Disturbo alimentare
Buonasera,
Sono una ragazza di 19 anni. Mi ritrovo a parlare di un disturbo alimentare che consiste nelle continue abbuffate.. Non derivano da un senso di fame, ma da emozioni incontrollate che prendono il sopravvento.
Premetto che in passato ho avuto disturbi alimentari come l'anoressia, e il pensiero del cibo é un'ossessione più che un piacere.
Ultimamente però le abbuffate si sono impossessate della mia testa.
Sono seguita da una psicologa, ma il disturbo si sta impossessando della mia testa, vita e del mio corpo.
Cordialmente
Spe.
Sono una ragazza di 19 anni. Mi ritrovo a parlare di un disturbo alimentare che consiste nelle continue abbuffate.. Non derivano da un senso di fame, ma da emozioni incontrollate che prendono il sopravvento.
Premetto che in passato ho avuto disturbi alimentari come l'anoressia, e il pensiero del cibo é un'ossessione più che un piacere.
Ultimamente però le abbuffate si sono impossessate della mia testa.
Sono seguita da una psicologa, ma il disturbo si sta impossessando della mia testa, vita e del mio corpo.
Cordialmente
Spe.
[#1]
Gentile Raqazza,
che tipo di percorso sta facendo con la sua curante?
Si tratta di una psicoterapia? Se sì di quale approccio e da quanto tempo è seguita? Quali benefici?
I disturbi del comportamento alimentare beneficiano in genere di un trattamento multidisciplinare (più specialisti in sinergia tra loro come ad es. psicoterapeuta, dietologo, nutrizionista, medico)
Legga qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html
Come mai scrive a noi se è già in cura?
che tipo di percorso sta facendo con la sua curante?
Si tratta di una psicoterapia? Se sì di quale approccio e da quanto tempo è seguita? Quali benefici?
I disturbi del comportamento alimentare beneficiano in genere di un trattamento multidisciplinare (più specialisti in sinergia tra loro come ad es. psicoterapeuta, dietologo, nutrizionista, medico)
Legga qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html
Come mai scrive a noi se è già in cura?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Gentile doottoressa,
Con la mia psicologa stiamo intraprendendo ( da due mesi ) un percorso basato sul dialogo. Sono seguita solo da una psicologa.
In passato sono stata sovrappeso, passando all'anoressia e ora sono normopeso ma purtroppo questo mi ha sempre fatto avere un rapporto negativo con il cibo.
La psicologa mi ha consigliato un diario alimentare che ho iniziato ma purtroppo le abbuffate sono aumentate portando alla vergogna e sensi di colpa.
La mia non è fame, ne sono consapevole.
Il cibo é costantemente nei pensieri, privandomi delle gioie. Penso a come evitare di mangiare, come saltare i pasti o conto ossessivamente le calorie. Poi però finisco con il mangiare tantissimo fino a stare male mentalmente e fisicamente tanto da stare sdraiata per il dolore ché io stessa mi causo.
Scrivo perché vorrei sapere se un intervento psicologico sia sufficiente o se sia opportuno intraprendere un percorso alternativo.
Cordialmente
Con la mia psicologa stiamo intraprendendo ( da due mesi ) un percorso basato sul dialogo. Sono seguita solo da una psicologa.
In passato sono stata sovrappeso, passando all'anoressia e ora sono normopeso ma purtroppo questo mi ha sempre fatto avere un rapporto negativo con il cibo.
La psicologa mi ha consigliato un diario alimentare che ho iniziato ma purtroppo le abbuffate sono aumentate portando alla vergogna e sensi di colpa.
La mia non è fame, ne sono consapevole.
Il cibo é costantemente nei pensieri, privandomi delle gioie. Penso a come evitare di mangiare, come saltare i pasti o conto ossessivamente le calorie. Poi però finisco con il mangiare tantissimo fino a stare male mentalmente e fisicamente tanto da stare sdraiata per il dolore ché io stessa mi causo.
Scrivo perché vorrei sapere se un intervento psicologico sia sufficiente o se sia opportuno intraprendere un percorso alternativo.
Cordialmente
[#3]
Due mesi sono un periodo troppo breve per apprezzare miglioramenti.
>>vorrei sapere se un intervento psicologico sia sufficiente o se sia opportuno intraprendere un percorso alternativo.<<
non un percorso "alternativo", ma integrato affiancando una cura farmacologica (previa valutazione psichiatrica). Tutto questo però andrebbe riportato all'interno del trattamento che sta facendo, ne dovrebbe parlare con la Collega.
Che tipo di intervento sta facendo?
Si tratta di una psicoterapia?
>>vorrei sapere se un intervento psicologico sia sufficiente o se sia opportuno intraprendere un percorso alternativo.<<
non un percorso "alternativo", ma integrato affiancando una cura farmacologica (previa valutazione psichiatrica). Tutto questo però andrebbe riportato all'interno del trattamento che sta facendo, ne dovrebbe parlare con la Collega.
Che tipo di intervento sta facendo?
Si tratta di una psicoterapia?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 29/03/2015.
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