Rapporto sempre instabile con mio padre e varie persone.

Salve.

Sono venuto in questo spazio perché mi sento veramente in ansia quando sono di fronte a qualsiasi situazione sociale, sia essa reale, sia essa virtuale. Diagnosticato Asperger dal 2012 poi con DOC di personalità, e alla maggiore età passando al CPS di riferimento territoriale Disturbo Dipendente di Personalità. Ho letto tantissimi argomenti a riguardo, molte altre storie di pazienti qui su MEDICITALIA come su altri siti però la mia è personale e leggermente diversa quindi vorrei cercare di spiegarla nel modo più comprensibile a me possibile, da regolamento.
Vorrei spiegare tutti i problemi che mi assillano però è meglio che parlo solo dei rapporti che ho da sempre con mio padre e capirli insieme a qualche medico dato che essendo il mio primo messaggio non credo sarà perfettamente lineare, comunque vorrei provarci.

Mio padre è una persona aperta, gentile, accondiscendente, svolge un lavoro dove è sempre a contatto con il pubblico e questo lo aiuta a migliorare la sua empatia, campo in cui io ho ancora molto da imparare ma sono qui appunto per capire.

Come mai ogni volta che spiego un problema a mio padre, la sua risposta tende nella maggior parte dei casi a scatenare momenti rabbia che alle volte mi procurano tic nervosi quando invece di un aiuto ricevo un'osservazione non voluta, alle volte, la reprimo e cerco di far capire a mio padre con allusioni e con la mimica facciale che quello che dice mi sta disturbando oltre misura e che se potrebbe limitarsi a ragionare oggettivamente sarebbe sicuramente di maggiore aiuto per entrambi.

Sono in cura dal 2005, ho visto, ho parlato e ho effettuato sedute con numerosi educatori, psicoterapeuti, psichiatri e pronto soccorso però da quando ho compiuto la maggiore età sono iniziati moltissimi problemi. La Psicoterapeuta che avevo in età adolescenziale è stata la psicoterapeuta che ha avuto il miglior approccio per aiutarmi e infatti grazie a lei nei tre anni che sono passati da quando sono stato preso in cura fino al compimento della maggiore età sono migliorato sotto moltissimi aspetti sociali, a detta della Psicoterapeuta e anche della Neuropsichiatra. Il problema è che una volta effettuato il cambio di servizio sono passato in un CPS dove non mi sono trovato bene con nessun medico, ho voluto cambiare psichiatra perché l'approccio che aveva con me era talmente fastidioso nei miei confronti che tornavo a casa con più problemi di quanti ne avessi prima della seduto e nei riguardi della mia attuale psicologa che è specializzata in un tipo di approccio diverso dalla Psicoterapeuta che avevo in età adolescenziale guarda solo i miei problemi, mi fa riflettere solo sui problemi e certe volte mi fissa per vedere se il silenzio provoca reazioni emotive in me. Tutto questo non mi piace, mi da molto fastidio. torno a casa piangendo perché vorrei cambiare CPS, vi chiedo aiuto anche sulla fattibilità di un cambio di CPS, o se possibile uno psicoterapeuta specializzato in TCC che è l'unica utile nel mio caso.
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
La sua storia di vita è molto complessa e carica di sofferenza, analizzarla online è perfettamente impossibile.
Perché non si è trovato bene con la sua terapeuta?
Oltre al silenzi, che forse non regge, cosa non la fa stare bene in seduta?
Perché sente l'esigenza di cambiare?
Assume anche terapia farmacologica?

Ogni terapia o approccio terapeutico è valido, dovrà soltanto trovare il Collega consono per lei.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Lei parla di Asperger, un problema che rende davvero molto sensibile chi ne sia portatore.
Come Le diceva la collega Dott.a Randone non e' un discorso generico che si possa svolgere in modo esauriente on line.
Si affidi con fiducia alla terapia e ai suoi genitori. La tolleranza e' una chiave di volta su cui forse dovrebbe lavorare con maggiore fiducia in se'.
Auguri e ci tenga informati!
Buon week end!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Lei parla di Asperger, un problema che rende davvero molto sensibile chi ne sia portatore.
Come Le diceva la collega Dott.a Randone non e' un discorso generico che si possa svolgere in modo esauriente on line.
Si affidi con fiducia alla terapia e ai suoi genitori. Ls tolleranza e' una chiave di volta su cui forse dovrebbe lavorare con maggiot fiducia in se'.
Auguri e ci tenga informati!
Buon week end
[#4]
Utente
Utente
Gentili Dott. sse

Vi ringrazio per l'ascolto e per le domande e vi rispondo ora a due mesi di distanza per riflettere meglio su cosa non andava prima e su quale parte del problema mi sono concentrato dopo.

E' complicato per me spiegare le cose e farmi capire, quindi abbiate pazienza, ci impiego ore a formulare un discorso semplice che mi riguarda in modo complesso. Cerco di rispondere con ordine.

> Perché non si è trovato bene con la sua terapeuta?

Non è il suo orientamento, il suo tipo di approccio terapeutico non metto in dubbio che sia valido anche scientificamente difatti non mi lamento della sua preparazione ma del suo modo di porsi a me e forse questo non dipende solo dalla sua preparazione come terapeuta.

> Oltre al silenzi, che forse non regge, cosa non la fa stare bene in seduta?

I discorsi e le domande poste nei miei confronti sono semplici e i miei problemi vengono minimizzati e chiusi da altre domande e ogni discorso, per quanto mi sia problematico spiegare non riflette il problema nel momento presente ma è focalizzato quasi unicamente sul passato.

> Perché sente l'esigenza di cambiare?
Quando parlo di esperienze sessuali mi viene ricordato ogni volta come affrontare la sessualità e i rapporti come se non li avessi mai avuti, mi viene ricordato sempre di usare le precauzioni necessarie, il che non mi da fastidio ricordarlo, però dato che sono da poco maggiorenne e le ragazze con cui mi sento bene sono minori mi viene ricordato ogni volta che sarebbe meglio se mi cercassi una ragazza maggiorenne o della mia età perché quando si varca il confine dell'adolescenza possono insorgere problemi legali e qualunque genitore potrebbe agire legalmente nei miei confronti. Questo è un motivo per cui sento l'esigenza di cambiare terapeuta.

Assume anche terapia farmacologica?
0,625 mg Lorazepam DOROM (1/4 cp 2,5 mg) 2 volte al giorno


Ho cercato di rispondere assertivamente alle varie domande ma alcune sono ostiche e mi sento il dovere di approfondire.

La mia terapeuta che mi parla ogni volta dei rischi sessuali che posso correre ma soprattutto legali e qui mi punto perché ciò mi rende triste. Mi rende triste che mi si renda ogni volta consapevole dei problemi legali in cui posso incorrere e sentirmeli ripetere sempre dalla stessa persona, solo da lei come terapeuta, le altre non si impuntano così, mi da fastidio. Non mi permette di rispondere con raziocinio del mio punto di vista molto personale. Ho 19 anni e mi possono piacere ragazze di 15 anni come ragazze di 21. Questi sono dei limiti che so che socialmente non vengono presi alla leggera ma a me quello che interessa è che la mia controparte amorosa non lo veda come un problema. Se lo vede come un problema sono io il primo a dire che se è sicura del suo pensiero allora è meglio non andare oltre però sta a lei giudicare, non alla mia terapeuta prima ancora dell'evenienza. Lo capisco che è suo dovere ricordare ma non è eticamente giusto nei miei confronti il suo proteggermi con le proprie convinzioni. Certe volte mi sveglio la mattina pensando cosa sia la pedofilia e piango quando sento di minori tumefatti e messi in condizioni disumane da persone realmente spregevoli oppure ignare del problema. Piango perché mi sento in una gigantesca bolla emotiva e ho paura che se commetto anche solo un singolo sbaglio potrei perdere tutto, anche i sentimenti per colpa della mia fragilità e della mia terapeuta che in questo caso sa guardare solo un lato della medaglia. Io voglio sentire la libertà di buttarmi e di sbagliare. Il massimo errore che posso commettere lo conosco, è quello di venire rifiutato, perché non è da me vivere con la consapevolezza di fare del male agli altri. Io vivo con la consapevolezza di fare del male a me stesso ogni volta che ci penso e ne parlo.
[#5]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Penso che a tutti i ragazzi della sua eta' piacerebbe trovare qualche persona adulta e magari psicoterapeuta che plauda alle Sue gesta.
Ci aveva pensato a questo? Un sogno da Paese dei Balocchi ( se ha letto Pinocchio capira' a cosa mi riferisco). Lei vorrebbe una terapeuta tipo Mangiafuoco che l'autorizzasse a non vedere nessun "dovere" e plaudisse a quelli che Lei considera "i Suoi piaceri". Collodi scrisse Pinocchio proprio per dire ai suoi lettori che non e' quella la strada da seguire.
Tornando alla Sua terapeuta credo che stia facendo un ottimo lavoro con Lei e che Lei dovrebbe affidarsi e seguirla con fiducia.
Potra' cambiare terapeuta ma forse non trovera' neanche da questa "seconda" quell'accoglienza che Lei desidera.
Ci rifletta! I miei saluti.
[#6]
Utente
Utente
Gentle Dott. ssa

Non è questo che intendevo e mi dispiace che ci sia stato questo fraintendimento oppure che Lei da quello che ho detto ha carpito questo mio bisogno a suo dire "Un sogno da Paese dei Balocchi" egoistico, e, mi pare, inconscio e distaccato dalla realtà. Non mi sembra nemmeno come mi fa notare che il mio discorso sia incentrato sul bisogno e la ricerca spasmodica di approvazione da parte del prossimo ciò nonostante sono felice di continuare il percorso educativo in corso con l'attuale terapeuta e sinceramente interessato ad ulteriori pareri medici da altri terapeuti per approfondire questo come molti altri temi immagino.

Immagino anche che il suo riferimento a Collodi coinvolga la trasposizione cinematografica con Roberto Benigni che ho già avuto la premura di seguire e che mi piacerà rinfrescare, come si suol dire, per meglio approfondire i pensieri personali da lei espressi.

Non ci sarà bisogno di ricordarle che talvolta i conflitti di opinioni nascono per divergenze culturali e la distanza che può separare un paziente da un medico, come in questo caso, potrebbe portare ad una non risoluzione del problema.

La invito comunque, per un prossimo aggiornamento, ad interessarsi a questa lettura "Lo Spettro Autistico, Risposte Semplici Per una bonifica semantica dagli stereotipi dell´Autismo"

Cordialmente