Senso di inutilità di quello che sto facendo
Salve,
vorrei un parere medico riguardo ad una situazione personale paradossale.
è da più di un anno che mi sento completamente vuoto, faccio le cose per inerzia e in tutto ciò che faccio non ne vedo la minima utilità.
Ho 29 anni, sono single da una storia finita male un paio di anni fa, ho un lavoro "sicuro" che mi fa stare abbastanza tranquillo.
Cerco di fare mille cose: sono cintura marrone in una arte marziale ed adesso ne ho iniziata una nuova per rimettermi in gioco.
Mi alleno 6 giorni alla settimana da circa 10 anni, ritengo di essere abbastanza preparato atleticamente.
Ho conseguito lo scorso anno un master in PNL e coaching perché affascinato dalla disciplina.
Sto continuando a formarmi per migliorare nel marketing e poter aprirmi nuovi sbocchi a livello imprenditoriale.
sto apprendendo la lingua cinese, un ottimo surplus per il mio lavoro attuale.
Diciamo che non sono esattamente una persona sedentaria.
vivo da solo da quasi un anno dopo consiglio della mia psicologa personale per problemi abbastanza gravi in famiglia dove c'è stato un forte allontanamento da tutti per viscissitudini (stupide secondo me) su modi di vedere la vita.
Pur essendo così iperattivo, NON RIESCO A SENTIRMI REALIZZATO. NON SONO FELICE. E non capisco il motivo.
cerco di vivere la mia vita al massimo, dare tutto me stesso ogni giorno.
è quasi un anno che non esco il sabato sera per studiare, ripassare e migliorarmi.
durante la settimana dopo le 8-9 ore di lavoro e un paio di allenamento mi ributto su libri e web a studiare.
Se non faccio tutte queste cose mi sento "inutile".
Non voglio sprecare la mia vita davanti ad un bicchiere di aperitivo a discutere del niente con persone che sanno solo lamentarsi della vita o parlare di cavolate.
voglio fare qualcosa per il mondo, lasciare un segno della mia presenza facendo qualcosa.
il problema è che non so quale sia questo qualcosa.
tutto quello che sto studiando e pensando di fare è già stato fatto.
non riesco ad avere idee o spunti per dare una svolta alla mia vita.
Avrei due sogni di infanzia:
- comprare una automobile supersportiva (sogno fin da bambino);
- girare il mondo.
ma poi mi sono scontrato con la dura realtà... e questo per essere realizzato richiede anni di sacrificio incondizionato.
per cercare di realizzare queste cose mi sto impegnando in tutto questo... ma non capisco perché mi sento completamente vuoto, svuotato e inutile.
Ho praticamente perso tutti gli amici e mi ritrovo tristemente solo con le mie sfide quotidiane su lavoro, studio e allenamento.
Ho provato ad analizzarmi diverse volte anche dal punto di vista della PNL mettendo in pratica ciò che ho imparato ma niente.
non riesco ad uscirne.
e francamente non so nemmeno come fare.
ringrazio chiunque si prenda due minuti per rispondere.
vorrei un parere medico riguardo ad una situazione personale paradossale.
è da più di un anno che mi sento completamente vuoto, faccio le cose per inerzia e in tutto ciò che faccio non ne vedo la minima utilità.
Ho 29 anni, sono single da una storia finita male un paio di anni fa, ho un lavoro "sicuro" che mi fa stare abbastanza tranquillo.
Cerco di fare mille cose: sono cintura marrone in una arte marziale ed adesso ne ho iniziata una nuova per rimettermi in gioco.
Mi alleno 6 giorni alla settimana da circa 10 anni, ritengo di essere abbastanza preparato atleticamente.
Ho conseguito lo scorso anno un master in PNL e coaching perché affascinato dalla disciplina.
Sto continuando a formarmi per migliorare nel marketing e poter aprirmi nuovi sbocchi a livello imprenditoriale.
sto apprendendo la lingua cinese, un ottimo surplus per il mio lavoro attuale.
Diciamo che non sono esattamente una persona sedentaria.
vivo da solo da quasi un anno dopo consiglio della mia psicologa personale per problemi abbastanza gravi in famiglia dove c'è stato un forte allontanamento da tutti per viscissitudini (stupide secondo me) su modi di vedere la vita.
Pur essendo così iperattivo, NON RIESCO A SENTIRMI REALIZZATO. NON SONO FELICE. E non capisco il motivo.
cerco di vivere la mia vita al massimo, dare tutto me stesso ogni giorno.
è quasi un anno che non esco il sabato sera per studiare, ripassare e migliorarmi.
durante la settimana dopo le 8-9 ore di lavoro e un paio di allenamento mi ributto su libri e web a studiare.
Se non faccio tutte queste cose mi sento "inutile".
Non voglio sprecare la mia vita davanti ad un bicchiere di aperitivo a discutere del niente con persone che sanno solo lamentarsi della vita o parlare di cavolate.
voglio fare qualcosa per il mondo, lasciare un segno della mia presenza facendo qualcosa.
il problema è che non so quale sia questo qualcosa.
tutto quello che sto studiando e pensando di fare è già stato fatto.
non riesco ad avere idee o spunti per dare una svolta alla mia vita.
Avrei due sogni di infanzia:
- comprare una automobile supersportiva (sogno fin da bambino);
- girare il mondo.
ma poi mi sono scontrato con la dura realtà... e questo per essere realizzato richiede anni di sacrificio incondizionato.
per cercare di realizzare queste cose mi sto impegnando in tutto questo... ma non capisco perché mi sento completamente vuoto, svuotato e inutile.
Ho praticamente perso tutti gli amici e mi ritrovo tristemente solo con le mie sfide quotidiane su lavoro, studio e allenamento.
Ho provato ad analizzarmi diverse volte anche dal punto di vista della PNL mettendo in pratica ciò che ho imparato ma niente.
non riesco ad uscirne.
e francamente non so nemmeno come fare.
ringrazio chiunque si prenda due minuti per rispondere.
[#1]
Gentile utente,
<<tutto quello che sto studiando e pensando di fare è già stato fatto. <<
Il problema è riempire tutto il Suo tempo per "voler lasciare una traccia". Ma così non ha tempo di ascoltarsi, di ascoltare le sue emozioni.. comprese quelle affettive. Non ha più incontrato nessuna ragazza interessante? Non se ne è preso il tempo?
"Non voglio sprecare la mia vita davanti ad un bicchiere di aperitivo", ma anche la socialità è una forma della vita, di quella vita "lieve" che talvolta aiuta la creatività.
<<Ho praticamente perso tutti gli amici e mi ritrovo tristemente solo con le mie sfide quotidiane su lavoro, studio e allenamento.<<
e dunque la strada intrapresa non è equilibrata.
Se da tempo Lei è in questa situazione di stallo, si conceda di chiedere aiuto, chieda una consulenza de visu a un nostro collega per esaminarsi e chiarirsi. Nella Sua città ci sono ottime risorse.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Mi colpiscono due cose di quello che scrive. La prima è che la sua inerzia è davvero enorme. Questa inerzia alimenta una vastità di cose che basterebbero ad occupare tre persone! Si è chiesto cosa c'è dietro questa inerzia? Spesso il fare sostituisce il pensare. Poi altra cosa, i suoi sogni da bambino che tenta tutt'ora di realizzare. Una macchina sportiva e girare il mondo? E' sicuro che queste due cose potrebbero dare senso alla sua vita? Sono le relazioni di cui abbiamo bisogno per stare bene e certo una macchina seppur sportiva non credo possa comunicare molto. Non svaluti gli aperitivi, per sentirsi realizzati non servono imprese ma cose molto semplici e fruibili che spesso esistono già ma non si riescono a riconoscere. Auguri
Dr. Maurizio Brescello
[#3]
Ex utente
Salve dott.ssa Brunialti.
in realtà sono uscito con una ragazza ma, a parte l'attrazione fisica c'erano dei seri problemi di differenza di cultura generale.
Sono diventato intollerante verso lamentele delle persone che piangono perché "i problemi dello stato, il lavoro etc".
E sono dell'idea che senza feeling può esserci tutta l'attrazione del mondo ma non si va da nessuna parte.
Purtroppo penso che ognuno ha quello che si merita. E ritengo giusto dirlo alle persone direttamente in faccia e senza filtro.
Se non fai niente per migliorarti è giusto che tu abbia quello che hai senza lamentarti.
In generale tendo letteralmente a non tollerare queste cose anche se sono consapevole di non essere esattamente "popolare".
E, a parte lei no, non ho mai avuto tempo di coltivare rapporti con le ragazze.
solo pochissimo per i miei amici e un viaggetto di 3 giorni a londra.
È che se non faccio così ho un forte senso di "inutilità" interiore che mi fa stare male. Molto male.
Le aggiungo che normalmente sono a rigidissimo regime alimentare da anni in funzione degli allenamenti e della disciplina che pratico ma ultimamente, forse anche a causa di questo malessere, ho una continua necessità di zuccheri e dolci per avere un pò di energia. (premesso che sono sotto antistaminici x problemi di allergia).
in realtà sono uscito con una ragazza ma, a parte l'attrazione fisica c'erano dei seri problemi di differenza di cultura generale.
Sono diventato intollerante verso lamentele delle persone che piangono perché "i problemi dello stato, il lavoro etc".
E sono dell'idea che senza feeling può esserci tutta l'attrazione del mondo ma non si va da nessuna parte.
Purtroppo penso che ognuno ha quello che si merita. E ritengo giusto dirlo alle persone direttamente in faccia e senza filtro.
Se non fai niente per migliorarti è giusto che tu abbia quello che hai senza lamentarti.
In generale tendo letteralmente a non tollerare queste cose anche se sono consapevole di non essere esattamente "popolare".
E, a parte lei no, non ho mai avuto tempo di coltivare rapporti con le ragazze.
solo pochissimo per i miei amici e un viaggetto di 3 giorni a londra.
È che se non faccio così ho un forte senso di "inutilità" interiore che mi fa stare male. Molto male.
Le aggiungo che normalmente sono a rigidissimo regime alimentare da anni in funzione degli allenamenti e della disciplina che pratico ma ultimamente, forse anche a causa di questo malessere, ho una continua necessità di zuccheri e dolci per avere un pò di energia. (premesso che sono sotto antistaminici x problemi di allergia).
[#4]
Ex utente
Salve dott. Brescello,
In realtà le cose che faccio, di per sé (credo) non costituiscano un problema come quantità o per lo meno non le sento come un peso.
Si, mi sono fatto la domanda: è una questione radicata nell’infanzia che mi fa essere così “cinico” e perennemente alla ricerca di una realizzazione a livello economico.
Pur essendo consapevole che questo problema di lungo corso mi porta a fare tutte queste cose rendendomi quasi “drogato” non posso fare a meno di fare tutto questo perché, come già detto anche alla dottoressa, se non le facessi mi sentirei “inutile” e quindi starei molto male.
I miei sogni infantili non sono indicati come cose che danno un senso alla vita.
Ho sempre sognato una macchina sportiva perché ne sono appassionato. Le posso garantire che NON è assolutamente per dimostrare qualcosa a qualcuno.
Avessi la possibilità di avere una Ferrari me ne starei sul circuito a divertirmi, non andrei a fare l’aperitivo con il ferrari per far vedere che sono ricco.
Il giro del mondo è l’altro obiettivo. Siamo a questo mondo solo per un tempo limitato e i giorni che passano non ce li rende nessuno. Se siamo qui credo sia giusto scoprire tutte le cose belle che ci hanno messo a disposizione no?
Oltretutto viaggiare è una cosa che mi rende molto calmo e rilassato, una specie di anestetico naturale.
Il problema è che trovo divertente viaggiare in compagnia e non da solo.
In realtà le cose che faccio, di per sé (credo) non costituiscano un problema come quantità o per lo meno non le sento come un peso.
Si, mi sono fatto la domanda: è una questione radicata nell’infanzia che mi fa essere così “cinico” e perennemente alla ricerca di una realizzazione a livello economico.
Pur essendo consapevole che questo problema di lungo corso mi porta a fare tutte queste cose rendendomi quasi “drogato” non posso fare a meno di fare tutto questo perché, come già detto anche alla dottoressa, se non le facessi mi sentirei “inutile” e quindi starei molto male.
I miei sogni infantili non sono indicati come cose che danno un senso alla vita.
Ho sempre sognato una macchina sportiva perché ne sono appassionato. Le posso garantire che NON è assolutamente per dimostrare qualcosa a qualcuno.
Avessi la possibilità di avere una Ferrari me ne starei sul circuito a divertirmi, non andrei a fare l’aperitivo con il ferrari per far vedere che sono ricco.
Il giro del mondo è l’altro obiettivo. Siamo a questo mondo solo per un tempo limitato e i giorni che passano non ce li rende nessuno. Se siamo qui credo sia giusto scoprire tutte le cose belle che ci hanno messo a disposizione no?
Oltretutto viaggiare è una cosa che mi rende molto calmo e rilassato, una specie di anestetico naturale.
Il problema è che trovo divertente viaggiare in compagnia e non da solo.
[#6]
Ex utente
Grazie per la risposta dottoressa.
Mi sono posto anche questa domanda.
Infatti per me stesso la risposta sta proprio nel post qui sopra. Cioè che se non faccio niente per migliorare me stesso non posso pensare di ottenere dei risultati in funzione dei miei obiettivi.
Misuro il miglioramento in funzione di determinati risultati.
È quel sentirsi “inutile” se non faccio niente di tutto questo. E allo stesso tempo sentirsi letteralmente “a pezzi” per burnout mentale e fisico.
Essere schiacciati dalla vita, cercare di fare le cose sempre al limite e andare a fondo alla ricerca del successo ti porta su una strada abbandonata e poco battuta dove non c’è nessuno accanto a te.
Il problema è che ho perso la capacità di resilienza nel raggiungimento di quelli che sono i risultati che mi aspetto.
So che per avere dei risultati ci vogliono sacrifici ma, in questo momento, ho preso completamente la voglia e la motivazione di perseguirli.
E non so come si recupera.
Non ho paura di andare nelle strade poco battute e di affrontare le cose che magari altre persone non pensano nemmeno solo che non capisco perché, nonostante tutto questo, ho come la sensazione che siano cose inutili, ho una perdita di motivazione incredibile che non ho mai avuto.
Cerco solo delle risposte che possano darmi un sentiero da seguire per ritornare in carreggiata.
Se c’è una patologia e se ci sono metodi specifici per riprendersi. Voglio solo capire questo per reagire nel modo giusto e ricominciare la mia vita da solo senza dovermi lamentare di quanto sia brutto il mondo e di quanto il destino sia contro di me. Il destino ce lo facciamo da soli.
Mi sono posto anche questa domanda.
Infatti per me stesso la risposta sta proprio nel post qui sopra. Cioè che se non faccio niente per migliorare me stesso non posso pensare di ottenere dei risultati in funzione dei miei obiettivi.
Misuro il miglioramento in funzione di determinati risultati.
È quel sentirsi “inutile” se non faccio niente di tutto questo. E allo stesso tempo sentirsi letteralmente “a pezzi” per burnout mentale e fisico.
Essere schiacciati dalla vita, cercare di fare le cose sempre al limite e andare a fondo alla ricerca del successo ti porta su una strada abbandonata e poco battuta dove non c’è nessuno accanto a te.
Il problema è che ho perso la capacità di resilienza nel raggiungimento di quelli che sono i risultati che mi aspetto.
So che per avere dei risultati ci vogliono sacrifici ma, in questo momento, ho preso completamente la voglia e la motivazione di perseguirli.
E non so come si recupera.
Non ho paura di andare nelle strade poco battute e di affrontare le cose che magari altre persone non pensano nemmeno solo che non capisco perché, nonostante tutto questo, ho come la sensazione che siano cose inutili, ho una perdita di motivazione incredibile che non ho mai avuto.
Cerco solo delle risposte che possano darmi un sentiero da seguire per ritornare in carreggiata.
Se c’è una patologia e se ci sono metodi specifici per riprendersi. Voglio solo capire questo per reagire nel modo giusto e ricominciare la mia vita da solo senza dovermi lamentare di quanto sia brutto il mondo e di quanto il destino sia contro di me. Il destino ce lo facciamo da soli.
[#7]
Ho piacere che abbia colto e accolto l'inespresso che c'era in #5 ..
Riguardo a
<<solo che non capisco perché, nonostante tutto questo, ho come la sensazione che siano cose inutili, ho una perdita di motivazione incredibile che non ho mai avuto
Lei si tiene a bacchetta, quasi non mangia e poi deve mangiare dolci... tutto si sta ribellando.
Le dissi precedentemente che Lei , preso dal fare, non ha ascoltato - forse - il se stesso emotivo. Non sarebbe ora di battere questa strada?
[#9]
Voglio dire che può intraprendere ad es. un approfondimento dell' "l'intelligenza emotiva", quella che coniuga due aspetti apparentemente distanti: la razionalità, le emozioni.
Qui in rete troverà anche indicazioni bibliogafiche; il testo di Goleman è il classico.
Tenga conto che la lettura non sostituisce una consulenza psy, ma apre la mente a nuovi approcci.
Se invece Lei ci chiede indicazione per raggiungere gli esiti che si prefigge (detti sopra), e si sente inutile se non segue questa strada, beh, allora, un consulto on line è proprio troppo poco. Occorre proprio un confronto di persona.
Con questo penso di aver espresso il mio pensiero.
Saluti cari.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 7.9k visite dal 09/04/2015.
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