Mia figlia non vuole andare a scuola...
Buongiorno,
Ho una figlia di 16 anni, lo scorso anni. Abbiamo davvero un bel rapporto, passiamo molto tempo insieme parlando di qualsiasi cosa, lei mi confida molte sue cose e mi rende sempre partecipe di tutto. Ciò che "rovina" il nostro rapporto è la scuola! Spesso si rifiuta di andare e già lo scorso anno è stata bocciata. Anche questo'anno (nonostante il suo andamento scolastico sia buono), spesso fa storie e si rifiuta di alzarsi. Ci troviamo quindi a discutere e solo in queste discussioni lei arriva ad offendermi e a trattarmi veramente male.
Mia figlia è cresciuta solo con me, non ha un padre che la segue, quindi ovviaovviamente sono sola di fronte a queste difficoltà e mi colpevolizzo sempre per tutto. Quindi non riesco mai neanche a darle delle punizioni, cosa che tutti mi dicono di fare, ma che io ho sempre visto come un ricatto morale quindi qualcosa di poco costruttivo. Ora però mi rendo conto di essere al limite e di non saper più come gestire la situazione.
Ringrazio anticipatamente chi potrà darmi un consiglio.
Ho una figlia di 16 anni, lo scorso anni. Abbiamo davvero un bel rapporto, passiamo molto tempo insieme parlando di qualsiasi cosa, lei mi confida molte sue cose e mi rende sempre partecipe di tutto. Ciò che "rovina" il nostro rapporto è la scuola! Spesso si rifiuta di andare e già lo scorso anno è stata bocciata. Anche questo'anno (nonostante il suo andamento scolastico sia buono), spesso fa storie e si rifiuta di alzarsi. Ci troviamo quindi a discutere e solo in queste discussioni lei arriva ad offendermi e a trattarmi veramente male.
Mia figlia è cresciuta solo con me, non ha un padre che la segue, quindi ovviaovviamente sono sola di fronte a queste difficoltà e mi colpevolizzo sempre per tutto. Quindi non riesco mai neanche a darle delle punizioni, cosa che tutti mi dicono di fare, ma che io ho sempre visto come un ricatto morale quindi qualcosa di poco costruttivo. Ora però mi rendo conto di essere al limite e di non saper più come gestire la situazione.
Ringrazio anticipatamente chi potrà darmi un consiglio.
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Si domandi perchè, gentile utente, sua figlia non vuole andare a scuola.. problemi di profitto, problemi relazionali coi compagni, problemi di autostima .. vada a parlare coi professori , come prima cosa , per sentire come va , anche accennando alla situazione familiare, un professore sensibile può fare miracoli.. insomma la scuola è la sua alleata..
Quanto ai consigli che le danno.. ha ragione Lei , niente ricatti morali, che classe e che scuola fa sua figlia.. e cosa vuol fare da grande ?
Quali sono i sogni , le aspettative, i progetti che sono nell'aria, nel cuore, di questa ragazza che dovrà affrontare la vita, attrezzata e non con le scarpe di cartone ?
Quanto ai consigli che le danno.. ha ragione Lei , niente ricatti morali, che classe e che scuola fa sua figlia.. e cosa vuol fare da grande ?
Quali sono i sogni , le aspettative, i progetti che sono nell'aria, nel cuore, di questa ragazza che dovrà affrontare la vita, attrezzata e non con le scarpe di cartone ?
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Utente
Mi sono posta più volte questa domanda, parlandone anche con mia figlia, ma la sua risposta è semplicemente "non mi va". Lei frequenta il 2' anno dell' istituto tecnico agrario perché in futuro vorrebbe lavorare all' interno di un maneggio ( infatti pratica equitazione da 6 anni). Ho parlato diverse volte con i suoi professori, alcuni non "calcolano" la sua situazione, mentre altri si rivolgono a lei con accortezza. Sicuramente è una ragazza con un po di iinsicurezze, ma nonostante questo ha un buon rendimento scolastico e bei risultati nello sport. Ha molti amici, anche all' interno della classe, ed un fidanzato da circa sei mesi. Non ha problemi di socializzazione ed è (a di fuori del dovere scolastico) una ragazza molto educata e responsabile.
La cosa che spesso mi chiedo è se questo suo atteggiamento non sia una ribellione nei miei confronti, perché credo che negli atteggiamenti dei propri figli ci siano sempre degli errori genitoriali. Quando è nata mia figlia avevo solo 17 anni, quindi sicuramente una maturità diversa da una madre di età superiore. Ci tengo comunque a precisare che ho sempre seguito mia figlia, ma magari nel voler fare "troppo" per sopperire all' assenza del padre ho sbagliato.
La cosa che spesso mi chiedo è se questo suo atteggiamento non sia una ribellione nei miei confronti, perché credo che negli atteggiamenti dei propri figli ci siano sempre degli errori genitoriali. Quando è nata mia figlia avevo solo 17 anni, quindi sicuramente una maturità diversa da una madre di età superiore. Ci tengo comunque a precisare che ho sempre seguito mia figlia, ma magari nel voler fare "troppo" per sopperire all' assenza del padre ho sbagliato.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.1k visite dal 11/04/2015.
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