Pillola del giorno dopo e abbandono
Buonasera,
dopo un anno e mezzo ho ripreso a frequentare il mio ex ragazzo.
E' stato il mio primo ragazzo e ci siamo lasciati per incompatibilità caratteriale (abbiamo due caratteri diversi, lui è estroverso e deciso io sono più calma e introversa) e immaturità da parte di entrambi.
Nel periodo trascorso senza di lui mi mancava, anche se quando eravamo assieme a volte mi trattava male e mi diceva parole ma non sono riuscita a ricominciare con nessun altro perchè avevo sempre in testa lui.
Dopo vari tira e molla lui mi ha scritto chiedendomi di vederlo. Dopo un pò ho accettato. Uscendoci riconosco che un pò siamo maturati ma lui dice e fa spesso cose che mi feriscono.
L'ultima volta che l ho visto abbiamo avuto un rapporto senza protezione, io non volevo ma alla fine ho accettato. Mi sono sentita subito in colpa; e non sono più riuscita a parlargli. Lui ha visto che ero turbata ma non ha fatto molto, forse non capiva la gravità. Mi ha chiesto anche un rapporto orale e da quanto non lo facevo e altre cose che non mi va di ricordare.
Sono scesa dalla sua macchina senza salutarlo; quella notte ho chiamato la guardia medica e il giorno dopo ho preso la pillola. Il giorno dopo mi ha scritto alle 10 di sera e io non gli ho risposto. Mi ha scritto anche qualche messaggio i giorni successivi ma non me la sono sentita di rispondere. Dopo una settimana gli ho scritto che a volte dice cose che non capisco e mi fanno star male, che mi mente e che non avrei voluto avere un rapporto così. Mi ha risposto che è disponibile per qualsiasi chiarimento e ho risposto che ci metteremo d'accordo.
E' da una settimana che nessuno dei due si è fatto vivo. Come devo comportarmi? Se lui non mi scriverà preferisco non sentirlo mai più, ma se lo fa temo che ridossi la colpa su di me, sul fatto che non gli ho più chiesto un chirimento.
Vi ringrazio
dopo un anno e mezzo ho ripreso a frequentare il mio ex ragazzo.
E' stato il mio primo ragazzo e ci siamo lasciati per incompatibilità caratteriale (abbiamo due caratteri diversi, lui è estroverso e deciso io sono più calma e introversa) e immaturità da parte di entrambi.
Nel periodo trascorso senza di lui mi mancava, anche se quando eravamo assieme a volte mi trattava male e mi diceva parole ma non sono riuscita a ricominciare con nessun altro perchè avevo sempre in testa lui.
Dopo vari tira e molla lui mi ha scritto chiedendomi di vederlo. Dopo un pò ho accettato. Uscendoci riconosco che un pò siamo maturati ma lui dice e fa spesso cose che mi feriscono.
L'ultima volta che l ho visto abbiamo avuto un rapporto senza protezione, io non volevo ma alla fine ho accettato. Mi sono sentita subito in colpa; e non sono più riuscita a parlargli. Lui ha visto che ero turbata ma non ha fatto molto, forse non capiva la gravità. Mi ha chiesto anche un rapporto orale e da quanto non lo facevo e altre cose che non mi va di ricordare.
Sono scesa dalla sua macchina senza salutarlo; quella notte ho chiamato la guardia medica e il giorno dopo ho preso la pillola. Il giorno dopo mi ha scritto alle 10 di sera e io non gli ho risposto. Mi ha scritto anche qualche messaggio i giorni successivi ma non me la sono sentita di rispondere. Dopo una settimana gli ho scritto che a volte dice cose che non capisco e mi fanno star male, che mi mente e che non avrei voluto avere un rapporto così. Mi ha risposto che è disponibile per qualsiasi chiarimento e ho risposto che ci metteremo d'accordo.
E' da una settimana che nessuno dei due si è fatto vivo. Come devo comportarmi? Se lui non mi scriverà preferisco non sentirlo mai più, ma se lo fa temo che ridossi la colpa su di me, sul fatto che non gli ho più chiesto un chirimento.
Vi ringrazio
[#1]
Gentile utente,
Lei ci ha contattato un anno fa per lo stesso ragazzo e.. vorrei dire... per la stessa storia.
Come mai non riesce ad evitare di ricadere in comportamenti ripetitivi?
. .-----.
Mi son riletta tutti i consulti che a distanza di tre/quattro mesi ha postato qui da noi e le risposte fornite.
Le è stato suggerito ripetutamente di rivolgersi a uno Psicologo di persona.
Ripeto l'invito, pur vedendo che Lei non lo accetta.
Più di questo non posso dirLe, considerato che è "imprigionata" in questa vicenda da oltre un anno di tira e molla.
Peccato, ne va della Sua vita e della vita affettiva.
Lei ci ha contattato un anno fa per lo stesso ragazzo e.. vorrei dire... per la stessa storia.
Come mai non riesce ad evitare di ricadere in comportamenti ripetitivi?
. .-----.
Mi son riletta tutti i consulti che a distanza di tre/quattro mesi ha postato qui da noi e le risposte fornite.
Le è stato suggerito ripetutamente di rivolgersi a uno Psicologo di persona.
Ripeto l'invito, pur vedendo che Lei non lo accetta.
Più di questo non posso dirLe, considerato che è "imprigionata" in questa vicenda da oltre un anno di tira e molla.
Peccato, ne va della Sua vita e della vita affettiva.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 13/04/2015.
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