Scoprirsi gay a 23 anni, é possibile?
Salve ,vorrei parlarvi di una situazione al quanto complessa che sto vivendo. Sono una ragazza di 23anni. La storia che sto per raccontarvi è una realtà molto difficile da comprendere. Per questo ve la racconterò nei dettagli.Sono stata fidanzata pfino a un mese e mezzo fa con un ragazzo , anche lui di 23 anni. Mi ha lasciata perché dice di essere gay.
Tutto è cominciato dal 19 febbraio 2014 una data segnata dalla morte del suo cane, al quale era affezzionato molto. L'evento in se per se non so cosa possa centrare con questo ma è da quel giorno che lui non è stata più la stessa persona. Di lì a poco,ha iniziato ad avere dubbi su se stesso, sulle sue capacità, anche lavorative, sui suoi sentimenti nei miei confronti e dei miei nei suoi, arrivando anche a dirmi che forse non è in grado di amare. Entra in depressione e finisce persino in ospedale, causa mononucleosi. Capite bene che dopo che è uscito, era molto distante nei miei confronti, non riusciva proprio ad avere contatti con me. Il fatto comunque era molto strano. Difatti li per li non ci davo peso, visto che per la malattia non potevamo né baciarci e né fare l'amore. Verso luglio, istintivamente decido, per curiosità di spirargli FB dal suo telefono,
scoprendo di aver chattato con un uomo in cui diceva che forse stava reprimendo un sentimento dentro
di sé da un pò di tempo( il tizio era gay) e sembrava che ci provasse un pò. Io furiosa gli dico di aver letto tutto quanto e lui giustifica la cosa dicendo che appunto sapeva che il tipo era gay e che lo stesse prendendo in giro. Mi dice anche che sii sente sottopressione, per il lavoro che era giù per la morte del cane e che era rimasto traumatizzato dal fatto che gli fosse morto tra le sue braccia. In pratica sotto suo suggerimento decidiamo di andare avanti. Verso agosto scopro che stringe amicizia con un altro tipo, fuori dalla stretta cerchia dei nostri amici, così dubbiosa, decido di contattarlo. IL tipo Mi risponde dopo tanto tempo, verso agosto, dicendomi che si erano visti per un caffé perché il mio ex aveva bisogno di un confronto, di capire effettivamente se fosse gay, e che non volesse perdermi. Io nera gli feci capire che, a quel punto la nostra storia dovesse finire. Lo trovavo più giusto oltre che nei miei confronti, nei suoi. Per lui questa cosa era alquanto inconcepibile, cercò in tutti i modi di farmi ragionare dicendo che fosse arrivato a pensare ciò perché si sentisse distante da me, per il fatto che con la malattia non potesse fare nulla con me, che sentiva un vuoto, che nella sua testa c'ero io che amava e in contrapposizione l'immagine di un uomo accanto a sé. A questo punto mi viene spontaneo domandargli che cosa fossi io per lui, se sapesse distingue l'amore dal voler bene, come si vuol bene ad una sorella;e lui mi rispose che io ero la sua fidanzata, la donna della sua vita che mi amasse e che il pensiero di perdermi gli soffocasse l'esistenza. Io dinnanzi a queste parole pensai veramente che si potesse trattare di
Tutto è cominciato dal 19 febbraio 2014 una data segnata dalla morte del suo cane, al quale era affezzionato molto. L'evento in se per se non so cosa possa centrare con questo ma è da quel giorno che lui non è stata più la stessa persona. Di lì a poco,ha iniziato ad avere dubbi su se stesso, sulle sue capacità, anche lavorative, sui suoi sentimenti nei miei confronti e dei miei nei suoi, arrivando anche a dirmi che forse non è in grado di amare. Entra in depressione e finisce persino in ospedale, causa mononucleosi. Capite bene che dopo che è uscito, era molto distante nei miei confronti, non riusciva proprio ad avere contatti con me. Il fatto comunque era molto strano. Difatti li per li non ci davo peso, visto che per la malattia non potevamo né baciarci e né fare l'amore. Verso luglio, istintivamente decido, per curiosità di spirargli FB dal suo telefono,
scoprendo di aver chattato con un uomo in cui diceva che forse stava reprimendo un sentimento dentro
di sé da un pò di tempo( il tizio era gay) e sembrava che ci provasse un pò. Io furiosa gli dico di aver letto tutto quanto e lui giustifica la cosa dicendo che appunto sapeva che il tipo era gay e che lo stesse prendendo in giro. Mi dice anche che sii sente sottopressione, per il lavoro che era giù per la morte del cane e che era rimasto traumatizzato dal fatto che gli fosse morto tra le sue braccia. In pratica sotto suo suggerimento decidiamo di andare avanti. Verso agosto scopro che stringe amicizia con un altro tipo, fuori dalla stretta cerchia dei nostri amici, così dubbiosa, decido di contattarlo. IL tipo Mi risponde dopo tanto tempo, verso agosto, dicendomi che si erano visti per un caffé perché il mio ex aveva bisogno di un confronto, di capire effettivamente se fosse gay, e che non volesse perdermi. Io nera gli feci capire che, a quel punto la nostra storia dovesse finire. Lo trovavo più giusto oltre che nei miei confronti, nei suoi. Per lui questa cosa era alquanto inconcepibile, cercò in tutti i modi di farmi ragionare dicendo che fosse arrivato a pensare ciò perché si sentisse distante da me, per il fatto che con la malattia non potesse fare nulla con me, che sentiva un vuoto, che nella sua testa c'ero io che amava e in contrapposizione l'immagine di un uomo accanto a sé. A questo punto mi viene spontaneo domandargli che cosa fossi io per lui, se sapesse distingue l'amore dal voler bene, come si vuol bene ad una sorella;e lui mi rispose che io ero la sua fidanzata, la donna della sua vita che mi amasse e che il pensiero di perdermi gli soffocasse l'esistenza. Io dinnanzi a queste parole pensai veramente che si potesse trattare di
[#1]
Non possiamo sapere l'orientamento di questo ragazzo, soprattutto a distanza e per interposta persona.
Quali sono i suoi dubbi in merito?
Per lei sarebbe difficile comprendere/scoprire un orientamento diverso dall'eterosessualità?
Quali sono i suoi dubbi in merito?
Per lei sarebbe difficile comprendere/scoprire un orientamento diverso dall'eterosessualità?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Cara ragazza, come scritto dal collega non ci è possibile valutare l'orientamento sessuale del suo ex fidanzato.
Qual è la sua reale domanda o sensazione emotiva? Forse è questo che deve indagare, le ha lasciato insicurezza, incredulità, rabbia?
cari saluti
Qual è la sua reale domanda o sensazione emotiva? Forse è questo che deve indagare, le ha lasciato insicurezza, incredulità, rabbia?
cari saluti
Dr.ssa Elisa Sala
www.psicologa.genova.it
Perfezionata in psicopatologia
[#3]
<<se sapesse distingue l'amore dal voler bene, come si vuol bene ad una sorella;e lui mi rispose che io ero la sua fidanzata, la donna della sua vita che mi amasse e che il pensiero di perdermi gli soffocasse l'esistenza. <<
La sessualità tra voi come va? oppure, come andava prima di tutto ciò?
La sessualità tra voi come va? oppure, come andava prima di tutto ciò?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Utente
Andava bene....anzi era anche lui a prendere l iniziativa.... cmq la mia perplessità è : comé sia possibile un cambiamento del genere? E come abbia fatto a fingersi etero? Forse lo è stato davvero e nell'ultimo periodo si è accorto di provare attrazione per lo stesso sesso, oppure è sempre stato omosessuale?
[#5]
Quasi tutte le ipotesi che Lei fa possono essere vere, non tanto per quanto riguarda il Suo ragazzo - chè non conosciamo - quanto per l'omosessualità in genere.
Lo si può capire fin da piccoli, averne la consapevolezza da adolesenti o addirittura da adulti, oppure scoprire di provare attrazione per ambedue i generi.
Escluderei "fingere", perchè il corpo non riesce a fingere.
Tutto questo per aiutarLa ad avere info più precise su questo evento che Le ha sconvolto la vita.
Può anche leggere
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3480-gay-e-lesbiche-curarli-per-normalizzarli.html
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 11.2k visite dal 20/03/2015.
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