Mia madre è fissata con il cibo
Gentili dottori, vi scrivo perché non so gestire il rapporto con mia madre. Io ho 23 anni lei 52.
ha tante fissazioni, dai soldi (non si spendono i soldi, si conservano per le necessità), è perennemente insoddisfatta penso proprio per questi limiti che si pone da sola, ha una fissazione nei confronti degli altri, per dire, si apposta di fronte la finestra certe volte per spiare qualcuno, oppure ascolta le conversazioni dei vicini o si mette a guardare dallo spioncino, proprio una curiosità che appaga così e che secondo me si trascina sin da piccola e gliela avranno trasmessa da piccola perché anche se non a questi livelli anche una sua sorella è così. Ha una fobia nei confronti degli animali, molte volte ho dovuto rinunciare a dei lavoretti che potevano farmi guadagnare qualcosa (per es ospitare un gatto o cane in casa se una famiglia andava in vacanza) perché non li sopporta e inizia a urlare e minacciarmi (l'ultima è che se portavo in casa un cane non mi pagava le tasse dell'università). Fa sempre commenti sugli altri e di conseguenza anche su me e mio padre (sono figlia unica) ovviamente per se stessa invece lei è perfetta. mi disturba il fatto che abbia una grossa fissazione nei confronti del cibo. io sono magra rispetto a lei, e questo è sempre motivo di disturbo nei suoi confronti, me ne dice di ogni, mi sminuisce sempre. io dal canto mio forse sbaglio perché me la prendo sempre, mi scoccio a star sempre a replicare perché lei cerca proprio lo scontro e poi visti i suoi problemi neppure capisce quando le si dice una cosa perché o si offende oppure continua senza sosta nella sua idea. Che cosa devo fare?
ha tante fissazioni, dai soldi (non si spendono i soldi, si conservano per le necessità), è perennemente insoddisfatta penso proprio per questi limiti che si pone da sola, ha una fissazione nei confronti degli altri, per dire, si apposta di fronte la finestra certe volte per spiare qualcuno, oppure ascolta le conversazioni dei vicini o si mette a guardare dallo spioncino, proprio una curiosità che appaga così e che secondo me si trascina sin da piccola e gliela avranno trasmessa da piccola perché anche se non a questi livelli anche una sua sorella è così. Ha una fobia nei confronti degli animali, molte volte ho dovuto rinunciare a dei lavoretti che potevano farmi guadagnare qualcosa (per es ospitare un gatto o cane in casa se una famiglia andava in vacanza) perché non li sopporta e inizia a urlare e minacciarmi (l'ultima è che se portavo in casa un cane non mi pagava le tasse dell'università). Fa sempre commenti sugli altri e di conseguenza anche su me e mio padre (sono figlia unica) ovviamente per se stessa invece lei è perfetta. mi disturba il fatto che abbia una grossa fissazione nei confronti del cibo. io sono magra rispetto a lei, e questo è sempre motivo di disturbo nei suoi confronti, me ne dice di ogni, mi sminuisce sempre. io dal canto mio forse sbaglio perché me la prendo sempre, mi scoccio a star sempre a replicare perché lei cerca proprio lo scontro e poi visti i suoi problemi neppure capisce quando le si dice una cosa perché o si offende oppure continua senza sosta nella sua idea. Che cosa devo fare?
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gentile ragazza dovrebbe prendere in considerazione che non si trova davanti ad un carattere difficile ma, forse, ad una situazione psicopatologica che andrebbe gestita da specialista.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile ragazza,
Ci può spiegare cosa le dice riguardo al cibo, il vostro rapporto come lo definirebbe?
Suo padre che ne pensa dei continui lamenti dell moglie, con lui riesce a parlare, insieme riuscite a far capire a sua mamma che forse "esagera?"
Ci può spiegare cosa le dice riguardo al cibo, il vostro rapporto come lo definirebbe?
Suo padre che ne pensa dei continui lamenti dell moglie, con lui riesce a parlare, insieme riuscite a far capire a sua mamma che forse "esagera?"
Dr.ssa Verena Elisa Gomiero
psicologa psicoterapeuta
Operatore training autogeno
[#3]
Ex utente
Gentile Dottoressa,
è molto fissata in generale nei confronti del cibo, per es, ha l'idea di dover sempre mangiare altrimenti si sente male (che so, ha mal di testa e allora deve mangiare). Ma anche le sue sorelle sono così. Bisogna mangiare per loro fino a sfinirsi, non si rendono conto che una persona potrebbe saziarsi anche con un panino. Nei miei confronti poi in particolare essendo magra mi sminuisce dicendomi che sono anoressica e io cerco sempre di farle capire che queste sono parole pesanti e che mette in mezzo una malattia grave senza neppure rendersi conto di cosa dice. Una cosa che mi irrita molto per es è quando torna a casa dal lavoro, neppure mi chiede come sto ma inizia ad interrogarmi su cosa ho mangiato, quanto ho mangiato e addirittura va anche da mio padre a chiederlo. Voglio dire, non ho 5 anni, ne ho 23, sono libera di fare quello che voglio, e per assurdo, se non volessi mangiare lei non potrebbe fare nulla. Ovviamente non capisce questi discorsi perché non capisce il concetto di libertà, lei mi vede come una cosa sua. Per es molte volte ha paura che io mi senta male o vada fuori di casa perché "se muore io una sola figlia ho e poi che faccio". A me sembrano discorsi assurdi.
Mio padre ha anche lui i suoi problemi. E' molto irascibile, sono incompatibili con mia madre, perché lei giudica e lui si arrabbia facilmente. Purtroppo quando discutono addirittura finisce che si alzino le mani (e questa è una situazione che ahimè mi provoca non poca ansia perché mi sento di dover intervenire perché ho paura che si facciano male o degeneri e non è un compito che però mi appartiene e non so come gestire la cosa) oppure non le risponde e la lascia perdere oppure si offende e va via. Come vede anche mio padre è abbastanza immaturo.
è molto fissata in generale nei confronti del cibo, per es, ha l'idea di dover sempre mangiare altrimenti si sente male (che so, ha mal di testa e allora deve mangiare). Ma anche le sue sorelle sono così. Bisogna mangiare per loro fino a sfinirsi, non si rendono conto che una persona potrebbe saziarsi anche con un panino. Nei miei confronti poi in particolare essendo magra mi sminuisce dicendomi che sono anoressica e io cerco sempre di farle capire che queste sono parole pesanti e che mette in mezzo una malattia grave senza neppure rendersi conto di cosa dice. Una cosa che mi irrita molto per es è quando torna a casa dal lavoro, neppure mi chiede come sto ma inizia ad interrogarmi su cosa ho mangiato, quanto ho mangiato e addirittura va anche da mio padre a chiederlo. Voglio dire, non ho 5 anni, ne ho 23, sono libera di fare quello che voglio, e per assurdo, se non volessi mangiare lei non potrebbe fare nulla. Ovviamente non capisce questi discorsi perché non capisce il concetto di libertà, lei mi vede come una cosa sua. Per es molte volte ha paura che io mi senta male o vada fuori di casa perché "se muore io una sola figlia ho e poi che faccio". A me sembrano discorsi assurdi.
Mio padre ha anche lui i suoi problemi. E' molto irascibile, sono incompatibili con mia madre, perché lei giudica e lui si arrabbia facilmente. Purtroppo quando discutono addirittura finisce che si alzino le mani (e questa è una situazione che ahimè mi provoca non poca ansia perché mi sento di dover intervenire perché ho paura che si facciano male o degeneri e non è un compito che però mi appartiene e non so come gestire la cosa) oppure non le risponde e la lascia perdere oppure si offende e va via. Come vede anche mio padre è abbastanza immaturo.
[#4]
Gentile ragazza,
Posso capire che la sua situazione non sia facile, sono diinamiche familiari alquanto pesanti , poco costruttive e piuttosto limitanti.
Avrebbe bisogno di lavorare/ elaborare la sua ansia, dovrebbe riuscire a trovare una sua dimensione di figlia e non di figlia che deve badare ai genitori "immaturi" , si e' mai rivolta ad uno psicologo/ psicoterapeuta?
Posso capire che la sua situazione non sia facile, sono diinamiche familiari alquanto pesanti , poco costruttive e piuttosto limitanti.
Avrebbe bisogno di lavorare/ elaborare la sua ansia, dovrebbe riuscire a trovare una sua dimensione di figlia e non di figlia che deve badare ai genitori "immaturi" , si e' mai rivolta ad uno psicologo/ psicoterapeuta?
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Gentile ragazza,
credo che lei abbia fatto del suo meglio negli anni per gestire una situazione che da come descrive appare francamente psicopatologia. I suoi genitori sono in una situazione difficile, tanto da non riuscire a coglierne la problematicità.
L'unica cosa che può fare è coltivare un suo spazio di autonomia e il suo modo di essere se stessa, elaborando con uno specialista i suoi vissuti e quelle esperienze di cui un figlio non dovrebbe caricarsi.
Un caro saluto
credo che lei abbia fatto del suo meglio negli anni per gestire una situazione che da come descrive appare francamente psicopatologia. I suoi genitori sono in una situazione difficile, tanto da non riuscire a coglierne la problematicità.
L'unica cosa che può fare è coltivare un suo spazio di autonomia e il suo modo di essere se stessa, elaborando con uno specialista i suoi vissuti e quelle esperienze di cui un figlio non dovrebbe caricarsi.
Un caro saluto
Dr. Dario De Gennaro
Psicologo Psicoterapeuta
www.dariodegennaro.com
[#6]
Ex utente
Grazie mille Dottori delle vostre risposte. Sì ho da poco iniziato un percorso con una psicologa proprio per imparare a gestire l'ansia. Secondo lei nonostante la situazione difficile devo imparare ad avere una sicurezza interiore che purtroppo non ho a causa dei miei genitori che sin da piccola mi hanno mandato tanti messaggi sbagliati e che ho interpretato male. Sono molto intenzionata ad acquisire questa sicurezza e a scrollarmi di dosso tutti questi messaggi sbagliati che ho ricevuto. Purtroppo l'unica nota "dolente" è che riesco a fare solo due sedute al mese (una ogni due settimane) ma penso sia già qualcosa.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 8.2k visite dal 19/03/2015.
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