Consulto sessuologo problemi di sesso in coppia
Gentili Dottori
Ho bisogno di un vostro consulto.
Il mio ragazzo mi ha lasciato dicendo che non mi amava.Ma io non credo a queste sue parole ma credo che lui sia arrivato a questa conclusione perchè non ha voluto affrontare una serie di problemi che c'erano tra di noi e tra questi uno molto importante. Da un pò di anni lui aveva problemi di erezione non riuscendo ad avere rapporti completi con me e se io gli chiedevo ma perchè non mi ami? non sei più attratto da me? Lui diceva di no e attribuiva questo problema allo stress, alla stanchezza. Gli avevo anche proposto di andare a fare esami del sangue ma lui diceva sempre stai tranquilla non preoccuparti. Cosi io gli ho creduto ma comunque vedevo che quando c'erano quelle poche volte di intimità tra di noi lui faticava ad avere un erezione, non riusciva a mantenerla, rapporti completi non ne avevamo, e anche per avere l'orgasmo lui faticava molto. Alla fine negli ultimi tempi lui non cercava più di avere un intimità con me e addirittura si arrabbiava con me perchè io invece lo desideravo e diceva che io pensavo solo a quello...ma io credo sia normale chiedere un pò di intimità nella coppia.o mi sbaglio? E alla fine lui ha esordito con: che non mi ama più e che se non non riesce ad avere rapporti con me e intimità con me è perchè non prova più niente per me!
Ma voi credete che sia veramente questo il problema? Che sia veramente io la colpa? O che lui attribuisce a me le colpe?Perchè lui continua a dire che non ha nessuno problema, che è una persona intelligente e che l'avrebbe saputo....ma ero io il suo problema.
Io ero disposta ad aiutarlo, a stargli vicino, a parlargli, ad andare da qualche dottore, ma con lui questo argomento non si poteva proprio aprire, anzi si arrabbiava. Alla fine poi ha esordito con << Eri tu che ci soffrivi su questa cosa non io, per me lo sai non era importante, nel rapporto le cose importanti sono alte>>
Allora mi chiedo è veramente cosi? ho sbagliato io a dare troppo importanza al sesso? Il suo problema di erezione è veramente dovuto al fatto che non mi amava più? Perchè poi tra di noi non mancava niente eravamo felici andava tutto bene....tranne per il fatto che fidanzati da tanto tempo lui non voleva costruirsi qualcosa e fare dei sacrifici ma come si suol dire voleva "tirare a campare" come sta facendo adesso
Ho bisogno di un vostro consulto.
Il mio ragazzo mi ha lasciato dicendo che non mi amava.Ma io non credo a queste sue parole ma credo che lui sia arrivato a questa conclusione perchè non ha voluto affrontare una serie di problemi che c'erano tra di noi e tra questi uno molto importante. Da un pò di anni lui aveva problemi di erezione non riuscendo ad avere rapporti completi con me e se io gli chiedevo ma perchè non mi ami? non sei più attratto da me? Lui diceva di no e attribuiva questo problema allo stress, alla stanchezza. Gli avevo anche proposto di andare a fare esami del sangue ma lui diceva sempre stai tranquilla non preoccuparti. Cosi io gli ho creduto ma comunque vedevo che quando c'erano quelle poche volte di intimità tra di noi lui faticava ad avere un erezione, non riusciva a mantenerla, rapporti completi non ne avevamo, e anche per avere l'orgasmo lui faticava molto. Alla fine negli ultimi tempi lui non cercava più di avere un intimità con me e addirittura si arrabbiava con me perchè io invece lo desideravo e diceva che io pensavo solo a quello...ma io credo sia normale chiedere un pò di intimità nella coppia.o mi sbaglio? E alla fine lui ha esordito con: che non mi ama più e che se non non riesce ad avere rapporti con me e intimità con me è perchè non prova più niente per me!
Ma voi credete che sia veramente questo il problema? Che sia veramente io la colpa? O che lui attribuisce a me le colpe?Perchè lui continua a dire che non ha nessuno problema, che è una persona intelligente e che l'avrebbe saputo....ma ero io il suo problema.
Io ero disposta ad aiutarlo, a stargli vicino, a parlargli, ad andare da qualche dottore, ma con lui questo argomento non si poteva proprio aprire, anzi si arrabbiava. Alla fine poi ha esordito con << Eri tu che ci soffrivi su questa cosa non io, per me lo sai non era importante, nel rapporto le cose importanti sono alte>>
Allora mi chiedo è veramente cosi? ho sbagliato io a dare troppo importanza al sesso? Il suo problema di erezione è veramente dovuto al fatto che non mi amava più? Perchè poi tra di noi non mancava niente eravamo felici andava tutto bene....tranne per il fatto che fidanzati da tanto tempo lui non voleva costruirsi qualcosa e fare dei sacrifici ma come si suol dire voleva "tirare a campare" come sta facendo adesso
[#1]
Carissima utente,
non possiamo sapere se il suo fidanzato abbia o meno problematiche inerenti la sessualità (organiche o psicogene) ma da quello che ci racconta sembrerebbe che forse lei, volendogli dimostrare amore e voglia di intimità, abbia inconsapevolmente accentuato la sua insicurezza e una certa ansia da prestazione.
Anche la sua preoccupazione riguardo al fatto che non avesse erezione per un disinnamoramento non sembra così probabile e di certo non avrebbe lei la colpa.
Cari saluti
non possiamo sapere se il suo fidanzato abbia o meno problematiche inerenti la sessualità (organiche o psicogene) ma da quello che ci racconta sembrerebbe che forse lei, volendogli dimostrare amore e voglia di intimità, abbia inconsapevolmente accentuato la sua insicurezza e una certa ansia da prestazione.
Anche la sua preoccupazione riguardo al fatto che non avesse erezione per un disinnamoramento non sembra così probabile e di certo non avrebbe lei la colpa.
Cari saluti
Dr.ssa Elisa Sala
www.psicologa.genova.it
Perfezionata in psicopatologia
[#2]
Utente
Gentile dottoressa
la ringrazio per la sua risposta
So che questo mia voglia di intimità con lui ha creato questa insicurezza e magari l'ha indotto a scappare e a pensare che non mi amasse più. Ma purtroppo io non capivo il problema è solo che non riuscivo a spiegarmi il perchè lui non mi desiderasse e come fosse possibile che un uomo non sentisse il desiderio di avere rapporti con una donna. Anche se mi vedeva come amica. Quando glielo chiedevo lui diceva che non era vero che era solo perchè non avevamo occasioni...ma a conti fatti lui le occasioni non le creava ma le evitava.
Purtroppo io faccio mea culpa per non aver capito. Anche se gli dicevo con tranquillità di provare a parlarne con qualche dottore o di fare qualche analisi.
Purtroppo è andata come è andata lui adesso non mi ama più però io credo di averle tentate tutte. CI ho provato anche sbagliando. Purtroppo non sono stata ascoltata,non c'è stato dialogo.
la ringrazio per la sua risposta
So che questo mia voglia di intimità con lui ha creato questa insicurezza e magari l'ha indotto a scappare e a pensare che non mi amasse più. Ma purtroppo io non capivo il problema è solo che non riuscivo a spiegarmi il perchè lui non mi desiderasse e come fosse possibile che un uomo non sentisse il desiderio di avere rapporti con una donna. Anche se mi vedeva come amica. Quando glielo chiedevo lui diceva che non era vero che era solo perchè non avevamo occasioni...ma a conti fatti lui le occasioni non le creava ma le evitava.
Purtroppo io faccio mea culpa per non aver capito. Anche se gli dicevo con tranquillità di provare a parlarne con qualche dottore o di fare qualche analisi.
Purtroppo è andata come è andata lui adesso non mi ama più però io credo di averle tentate tutte. CI ho provato anche sbagliando. Purtroppo non sono stata ascoltata,non c'è stato dialogo.
[#3]
<Il suo problema di erezione è veramente dovuto al fatto che non mi amava più? >
Gentile Utente,
le difficoltà erettili possono possono aver cause svariate, come problematiche personali (fisiche, psichiche,) problemi di coppia/relazionali anche interrelate tra loro.
La diagnosi può essere eseguita solo direttamente, in prima luogo quella andrologica per accertare/escludere componenti organiche successivamente la disamina di problemi inerenti alla sfera psichica e relazionale.
La vita sessuale è certamente importante per la coppia, non è infrequente che le problematiche sessuali siano lo specchio di qualcosa che non va nella relazione.
Non possiamo da qui conoscere i sentimenti del suo partner né altro, ma senza dubbio sarebbe stato indispensabile di fronte alle difficoltà sperimentate consultare gli specialisti del caso.
< Perchè poi tra di noi non mancava niente eravamo felici andava tutto bene....tranne per il fatto che fidanzati da tanto tempo lui non voleva costruirsi qualcosa e fare dei sacrifici ma come si suol dire voleva "tirare a campare"> Non mi sembra comunque un fatto trascurabile quello di avere obiettivi diversi, probabilmente ciò vi ha portato a discutere senza risolvere, probabili difficoltà comunicative possono avervi impedito di riuscirci.
Così come determinate dinamiche che si possono creare attorno alle défaillance sessuali possono concorrere a sostenere/alimentare il disagio.
Certo che se il suo ex partner si rifiutava di affrontare il problema inevitabilmente le cose sono peggiorate tra voi fino a giungere alla rottura.
Lei vorrebbe voltare pagina o spera in una ripresa?
Gentile Utente,
le difficoltà erettili possono possono aver cause svariate, come problematiche personali (fisiche, psichiche,) problemi di coppia/relazionali anche interrelate tra loro.
La diagnosi può essere eseguita solo direttamente, in prima luogo quella andrologica per accertare/escludere componenti organiche successivamente la disamina di problemi inerenti alla sfera psichica e relazionale.
La vita sessuale è certamente importante per la coppia, non è infrequente che le problematiche sessuali siano lo specchio di qualcosa che non va nella relazione.
Non possiamo da qui conoscere i sentimenti del suo partner né altro, ma senza dubbio sarebbe stato indispensabile di fronte alle difficoltà sperimentate consultare gli specialisti del caso.
< Perchè poi tra di noi non mancava niente eravamo felici andava tutto bene....tranne per il fatto che fidanzati da tanto tempo lui non voleva costruirsi qualcosa e fare dei sacrifici ma come si suol dire voleva "tirare a campare"> Non mi sembra comunque un fatto trascurabile quello di avere obiettivi diversi, probabilmente ciò vi ha portato a discutere senza risolvere, probabili difficoltà comunicative possono avervi impedito di riuscirci.
Così come determinate dinamiche che si possono creare attorno alle défaillance sessuali possono concorrere a sostenere/alimentare il disagio.
Certo che se il suo ex partner si rifiutava di affrontare il problema inevitabilmente le cose sono peggiorate tra voi fino a giungere alla rottura.
Lei vorrebbe voltare pagina o spera in una ripresa?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Utente
Grazie Dottoressa per la sua risposta
Personalmente io vorrei una ripresa ma sensata e cioè metterci a tavolino e parlare di tutti i nostri problemi e non da soli perchè altrimenti si ritornerebbe indietro e cioè lui ha sempre ragione e io sempre torto,ma con l'aiuto di uno specialista....quindi se lui dovesse tornare vorrei risolvere INSIEME tutti i problemi di coppia che c'erano.
Ma dato che conosco troppo bene la persona che ho avuto vicino per tanti anni so che lui a) non vuole affrontare i problemi e o manda gli altri o come ha fatto fino ad ora li aggira. Lui non risolve i problemi semplicemente se ne disfa.
b) è una persona molto testarda che quando prende una decisione difficilmente la cambia fino al punto da negare l'evidenza: tant'è che mi ha detto IO HO PRESO QUESTA DECISIONE PERCHè DEVO TORNARE INDIETRO?
Quindi per il suo carattere è molto più semplice andare avanti per la sua strada senza voltarsi indietro e lasciare che il tempo aggiusti le cose e porti tutto nel dimenticatoio, piuttosto che dire farmi fermare 5 minuti a pensare cosa ho fatto.
Quindi per quanto mi riguarda io DEVO VOLTARE PAGINA. Ma non è facile soprattutto perchè mi sento mortificata perchè io avrei preferito affrontare il problema piuttosto che scappare. Avrei preferito un dialogo alla chiusura.Si sarebbe arrivati alla stessa conclusione? Ma almeno ci avremmo tentato
Personalmente io vorrei una ripresa ma sensata e cioè metterci a tavolino e parlare di tutti i nostri problemi e non da soli perchè altrimenti si ritornerebbe indietro e cioè lui ha sempre ragione e io sempre torto,ma con l'aiuto di uno specialista....quindi se lui dovesse tornare vorrei risolvere INSIEME tutti i problemi di coppia che c'erano.
Ma dato che conosco troppo bene la persona che ho avuto vicino per tanti anni so che lui a) non vuole affrontare i problemi e o manda gli altri o come ha fatto fino ad ora li aggira. Lui non risolve i problemi semplicemente se ne disfa.
b) è una persona molto testarda che quando prende una decisione difficilmente la cambia fino al punto da negare l'evidenza: tant'è che mi ha detto IO HO PRESO QUESTA DECISIONE PERCHè DEVO TORNARE INDIETRO?
Quindi per il suo carattere è molto più semplice andare avanti per la sua strada senza voltarsi indietro e lasciare che il tempo aggiusti le cose e porti tutto nel dimenticatoio, piuttosto che dire farmi fermare 5 minuti a pensare cosa ho fatto.
Quindi per quanto mi riguarda io DEVO VOLTARE PAGINA. Ma non è facile soprattutto perchè mi sento mortificata perchè io avrei preferito affrontare il problema piuttosto che scappare. Avrei preferito un dialogo alla chiusura.Si sarebbe arrivati alla stessa conclusione? Ma almeno ci avremmo tentato
[#5]
Se il suo compagno ha chiuso definitivamente la porta non resterebbe che voltare pagina.
Non è certamente facile la chiusura di un rapporto, occorre tempo per elaborare la perdita.
Se invece il suo ex partner avesse lasciato un pertugio potrebbe lei in prima persona rivolgersi a un terapeuta di coppia per poi avere indicazioni per agganciarlo in un consulto. Ma davvero se la sentirebbe di provare a ricominciare dato quanto ci ha detto su lui e sul vostro rapporto?
Non è certamente facile la chiusura di un rapporto, occorre tempo per elaborare la perdita.
Se invece il suo ex partner avesse lasciato un pertugio potrebbe lei in prima persona rivolgersi a un terapeuta di coppia per poi avere indicazioni per agganciarlo in un consulto. Ma davvero se la sentirebbe di provare a ricominciare dato quanto ci ha detto su lui e sul vostro rapporto?
[#6]
Utente
Se lui fosse disposto a parlarne e risolvere i problemi si. Ma come le ho detto il problema non sussiste perchè lui i problemi non li vuole risolvere, ne vuole tornare sui suoi passi. Quindi la porta l'ha chiusa.
Io quello che volevo capire è se veramente i problemi di coppia (sia intimi che di una eventuale costruzione del futuro insieme) erano solo dovuti a me e al fatto che non c'erano più i sentimenti o invece che lui semplicemente si è convinto di questo per non affrontarli.
Ma per saperlo con certezza dovremmo parlarne con lui....ma come ho già detto d'avanti c'è un muro.
Come già detto piuttosto che pensare ad una soluzione per lui è stato più semplice dire io non provo più niente per te e attribuire i problemi intimi e i problemi di un eventuale vita insieme alla mancanza dei sentimenti.
Magari posso sbagliarmi forse veramente non c'era più sentimento ed eravamo solo amici.....ma questo non spiega la mancanza di intimità (credo)
Io quello che volevo capire è se veramente i problemi di coppia (sia intimi che di una eventuale costruzione del futuro insieme) erano solo dovuti a me e al fatto che non c'erano più i sentimenti o invece che lui semplicemente si è convinto di questo per non affrontarli.
Ma per saperlo con certezza dovremmo parlarne con lui....ma come ho già detto d'avanti c'è un muro.
Come già detto piuttosto che pensare ad una soluzione per lui è stato più semplice dire io non provo più niente per te e attribuire i problemi intimi e i problemi di un eventuale vita insieme alla mancanza dei sentimenti.
Magari posso sbagliarmi forse veramente non c'era più sentimento ed eravamo solo amici.....ma questo non spiega la mancanza di intimità (credo)
[#7]
Gentile Utente,
Oltre che ascoltare e condividere il suo scomforto e la sua amarezza, purtroppo, non possiamo fare.
Anche io, come le colleghe, le dico che manca del tutto la diagnosi clinica del d.e che solitamente ha un'etiologia complessa e da investigare a fondo.
Una scrupolosa diagnosi clinica ( per primo sto andrologica) inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.
Il vissuto sgradevole e doloroso relativo al deficit erettivo, alla vulnerabilità erettiva, la paura anticipatoria di rivivere un fallimento sessuale, contribuiscono a creare quelli che noi clinici chiamiamo “fattori di mantenimento della disfunzione”, ben differenti dai fattori che hanno contribuito all’insorgenza della problematica sessuale.
La doagnosi è centrale per la prognosi, la risoluzione e la salute della coppia,
Le allego svariate letture ed un canale salute " tutto sul d.e."
La natura multidimensionale della sessualità umana è tale da imporre un inquadramento e un ‘approccio terapeutico integrato’ al soggetto portatore di un disturbo sessuologico, sarebbe miope ed errato trattare soltanto la sintomatologia, senza la sua cornice psichica, relazionale, emozionale ed affettiva che correla con la sessualità.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
Oltre che ascoltare e condividere il suo scomforto e la sua amarezza, purtroppo, non possiamo fare.
Anche io, come le colleghe, le dico che manca del tutto la diagnosi clinica del d.e che solitamente ha un'etiologia complessa e da investigare a fondo.
Una scrupolosa diagnosi clinica ( per primo sto andrologica) inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.
Il vissuto sgradevole e doloroso relativo al deficit erettivo, alla vulnerabilità erettiva, la paura anticipatoria di rivivere un fallimento sessuale, contribuiscono a creare quelli che noi clinici chiamiamo “fattori di mantenimento della disfunzione”, ben differenti dai fattori che hanno contribuito all’insorgenza della problematica sessuale.
La doagnosi è centrale per la prognosi, la risoluzione e la salute della coppia,
Le allego svariate letture ed un canale salute " tutto sul d.e."
La natura multidimensionale della sessualità umana è tale da imporre un inquadramento e un ‘approccio terapeutico integrato’ al soggetto portatore di un disturbo sessuologico, sarebbe miope ed errato trattare soltanto la sintomatologia, senza la sua cornice psichica, relazionale, emozionale ed affettiva che correla con la sessualità.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.5k visite dal 18/03/2015.
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