Attrazione verso lo zio

Salve.
Non so nemmeno come cominciare ad esporre il mio problema ma cercherò di essere breve e diretta.
Ho 27anni e sono fidanzata da 5 con un ragazzo . Il mio "problema" nasce sei anni fa quando per la prima volta ho ceduto alle attenzioni di un uomo molto piu' grande di me.
Con lui non riesco a trattenermi ed anche se a volte me ne sono pentita..il pentimento è durato davvero poco. Cio' che mi fa star male è che questo uomo è mio zio,fratello di mio padre. Pur avendo un'età molto piu' grande della mia è sempre stato un tipo giovanile e corteggiato dalle donne. Fin dai primi anni mi sono ritrovata ad essere sua complice coprendo i vari tradimenti con altre donne nei confronti della moglie. Il problema si èpresentato solo ora in quanto il mio fidanzato a Dicembre mi ha chiesto di sposarlo. Non so che fare...mi sento sporca ma allo stesso tempo cosciente di aver fatto qualcosa che non andava fatto. Da un lato ho il mio fidanzato che non mi fa mancare niente, dall'altro mi sento "stregata"da mio zio, il quale non so come riesce a manipolarmi e a coinvolgermi in situazioni estreme che per lui risultano essere eccitanti. Ho provato a parlargli diverse volte ma ripete che mi sente sua e col matrimonio non cambierebbe niente, anzi mi invoglia a sposarmi. Mi sento un oggetto ma in determinati momenti riesce a farmi dimenticare tutto. Ho provato anche ad evitarlo per un periodo ma nei momenti di vita familiare fa di tutto per stuzzicarmi, soprattutto in presenza dei miei e di sua moglie. Vorrei parlarne anche con un medico ma me ne vergognerei come una ladra. L'ho fatto qui perché da un computer è tutto piu' facile pur sapendo che non è la stessa cosa. Cosa posso fare?
Grazie per l'eventuale risposta.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Purtroppo questa non è la sede più adatta, questa situazione merita di essere affrontata in un contesto adeguato. Bisognerebbe sciogliere i nodi che continuano a mantenerla legata a questa persona, ammesso che lei voglia farlo, perché dipende da lei non da suo zio.

>>col matrimonio non cambierebbe niente,<<
in questo modo potrebbe sentirsi più tutelato nel segreto della vostra relazione.

>>Il problema si è presentato solo ora in quanto il mio fidanzato a Dicembre mi ha chiesto di sposarlo.<<
prima non viveva questa situazione come "problematica"?






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Per quanto il pc la faccia sentire più a suo agio, dovrebbe trovare il coraggio di andare in consultazione, come già suggerito dal Collega.

Sicuramente suo zio le da quello che le manca nel rapporto con il suo ragazzo..
Forse le evoca protezione e sentimenti arcaici...
Forse le ricorda suo padre..
Forse è il gusto del proibito...
Dell'uomo più grande..
Forse ci sa fare e gioca con lei...


Di certo il matrimonio non la salverà da questa situazione, sempre se lei desieri chiudere davvero.

É anche possibile che le due relazioni si rinforzino a vicenda:
le lacune del suo ragazzo rinforzano il legame con suo zio ed il senso di colpa nei confronti della sessualità vissuta ed agita con suo zio, rinforza il legame di "normalità" vissuto con il suo ragazzo.

Vedrà che il collega che avrà il piacere di seguirla l'aiuterà nel superamento delle sue paure e vergogne

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Monica Zoni Psicologo 164 13
" L’inconscio, nel tentativo di ottenere soddisfazione, puo' alzare progressivamente la posta in palio in modo da creare l’urgenza, che spazza via i dubbi deontologici."


La situazione Le crea disagio e conflitti, ed è una dinamica che si innesca e va oltre le sue capacità di controllo perchè ha significati inconsapevoli.

Concordo con i Colleghi di vincere le Sue resistenze e consultare un Professionista (il cui compito non è giudicare ma in primis ascoltare)


Dr. Monica Zoni, Psicologa clinica, Milano sud e Skype
zoni.monica@gmail.com cell. 3394939556

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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Vi ringrazio infinitamente.
In risposta al Dr. Del Signore
per me la situazione è stata sempre problematica in quanto ho sempre vissuto il tutto con la paura che che prima o poi qualcuno potesse accorgersi di qualcosa.
Ho taciuto perché ho sempre pensato che in famiglia potesse accadere qualcosa di irreparabile ma "per fortuna" nessuno ha mai sospettato di niente,anche perché mio zio in famiglia è una di quelle persone simpatiche e scherzose quindi anche una sua battutina non viene recepita come maliziosa.
In risposta alla Dr.essa Randone.
Col mio ragazzo ci sto bene e nonntrovo in lui mancanze.
Inizialmente ho fatto presente a mio zio che data la sua età potrebbe essere mio padre ma per lui nulla cambia. Dice che sarebbe stato lo stesso. Ed io in quel caso solo al pensiero evito di continuare il discorso.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Ho taciuto perché ho sempre pensato che in famiglia potesse accadere qualcosa di irreparabile..<<
questa è anche la "forza" che permette a suo zio di continuare le sue varie "relazioni parallele".

>>ho fatto presente a mio zio che data la sua età potrebbe essere mio padre ma per lui nulla cambia. <<
il fatto che potrebbe essere suo padre è importante per Lei non per lui, che non si crea alcuno scrupolo, anzi probabilmente è attratto da questa situazione "torbida". Forse questa è una delle tematiche che bisognerebbe affrontare in terapia.






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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie Dott.re Del Signore.
In effetti lui di scrupoli non se ne crea. Anche in passato,quando mi ha proposto diverse esperienze( rapporti a tre, o a casa sua quando è solo) è sempre riuscito a darminquella sicurezza tale da farmi accettare ogni sua fantasia(Anche se ero più piccola). Per lui le situazioni più "torbite" sonole più eccitantim
Possibile che ci sia qualcosa in lui che patologicamente io non riesca a definire? So che la colpa è anche mia ma il fatto che lui mi abbia fatto da maestro per quanto riguarda il lato sessuale( il primo rapporto è avvenuto con lui) può essere la causa del mio non riuscire a rifiutarlo?
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Possibile che ci sia qualcosa in lui che patologicamente io non riesca a definire?<<
questo non possiamo saperlo, potrebbe anche non avere nessuna "psicopatologia", ma semplicemente avere delle abilità nel manipolare le persone, magari facendo leva sulla sua (in)sicurezza o sul bisogno di essere apprezzata, corteggiata ecc. per poi cedere alle lusinghe.

>>può essere la causa del mio non riuscire a rifiutarlo?<<
questo potrebbe incidere nella misura in cui per lei è stato importante.

Come mai la prima volta è stata con lui e non con un coetaneo o un'altra persona esterna alla famiglia?
Questa e altre domande potrebbero aiutare a rendere la situazione più chiara.





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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Spesso non è la ricerca del colpevole che risolve le situazioni, ma la disamina completa e competente delle dinamiche di coppia: lei e suo zio.

Il suo primo rapporto sessuale...
L'iniziatiazione alla vita adulta...
Manipolazioni...
Sesso a tre..
Credo che un terapeuta potrebbe aiutarla a far luce su quello che desidera e, soprattutto che non desiera.
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
In risposta al Dott re Del Signore:
Ho omesso di parlare della prima volta per pudore,cercherò di farlo spero in termini appropiati.
Fino ai 21 anni nonostante avessi avuto esperiene con un coetaneo non mi sono mai spinta oltre. Con mio zio tutto è nato attraverso battutine ingenue fino a quando in estate restando sola a casa una settimana abbiamo toccato l'argomento ed ho confessato di non aver mai avuto un rapporto completo ( con penetrazione). Da quel momento ogni giorno (non so come)finivamo a parlare quasi sempre della stessa cosa...fino a quando approfittando della casa libera siamo finiti a letto.
Ammetto che ho sempre dimostrato di avere più anni nel modo di essere e di apparire , ed essendo una persona attenta alla cura del corpo e all'abbigliamento (due mie passioni),a suo dire ho sempre provocato inconsapevolmente in lui eccitazione. Il tutto è poi continuato con il mio trasferimento a Roma per gli studi. Avendo lui un lavoro che spesso gli permette lunghi periodi fuori casa, abbiamo trascorso di tanto in tanto qualche settimana insieme durante le quali oltre ad avere rapporti con lui, mi ga proposto diverse fantasie che poco alla volta abbiamo realizzato (talvolta anche con mio piacere).
Ora che sono di nuovo a casa e lo rivedo quasi tutti i giorni ho un senso di rimprovero verso me stessa e allo stesso tempo sono consapevole che alla prima occasione non riuscirò a rifiutarlo. È questo che mi tormenta.
La ringrazio per la pazienza e la professionalità che mi sta dedicando.
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Ringrazio tutti voi Dottori per le risposte e i consigli.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>È questo che mi tormenta.<<
lei vive una condizione conflittuale che merita di essere affrontata all'interno di un percorso psicologico, meglio se ad indirizzo psicodinamico.






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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Psicodinamico sarebbe?
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Si tratta di un indirizzo psicoterapico che privilegia la creazione di una relazione empatica e l'interpretazione delle dinamiche interiori e relazionali.