Utilità ed opportunità di un consulto psicologico
Buonasera Dottori, oggi sono stato ad un primo colloquio con una psicologa.
Ciò che mi ha spinto a cercare di capire se potesse essermi utile l'aiuto di uno psicologo è la mia situazione sentimentale: da ormai cinque anni porto avanti una relazione di amore vero, piccolo particolare però...lei è sposata e ha due figli.
Vi risparmio i dettagli perchè ritengo sia facile immaginare quanto si sfibrante una situazione del genere, come dicevo il nostro è amore ma è proprio questo che mi uccide. Lei anche se non lo ama più non ha avuto, e io credo che non avrà mai, la forza di lasciare il marito. Io da ormai molto tempo ho individuato come unica soluzione quella di dare un taglio netto e definitivo alla nostra storia ma dopo svariati tentativi durati a volte pochi giorni, a volte qualche settimana sono sempre tornato da lei (che non fa nulla per tenermi lontano, anzi). Dopo tante frustrazioni e tribolazioni ho pensato di tentare la strada dell'aiuto psicologico e oggi mi sono recato nello studio di una dottoressa. Risultato alquanto deludente però. Mi ha fatto parlare mi ha posto alcune domande ma poi con ciò che mi ha prospettato non è che mi abbia tanto convinto. Non è che sono andato da una psicologa ma in realtà non ce n'era bisogno? Forse sta solo a me trovare la forza di volontà e la convinzione per tirarmi fuori da questa situazione? Per ora ho fatto un consulto che non mi ha affatto chiarito le idee. E mi resta uno scetticismo di fondo sugli psicologi...
Ciò che mi ha spinto a cercare di capire se potesse essermi utile l'aiuto di uno psicologo è la mia situazione sentimentale: da ormai cinque anni porto avanti una relazione di amore vero, piccolo particolare però...lei è sposata e ha due figli.
Vi risparmio i dettagli perchè ritengo sia facile immaginare quanto si sfibrante una situazione del genere, come dicevo il nostro è amore ma è proprio questo che mi uccide. Lei anche se non lo ama più non ha avuto, e io credo che non avrà mai, la forza di lasciare il marito. Io da ormai molto tempo ho individuato come unica soluzione quella di dare un taglio netto e definitivo alla nostra storia ma dopo svariati tentativi durati a volte pochi giorni, a volte qualche settimana sono sempre tornato da lei (che non fa nulla per tenermi lontano, anzi). Dopo tante frustrazioni e tribolazioni ho pensato di tentare la strada dell'aiuto psicologico e oggi mi sono recato nello studio di una dottoressa. Risultato alquanto deludente però. Mi ha fatto parlare mi ha posto alcune domande ma poi con ciò che mi ha prospettato non è che mi abbia tanto convinto. Non è che sono andato da una psicologa ma in realtà non ce n'era bisogno? Forse sta solo a me trovare la forza di volontà e la convinzione per tirarmi fuori da questa situazione? Per ora ho fatto un consulto che non mi ha affatto chiarito le idee. E mi resta uno scetticismo di fondo sugli psicologi...
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Gentile Utente,
le pongo una domanda: quanto corrisponde al vero che una parte della sua "delusione" rispetto alla seduta effettuata sia conseguenza di una sua "illusione" che essa avrebbe potuto essere risolutiva?
Mi spiego meglio: quali erano le sue aspettative in merito? Quale potente bacchetta magica riteneva possedesse la nostra collega?
In una situazione così consolidata e in cui i forti sentimenti guidano il comportamento, sarebbe stato anomalo che in un unico incontro con la psicologa Lei avesse risolto i suoi dubbi, preso una decisione definitiva e la motivazione necessaria a portarla a termine.
Dice bene quando scrive <<sta solo a me trovare la forza di volontà e la convinzione per tirarmi fuori da questa situazione>>, ma se fino ad ora non ci è riuscito da solo, l'affiancamento e il sostegno di una consulenza psicologica potrebbe -gradualmente- aiutarla a raggiungere questo obiettivo.
Cordialmente,
le pongo una domanda: quanto corrisponde al vero che una parte della sua "delusione" rispetto alla seduta effettuata sia conseguenza di una sua "illusione" che essa avrebbe potuto essere risolutiva?
Mi spiego meglio: quali erano le sue aspettative in merito? Quale potente bacchetta magica riteneva possedesse la nostra collega?
In una situazione così consolidata e in cui i forti sentimenti guidano il comportamento, sarebbe stato anomalo che in un unico incontro con la psicologa Lei avesse risolto i suoi dubbi, preso una decisione definitiva e la motivazione necessaria a portarla a termine.
Dice bene quando scrive <<sta solo a me trovare la forza di volontà e la convinzione per tirarmi fuori da questa situazione>>, ma se fino ad ora non ci è riuscito da solo, l'affiancamento e il sostegno di una consulenza psicologica potrebbe -gradualmente- aiutarla a raggiungere questo obiettivo.
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
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<<sta solo a me trovare la forza di volontà e la convinzione per tirarmi fuori da questa situazione>>
Non è che confrontandosi ulteriormente con la Psy potrà capire meglio SE "tirarsene fuori" o pazientare finchè i figli saranno più cresciuti?
Le riflessioni della Collega Scalco qui sopra mi sembrano sagge e stimolanti.
Non è che confrontandosi ulteriormente con la Psy potrà capire meglio SE "tirarsene fuori" o pazientare finchè i figli saranno più cresciuti?
Le riflessioni della Collega Scalco qui sopra mi sembrano sagge e stimolanti.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Utente
Salve dottoresse e grazie per le risposte. No certo lo sapevo che una seduta non avrebbe risolto la mia situazione. È che speravo,però, di trovare uno stimolo ad andare avanti ma non è andata così. Credo di essere in cerca di qualcuno a cui aggrapparmi ed in ultima analisi ho pensato ad uno psicologo ma....
Aspettare che i figli siano più grandi? Infondo è ciò che sto facendo e, anche se ci spero, non ci credo. Lei non lo ammetterà mai ma non ce la fa.
Valuterò meglio cosa fare......grazie.
Aspettare che i figli siano più grandi? Infondo è ciò che sto facendo e, anche se ci spero, non ci credo. Lei non lo ammetterà mai ma non ce la fa.
Valuterò meglio cosa fare......grazie.
[#4]
Gentile utente,
un singolo incontro non può essere risolutivo o illuminante. Lei con quale domanda si è presentato? In genere durante il primo colloquio si chiede nello specifico cosa una persona si aspetta dal percorso.
.. "trovare uno stimolo per andare avanti.." , Questo probabilmente lo deve trovare dentro di lei, e un aiuto psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza dentro di sé.. Per questo ci vuole tempo e soprattutto lo psicologo non può sostituirsi a lei nelle scelte.
Cari saluti
un singolo incontro non può essere risolutivo o illuminante. Lei con quale domanda si è presentato? In genere durante il primo colloquio si chiede nello specifico cosa una persona si aspetta dal percorso.
.. "trovare uno stimolo per andare avanti.." , Questo probabilmente lo deve trovare dentro di lei, e un aiuto psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza dentro di sé.. Per questo ci vuole tempo e soprattutto lo psicologo non può sostituirsi a lei nelle scelte.
Cari saluti
Dr.ssa Elisa Sala
www.psicologa.genova.it
Perfezionata in psicopatologia
[#5]
Utente
Grazie anche a Lei Dottoressa Sala. Io non mi sono presentato con una domanda, ho esposto la situazione ed ho spiegato alla Dottoressa che dopo tanti momenti di sofferenza sono (o sarei) giunto alla conclusione che la cosa migliore da fare - seppur molto dolorosa, visto il forte legame - sarebbe stata quella di riuscire a rinunciare a questo amore. Cosa per me molto difficile visto che mai in precedenza nella mia vita avevo instaurato un rapporto così intenso con una donna.
La Dottoressa mi ha detto che anche secondo lei sarebbe questa la strada da intraprendere. Però ribadisco che non sono venuto via dal colloquio con fiducia. Forse perchè è sbagliato il mio approccio, è come se mi aspettassi di essere "conquistato" da questa vostra collega, forse perchè anche se me lo ripeto da tempo faccio fatica ad accettare l'idea che tra me e lei debba finire.
Mi prenderò ancora un pò di tempo, poi valuterò se tornare da questa Dottoressa, se rivolgermi a qualcun'altro o non so cos'altro.
Grazie ancora e saluti.
La Dottoressa mi ha detto che anche secondo lei sarebbe questa la strada da intraprendere. Però ribadisco che non sono venuto via dal colloquio con fiducia. Forse perchè è sbagliato il mio approccio, è come se mi aspettassi di essere "conquistato" da questa vostra collega, forse perchè anche se me lo ripeto da tempo faccio fatica ad accettare l'idea che tra me e lei debba finire.
Mi prenderò ancora un pò di tempo, poi valuterò se tornare da questa Dottoressa, se rivolgermi a qualcun'altro o non so cos'altro.
Grazie ancora e saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 31/03/2015.
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