12 anni di rapporto che non evolve ed attacchi di panico
Salve,
Scrivo per aver un parere riguardo alla mia attuale situazione.
Premetto che ho trent'anni e sto insieme al mio ragazzo da 12 anni.
Tra alti e bassi siamo sempre andati avanti in questa sorta di visione non a lungo termine sopratutto da parte sua che dice dice ma poco fa.
Intorno ai 24 anni ho sofferto di depressione ed attacchi di panico e dopo un anno e mezzo di psicoterapia ho ripreso in mano la mia vita, mi sono iscritta all'università, ho preso la patente(non volevo prenderla perché ho perso la mia migliore amica all'età di 15 anni in un incidente stradale).
In tutti questi anni lui c era e c è tutt'ora e nonostante tutto era l'unica persona che mi calmasse con cui mi trovavo sempre bene e serena. Ha sempre accettato il mio stare male, soffro di endometriosi da anni e anni, e mi sta sempre accanto, per qualsiasi cosa lui c è almeno sul lato pratico della vita. Gli anni passano si cresce,, lui decide in nome del nostro amore di cambiare lavoro e non far più il cameriere, si laurea in infermieristica ed Inzia a lavorare dicendo: lo faccio per il nostro futuro, per noi.
Sono passati altri anni e, nonostante capisco ci siano problemi di natura economica che impediscano di avere una stabilità economica, mi chiedo se questo stagnare nella situazione di fidanzati eterni sia ciò che fa scattare in me gli attacchi di panico e l'ansia.
Ho già provato a lasciarlo spiegando da persona matura quali fossero le mie reali preoccupazioni e quali fossero i problemi e che fosse inutile stagnare così in un rapporto che non evolve, da parte sua il silenzio (lui non parla....tace). In seguito dopo un periodo come sempre, nonostante i problemi non risolti, ho accettato le sue promesse di cambiamento e sono tornata sui miei passi.
Ed ora mi ritrovo a scriver per capire se siano solo miei le paranoie ma di fatto lui ancora vive con la mamma, questa sera è pure andato a giocare con il cugino e gli amici (età media 27, disoccupati e scapoli che vivono tutti con la mamà) e io mi chiedo ma sono solo io che penso ok bello svagarsi ma le serate giochi le vorrei organizzare col mio compagno ed i nostri amici in casa nostra? O altre volte che con la scusa che deve svagarsi rimane a chiaccherare alle due di notte in mezzo alla settimana perché mica sta facendo nulla di male dice... Tanto tu sei a letto (della serie tu sei a casa tua io non ho voglia di tornare a casa nella camera con cui ancora vivo con mio fratello trentacinquenne...)
Io da sola capisco che sia tutto sbagliato e so cosa voglio in un rapporto ma continuo ad ostinarmi a volere tutte le cose da lui...Lui dice sempre a breve vedrai ma poi qualcosa non va nelle case che troviamo, e poi si dimentica di chiamare per andare a vedere la casa che aveva tutti i requisiti e poi qua e poi la e alla fine in concreto lui ha la sua vita, ci vediamo ogni giorno, ma in fondo la nostra vita da adulti insieme non esiste.
Ho provato in ogni modo a comunicare con lui ma nulla cambia, che fare?
Vi ringrazio.
Scrivo per aver un parere riguardo alla mia attuale situazione.
Premetto che ho trent'anni e sto insieme al mio ragazzo da 12 anni.
Tra alti e bassi siamo sempre andati avanti in questa sorta di visione non a lungo termine sopratutto da parte sua che dice dice ma poco fa.
Intorno ai 24 anni ho sofferto di depressione ed attacchi di panico e dopo un anno e mezzo di psicoterapia ho ripreso in mano la mia vita, mi sono iscritta all'università, ho preso la patente(non volevo prenderla perché ho perso la mia migliore amica all'età di 15 anni in un incidente stradale).
In tutti questi anni lui c era e c è tutt'ora e nonostante tutto era l'unica persona che mi calmasse con cui mi trovavo sempre bene e serena. Ha sempre accettato il mio stare male, soffro di endometriosi da anni e anni, e mi sta sempre accanto, per qualsiasi cosa lui c è almeno sul lato pratico della vita. Gli anni passano si cresce,, lui decide in nome del nostro amore di cambiare lavoro e non far più il cameriere, si laurea in infermieristica ed Inzia a lavorare dicendo: lo faccio per il nostro futuro, per noi.
Sono passati altri anni e, nonostante capisco ci siano problemi di natura economica che impediscano di avere una stabilità economica, mi chiedo se questo stagnare nella situazione di fidanzati eterni sia ciò che fa scattare in me gli attacchi di panico e l'ansia.
Ho già provato a lasciarlo spiegando da persona matura quali fossero le mie reali preoccupazioni e quali fossero i problemi e che fosse inutile stagnare così in un rapporto che non evolve, da parte sua il silenzio (lui non parla....tace). In seguito dopo un periodo come sempre, nonostante i problemi non risolti, ho accettato le sue promesse di cambiamento e sono tornata sui miei passi.
Ed ora mi ritrovo a scriver per capire se siano solo miei le paranoie ma di fatto lui ancora vive con la mamma, questa sera è pure andato a giocare con il cugino e gli amici (età media 27, disoccupati e scapoli che vivono tutti con la mamà) e io mi chiedo ma sono solo io che penso ok bello svagarsi ma le serate giochi le vorrei organizzare col mio compagno ed i nostri amici in casa nostra? O altre volte che con la scusa che deve svagarsi rimane a chiaccherare alle due di notte in mezzo alla settimana perché mica sta facendo nulla di male dice... Tanto tu sei a letto (della serie tu sei a casa tua io non ho voglia di tornare a casa nella camera con cui ancora vivo con mio fratello trentacinquenne...)
Io da sola capisco che sia tutto sbagliato e so cosa voglio in un rapporto ma continuo ad ostinarmi a volere tutte le cose da lui...Lui dice sempre a breve vedrai ma poi qualcosa non va nelle case che troviamo, e poi si dimentica di chiamare per andare a vedere la casa che aveva tutti i requisiti e poi qua e poi la e alla fine in concreto lui ha la sua vita, ci vediamo ogni giorno, ma in fondo la nostra vita da adulti insieme non esiste.
Ho provato in ogni modo a comunicare con lui ma nulla cambia, che fare?
Vi ringrazio.
[#1]
Gentile Utente,
Soliramente i legami che iniziano così presto, non sono quai mai longevi...perché fusionali e oerche si cresce insieme, ovviamente con tempi interni ed esterni differenti.
Nasce la voglia di sperimentarsi, di conoscere il mondo e, nel caso del suo ragazzo, di non volersi assume re nessuna responsabilità
Ammalarsi non conviene e soprattutto non aiuta il legame, si faccia aiutare per l'ansia e gli attacchi di panico.
Da equilibrata e più forte vedrà che tutto andrà meglio.
Le allego due letture sulla scelta del partner alla sua età
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html
Soliramente i legami che iniziano così presto, non sono quai mai longevi...perché fusionali e oerche si cresce insieme, ovviamente con tempi interni ed esterni differenti.
Nasce la voglia di sperimentarsi, di conoscere il mondo e, nel caso del suo ragazzo, di non volersi assume re nessuna responsabilità
Ammalarsi non conviene e soprattutto non aiuta il legame, si faccia aiutare per l'ansia e gli attacchi di panico.
Da equilibrata e più forte vedrà che tutto andrà meglio.
Le allego due letture sulla scelta del partner alla sua età
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile ragazza,
è probabile che la sua comunicazione non abbia sufficiente forza, non sia effettuata nei modi più efficaci. Ottenere questo fine potrebbe però voler dire anche rafforzare la sua personalità.
Le consiglio in ogni caso di consultare uno psicologo che sappia aiutarla a migliorare la comunicazione con il suo ragazzo. La psicoterapia della Gestalt ad es. è molto utile a questo scopo.
Cordiali saluti
è probabile che la sua comunicazione non abbia sufficiente forza, non sia effettuata nei modi più efficaci. Ottenere questo fine potrebbe però voler dire anche rafforzare la sua personalità.
Le consiglio in ogni caso di consultare uno psicologo che sappia aiutarla a migliorare la comunicazione con il suo ragazzo. La psicoterapia della Gestalt ad es. è molto utile a questo scopo.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#3]
Utente
Dr Randone e Dr Sciubba vi ringrazio,
Ho capito entrambe le prospettive ed ho trovato molto utile la lettura dell'articolo. Sicuramente con molti punti in cui mi ritrovo.
Per quanto riguarda la comunicazione, nonostante sia il mio camio lavorativo, sembro incapace di attivare una comunicazione proficua quando i sentimenti sono in gioco.
Proverò in ogni caso a ristabilire una mia serenità personale che esula dal rapporto, in quanto ora come ora sembra essere la priorità per non ricadere nel vortice depressivo di anni fa, visto che gli attacchi di panico sono stati un campanello d'allarme importante.
Cordialmente
A.
Ho capito entrambe le prospettive ed ho trovato molto utile la lettura dell'articolo. Sicuramente con molti punti in cui mi ritrovo.
Per quanto riguarda la comunicazione, nonostante sia il mio camio lavorativo, sembro incapace di attivare una comunicazione proficua quando i sentimenti sono in gioco.
Proverò in ogni caso a ristabilire una mia serenità personale che esula dal rapporto, in quanto ora come ora sembra essere la priorità per non ricadere nel vortice depressivo di anni fa, visto che gli attacchi di panico sono stati un campanello d'allarme importante.
Cordialmente
A.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 19/03/2015.
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