Ansia e problemi conseguenti
Salve, sono un ragazzo di 18 anni, (per errore ho messo 21 all inscrizione) . Vorrei chiedere un consiglio riguardo al problema della mia ansia . Dunque, per via di problemi in famiglia sono da almeno 10 anni così, sono andato da svariati psicologi ma non credo di essere del tutto stabile. Come problemi ho nausea da ansia, extrasistole da ansia e problemi di respirazione, ansia da prestazione e problemi di disfunzione erettile ( non so perché riesco ad avere una buona erezione solo con la pornografia, che credo di avere usato come sfogo in questi anni insieme alla masturbazione compulsiva) le erezioni mattutine sono sempre insoddisfacenti, sono molto ipocondriaco ,ho anche problemi ossessivi, ad esempio vedo un oggetto fuori posto e dentro di me mi dico 'se non lo metti al suo posto morirai' ..ma questo è solo un esempio e non saprei quantificare quante volte questo mi succede. Altre volte mi capita di avere pensieri brutti mentre mi interfaccio con altre persone, tipo sputare in faccia a chi mi sta parlando..ovviamente dipende dalla persona. Tempo fa quando ero più piccolo ho avuto attacchi di panico forti tanto da andare al pronto soccorso , oppure vomitavo per il nervoso ma quella fase la ho passata sembrerebbe. Non dormo bene da anni, non riesco a concentrarmi su niente è tutto questo è partito dai miei problemi sessuali , dato che ho forte desiderio di fare l'amore con la mia ragazza che penso sia l'unica cosa bella che ho. Poi da questo problema ho iniziato ad analizzarmi e mi sono accorto di fare acqua da tutte le parti. Non so più chi sono. Non mi reputo comunque un individuo pericoloso, non sono mai stato violento , anzi ho fatto anche volontariato ..voglio solo stare bene e far stare bene la mia fidanzata che mi è sempre stata vicina e si meriterebbe solo il meglio da parte mia e che fortunatamente sa solo la metà di questi miei problemi. Invoco il vostro aiuto, sono consapevole di quanto questa situazione sia strana e potrebbe sembrare uno scherzo ma assolutamente non è così, attendo disperatamente una vostra risposta, grazie.
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Lei dice di essersi rivolto già a diversi psicologi ma senza riscontrare alcun beneficio: posso chiederLe che tipo di percorso ha fatto e quali erano gli obiettivi di questi percorso?
Qualcuno di questi è stato raggiunto?
Qualcuno di questi è stato raggiunto?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Salve Dottoressa, riguardo al consulto psicologico sono stato poco chiaro, prima di tutto lo ho terminato circa due anni fa , dove ancora parecchie problematiche non erano presenti semplicemente non le avevo notate. Ricordo di aver intrapreso un percorso con una psicologa ad un consultorio familiare dove lavorammo sulla mia ansia per emetofobia e ipocondria, direi che funzionò dato che all'inizio del percorso avevo il terrore di uscire di casa per paura di beccarmi un virus e dopo iniziai di mia spontanea volontà un servizio di volontariato in ambulanza. Nello stesso periodo feci una visita con un neurologo che mi diede un ansiolitico a base di benzodiazepine per calmare i miei attacchi di panico principalmente respiratori, usai circa due volte quel medicinale per paura di riceverne assuefazione e gli attacchi si calmarono da soli fino a sparire.
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Caro ragazzo,
quanto descrivi non è assolutamente strano e tanto meno lo si potrebbe prendere come "uno scherzo": ci parli di un quadro connotato da intensa ansia, somatizzazioni e pensieri ossessivi a contenuto aggressivo e tutto questo non è affatto da sottovalutare.
Anche se i colloqui che hai sostenuto anni fa al consultorio ti sono stati d'aiuto, permettendoti di superare la paura delle malattie e l'emetofobia, è plausibile che il lavoro non sia stato del tutto risolutivo se in seguito sono insorti altri sintomi sempre legati alla sfera dell'ansia patologica.
Credo che il solo consiglio sensato che posso darti sia quello di riprendere il lavoro su te stesso, effettuando una psicoterapia che agisca alla radice del problema per risolverlo.
Puoi rivolgerti nuovamente al consultorio familiare o al Dipartimento di Salute Mentale per intraprendere una terapia, informandoti su quale di queste strutture eroghi percorsi psicoterapeutici e non solo colloqui di sostegno.
E' importante che tu lo faccia adesso e che non attenda oltre, dal momento che intervenire ora che sei giovanissimo sarà sicuramente più semplice che non farlo fra qualche anno.
Un caro saluto,
quanto descrivi non è assolutamente strano e tanto meno lo si potrebbe prendere come "uno scherzo": ci parli di un quadro connotato da intensa ansia, somatizzazioni e pensieri ossessivi a contenuto aggressivo e tutto questo non è affatto da sottovalutare.
Anche se i colloqui che hai sostenuto anni fa al consultorio ti sono stati d'aiuto, permettendoti di superare la paura delle malattie e l'emetofobia, è plausibile che il lavoro non sia stato del tutto risolutivo se in seguito sono insorti altri sintomi sempre legati alla sfera dell'ansia patologica.
Credo che il solo consiglio sensato che posso darti sia quello di riprendere il lavoro su te stesso, effettuando una psicoterapia che agisca alla radice del problema per risolverlo.
Puoi rivolgerti nuovamente al consultorio familiare o al Dipartimento di Salute Mentale per intraprendere una terapia, informandoti su quale di queste strutture eroghi percorsi psicoterapeutici e non solo colloqui di sostegno.
E' importante che tu lo faccia adesso e che non attenda oltre, dal momento che intervenire ora che sei giovanissimo sarà sicuramente più semplice che non farlo fra qualche anno.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Utente
Salve Dr.ssa Massaro
Da adesso allora vedrò di informarmi e di ricontattare la psicologa che mi ha aiutato nel percorso precedente, sicuramente lei saprà indirizzarmi verso la giusta psicoterapia. Non ho fatto prima questo ragionamento perché davo meno peso al problema o semplicemente vi avevo fatto abitudine/apatia. Ringrazio calorosamente le Dottoresse Pileci e Massaro per il loro intervento, se volete vi farò sapere successivamente il percorso intrapreso. Cordiali saluti.
Da adesso allora vedrò di informarmi e di ricontattare la psicologa che mi ha aiutato nel percorso precedente, sicuramente lei saprà indirizzarmi verso la giusta psicoterapia. Non ho fatto prima questo ragionamento perché davo meno peso al problema o semplicemente vi avevo fatto abitudine/apatia. Ringrazio calorosamente le Dottoresse Pileci e Massaro per il loro intervento, se volete vi farò sapere successivamente il percorso intrapreso. Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.9k visite dal 17/03/2015.
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