Sed, disturbo selettivo dell'alimentazione in età adulta

Soffro di SED, ovvero di disturbo alimentare selettivo.

A chi dovrei rivolgermi? a un centro per i disturbi alimentari? a uno psicoterapeuta/psichiatra? Qualcuno di voi ha mai avuto casi del genere?

grazie mille in anticipo
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
psichiatra o psicologo-psicoterapeuta sono gli specialisti adatti al suo problema.
Occhio a chi propone metodi alternativi e privi di fondamento.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Attivo dal 2009 al 2018
Ex utente
grazie per la celere risposta dottore, tuttavia quello che mi preme sapere è se esistono casi risolti con successo.
Purtroppo finora delle tante storie che ho letto non riesco a essere ottimista a riguardo.
[#3]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
NON ha alcuna importanza che sia da poco classificato, chi ha esperienza con i disturbi del comportamento alimentare ha gli strumenti adatti per affrontare il problema che, tuttavia, non è così raro.
saluti
[#4]
Attivo dal 2009 al 2018
Ex utente
ma dovrei cercare un terapeuta specializzato nei disturbi alimentari?

che lei sappia, la terapia breve strategica sarebbe utile? perché so che si occupano di disturbi alimentari ma questo non è annoverato

se devo essere sincero ho già visto alcuni terapeuti e l'unica cosa che mi hanno saputo dire è stata "e qual è il problema? mangia quello che vuoi quando sei al ristorante o in altre occasioni sociali"

il problema è che io se potessi mangerei, ma provo nausea fisica, preferirei fare la fame piuttosto che mangiare (con tutto il rispetto per chi soffre la fame perché non ha mezzi di sussistenza)


grazie ancora per la disponibilità
[#5]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile utente la terapia breve strategica, come quella cogntivo comportamentale vanno benissimo.

Lasci perdere il fatto che sia poco classificato, anche perchè bisognerà bene capire la causa di questo suo rifiuto. Anche una dimensione di natura fobico-ossessiva potrebbe celarsi sotto il suo disturbo.
saluti
[#6]
Attivo dal 2009 al 2018
Ex utente
dottore approfitto della sua gentilezza per chiederle:

il capire la causa alla base della disfunzione non cozza con la scuola di pensiero della terapia breve strategica? so che questo approccio non si preoccupa delle cause ma agisce direttamente sui sintomi
[#7]
Dr.ssa Helen Fioretti Psicologo, Psicoterapeuta 9
Salve, ho letto la sua storia e ci sarebbero certo dei punti da approfondire per capire meglio l'origine di questa avversione.
Sicuramente una terapia che utilizzi tecniche di ipnosi come quella Eriksoniana o cognitivo comportamentale possono dare riscontri positivi in queste situazione.
la durata del trattamento può essere molto variabile in basa alla sua risposta, poi sicuramente sarà finalizzata ad allargare la lista degli alimenti ma senza la necessità "obbligo" di nutrirsi di tutto.
Io ritengo sia importante per lei anche approfondire le ragioni della mancanza di una vita relazione e non rimandare questo aspetto solo perchè vive in casa con i suoi che non è una motivazione valida.
Altra cosa, non si informi solo attraverso la letteratura o il web riguardo i disturbi alimentari e nello specifico il sed, non saranno le percentuali di successo dei casi a modificare la sua condizione che è comunque "unica" come unica è ogni persona.
Spero di esserle stata utile.
Cordiali saluti
Helen Fioretti

Dr. Helen Fioretti
Psicoterapeuta strategica integrata

[#8]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
questo non è un problema che deve porsi lei ma il suo terapeuta.
Le cause, sotto l'aspetto della terapia strategica, sono intese come la comprensione del sistema percettivo reattivo di un individuo. Ossia comprendere come il paziente percepisce il suo problema e modificare le sue reazioni (tentate soluzioni disfunzionali per fronteggiarlo)
saluti
[#9]
Attivo dal 2009 al 2018
Ex utente
ringrazio anche lei dottoressa Fioretti.

Per quanto riguarda l'origine, mia madre mi dice che era già dallo svezzamento.

Mi sono informato online perché è l'unica risorsa a mia disposizione.
[#10]
Dr.ssa Helen Fioretti Psicologo, Psicoterapeuta 9
ecco appunto, il problema parte anche da qui. il web fornisce miriadi di informazioni che poi sta a chi lo consulta discernerle e trovare il campanello giusto a cui suonare. Ora, penso che lei sia stato indirizzato correttamente dai professionisti on-line, quindi si attivi per trovare relazioni umane che possano ampliare anche la sua vita di nuovi stimoli, in modo da poter "assaggiare", più situazioni, più relazioni, più cibi e meno pregiudizi.

saluti
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