Insoddisfatta di tutto
Buongiorno,
scrivo oggi perché credo di essere arrivata ad un punto in cui non so più cosa fare. Sono insoddisfatta di tutto, di me, della mia vita, di ogni cosa. Ogni notte è una tragedia, dormo poco e se dormo faccio incubi, la mattina la trascorro tra ansia e tristezza. Piango continuamente e qualunque cosa al mondo mi fa stare male. E' una cosa che va avanti da tanti anni, ma adesso sento di soffrire troppo e se prima potevo sperare in un miglioramento futuro, adesso non ho più nemmeno quello. Cosa succede... Non lo so, non lo so davvero. L'Università non va bene proprio a causa di tutto questo, non riesco a studiare, a concentrarmi, a stare in silenzio, perché i pensieri mi assalgono e mi fanno stare male. Non lavoro ma vorrei farlo, perché forse l'impegno fisico mi aiuterebbe a non pensare. Pratico sport, ma tante situazioni mi creano disagio e questo non mi distrae molto. Ho un ragazzo, ma a causa del carattere molto diverso in tante cose non ci comprendiamo. Cosa provo... Provo soltanto dolore. Ho provato a confidarmi una volta con un'amica, ma mi sono sentita peggio perché sfogarmi con gli amici mi fa sentire un peso, oppure mi vergogno tremendamente dei miei problemi, e preferisco così non farlo. Non so cosa vorrei... Vorrei una famiglia, mia, vorrei non per forza essere felice, ma almeno "normale". Perché scrivo...? Perché mi serve un consiglio... E scrivendo non ho paura...
scrivo oggi perché credo di essere arrivata ad un punto in cui non so più cosa fare. Sono insoddisfatta di tutto, di me, della mia vita, di ogni cosa. Ogni notte è una tragedia, dormo poco e se dormo faccio incubi, la mattina la trascorro tra ansia e tristezza. Piango continuamente e qualunque cosa al mondo mi fa stare male. E' una cosa che va avanti da tanti anni, ma adesso sento di soffrire troppo e se prima potevo sperare in un miglioramento futuro, adesso non ho più nemmeno quello. Cosa succede... Non lo so, non lo so davvero. L'Università non va bene proprio a causa di tutto questo, non riesco a studiare, a concentrarmi, a stare in silenzio, perché i pensieri mi assalgono e mi fanno stare male. Non lavoro ma vorrei farlo, perché forse l'impegno fisico mi aiuterebbe a non pensare. Pratico sport, ma tante situazioni mi creano disagio e questo non mi distrae molto. Ho un ragazzo, ma a causa del carattere molto diverso in tante cose non ci comprendiamo. Cosa provo... Provo soltanto dolore. Ho provato a confidarmi una volta con un'amica, ma mi sono sentita peggio perché sfogarmi con gli amici mi fa sentire un peso, oppure mi vergogno tremendamente dei miei problemi, e preferisco così non farlo. Non so cosa vorrei... Vorrei una famiglia, mia, vorrei non per forza essere felice, ma almeno "normale". Perché scrivo...? Perché mi serve un consiglio... E scrivendo non ho paura...
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<<va avanti da tanti anni, ma adesso sento di soffrire troppo e se prima potevo sperare in un miglioramento futuro, adesso non ho più nemmeno quello.<<
Cara ragazza,
è dura vivere da anni così insoddisfatta. Ritengo che Lei abbia fatto anche dei tentativi per uscirne : sport, confidarsi ecc., ma nessuno le ha dato soluzione ai suoi problemi.
Forse ora è proprio giunto il momenti di chiedere aiuto, senza troppa paiura, perchè parlare di persona con un nostro collega è come scrivere qui.
Si faccia aiutare, ora la sua vita - Università, relazione - è bloccata, è un vero dispendio di tempo di vita.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Cara Ragazza,
la sua mail è una richiesta di aiuto, noi però purtroppo da qui non possiamo fare molto, quello che mi sento di dirle è che questa mail può rappresentare il primo passo verso un percorso di guarigione, conoscenza sé stessi, di ciò che realmente si vuole, si desidera.
Se ci ha scritto vuol dire che forse è pronta per ricevere questo aiuto; come la collega le consiglio di iniziare un percorso di sostegno psicologico per uscire da questo impasse esistenziale.
Cari saluti
la sua mail è una richiesta di aiuto, noi però purtroppo da qui non possiamo fare molto, quello che mi sento di dirle è che questa mail può rappresentare il primo passo verso un percorso di guarigione, conoscenza sé stessi, di ciò che realmente si vuole, si desidera.
Se ci ha scritto vuol dire che forse è pronta per ricevere questo aiuto; come la collega le consiglio di iniziare un percorso di sostegno psicologico per uscire da questo impasse esistenziale.
Cari saluti
Dr.ssa Elisa Sala
www.psicologa.genova.it
Perfezionata in psicopatologia
[#3]
Utente
Gentilissime Dottoresse,
vi ringrazio anzitutto per avermi risposto con tale velocità e gentilezza.
Ho diverse volte, in passato, pensato a ciò che mi avete consigliato, ma sono stata sempre frenata da un "problema" di fondo che mi ha sempre riempita di paure...
Mia madre è una vostra collega abbastanza conosciuta nella mia zona, e l'ultima cosa che desidero è che lei venga a conoscenza di questo. Non ho un buon rapporto con lei a causa di divergenze che non possono, purtroppo, essere risolte... e so già cosa succederebbe se, casualmente, venisse a sapere... o se qualche amico/collega si lasciasse sfuggire qualcosa su ciò che provo (e che inevitabilmente riguarda anche lei). So che esiste il segreto professionale, ma il fatto d'essere cresciuta nell'ambiente (conoscendo di conseguenza anche tutti i colleghi in città e dintorni) mi blocca... Non voglio che, parlando magari di lei, possano farsi un'idea sbagliata di lei. Non vorrei mettere in imbarazzo nessuno...
vi ringrazio anzitutto per avermi risposto con tale velocità e gentilezza.
Ho diverse volte, in passato, pensato a ciò che mi avete consigliato, ma sono stata sempre frenata da un "problema" di fondo che mi ha sempre riempita di paure...
Mia madre è una vostra collega abbastanza conosciuta nella mia zona, e l'ultima cosa che desidero è che lei venga a conoscenza di questo. Non ho un buon rapporto con lei a causa di divergenze che non possono, purtroppo, essere risolte... e so già cosa succederebbe se, casualmente, venisse a sapere... o se qualche amico/collega si lasciasse sfuggire qualcosa su ciò che provo (e che inevitabilmente riguarda anche lei). So che esiste il segreto professionale, ma il fatto d'essere cresciuta nell'ambiente (conoscendo di conseguenza anche tutti i colleghi in città e dintorni) mi blocca... Non voglio che, parlando magari di lei, possano farsi un'idea sbagliata di lei. Non vorrei mettere in imbarazzo nessuno...
[#4]
Due parole per dirLe che il segreto professionale è ancora "di moda" e personalmente ne faccio un uso assiduo.
Se ritiene che sia davvero venuto il momento di consultare qualcuno, lo faccia senza indugio, magari spostandosi un poco dalla Sua città. E, dato che mi sembra di capire che con l'Università si trova in un momento di empasse, può cercarsi un lavoretto che le permetta di pagarsi le sedute senza che nessuno sappia niente
Se ritiene che sia davvero venuto il momento di consultare qualcuno, lo faccia senza indugio, magari spostandosi un poco dalla Sua città. E, dato che mi sembra di capire che con l'Università si trova in un momento di empasse, può cercarsi un lavoretto che le permetta di pagarsi le sedute senza che nessuno sappia niente
Dr. Monica Zoni, Psicologa clinica, Milano sud e Skype
zoni.monica@gmail.com cell. 3394939556
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 30/03/2015.
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