Problema di relazione

Buongiorno,
sono Mauro di 55 anni.
Separato da poco piu' di due anni (dopi 21 anni di matrimonio)
recentemente ho trovato una donna che sembra corrispondermi in molto;
l'ho frequentata circa sei mesi.

Nei primi tempi e' tutto andato bene; poi sono cominciate incomprensioni.
In alcuni episodi ho reagito piuttosto male, apostrofando
con male parole la mia partner e arrivando ad offendere.

Normalmente sono una persona calma e tollerante; c'e' da dire che questo periodo
dopo la separazione e' risultato per me fonte di nervosismo.

Tuttavia il problema principale si e' presentato quando la mia partner
ha fatto cose che mi danno molto fastidio, anche perche' sono
cose che si sono ripetute in passato durante il mio matrimonio.

In sintesi cio' che piu' ha creato problemi:
- per quanto riguarda la cosiddetta fedelta' io ho vissuto la nostra relazione
essendo assolutamente fedele avendo fiducia che lei lo fosse (del che non dubito);
tuttavia lei ha dimostrato sempre dubbi "a prescindere" essendo oltremodo sospettosa
senza motivo alcuno. Questo atteggiamento mi ha dato molto fastidio.

- ci tenevamo spesso in contatto con il cellulare con messaggi. Ebbene, oltre
a (tentare di) controllarmi pretendeva che la tenessi costantemente informata
dei miei spostamenti, anticipandole cosa avrei fatto; questo era un modo di
"condividere" per quanto possibile le nostre vite. Lei pretendeva condivisione
pressoche' "totale", io invece sono del parere che non sia possibile, e inoltre
questo controllo su di me, anche se a distanza, mi dava molto fastidio.

- con riferimento al punto precedente, l'episodio che ha scatenato l'allontanamento
finale: una sera sono uscito con il mio unico amico senza "condividere". Nel corso
della serata lei mi ha inviato un sms chiedendo dove fossi ed io ho risposto che ero
in una birreria col mio amico. Lei si e' arrabbiata moltissimo perche' non l'avevo
preavvertita ed io .. pure perche' non soppporto questo tipo di controllo.

E cosi' al momento non ci frequestiamo piu'; questi episodi come gia' detto mi hanno
fatto arrabbiare moltissimo e sono giunto ad offenderla in una escalation che
ho auto-alimentato da solo.
Ora mi dispiace moltissimo di quanto accaduto e anche che la relazione si sia interrotta;
e anzi, ad un suo tentativo di riavvicinamento ho risposto di no.

Vi chiedo che ne pensate, se il problema e' mio (come dice lei) che ho reagito
in maniera abnorme, oppure e' un problema di coppia e se eventualmente si
potrebbe fare qualcosa (consulto psicologico....).
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<pretendeva che la tenessi costantemente informata
dei miei spostamenti, anticipandole cosa avrei fatto;... e sono giunto ad offenderla in una escalation che
ho auto-alimentato da solo.>

Gentile Utente,
condividere in coppia non significa controllare l'altro, pretendere di sorvegliare ogni sua mossa. Questa si chiama mancanza di fiducia, lei ritiene in qualche modo aver contribuito a ciò dato che succedeva anche nel suo matrimonio?

Probabilmente quando si infiamma fatica a tenere a bada le sue reazioni e la sua rabbia, le capita solo nelle relazioni sentimentali?

Il problema è di coppia, ma anche di entrambi con i rispettivi contributi personali alla situazione...detto da qui e da prendere con le pinze.

Un consulto psicologico non farebbe male, da solo o in coppia se la sua partner intendesse riprendere e fosse d'accordo.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

occorre tenere presente che nella successiva relazione portiamo le ferite e cicatrici di quella precedente. E quando "si tocca lì" la persona scatta in maniera abnorme, non tanto per lo stimolo presente quanto per l'ipersensibilità.

Può essere accaduto ciò rispetto al problema del controllo.

E dunque: se Lei riconosce in sè ferite o cicatrici psichiche mal cicatrizzate - penso comprenda la metafora - un aiuto psicologico Le può essere utile.
Se invece la situazione è "realmente" la ripetizione di quella coniugale, da cui ha preso le distanze, a Lei le conclusioni.

Va considerato che a 50 anni non si è più psicologicamente "vergini", ambedue hanno una storia alle spelle, e dunque tutto può risultare più complesso.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#3]
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Ringrazio per le risposte.

Rispondo alla Dott.ssa Rinella:
- lei ritiene in qualche modo aver contribuito a ciò dato che succedeva anche nel suo matrimonio ? --> NO, ed e' questo che mi fa maggiormente arrabbiare;
- probabilmente quando si infiamma fatica a tenere a bada le sue reazioni e la sua rabbia, le capita solo nelle relazioni sentimentali? --> No, quando sono sotto pressione posso reagire in maniera non del tutto calma; certo, ovviamente dipende da quanto sono sotto pressione, ma in questo caso ho reagito in maniera che mi e' parsa esagerata rispetto alla situazione.

Rispondo alla Dott.ssa Brunialti:
- se Lei riconosce in sè ferite o cicatrici psichiche mal cicatrizzate - penso comprenda la metafora - .. un aiuto psicologico --> non so se sono bene o mal cicatrizzate, ribadisco solo che quelli che ho descritto sono aspetti a cui sono particolarmente sensibile e INOLTRE nei quali sono stato sollecitato in 21 anni di matrimonio.

Grazie ancora per la cortesia.
[#4]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Prego.