non sono capace perchè non mi sento capita da lei. Per lei o è bianco o è nero, invece delle situazioni io tendo a vedere e valutare tutto.
Il mio ragazzo è l'unico con cui riesco a parlare praticamente di tutto, cerca anche di capirmi, ma forse non riesce fino in fondo per la notevole differenza di età (10 anni) e per le preoccupazioni diverse che lui deve affrontare, le quali sono completamente diverse dalle mie.
Vi ringrazio ancora.
Ho pensato moltissime volte a cercare un lavoro, ma purtroppo le materie che studio devono essere per forza frequentate, altrimenti da sola non riuscirei a farle.
Mi trovo in una situazione un po' particolare perchè sto facendo un'università che non amo particolarmente, lontano dalle mie attitudine.Sono motivata a studiare ed impegnarmi per la mia futura indipendenza, l'università è stata una mia scelta, come è stata una mia decisione la facoltà, ma nei confronti delle materie non ho particolare interesse. Sono una ragazza testarda e quando inizia una cosa la vuole portare a termine. Non mi piace lasciare a metà le cose.
Un altro problema è che con mia madre non riesco ad aprirmi a 360° e ad esporle ciò che penso su tutto; è un mio blocco e io non sono capace perchè non mi sento capita da lei. Per lei o è bianco o è nero, invece delle situazioni io tendo a vedere e valutare tutto.
Il mio ragazzo è l'unico con cui riesco a parlare praticamente di tutto, cerca anche di capirmi, ma forse non riesce fino in fondo per la notevole differenza di età (10 anni) e per le preoccupazioni diverse che lui deve affrontare, le quali sono completamente diverse dalle mie.
Vi ringrazio ancora.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 15/04/2015.
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