Amo una ragazza che sta con un altro
Buongiorno a tutti ho 18 anni e mi sento estremamente sconfortato. spiego in breve: dal gennaio 2013 mi prendo una cotta pesante per una ragazza, la trovo bellissima, e' una cosa legata solamente al suo viso e non al suo carattere, perché purtroppo non lè ho mai parlato in modo intimo, nn ho assolutamente nessuna amica femmina perché sono estremamente timido e completamente incapace di gestire un rapporto e di costruirlo con persone non conosciute Molto bene. considerate anche che sono affetto da forte fobia sociale. sono conciato malissimo. passano i mesi, passano gli anni,la cotta non accenna minimamente ad andarsene, penso in ogni istante della.mia vita a lei, sogno di stare con Lei, di fare l amore con lei, di vivere assieme a lei, addirittura impazzisco e vorrei persino avere un figlio da Lei!! ovviamente cio signugica essere assolutamente innamorati persi o comunque un po pazzi vista la mia giovanissima età. però questa e" la mia mente, la mia immaginazione. la realtà è tutt'altra. nella realtà vado a delle feste con questa ragazza e non riesco (o non voglio, chissà!) a dire nemmeno una parola con lei. Ma vado avanti a sognarla, totalmente svincolandomi dalla realtà, vivendo una storia mentale totalmente slegata e folle rispetto al la drammaticamente povera realtà dei fatti. io non ho nessuna possibilità economica per andare da uno psicologo, non posso proprio andarci. così cercavo aiuto, supporto su questo sito in cui mi sono sempre trovato benissimo. tornando a noi, nell agosto scorso accade l irreparabile. vedo in un locale questa ragazza in atteggiamenti molto intimi con un ragazzo. non so se ANCOR fidanzati, ma amici strettissimi di sicuro. pochi giorni dopo, il dramma: leggo su Facebook che si sono fidanzati. da li incomincia il calvario. insonnia, angoscia, dolore, disperazione, senza avere la forza di confidarmi con niente e con nessuno. stavo malissimo. a volte semBra che la morsa.del dolore si attenui un attimo,.ma badta un nulla, una loro foto insieme su Facebook, uno stato di whatsapp riferito a questo ragazzo, e mi crolla puntualmente il mondo addosso. odio questa situazione. oggi sono successe varie ulteriori cose negative in tal senso, quindi è proprio da oggi che vorrei cambiare vita. Ma dubito che ce la farò. la mia storia mentale con LEI va avanti a rose e fiori, mentre la realtà dei fatti e' triste, tetra, infernale. nessuno sa nulla del mio malessere, ho un disturbo d ansia generalizzato e non riesco a parlare con nessuno di questa cosa, perché ho paura che vadano in giro a riferire, e poi e' una cosa privata, sto malissimo a dirlo,.mi vergogno come un ladro!! basta, voglio dimenticare questa ragazza, voglio dimenticarmi tutte, voglio dimenticarmi l amore!!!! oppure, se non è possibile, voglio morire, voglio comunque porre fine a questo frangente.di vIta semplicemente da incubo. vi prego, ho un accorato appello: cosa posso fare? da sta situazione sento di non riuscire a uscire. non posso permettermi uno psicologo grazie
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La storia mentale che hai con questa ragazza potrebbe essere legata ad una dinamica ansiosa strettamente legata alla fobia sociale di cui ci parli: è sempre possibile iniziare a rivolgere la parola a questa ragazza, e quindi imparare a fare una cosa che adesso non sei ancora capace di fare.
Però resta il problema del rimuginio sulla vita di questa ragazza, che ti impedisce di costruire una tua vita.
Che fare? Prova a rivolgerti allo Spazio Giovani della tua città.
Cordiali saluti,
Però resta il problema del rimuginio sulla vita di questa ragazza, che ti impedisce di costruire una tua vita.
Che fare? Prova a rivolgerti allo Spazio Giovani della tua città.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Perché sembra un rimuginio e perché sembra un modo per non agire davvero....
Nulla di male a pensare, immaginare, ecc... ma se questo non permette di costruire una vita autentica fatta di relazioni, ma anche di successi, insuccessi, ecc... allora il senso di questi film è disfunzionale per chi li fa.
Ad esempio, prova a pensare se tu avessi avuto il coraggio di parlare con questa ragazza: non sto dicendo che a quest'ora saresti il suo ragazzo, ma almeno avresti avuto l'occasione di imparare nuove abilità.... e uscire da un problema di fobia e isolamento.
Cordiali saluti,
Nulla di male a pensare, immaginare, ecc... ma se questo non permette di costruire una vita autentica fatta di relazioni, ma anche di successi, insuccessi, ecc... allora il senso di questi film è disfunzionale per chi li fa.
Ad esempio, prova a pensare se tu avessi avuto il coraggio di parlare con questa ragazza: non sto dicendo che a quest'ora saresti il suo ragazzo, ma almeno avresti avuto l'occasione di imparare nuove abilità.... e uscire da un problema di fobia e isolamento.
Cordiali saluti,
[#4]
Ex utente
Allora tutto questo conferma i miei sospetti. io ero quasi sicuro che questa storia immaginaria fosse come una subdola scappatoia della mia mente per sfuggire all insuccesso sociale più completo che ho riscontrato nella mia vicenda con questa ragazza.
ma, purtroppo... il fatto di non parlarle, di rifugiarmi in una interiorità distorta, e' Nata come un qualcosa di perfettamente naturale!! fin dall inizio ho affrontato la situazione con una inconscia rassegnazione, sono stato sconfitto dagli eventi senza nemmeno tentare di combattere!!.ma perché, perché, perché????
questa domanda mi logora. mi ritengo veramente senza speranza. io ho una fiducia in me stesso pari a zero.
cordiali saluti anche a lei.
ma, purtroppo... il fatto di non parlarle, di rifugiarmi in una interiorità distorta, e' Nata come un qualcosa di perfettamente naturale!! fin dall inizio ho affrontato la situazione con una inconscia rassegnazione, sono stato sconfitto dagli eventi senza nemmeno tentare di combattere!!.ma perché, perché, perché????
questa domanda mi logora. mi ritengo veramente senza speranza. io ho una fiducia in me stesso pari a zero.
cordiali saluti anche a lei.
[#5]
Inutile torturarsi adesso... ormai è andata!
Il passato non possiamo cambiarlo, ma possiamo imparare da alcuni errori del passato. Se prima avevi paura (non so di che cosa, ma sta a te capirlo) nel relazionarti ad una ragazza, ora la cosa importante è che tu abbia capito che lo sei e che sia consapevole. Questo ti permette di modificarlo, con un po' di impegno...
La situazione comunque può essere modificata da te, non temere di sbagliare o di essere respinto, perché quelle sono cose della vita che riguardano tutti, ma servono a fare esperienza.
Cordiali saluti,
Il passato non possiamo cambiarlo, ma possiamo imparare da alcuni errori del passato. Se prima avevi paura (non so di che cosa, ma sta a te capirlo) nel relazionarti ad una ragazza, ora la cosa importante è che tu abbia capito che lo sei e che sia consapevole. Questo ti permette di modificarlo, con un po' di impegno...
La situazione comunque può essere modificata da te, non temere di sbagliare o di essere respinto, perché quelle sono cose della vita che riguardano tutti, ma servono a fare esperienza.
Cordiali saluti,
[#6]
Ex utente
paura? certo, ne ho avuta tanta. la situazione è stata che per circa un anno da quando comincio a piacermi, io avevo il TERRORE (non sto esagerando, era proprio cpsi!) di trovarmela di fianco a me improvvisamente, quando ad esempio ad una festa sapevo che era vicino a me. Io sono estremamente timido ed evitante un po con tutte le ragazze, ma come con lei, assolutamente mai!!però è sempre vero che sono appunto impacciatissimo ed estremamente impaurito con un po tutti, ma specialmente con le ragazze e soprattutto appunto con quelle che non conosco. dopo circa un anno, dicevo, la situazone e leggermente migliorata. ciò significa che semplicemente ero comunque molto ansioso quando sapevo di doverla vedere nella compagnia ma almeno non avevo proprio un ossessione spaventosa e agghiacciante come all inizio. ma ho evitato anche in questo caso, sistematicamente, di trovarmi in qualsiasi situazioni in cui avrei potuto/dovuto parlare con lei.
mi chiedo io ora: questo leggero nei termini, ma posso assicurare piuttosto netto nel mio intimo, cambiamento, può essere interpretato come un leggerissimo passo in avanti verso un miglioramento della mia condizione fobico/ansiogena, oppure si e trattato soltanto di un leggero appiattimento del mio innamoramento dopo la "cotta" iniziale? io purtroppo propendo per la seconda ipotesi. potrebbe essere semmplkcemente cosi? oppure sono cresciuto, maturato, e anche questa situazione forse è leggermente meno infernale cHe qualche anno fa?
grazie mille e di nuovo cordiali saluti.
mi chiedo io ora: questo leggero nei termini, ma posso assicurare piuttosto netto nel mio intimo, cambiamento, può essere interpretato come un leggerissimo passo in avanti verso un miglioramento della mia condizione fobico/ansiogena, oppure si e trattato soltanto di un leggero appiattimento del mio innamoramento dopo la "cotta" iniziale? io purtroppo propendo per la seconda ipotesi. potrebbe essere semmplkcemente cosi? oppure sono cresciuto, maturato, e anche questa situazione forse è leggermente meno infernale cHe qualche anno fa?
grazie mille e di nuovo cordiali saluti.
[#7]
Non spacchiamo il capello in quattro! :-)
Certamente con il tempo e con le esperienze si impara ad essere più disinvolti, ma ribadisco che devi appunto fare esperienza e questo ovviamente prevede anche commettere errori, ricevere rifiuti, non piacere a qualcuno, ecc... Tutto ciò è utile per superare le proprie paure.
Quanto all'innamoramento, non saprei... è possibile che tu abbia idealizzato molto questa ragazza e che sia proprio un film mentale: cerca una storia con una ragazza che ti piace e costruisci la tua vita.
Cordiali saluti,
Certamente con il tempo e con le esperienze si impara ad essere più disinvolti, ma ribadisco che devi appunto fare esperienza e questo ovviamente prevede anche commettere errori, ricevere rifiuti, non piacere a qualcuno, ecc... Tutto ciò è utile per superare le proprie paure.
Quanto all'innamoramento, non saprei... è possibile che tu abbia idealizzato molto questa ragazza e che sia proprio un film mentale: cerca una storia con una ragazza che ti piace e costruisci la tua vita.
Cordiali saluti,
[#8]
Gentile Utente,
spesso amare partner impossibili e/o fidanzati, equivale a mettere in atto delle strategie interne difensive
L'amore spaventa, forse le sue insicurezze relative alla coppia, emergono prorio adesso con questa ragazza, così desiderata, idealizzata ed impegnata
Adoperi questo accadimento, per riflettere su di se e per cercare di modificare quel qualcosa che le impedisce di vivere un amore a tutto tondo.
spesso amare partner impossibili e/o fidanzati, equivale a mettere in atto delle strategie interne difensive
L'amore spaventa, forse le sue insicurezze relative alla coppia, emergono prorio adesso con questa ragazza, così desiderata, idealizzata ed impegnata
Adoperi questo accadimento, per riflettere su di se e per cercare di modificare quel qualcosa che le impedisce di vivere un amore a tutto tondo.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#9]
Ex utente
ringrazio moltissimo entrambe!
purtroppo io non trovo nessun terreno praticabile da cui partire per sviluppare le mie esperienze di vita. Mi sento proprio con le gambe tagliate. per me intraprendere un percorso relazionale con qualche ragazza vorrebbe dire buttarsi alla cieca. Non so come dire: tutti all'inizio della propria vita partono ovviamente con nessuna esperienza, ma nel corso degli anni riescono a farsela, in modo sicuramente piuttosto naturale, piuttosto spontaneo, con una forza d'animo sufficiente per sopportare anche le sconfitte, le delusioni. Ma io proprio non capisco... sì ok, parlare con la gente, aprirsi un po' di più, mi dicono sempre tutti i miei amici. A parole concordo pienamente con loro, sì ma... all'atto pratico? Cosa vuol dire parlare con la gente? Perchè devo per forza farlo io? Perchè la gente non sempre, quando può, mi viene incontro? Certo, non devono tutti guardare me... ma per una personalità come la mia ci sarebbe un maledettissimo bisogno di ciò! Anche se ciò che tutto questo è evidentemente irrealizzabile. Che faccio io? Mi sento un debole, non ho assolutamente la forza di muovermi di un millimetro dalla mia condizione di sociofobico mezzo-bipolare, con cui alterno momenti di tranquillità a momenti di forte angoscia e di tormento. ma purtroppo, non sono sicuro che la mia interiorità voglia realmente cambiare! E se io abbia ormai iniziato a farmi inconsciamente piacere quella situazione di pantano psicologico in cui mi sono cacciato nel corso degli anni per colpa della mia passività? E se la pigrizia mentale, emozionale, ormai avesse preso il pieno controllo di me, tanto da reprimere ogni più che legittimo desiderio di riscatto sociale ed interiore? purtroppo io, come persona che riflette (e vi sarete accorte che io rifletto anche troppo!!!), dò sempre una grandissima importanza alla non consapevolezza di determinati lati della nostra mente, all'inconscio... è chiaro che molto spesso il lato mentale che ritengo "oscuro" va a cozzare contro il lato più effettivamente riscontrabile dei miei pensieri; perciò accanto al riscatto che sembro desiderare nella realtà effettuale, ho sempre la sensazione che ci sia una forza inconscia che offusca e blocca ogni mia attitudine a cambiare il mio modo di vivere. Questo spiegherebbe anche il perchè, nonostante i milioni di parole spesi su questo sito, con amici fidati, ma soprattutto con me stesso, tutto il mio universo interiore, in tutti i suoi aspetti, prosegui senza cambiare di una virgola, e non ho la minima capacità di risolvere, quindi, i miei vari problemi.
Un'altra ipotesi che mi faccio, relativamente a ciò, è: ma allora tutto questo rimuginare, tutto questo far emergere un inconscio della cui esistenza si potrebbe tranquillamente dubitare, non sarà mica un alibi della mia interiorità, che si ponga al servizio della mia totale pigrizia relazionale ed emozionale, del mio meccanismo autodistruttivo innescatosi, che può quindi avermi attratto a sè in un circolo vizioso senza via d'uscita?
O forse, soluzione magari ancora più semplice: se il mio problema principale fosse rispecchiato proprio dai 3000/4000 caratteri che metto in ogni intervento qui? dal fatto che ogni minima frase che riguardi la mia interiorità sia uno spunto di riflessione per un'attività mentale tanto contorta quanto inconcludente, tanto complessa quanto priva di fondamenti sicuri e di deduzioni obiettivamente corrette?
chiedo ovviamente scusa per il papiro assurdo che sono stato qui a scrivere, ma come vedete i miei dubbi sono tantissimi, a fronte praticamente di nessuna certezza, di nessuna considerazione inconfutabile. anzi, forse una certezza c'è: sono un sociopatico completamente privo di abilità sociali, affettive, relazionali, perlomeno per quanto riguarda l'effettiva, la concreta manifestazione (sul campo pratico e non interiore, da "sega mentale") di queste abilità.
Grazie mille ancora, cordiali saluti a tutti.
purtroppo io non trovo nessun terreno praticabile da cui partire per sviluppare le mie esperienze di vita. Mi sento proprio con le gambe tagliate. per me intraprendere un percorso relazionale con qualche ragazza vorrebbe dire buttarsi alla cieca. Non so come dire: tutti all'inizio della propria vita partono ovviamente con nessuna esperienza, ma nel corso degli anni riescono a farsela, in modo sicuramente piuttosto naturale, piuttosto spontaneo, con una forza d'animo sufficiente per sopportare anche le sconfitte, le delusioni. Ma io proprio non capisco... sì ok, parlare con la gente, aprirsi un po' di più, mi dicono sempre tutti i miei amici. A parole concordo pienamente con loro, sì ma... all'atto pratico? Cosa vuol dire parlare con la gente? Perchè devo per forza farlo io? Perchè la gente non sempre, quando può, mi viene incontro? Certo, non devono tutti guardare me... ma per una personalità come la mia ci sarebbe un maledettissimo bisogno di ciò! Anche se ciò che tutto questo è evidentemente irrealizzabile. Che faccio io? Mi sento un debole, non ho assolutamente la forza di muovermi di un millimetro dalla mia condizione di sociofobico mezzo-bipolare, con cui alterno momenti di tranquillità a momenti di forte angoscia e di tormento. ma purtroppo, non sono sicuro che la mia interiorità voglia realmente cambiare! E se io abbia ormai iniziato a farmi inconsciamente piacere quella situazione di pantano psicologico in cui mi sono cacciato nel corso degli anni per colpa della mia passività? E se la pigrizia mentale, emozionale, ormai avesse preso il pieno controllo di me, tanto da reprimere ogni più che legittimo desiderio di riscatto sociale ed interiore? purtroppo io, come persona che riflette (e vi sarete accorte che io rifletto anche troppo!!!), dò sempre una grandissima importanza alla non consapevolezza di determinati lati della nostra mente, all'inconscio... è chiaro che molto spesso il lato mentale che ritengo "oscuro" va a cozzare contro il lato più effettivamente riscontrabile dei miei pensieri; perciò accanto al riscatto che sembro desiderare nella realtà effettuale, ho sempre la sensazione che ci sia una forza inconscia che offusca e blocca ogni mia attitudine a cambiare il mio modo di vivere. Questo spiegherebbe anche il perchè, nonostante i milioni di parole spesi su questo sito, con amici fidati, ma soprattutto con me stesso, tutto il mio universo interiore, in tutti i suoi aspetti, prosegui senza cambiare di una virgola, e non ho la minima capacità di risolvere, quindi, i miei vari problemi.
Un'altra ipotesi che mi faccio, relativamente a ciò, è: ma allora tutto questo rimuginare, tutto questo far emergere un inconscio della cui esistenza si potrebbe tranquillamente dubitare, non sarà mica un alibi della mia interiorità, che si ponga al servizio della mia totale pigrizia relazionale ed emozionale, del mio meccanismo autodistruttivo innescatosi, che può quindi avermi attratto a sè in un circolo vizioso senza via d'uscita?
O forse, soluzione magari ancora più semplice: se il mio problema principale fosse rispecchiato proprio dai 3000/4000 caratteri che metto in ogni intervento qui? dal fatto che ogni minima frase che riguardi la mia interiorità sia uno spunto di riflessione per un'attività mentale tanto contorta quanto inconcludente, tanto complessa quanto priva di fondamenti sicuri e di deduzioni obiettivamente corrette?
chiedo ovviamente scusa per il papiro assurdo che sono stato qui a scrivere, ma come vedete i miei dubbi sono tantissimi, a fronte praticamente di nessuna certezza, di nessuna considerazione inconfutabile. anzi, forse una certezza c'è: sono un sociopatico completamente privo di abilità sociali, affettive, relazionali, perlomeno per quanto riguarda l'effettiva, la concreta manifestazione (sul campo pratico e non interiore, da "sega mentale") di queste abilità.
Grazie mille ancora, cordiali saluti a tutti.
[#10]
Ex utente
leggevo tra l'altro proprio oggi la storia (assolutamente vera) di un ragazzo di un paio d'anni più di me che vedendo in un video una ragazza, si è diviso in mille pur di riuscire a contattare la ragazza, che abitava in una nazione lontana... ha fatto di tutto, e ci è riuscito!!!
forse tra poco si mettono anche insieme! pazzesco, roba che neanche in un film! ed è tutto vero...
Ma perchè ci sono questi estremi? L'estremo positivo dentro di lui e l'estremo negativo dentro di me!
'Ste storie mi fanno troppo male...
forse tra poco si mettono anche insieme! pazzesco, roba che neanche in un film! ed è tutto vero...
Ma perchè ci sono questi estremi? L'estremo positivo dentro di lui e l'estremo negativo dentro di me!
'Ste storie mi fanno troppo male...
[#13]
Consulti questa lettura, dovrebbe trovare qualche risposta ai suoi quesiti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5646-il-silenzio-ed-il-frastuono-dell-amore-gioie-e-dolori-del-vivere-in-coppia.html
Non esistono bugiardini o istruzioni per l'uso, ma equilibrio psichico, coraggio ed una buona dose di fortuna!!
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5646-il-silenzio-ed-il-frastuono-dell-amore-gioie-e-dolori-del-vivere-in-coppia.html
Non esistono bugiardini o istruzioni per l'uso, ma equilibrio psichico, coraggio ed una buona dose di fortuna!!
[#14]
Ex utente
la ringrazio, solamente purtroppo non mi sono rispecchiato molto nel suo articolo. si parla di vivere, e di dimenticare, una storia vissuta nella realtà, sempre che non mi sia sfuggito qualcosa... però io ho vissuto tutto nella mia stupida mente (mi conceda di insultare questa maledetta mente, così autolesionista, contorta e malata!!!!) grazie ancora e buona serata.
[#18]
Ex utente
Buonasera scusi il disturbo nuovamente: anche in periodi come questi di "stanca" del mio innamoramento, perchè dal vivo è da un po' che non la vedo (non è certo la prima attenuazione, ma quando la rivedo bene nella realtà, tutto torna inesorabilmente come prima!), mi rimane il problema che ho un misto di rabbia/frustrazione/desiderio di vendetta/tristezza/desolazione/angoscia tutte le volte che penso al fatto che lei probabilmente ha già avuto dei rapporti sessuali con questo ragazzo! sento la sua perdita della verginità come un qualcosa che va "scomodamente" a rompere l'idealizzazione che ho fatto di lei nella mia mente, nella quale lei ovviamente viveva e stava sempre con me, e quindi non avrebbe avuto simili esperienze con ragazzi all'infuori di me! la cosa mi infastidisce e mi deprime molto! il ragionamento che faccio spesso è: finchè si tratta di baci, o "cose sessuali diverse dal rapporto vero e proprio", ho lentamente imparato a digerire la situazione. Ma più il tempo passa, più è probabile che la ragazza abbia perso la verginità, e più, di conseguenza, si accresce dentro di me la dolorosa frattura tra ragazza ideale e ragazza reale. Nel senso, posso sopportare tutto, ma non i rapporti sessuali! Quelli mi creano una gelosia istintiva e distruttiva per la mia psiche.
Quale può essere la causa di tutto ciò? E soprattutto, è possibile modificare il proprio pensiero, oppure semplicemente passare all'accettazione di tali pensieri, al fine di attenuare questo senso di frustrazione profonda che mi assale così spesso?
Davvero, così come ho vissuto una storia unicamente "idealizzata" fin da subito, ho l'impressione che anche i pensieri miei a riguardo proseguano per i fatti loro, indipendentemente dal variare dei sentimenti che provo (ora penso meno a lei, ma quando ci penso, non è che provi meno dolore, anzi! diminuisce sempre e soltanto la frequenza, ma non l'intensità di tali stati d'animo).
La ringrazio molto e le auguro buona serata.
Quale può essere la causa di tutto ciò? E soprattutto, è possibile modificare il proprio pensiero, oppure semplicemente passare all'accettazione di tali pensieri, al fine di attenuare questo senso di frustrazione profonda che mi assale così spesso?
Davvero, così come ho vissuto una storia unicamente "idealizzata" fin da subito, ho l'impressione che anche i pensieri miei a riguardo proseguano per i fatti loro, indipendentemente dal variare dei sentimenti che provo (ora penso meno a lei, ma quando ci penso, non è che provi meno dolore, anzi! diminuisce sempre e soltanto la frequenza, ma non l'intensità di tali stati d'animo).
La ringrazio molto e le auguro buona serata.
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 14.7k visite dal 05/04/2015.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.