Una noiosa routine, la cosa che penso io è che invece è anche giù

Buongiorno,
Sono una ragazza di 27 anni, da quasi 6 anni sto insieme ad un ragazzo, coetaneo, abbiamo avuto spesso dei litigi prevalentemente scatenati da me, perché tendo molto ad evidenziare i comportamenti che non ritengo corretti, non lascio correre insomma, lui mi ha fatto presente più volte che quello è il suo modo di comportarsi e che non lo fa per ferire me. Pochi giorni fa abbiamo parlato e mi ha confessato che circa da un mese non si sente più felice e non prova più attrazione verso di me anche se mi stima ancora come persona. Mi ha chiesto del tempo per pensare per ritrovare se stesso e i suoi sentimenti. Io ho provato a dirgli che dovremmo parlare e non stare lontani, ma mi dice che ormai abbiamo parlato troppo e che deve capire se standomi lontano sente la mancanza. Ho anche proposto una eventuale terapia di coppia visto che mi ha anche fatto notare che si sente come preso da una noiosa routine, la cosa che penso io è che invece è anche giù per una serie di problematiche familiari e professionali che vanno avanti da un bel po' di tempo.
Ho paura di sbagliare a lasciarlo nella solitudine che chiede e ho paura a sforzarlo a provare un contatto e un nuovo dialogo passando per oppressiva facendolo allontanare. Queste pause funzionano davvero? Danno davvero la possibilità di affrontare una nuova fase del rapporto più matura e responsabile?

Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> mi dice che ormai abbiamo parlato troppo e che deve capire se standomi lontano sente la mancanza
>>>

Potrebbe essere un atteggiamento di buon senso. Sì, a volte le cosiddette pause di riflessione funzionano, se entrambi sono onestamente d'accordo nel prenderle.

Gli esseri umani hanno la caratteristica, spesso, di riuscire a capire chiaramente ciò che vogliono solo dopo che l'hanno perduto o comunque quando lo sentono distante.

Ma dovreste essere d'accordo entrambi, ovviamente.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Il tagliando sulla coppia andrebbe fatto e soprattutto voluto da entrambi, come giustamente sottolinea il Collega.

La famosa pausa di riflessione ha senso se realmente contiene "riflessioni" , se invece contiene paure, difficoltà nel separarsi, una dolce ed indolore...fine del legame, difficoltà nell'affrontare quello che non va....è soltanto un preludio alla fine.

Le allego una lettura a tao proposito


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2734-la-pausa-di-riflessione-esiste-davvero.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
<<perché tendo molto ad evidenziare i comportamenti che non ritengo corretti, non lascio correre insomma<<

Con questi comportamenti Lei potrebbe essere pesante, rompere la magia di un incontro.
Perchè è così petulante? Lo è con tutti?

<<Queste pause funzionano davvero?<<
Funzionano se, innanzi tutto, ognuno pensa a sè e ai propri modi di fare, se fa un bilancio delle cose che può modificare. Se si riparte con un nuovo stile, OK. Altrimenti queste pause sanciscono il distanziamento.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Grazie,
qualche giorno fa mi ha contattato perchè vorrebbe provare a uscire di nuovo per riavvicinarsi, nonostante questa affermazione io lo sento molto distante e a parte questo però il silenzio è continuato e sta continuando, è possibile che lo faccia per proteggersi in qualche modo? Non vorrei fare l'errore di risultare assillante anche se lui mi dice di contattarlo come farei normalmente, però questo suo silenzio chiaramente mi blocca.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Se il sospetto fosse che lui le abbia chiesto la pausa perché soffriva del suo essere assillante... secondo lei sarebbe meglio confermare quest'immagine o far qualcosa per cambiarla?
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Utente
Utente
Buongiorno,
è trascorso quasi un mese da quando abbiamo deciso di darci una seconda possibilità, ci sentiamo tutti i giorni e ogni tanto usciamo insieme, rigorosamente soli, per capire meglio se è possibile ritrovare quella complicità e quella vicinanza che abbiamo perso. Lo scorso primo maggio abbiamo passato una intera giornata insieme, lui mi ha confessato che è stato il primo vero passo che lo ha fatto sentire vicino a me, visto che oltretutto lo ha portato a chiedermi se ci saremmo visti anche la sera per un'uscita tranquilla. In seguito ci siamo visti altre volte, ma non riesce ancora a decidere che strada prenderà questo rapporto. Io però sinceramente non riesco a portare ancora avanti questa situazione di incertezza, ho quasi la sensazione a volte che non sappia decidere perchè ha paura di qualcosa. Non si apre sui suoi sentimenti per me, si limita a dirmi che mi sente vicina, che sta bene con me però non si sbilancia oltre, e io non voglio certo forzare la situazione opprimendolo e rischiando di farlo allontanare ancora. vorrei però fargli capire che una decisione va presa e siccome io la mia l'ho ben chiara, a questo punto dipende da lui, anche se dice di non volersi sentire caricato di questa responsabilità. come posso fargli capire che io invece ho bisogno di risposte certe a questo punto. alla fine dopo 6 anni, e adesso tutta questa esperienza dovrebbe saperlo quello che vuole.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Nella mia ultima domanda cercavo proprio di mettere alla luce la contraddizione che sta manifestando: non vuole mettergli pressione, perché forse si è resa conto che è stato proprio questo lato a farlo allontanare, ma allo stesso tempo sente il bisogno di risposte chiare e certe.

Come se ne esce secondo lei?
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Utente
Utente
Ma credo anche di avergli dato il tempo che chiedeva, non ho avuto comportamenti opprimenti nei suoi confronti, io penso che un'idea della persona che si ha di fronte ormai la abbiamo entrambi, e il fatto che però non voglia sentirsi oberato della responsabilità di una scelta a me come dovrebbe far sentire? io percepisco che voglia dare invece questo compito a me.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Un mese può essere troppo poco per cambiare l'idea che ci si è fatti di una persona in 6 anni.

Se lui si è sentito oppresso per tutto questo tempo (sto ipotizzando), potrebbe aver bisogno di tempo non tanto per prendere una decisione, ma per capire se e quanto è disposta a cambiare lei.

In altre parole: non mi pare una questione di responsabilità, di impegno ecc. ma del semplice fatto che lui forse desidera che lei prima cambiasse e smussasse questo aspetto del suo carattere.

Le pause di riflessione servono a fare esami di coscienza e aggiustamenti, non solo a chiarirsi le idee.

A lei decidere se ne vale la pena e se è disposta a ciò. Ma se dopo un mese è già impaziente, si sta rispondendo da sola...
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Utente
Utente
Buongiorno,
grazie per tutti i suggerimenti che mi ha dato.
La frequentazione si sta prolungando, abbiamo anche trovato il tempo di parlare di questa situazione, lui dice che quando siamo insieme sta bene e che a volte prova l'impulso di baciarmi o cercare un contatto fisico, ma che non lo fa per paura che possa fraintendere, nel senso che possa pensare che la cosa fra di noi possa essere risolta, in quanto dice che nonostante sappia chi ha difronte quindi non trattandosi più di capire chi ha davanti, deve ritrovare il sentimento di coppia. Secondo il mio punto di vista invece se ha paura di mettere in pratica i gesti di una coppia non potrà mai sapere con certezza quello che sente. Continua a ripetere che secondo lui questa soluzione di vederci senza impegni di sorta può aiutarlo a ritrovare i sentimenti persi, secondo lei è possibile che ciò avvenga?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Certo che è possibile, se *lei* riesce a cambiare il suo atteggiamento.

Provi a smettere di concentrarsi su ciò che secondo lei dovrebbe fare lui, e si concentri di più su ciò che è meglio che faccia lei.