Ansia da prestazione o non lo eccito abbastanza?
Buongiorno. Vi scrivo per chiedere un parere su un problema che si sta verificando con un ragazzo che frequento da qualche mese.
Non siamo ancora riusciti ad avere un rapporto sessuale soddisfacente. Non abbiamo provato molte volte, tre o quattro. Però ogni volta lui ha problemi di erezione nonostante ore di baci carezze e preliminari. Anche con la stimolazione manuale non riesce a raggiungere l'erezione al 100%. Lui si concentra molto su di me e a volte quando provo a toccarlo quasi si tira indietro inconsciamente. Forse per imbarazzo proprio perché non riesce a raggiungere l'erezione.
Quando é riuscito ad averlo abbastanza duro da iniziare ad avere un rapporto, ha raggiunto l'orgasmo praticamente istantaneamente.
Ne abbiamo parlato e mi ha detto che gli é capitato solo una volta con una ragazza che non gli piaceva e che infatti non aveva più cercato. Dice che invece io gli piaccio e anche tanto. Però non ha detto di avere ansia o paure di qualche tipo. Sembra tranquillo. Dice che forse all'inizio ha bisogno di qualcosa di più e che comunque lui si sente molto eccitato.
Questa situazione mi sta davvero facendo soffrire. Mi sento sminuita come donna anche se lui mi ha rassicurata. Io credo che non mi stia dicendo tutto. In più mi sembra che si sia allontanato dopo l'ultimo tentativo.
Secondo voi come dovrei affrontare questa situazione?
Non siamo ancora riusciti ad avere un rapporto sessuale soddisfacente. Non abbiamo provato molte volte, tre o quattro. Però ogni volta lui ha problemi di erezione nonostante ore di baci carezze e preliminari. Anche con la stimolazione manuale non riesce a raggiungere l'erezione al 100%. Lui si concentra molto su di me e a volte quando provo a toccarlo quasi si tira indietro inconsciamente. Forse per imbarazzo proprio perché non riesce a raggiungere l'erezione.
Quando é riuscito ad averlo abbastanza duro da iniziare ad avere un rapporto, ha raggiunto l'orgasmo praticamente istantaneamente.
Ne abbiamo parlato e mi ha detto che gli é capitato solo una volta con una ragazza che non gli piaceva e che infatti non aveva più cercato. Dice che invece io gli piaccio e anche tanto. Però non ha detto di avere ansia o paure di qualche tipo. Sembra tranquillo. Dice che forse all'inizio ha bisogno di qualcosa di più e che comunque lui si sente molto eccitato.
Questa situazione mi sta davvero facendo soffrire. Mi sento sminuita come donna anche se lui mi ha rassicurata. Io credo che non mi stia dicendo tutto. In più mi sembra che si sia allontanato dopo l'ultimo tentativo.
Secondo voi come dovrei affrontare questa situazione?
[#1]
Sarebbe utile per questo ragazzo consultare un andrologo e uno psicologo per un'indagine integrata, questa è la procedura più appropriata.
Questo non significa escludere cause più di tipo "relazionale", che poco hanno a che vedere con l'eccitazione in senso stretto.
>>Mi sento sminuita come donna..<<
come mai ha questa sensazione?
>>Secondo voi come dovrei affrontare questa situazione?<<
lei invece come sta affrontando la situazione?
Questo non significa escludere cause più di tipo "relazionale", che poco hanno a che vedere con l'eccitazione in senso stretto.
>>Mi sento sminuita come donna..<<
come mai ha questa sensazione?
>>Secondo voi come dovrei affrontare questa situazione?<<
lei invece come sta affrontando la situazione?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta. Non credo che il problema sia di tipo organico perché mi ha confermato di non avere avuto problemi anche fino a non molto tempo fa in cui si vedeva con un'altra ragazza. Mi ha anche detto che lei non gli piaceva più ma continuavano ad avere rapporti senza avere problemi di erezione perché non voleva farla rimanere male e non aveva il coraggio di lasciarla.
Mi sento sminuita perché se non fosse un problema organico e nemmeno di ansia da prestazione trovo davvero difficile da accettare che un uomo non riesca ad eccitarsi insieme a me.
Mi sento sminuita perché se non fosse un problema organico e nemmeno di ansia da prestazione trovo davvero difficile da accettare che un uomo non riesca ad eccitarsi insieme a me.
[#3]
>>..trovo davvero difficile da accettare che un uomo non riesca ad eccitarsi insieme a me.<<
se ci sono delle cause interpersonali, quindi inerenti al vostro rapporto è possibile trovare delle ripercussioni anche nella sfera sessuale.
Quindi per lei è qualcosa di simile ad una ferita "narcisistica"?
se ci sono delle cause interpersonali, quindi inerenti al vostro rapporto è possibile trovare delle ripercussioni anche nella sfera sessuale.
Quindi per lei è qualcosa di simile ad una ferita "narcisistica"?
[#4]
Gentile Utente,
Immagino il suo sentire come donna, ma il d.e è complesso e sfaccettato, la sua cura obbliga ad una diagnosi adeguata.
La sfera della sessualità è talmente complessa e delicata che un suo malanno, anche transitorio, può compromettere il suo avvenire, trattarla con professionalità, con scrupolosità diagnostica e terapeutica, diventa la strada che noi clinici dobbiamo percorrere al fine di restituire serenità e gioia ai nostri pazienti portatori del disagio sessuologico.
Legga questa letture, il canale salute ed una video intervista, trovera parecchio spinto di riflessione
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
Immagino il suo sentire come donna, ma il d.e è complesso e sfaccettato, la sua cura obbliga ad una diagnosi adeguata.
La sfera della sessualità è talmente complessa e delicata che un suo malanno, anche transitorio, può compromettere il suo avvenire, trattarla con professionalità, con scrupolosità diagnostica e terapeutica, diventa la strada che noi clinici dobbiamo percorrere al fine di restituire serenità e gioia ai nostri pazienti portatori del disagio sessuologico.
Legga questa letture, il canale salute ed una video intervista, trovera parecchio spinto di riflessione
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Utente
Non so se si possa parlare di ferita "narcisistica" perché non credo di essere una persona narcisista.
Quello che intendevo dire é che questa situazione mi sta rendendo insicura e mi sta bloccando.
Non credo ci siano cause inerenti al nostro rapporto. Abbiamo entrambi paura delle relazioni e per questo pur sentendoci tutti i giorni manteniamo una certa distanza e l'indipendenza di cui abbiamo bisogno. Ci stiamo conoscendo lentamente e credo stia nascendo un legame.
Dott.ssa Randone la ringrazio per la risposta e per i link agli articoli che leggerò sicuramente.
Quello che intendevo dire é che questa situazione mi sta rendendo insicura e mi sta bloccando.
Non credo ci siano cause inerenti al nostro rapporto. Abbiamo entrambi paura delle relazioni e per questo pur sentendoci tutti i giorni manteniamo una certa distanza e l'indipendenza di cui abbiamo bisogno. Ci stiamo conoscendo lentamente e credo stia nascendo un legame.
Dott.ssa Randone la ringrazio per la risposta e per i link agli articoli che leggerò sicuramente.
[#6]
>>Non so se si possa parlare di ferita "narcisistica" perché non credo di essere una persona narcisista.<<
per subire una ferita narcisistica non c'è bisogno di "essere narcisisti", perché tutte le persone possono andare incontro a delle frustrazioni nel corso della vita.
>>Abbiamo entrambi paura delle relazioni e per questo pur sentendoci tutti i giorni manteniamo una certa distanza e l'indipendenza di cui abbiamo bisogno.<<
quindi queste non sono cause "inerenti" al vostro rapporto?
Sono elementi che a mio avviso non facilitano una vita sessuale soddisfacente.
>>Ci stiamo conoscendo lentamente e credo stia nascendo un legame.<<
questo è importante, allora concedetevi del tempo per imparare a conoscervi, anche nell'intimità.
per subire una ferita narcisistica non c'è bisogno di "essere narcisisti", perché tutte le persone possono andare incontro a delle frustrazioni nel corso della vita.
>>Abbiamo entrambi paura delle relazioni e per questo pur sentendoci tutti i giorni manteniamo una certa distanza e l'indipendenza di cui abbiamo bisogno.<<
quindi queste non sono cause "inerenti" al vostro rapporto?
Sono elementi che a mio avviso non facilitano una vita sessuale soddisfacente.
>>Ci stiamo conoscendo lentamente e credo stia nascendo un legame.<<
questo è importante, allora concedetevi del tempo per imparare a conoscervi, anche nell'intimità.
[#8]
Utente
Scusi, non avevo capito che con ferita "narcisistica" intendesse una frustrazione. In effetti si, questa situazione mi ha causato un po' di frustrazione e molta confusione.
Il fatto di tenermi sempre ad una certa distanza dalle persone finché non sono sicura di potermi fidare é un mio meccanismo di difesa e credo che sia lo stesso anche per il ragazzo che frequento perché siamo molto simili.
Non avevo risposto alla sua domanda "lei come sta affrontando la situazione?"
Non la sto affrontando. Quello che é successo inevitabilmente mi ha fatto riflettere su alcune cose. L'essermi tenuta a distanza in realtà non è bastato, mi sono resa conto di provare un interesse reale per questo ragazzo e la cosa mi spaventa molto. Io ho dei grossi problemi ad esprimere verbalmente i miei sentimenti, anche per questo un approccio fisico in una relazione per me é importante. Non riuscire ad avere un rapporto col ragazzo che mi interessa non solo mi ha fatta sentire frustrata ma in qualche modo anche rifiutata da lui, nonostante abbia provato a rassicurarmi. Non sembrerebbe avere problemi di tipo organico (a meno che non siano iniziati proprio di recente) e stando a lui non é nemmeno ansia. Allora quello che mi chiedo io é che tipo di blocco potrebbe avere nei miei confronti? Continuo a rimuginarci e oramai sono in un totale stato di confusione.
Il fatto di tenermi sempre ad una certa distanza dalle persone finché non sono sicura di potermi fidare é un mio meccanismo di difesa e credo che sia lo stesso anche per il ragazzo che frequento perché siamo molto simili.
Non avevo risposto alla sua domanda "lei come sta affrontando la situazione?"
Non la sto affrontando. Quello che é successo inevitabilmente mi ha fatto riflettere su alcune cose. L'essermi tenuta a distanza in realtà non è bastato, mi sono resa conto di provare un interesse reale per questo ragazzo e la cosa mi spaventa molto. Io ho dei grossi problemi ad esprimere verbalmente i miei sentimenti, anche per questo un approccio fisico in una relazione per me é importante. Non riuscire ad avere un rapporto col ragazzo che mi interessa non solo mi ha fatta sentire frustrata ma in qualche modo anche rifiutata da lui, nonostante abbia provato a rassicurarmi. Non sembrerebbe avere problemi di tipo organico (a meno che non siano iniziati proprio di recente) e stando a lui non é nemmeno ansia. Allora quello che mi chiedo io é che tipo di blocco potrebbe avere nei miei confronti? Continuo a rimuginarci e oramai sono in un totale stato di confusione.
[#9]
>>Non sembrerebbe avere problemi di tipo organico (a meno che non siano iniziati proprio di recente) e stando a lui non é nemmeno ansia.<<
queste sono le sue supposizioni, ma senza una visita medica (andrologo) e psicologica rimangono tali. Poi bisogna capire se il suo partner ha intenzione o meno di risolvere queste difficoltà, perché in questo momento è lei che sta chiedendo il consulto e non lui.
>>che tipo di blocco potrebbe avere nei miei confronti?<<
questo è stato già ipotizzato sopra.
queste sono le sue supposizioni, ma senza una visita medica (andrologo) e psicologica rimangono tali. Poi bisogna capire se il suo partner ha intenzione o meno di risolvere queste difficoltà, perché in questo momento è lei che sta chiedendo il consulto e non lui.
>>che tipo di blocco potrebbe avere nei miei confronti?<<
questo è stato già ipotizzato sopra.
[#10]
Utente
Si infatti la mia richiesta era più su come posso affrontare questa situazione io. Perché chiaramente mi ha mandata molto in crisi. Lui almeno apparentemente sembra tranquillo e non ha intenzione di fare nulla per risolvere la situazione se non semplicemente riprovarci.
Comunque la ringrazio molto per le sue risposte.
Comunque la ringrazio molto per le sue risposte.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 65.8k visite dal 24/03/2015.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.