Ansia da prestazione inaspettata
Salve a tutti e grazie in anticipo a colui/coloro che mi risponderanno: sono un ragazzo di 22 anni, speravo di risolvere questo problema senza dover chiedere alcun aiuto ma al momento credo possa essere giusto chiedere un parere medico.
Da qualche settimana frequento una ragazza, con la quale già due volte ho tentato invano di avere rapporti sessuali: durante i preliminari riesco ad ottenere un'erezione che in realtà non è neanche completa, la quale o dura poco o scompare al momento della penetrazione.
Il problema è che non riesco a capire quale sia il vero motivo, probabilmente inconscio, che mi porta a questo problema: mi sento totalmente a mio agio con questa persona, non ho alcuna paura di deluderla perché nella mia relazione precedente non ho mai avuto problemi di erezione con la mia partner, lei è anche più piccola di me, si è dimostrata molto presa da me (non ho ansie verso di lei) e sono attratto da lei - inutile dire che in situazioni in cui non si deve fare sesso, quello che viene volgarmente chiamato "limonare" raggiungo erezioni senza problemi; ho quasi impressione che la nudità sia il vero blocco.
Forse è giusto che chiarisca anche la mia storia passata: mesi fa sono uscito da una relazione che non volevo finisse e che all'inizio mi ha lasciato molto scosso. La mia vita sessuale con questa ragazza era stabile, probabilmente qualche volta è capitato che abbia avuto bisogno di preliminari per avere un'erezione completa, ma non ho mai avuto alcun problema a riguardo, con un solo problema: ho sempre avuto problemi a raggiungere l'orgasmo tramite il sesso vaginale (potevo portare avanti un rapporto sessuale anche per 3 o 4 ore), e tutte le volte in cui l'ho raggiunto è stato attraverso preliminari (ho sempre avuto il timore che la mia preferenza per i preliminari sia legata all'azione della pornografia sui miei gusti sessuali, in particolare il sesso orale).
Tranne che per questa mia stranezza, non ho mai avuto problemi di altro tipo a letto (anzi, la mia vecchia partner tendeva a far crescere molto la mia autostima sessuale, apprezzando le "performance").
Ora, quando devo cominciare un rapporto con questa nuova ragazza, parte la paura di non avere l'erezione, e in effetti non riesco ad averla.
Forse è una puntualizzazione stupida, ma la partner con cui ho problemi non pratica sesso orale: credo che non sia il vero problema comunque, perché con la mia vecchia partner potevo avere un rapporto sessuale senza dover per forza fare questo preliminare.
Benché debba ammettere di aver sempre avuto una certa preferenza per il sesso orale su quello "vero", questo non mi ha mai dato problemi nell'avere una relazione sessuale.
E' possibile pensare anche che il mio blocco emotivo sia legato al pensare ancora alla mia relazione passata, ma la verità è che questa nuova persona mia ha permesso di dimenticarla completamente, e consciamente davvero non soffro più.
La cosa è frustrante, cosa posso fare?
Da qualche settimana frequento una ragazza, con la quale già due volte ho tentato invano di avere rapporti sessuali: durante i preliminari riesco ad ottenere un'erezione che in realtà non è neanche completa, la quale o dura poco o scompare al momento della penetrazione.
Il problema è che non riesco a capire quale sia il vero motivo, probabilmente inconscio, che mi porta a questo problema: mi sento totalmente a mio agio con questa persona, non ho alcuna paura di deluderla perché nella mia relazione precedente non ho mai avuto problemi di erezione con la mia partner, lei è anche più piccola di me, si è dimostrata molto presa da me (non ho ansie verso di lei) e sono attratto da lei - inutile dire che in situazioni in cui non si deve fare sesso, quello che viene volgarmente chiamato "limonare" raggiungo erezioni senza problemi; ho quasi impressione che la nudità sia il vero blocco.
Forse è giusto che chiarisca anche la mia storia passata: mesi fa sono uscito da una relazione che non volevo finisse e che all'inizio mi ha lasciato molto scosso. La mia vita sessuale con questa ragazza era stabile, probabilmente qualche volta è capitato che abbia avuto bisogno di preliminari per avere un'erezione completa, ma non ho mai avuto alcun problema a riguardo, con un solo problema: ho sempre avuto problemi a raggiungere l'orgasmo tramite il sesso vaginale (potevo portare avanti un rapporto sessuale anche per 3 o 4 ore), e tutte le volte in cui l'ho raggiunto è stato attraverso preliminari (ho sempre avuto il timore che la mia preferenza per i preliminari sia legata all'azione della pornografia sui miei gusti sessuali, in particolare il sesso orale).
Tranne che per questa mia stranezza, non ho mai avuto problemi di altro tipo a letto (anzi, la mia vecchia partner tendeva a far crescere molto la mia autostima sessuale, apprezzando le "performance").
Ora, quando devo cominciare un rapporto con questa nuova ragazza, parte la paura di non avere l'erezione, e in effetti non riesco ad averla.
Forse è una puntualizzazione stupida, ma la partner con cui ho problemi non pratica sesso orale: credo che non sia il vero problema comunque, perché con la mia vecchia partner potevo avere un rapporto sessuale senza dover per forza fare questo preliminare.
Benché debba ammettere di aver sempre avuto una certa preferenza per il sesso orale su quello "vero", questo non mi ha mai dato problemi nell'avere una relazione sessuale.
E' possibile pensare anche che il mio blocco emotivo sia legato al pensare ancora alla mia relazione passata, ma la verità è che questa nuova persona mia ha permesso di dimenticarla completamente, e consciamente davvero non soffro più.
La cosa è frustrante, cosa posso fare?
[#1]
Genrile Utente,
Anche in ambito sessuale, quando c'è un malanno si va dal medico.
La diagnosi è il primo step di tipo medico - andrologico da dover effettuare
È possibile che lei abbia sofferto parecchio per il vecchio legame, ma ogni ipotesi doagnostica va accuratamente diagnosticata
La natura multidimensionale della sessualità umana è, tra l'altro, così complessa da imporre un inquadramento e un ‘approccio terapeutico integrato’ al paziente portatore di un disturbo sessuologico, sarebbe miope ed errato trattare soltanto la sintomatologia, senza la sua cornice psichica, relazionale, emozionale ed affettiva che correla con la sessualità.
Un approccio rivolto esclusivamente al sintomo - mancanza d'erezione - risulta orfano di un percorso più completo, capace di regalare emozioni e sensazioni....preziose sulla sua intimità e sessualità
La sfera della sessualità è talmente complessa e delicata che un suo malanno, anche transitorio, può compromettere il suo avvenire, trattarla con professionalità, con scrupolosità diagnostica e terapeutica, diventa la strada che noi clinici dobbiamo percorrere al fine di restituire serenità e gioia ai nostri pazienti portatori del disagio sessuologico.
Le allego parecchie letture sulla sua problematica erettiva
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
Anche in ambito sessuale, quando c'è un malanno si va dal medico.
La diagnosi è il primo step di tipo medico - andrologico da dover effettuare
È possibile che lei abbia sofferto parecchio per il vecchio legame, ma ogni ipotesi doagnostica va accuratamente diagnosticata
La natura multidimensionale della sessualità umana è, tra l'altro, così complessa da imporre un inquadramento e un ‘approccio terapeutico integrato’ al paziente portatore di un disturbo sessuologico, sarebbe miope ed errato trattare soltanto la sintomatologia, senza la sua cornice psichica, relazionale, emozionale ed affettiva che correla con la sessualità.
Un approccio rivolto esclusivamente al sintomo - mancanza d'erezione - risulta orfano di un percorso più completo, capace di regalare emozioni e sensazioni....preziose sulla sua intimità e sessualità
La sfera della sessualità è talmente complessa e delicata che un suo malanno, anche transitorio, può compromettere il suo avvenire, trattarla con professionalità, con scrupolosità diagnostica e terapeutica, diventa la strada che noi clinici dobbiamo percorrere al fine di restituire serenità e gioia ai nostri pazienti portatori del disagio sessuologico.
Le allego parecchie letture sulla sua problematica erettiva
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile ragazzo,
Da quanti ci narra, evinco che il sesso penetrativo vaginale per Lei ha sempre presentato qualche problema (il resto funziona bene):
-con la prima ragazza:
<<un solo problema: ho sempre avuto problemi a raggiungere l'orgasmo tramite il sesso vaginale ... anche per 3 o 4 ore <<
-con la seconda:
<<durante i preliminari riesco ad ottenere un'erezione che in realtà non è neanche completa, la quale o dura poco o scompare al momento della penetrazione.<<
Tre sono gli step a questo punto:
1. Visita urologica, se non altro per escludere cause organiche
2. Consulenza psico-sessuologica di persona presso un nostro Collega perfezionato in questo settore
3. Terapia, che la porti a modificare questa situazione di difficoltà verso la fase penetrativa vaginale della sessualità di coppia.
Saluti cordiali.
Da quanti ci narra, evinco che il sesso penetrativo vaginale per Lei ha sempre presentato qualche problema (il resto funziona bene):
-con la prima ragazza:
<<un solo problema: ho sempre avuto problemi a raggiungere l'orgasmo tramite il sesso vaginale ... anche per 3 o 4 ore <<
-con la seconda:
<<durante i preliminari riesco ad ottenere un'erezione che in realtà non è neanche completa, la quale o dura poco o scompare al momento della penetrazione.<<
Tre sono gli step a questo punto:
1. Visita urologica, se non altro per escludere cause organiche
2. Consulenza psico-sessuologica di persona presso un nostro Collega perfezionato in questo settore
3. Terapia, che la porti a modificare questa situazione di difficoltà verso la fase penetrativa vaginale della sessualità di coppia.
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Gentile ragazzo,
mi colpisce positivamente il fatto che lei si interroghi circa la possibilità dell'esistenza di un movimento inconscio che blocca il raggiungimento dell'erezione. Di solito, specie in questo particolare periodo storico, c'è un misconoscimento dell'azione inconscia sulle dinamiche del desiderio. Trovo che questo suo interrogarsi circa lei cause del suo malessere costituisca un'azione preliminare importante per l'inizio di una Psicoterapia. Io le proporrei di fare un primo colloquio per valutare, in un contesto adatto a ciò, un' eventuale inizio di Psicoterapia.
Saluti.
Dr. Antonio Raia
3298029784
www.psicologibenevento.it
Napoli - Benevento
mi colpisce positivamente il fatto che lei si interroghi circa la possibilità dell'esistenza di un movimento inconscio che blocca il raggiungimento dell'erezione. Di solito, specie in questo particolare periodo storico, c'è un misconoscimento dell'azione inconscia sulle dinamiche del desiderio. Trovo che questo suo interrogarsi circa lei cause del suo malessere costituisca un'azione preliminare importante per l'inizio di una Psicoterapia. Io le proporrei di fare un primo colloquio per valutare, in un contesto adatto a ciò, un' eventuale inizio di Psicoterapia.
Saluti.
Dr. Antonio Raia
3298029784
www.psicologibenevento.it
Napoli - Benevento
Dr. Antonio Raia
329.80.29.784
www.centropsicologicodelsannio.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.6k visite dal 19/03/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.