Lo sento che siamo destinati

Fidanzata con il ragazzo perfetto sin dall età di 18aa. Dopo 8 anni di fidanzamento mi confida che sta vivendo un forte disagio verso se stesso... Si sente come in un acquario e con chiunque sia non si sente a suo agio, neppure in famiglia (attualmente è in erasmus e tornerà tra4 mesi). Si odia perché non capisce la fonte del suo malessere e soffre perché sa di non riuscire a darmi il massimo cm ha sempre fatto. In effetti in 8 anni il rapporto si è evoluto, siamo cresciuti insieme. Io mi sono laureata e realizzata nel lavoro, lui purtroppo studia ancora e penso che la stanchezza per gli studi e la pressione nel finire il lungo percorso universitario (cm sensi di responsabilità, sensi di inferiorità etc) la faccia da padrona. Mi ha "parcheggiata" senza un reale motivo ma per questa crisi esistenziale! Senza alcun evento o discussione tra noi. Certo, ammetto anch io che da un po' d tempo nn eravamo al top ma per me è una fase del Rapporto e della ns crescita personale e professionale quindi non mi sono fatta più di tnt paranoie! Mi ha detto disperato che si pentirà amaramente di quello che mi ha detto e che vuole sbrigarsi ad avere una risp xke teme di perdermi (anche perché nn vorrei mai tornasse cn me per compassione o per abitudine). Ha deciso di voler provare a staccarsi (complice il fatto che è all estero) per fare chiarezza dentro d se e io sono d accordo Per qnt possa farmi male... A dirla tutta l ho visto così soffrire che indipendentemente da me spero stia meglio e davvero torni convinto. In questi mesi che nn ci vedremo però può succedere d tutto ad entrambi quindi adesso sono triste ma super confusa anch io. Magari abbiamo solo paura del cambiamento ma io lo sento che siamo destinati a stare insieme e che per entrambi nn ci sarà un altro lui/lei. Mi ha "rassicurata" dicendomi che non cerca altre esperienze ma vuole solo capirsi e cercare di superare quello che temo possa essere qualcosa che va oltre una fase della sua vita. Anche gli amici gli hanno detto che non è quello di sempre proprio perché è afflitto per troppe cose ma che in concreto se analizzate singolarmente non rappresentano un probl! . Vorrei dei consigli. Nel frattempo io sono sparita anche nel rispetto della sua decisione e anche perché non vorrei si sentisse in dovere di chiamarmi per non farmi rimanere male.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
<<Anche gli amici gli hanno detto che non è quello di sempre proprio perché è afflitto per troppe cose ma che in concreto se analizzate singolarmente non rappresentano un probl! . Vorrei dei consigli. Nel frattempo io sono sparita anche nel rispetto della sua decisione e anche perché non vorrei si sentisse in dovere di chiamarmi per non farmi rimanere male.

Forse sta passando una crisi esistenziale, forse è stanco e stressato, forse siete in una crisi di transizione. Forse...

Lei, che fare?
Sparire mi pare eccessivo. Lo tenga collegato con-sms vari. Si accorgerà se gli fa piacere.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Sono certa che qualora lo contattassi ne sarebbe felice. Lui ha preso la decisione e il giorno dopo mi ha scritto (seppur informandomi del viaggio e sul fatto che era rientrato nella sua casa all estero).. Se avesse voluto non si sarebbe fatto vivo ! Penso si stia forzando a non sentirmi perché vuole essere coerente con quello che lui stesso M ha chiesto di fare! Crede che solo il distacco potrà fare chiarezza ed è per questo che lo voglio lasciar stare , nonostante dopo 8 aa nn sia affatto facile. Spero sia una crisi esistenziale.. Ma perché nn ammetterlo e mettere in discussione anche me? Gli ho detto che finché si affannerà a trovare una risposta , questa non arriverà !
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Ma perché nn ammetterlo e mettere in discussione anche me?<<
potrebbe essere una crisi esistenziale, quindi qualcosa che riguarda lui nella sua individualità oppure potrebbe essere una crisi di coppia quindi qualcosa che interessa entrambi.

Talvolta non è facile dire ciò che non va in una relazione e la distanza forzata dell'Erasmus ha contribuito all'emergere di queste insofferenze.

Sarebbe utile comprendere il modo in cui questo ragazzo gestisce le criticità e i problemi.






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Utente
Utente
Purtroppo è questo anche il vero problema. Per carattere è molto introverso e tende a non confidare nulla a nessuno (neppure come sfogo liberatorio con i fratelli ad esempio!). Si chiude a riccio e soffre. Se ne sta con le lacrime agli occhi in completa solitudine e quando esce non lascia intendere nulla. A proposito, mi ha detto che nessuno è al corrente di questo distacco quindi agli occhi del mondo noi stiamo ancora insieme (sono io che rimanendo al nostro paese mi vedo costretta a rendere "pubblica"
La notizia perché quando mi vedono sola, scatta la classica domanda su di lui) . È una cosa che é venuta a galla sotto mia insistenza. Mi ha detto che non avrebbe voluto parlarne perché convinto che col tempo avrebbe risolto da solo senza coinvolgermi e farmi soffrire. Io credo che stia sottovalutando l entità del problema è che parlarne con voi esperti potrebbe aiutarlo a capire...
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Sì certo, anche lui potrebbe utilizzare il nostro servizio.


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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Mi ha detto che non avrebbe voluto parlarne perché convinto che col tempo avrebbe risolto da solo senza coinvolgermi e farmi soffrire..<<
se il disagio riguarda il vostro rapporto di coppia difficilmente potrà risolvere da solo e senza "coinvolgerla". Questi problemi fanno affrontati altrimenti rischiano di "incistarsi".

E' chiaro che l'atteggiamento del suo partner non aiuta.