Falsa relazione
Gentili Dottori,
circa sette mesi fa sono stata lasciata dal mio fidanzato, un 41enne con cui ho condiviso due anni fatti di alti e bassi come in ogni coppia. Sono ragazza madre di una bambina di dieci anni, ma questo non ha mai per noi costituito un limite, abbiamo sempre avuto modo di vivere la ns coppia anche in autonomia. Entrambi poi, siamo autosufficienti economicamente parlando. ebbene, quest' estate egli mi lascia come detto, cosi improvvisamente con motivazioni molto fumose. il primo mese vinta dal dolore per l'abbandono, l'ho chiamato, ci siamo anche sentiti ma, lui era piuttosto algido, dopo un poco invece i contatti si sono fatti più frequenti, sino ad oggi, dove ho "riconquistato" un 'ombra della ns vecchia relazione. ossia, ci si vede di nascosto da amici e conoscenti, come due ladri, viviamo l'intimità in maniera appagante, ci si sente parecchie volte al telefono condividendo la ns quotidianità, cio nonostante questo per lui non vuol dire nulla non crede che sia fonte di ripensamento, non sa spiegarmi perché pur avendomi allontanata mi cerca ancora, ed ad oggi non ha avuto alcuna relazione con altre donne. tutto questo mi prostra e mortifica perché nonstante tutto non vuole essere una coppia come lo eravamo prima. sto logorandomi nei risvolti assurdi di questa relazione, ma non trovo la forza di lasciarlo andare, accumulando cosi solo dolori ed ansie quando lo vedo cmq condurre la propria vita autonomamente. sa bene che sono li ad apsettarlo. ho paura che mi stia usando, ma ne ignoro i motivi. premetto che è figlio unico (una sorella deceduta 2 anni fa) e con genitori che sono abbastanza opprimenti, seppur conduca cmq una vita sociale piuttosto discreta. vi scrivo per sapere se sia il caso di troncare questa relazione malsana, e come posso fare a trovare la forza per vincere la mia paura della solitudine. grazie mille in aticipo per la vostra risposta.
circa sette mesi fa sono stata lasciata dal mio fidanzato, un 41enne con cui ho condiviso due anni fatti di alti e bassi come in ogni coppia. Sono ragazza madre di una bambina di dieci anni, ma questo non ha mai per noi costituito un limite, abbiamo sempre avuto modo di vivere la ns coppia anche in autonomia. Entrambi poi, siamo autosufficienti economicamente parlando. ebbene, quest' estate egli mi lascia come detto, cosi improvvisamente con motivazioni molto fumose. il primo mese vinta dal dolore per l'abbandono, l'ho chiamato, ci siamo anche sentiti ma, lui era piuttosto algido, dopo un poco invece i contatti si sono fatti più frequenti, sino ad oggi, dove ho "riconquistato" un 'ombra della ns vecchia relazione. ossia, ci si vede di nascosto da amici e conoscenti, come due ladri, viviamo l'intimità in maniera appagante, ci si sente parecchie volte al telefono condividendo la ns quotidianità, cio nonostante questo per lui non vuol dire nulla non crede che sia fonte di ripensamento, non sa spiegarmi perché pur avendomi allontanata mi cerca ancora, ed ad oggi non ha avuto alcuna relazione con altre donne. tutto questo mi prostra e mortifica perché nonstante tutto non vuole essere una coppia come lo eravamo prima. sto logorandomi nei risvolti assurdi di questa relazione, ma non trovo la forza di lasciarlo andare, accumulando cosi solo dolori ed ansie quando lo vedo cmq condurre la propria vita autonomamente. sa bene che sono li ad apsettarlo. ho paura che mi stia usando, ma ne ignoro i motivi. premetto che è figlio unico (una sorella deceduta 2 anni fa) e con genitori che sono abbastanza opprimenti, seppur conduca cmq una vita sociale piuttosto discreta. vi scrivo per sapere se sia il caso di troncare questa relazione malsana, e come posso fare a trovare la forza per vincere la mia paura della solitudine. grazie mille in aticipo per la vostra risposta.
[#1]
>>..ho paura che mi stia usando, ma ne ignoro i motivi.<<
i motivi potrebbero essere sessuali, di supporto ecc. bisognerebbe comprendere quali prevalgono.
>>vi scrivo per sapere se sia il caso di troncare questa relazione malsana, e come posso fare a trovare..<<
la scelta di troncare dipende da lei. Dovrebbe elaborare il senso di solitudine (o timore del distacco?) perché questo la mette in una posizione di svantaggio e l'altro potrebbe potrebbe usare la disponibilità che lei continua a permettere.
i motivi potrebbero essere sessuali, di supporto ecc. bisognerebbe comprendere quali prevalgono.
>>vi scrivo per sapere se sia il caso di troncare questa relazione malsana, e come posso fare a trovare..<<
la scelta di troncare dipende da lei. Dovrebbe elaborare il senso di solitudine (o timore del distacco?) perché questo la mette in una posizione di svantaggio e l'altro potrebbe potrebbe usare la disponibilità che lei continua a permettere.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Gentile Utente,
è ancora seguita dalla psicologa di cui ci parlava in un precedente consulto?
La difficoltà ad uscire da una relazione che lei stessa definisce malsana e che da tempo la vede nella speranza di avere accanto un uomo che le sfugge, sarebbe da affrontare direttamente attraverso un percorso psicologico.
Un rapporto di coppia dovrebbe essere un valore aggiunto alla nostra vita, non una stampella alla quale aggrapparsi per paura della solitudine.
Dovrebbe comprendere insieme a un nostro collega, ma direttamente, cosa si celi dietro al suo modo di stare in questa relazione, al suo accontentarsi di briciole, al trascinarsi nel malessere che le procura pur di non affrontare la rottura definitiva.
Restiamo in ascolto
è ancora seguita dalla psicologa di cui ci parlava in un precedente consulto?
La difficoltà ad uscire da una relazione che lei stessa definisce malsana e che da tempo la vede nella speranza di avere accanto un uomo che le sfugge, sarebbe da affrontare direttamente attraverso un percorso psicologico.
Un rapporto di coppia dovrebbe essere un valore aggiunto alla nostra vita, non una stampella alla quale aggrapparsi per paura della solitudine.
Dovrebbe comprendere insieme a un nostro collega, ma direttamente, cosa si celi dietro al suo modo di stare in questa relazione, al suo accontentarsi di briciole, al trascinarsi nel malessere che le procura pur di non affrontare la rottura definitiva.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Utente
Gentili Dottori,
grazie per il Vs consulto. @Dott. Rinella, la ringrazio per la Sua disponibilità. come avevo accennato ho intrapreso il percorso psicologico interrotto poi poco dopo, poiché, non mi ritrovavo nei consigli che la mia terapeuta aveva elargito, che prevedevano il mio continuare ad aspettare il decidersi di questa persona in maniera disponibile e sottomessa direi, ai suoi strani metodi di vivere la coppia. infatti tali consigli mi han portato ad accumulare solo ulteriori false illusioni e delusioni. costui continua cmq a non voler dare un nome ai motivi che lo spingono assiduamente a cercarmi, a vivermi.
questo infatti ha solo reso più aspre le mie paure nel troncare tale relazione come giustamente lei dice. paure che nascono come ho capito dall'aver avuto una famiglia vicina economicamente ma poco incline al dialogo, dalle mio essere insicura, dal nn avere molti amici nonostante sia molto attiva nel quotidiano.
Adesso anche grazie ai suoi consigli ed ai consigli del collega Del Signore , credo di aver voglia di cercare qualcuno competente che mi aiuti ad elaborare queste mie difficoltà senza però palesarmi come possibilistiche, quelle che sono solo chimere. grazie mille
grazie per il Vs consulto. @Dott. Rinella, la ringrazio per la Sua disponibilità. come avevo accennato ho intrapreso il percorso psicologico interrotto poi poco dopo, poiché, non mi ritrovavo nei consigli che la mia terapeuta aveva elargito, che prevedevano il mio continuare ad aspettare il decidersi di questa persona in maniera disponibile e sottomessa direi, ai suoi strani metodi di vivere la coppia. infatti tali consigli mi han portato ad accumulare solo ulteriori false illusioni e delusioni. costui continua cmq a non voler dare un nome ai motivi che lo spingono assiduamente a cercarmi, a vivermi.
questo infatti ha solo reso più aspre le mie paure nel troncare tale relazione come giustamente lei dice. paure che nascono come ho capito dall'aver avuto una famiglia vicina economicamente ma poco incline al dialogo, dalle mio essere insicura, dal nn avere molti amici nonostante sia molto attiva nel quotidiano.
Adesso anche grazie ai suoi consigli ed ai consigli del collega Del Signore , credo di aver voglia di cercare qualcuno competente che mi aiuti ad elaborare queste mie difficoltà senza però palesarmi come possibilistiche, quelle che sono solo chimere. grazie mille
[#4]
<<percorso psicologico interrotto poi poco dopo, poiché, non mi ritrovavo nei consigli <<
Gentile utente,
quando non ci si trova con/a terapeuta è bene interrompere con , ma riprendere con un'alta/o. talvolta non diopende dalla competensa del professionista, ma dal feeling che non si crea.
Questo per dirLe - confermarLe - che la situazione che ci presenta qui abbisogna di un percorso psicologico, di persona.
Gentile utente,
quando non ci si trova con/a terapeuta è bene interrompere con , ma riprendere con un'alta/o. talvolta non diopende dalla competensa del professionista, ma dal feeling che non si crea.
Questo per dirLe - confermarLe - che la situazione che ci presenta qui abbisogna di un percorso psicologico, di persona.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#5]
Corretto interrompere quando la terapia non dà risultati o non ci si trova bene con il proprio curante, opportuno però riprendere con un altro professionista.
<costui continua cmq a non voler dare un nome ai motivi che lo spingono assiduamente a cercarmi, a vivermi.> Il focus è da spostare su se stessa e su ciò che la spinge a continuare in questo modo...probabili vuoti affettivi, paura dell'abbandono e altro, solo un buon lavoro terapeutico la può accompagnare a comprendere e a raggiungere un miglior benessere relazionale oltre che personale.
Qui può trovare approfondimenti utili per la scelta informata dello specialista
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cari auguri
<costui continua cmq a non voler dare un nome ai motivi che lo spingono assiduamente a cercarmi, a vivermi.> Il focus è da spostare su se stessa e su ciò che la spinge a continuare in questo modo...probabili vuoti affettivi, paura dell'abbandono e altro, solo un buon lavoro terapeutico la può accompagnare a comprendere e a raggiungere un miglior benessere relazionale oltre che personale.
Qui può trovare approfondimenti utili per la scelta informata dello specialista
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cari auguri
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 20/03/2015.
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