Ansia e flessibilità di cambiamento.

Salve cari Dottori.Sono un ragazzo di 23 anni,e da circa un anno combatto con l'ansia.
In realtà,da circa un anno ho consapevolizzato che reagivo in maniera esagerata a determinati stimoli e in determinate situazioni,da li mi sono chiesto il perchè, ed ho iniziato un percorso di psicoterapia dopo un paio di mesi.Il problema sta principalmente nell'incongruenza tra il come credevo di essere e il come mi sentivo,io non credevo di essere una persona ansiosa,infatti nei momenti in cui "sto bene" ,quella versione di me attanagliata da questo malessere che confonde sembra lontana ed estranea.Ho lavorato molto e sto lavorando molto,e sto cercando di modificare quegli atteggiamenti che portano a uno stato ansioso, che fondamentalmente secondo me dipende dal dare eccessiva importanza alle cose,una questione di educazione infantile,suppongo.
Tuttavia ultimamente ho consapevolizzato,ripensando al passato,come io dall'età di circa dieci anni in poi abbia sempre reagito in maniera frenetica ai problemi,quindi ho capito,volente o nolente, di avere col tempo sviluppato effettivamente un carattere ansioso.
Il problema è che non è giustificato da una mancanza di talento,quindi dall'effettiva credenza di non potercela fare,reagisco semplicemente cosi, con allarmismo.
In un anno ho modificato alcuni atteggiamenti importanti,il che' non può che essere un segno piu' che positivo, ma aver consapevolizzato che sono effettivamente stato sempre ansioso nell'affrontare le cose mi ha buttato giù di morale, come se avessi scoperto qualcosa che non volevo sapere nonostante quel periodo di malessere,come se fosse solo una parentesi e che l'avrei superata.In definitiva il quesito è il seguente.A 23 anni un uomo che capacità ha di cambiare in base all'esperienza di vita?imparerò a "fregarmene" e prendere con piu' superficialità i le cose?perchè di questo si tratta,di anteporre il proprio benessere alle cose esterne,qualunque sia il loro esito.E' possibile per un uomo con una forte volontà modificare 23 anni di abitudini radicate,instillate probabilmente da un'educazione eccessivamente amorevole e oppressiva?
grazie
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

dal momento che Lei è già in terapia, ha già posto alla terapeuta queste domande? Che cosa Le è stato risposto?

Che tipo di psicoterapia sta facendo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Attivo dal 2011 al 2020
Ex utente
Dr. Pileci,grazie per la risposta. In realtà ancora non le ho poste, perchè come Lei sa è un percorso,e ho fatto mio solo adesso il fatto di avere da tempo un atteggiamento ansioso verso le cose,e avendo appuntamenti ogni due settimane perchè comunque stavo meglio,non ho avuto ancora modo di porre le domande al mio terapista.
Per quanto riguarda la tipologia di terapia non so risponderLe,mi fa parlare,mi ascolta e analizza quello che dico,e poi mi dice su cosa focalizzare la mia attenzione relativamente ai cambiamenti sui quali impegnarmi.
Vorrei,se poteste,che rispondeste alla mia domanda sulla possibilità di cambiamento alla mia età,visto che vedrò il mio terapista tra 5 giorni.Sono consapevole di aver iniziato un atteggiamento piu' positivo nei confronti di molte situazioni,e ci sono stati frangenti nei quali ho accarezzato uno stato umorale nel quale mi sentivo in grado di gestirne anche di piu' "pesanti",ma non l'ho ancora consolidato ed è sfuggente,come se proprio quando sembro aver raggiunto un traguardo i miei vecchi istinti venissero fuori e mi rigettassero da dove ero partito.Sono migliorato,ma voglio liberarmi di questi vincoli mentali che sono totalmente insensati,perchè se io penso razionalmente a cosa può succedere di male affrontando una determinata situazione,riesco a rispondermi che non muore nessuno, che sono cose gestibili,tuttavia nonostante questo non riesco a non farmi assalire da quel senso di allarme che mi rende difficile affrontare una situazione che io so benissimo di poter affrontare bene. Non lavoro e passo molto tempo a casa,questo porta a deprimersi e a non avere energie mentali che invece nel caso ci fossero farebbero percepire le cose in modo diverso,tuttavia voglio raggiungere un equilibrio stabile che non dipenda da fattori esterni quali il lavoro o l'amore.
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Certo che si può cambiare, a qualsiasi età, se la persona è motivata e si impegna.

Per quanto riguarda Lei, la persona che più e meglio può rispondere nel concreto a queste Sue domande espresse con lucidità, è proprio la Sua terapeuta. La psicoterapia è proprio la giusta strada da percorrere.

Attenda con fiducia il trascorrere di questi 5 giorni. non si ... faccia prendere dall'ansia di ottenere subito una risposta, non si allarmi di fronte a questo pertinenti domande.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
Attivo dal 2011 al 2020
Ex utente
Grazie Dottoressa Brunialti.In certi momenti si ha bisogno di una conferma esterna per non pensare che tutto lo sforzo che si sta facendo sia vano.
Leggo cose come "il carattere non si cambia",ma piu' che nel carattere,categorizzerei l'ansia come una cattiva abitudine.Un negativismo cronico radicato in anni di sbagliare continuo. Per anni mi sono sentito come se ci fosse qualcosa che non andava,ma solo nell'ultimo anno mi sono messo in moto per cambiare.Purtroppo non è facile,ma ne varrà la pena.Grazie per la risposta,volevo solo sapere se "sono ancora in tempo",perchè so che più si diventa grandi più è difficile sdradicare certi meccanismi mentali.Ma io mi sento in tempo e voglio assolutamente farlo.
[#5]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

"una volta" si pensava che l'età evolutiva - quella in cui si può cambiare - durasse fino ai 20 anni. Oggi sappiamo che c'è sempre una nostra evolutività, una possibilità di cambiare.
E dunque Lei è assolutamente in tempo.

Si goda la giornata di domenica, penso assolata a calda lì da Voi.

Saluti cordiali.



[#6]
Attivo dal 2011 al 2020
Ex utente
Grazie,faccio lo stesso augurio a tutti Voi Dottori, in qualunque parte d'Italia viviate.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598


Grazie!

[#8]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Alle parole dei Colleghi , aggiungo il mio parere, certo che si può cambiare, cominci come già fa ora, a comportarsi .. come se.. fosse più sicuro, meno preoccupato, più contento , ciò modifica il comportamento degli altri ed anche il suo, quando vede che funziona..E rompe un'abitudine, altrimenti uno sguardo negativo sul mondo e le sue difficoltà si trasmette di generazione in generazione..
Buona domenica.. !

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#9]
Dr.ssa Elisa Sala Psicologo 54 1
Buonasera,
intanto le faccio i complimenti per la sua determinazione e voglia di guardarsi dentro; mi associo ai colleghi e anche io le dico che si può cambiare, migliorarsi per entrare in sintonia con sé stessi, con cio che realmente vogliamo esprimere.
La mia sensazione è che stia entrando in una spirale e che questi pensieri, oltre che l'ansia in sé, la paralizzino.
Con l'aiuto dello psicoterapeuta cerchi di lavorare anche su quelli che chiama vincoli mentali, ad esempio in cosa la ostacolano? quali attività/situazioni le precludono? quali sono gli eventuali vantaggi?
cari saluti
Elisa Sala
www.psicologa.genova.it

Dr.ssa Elisa Sala
www.psicologa.genova.it
Perfezionata in psicopatologia

[#10]
Attivo dal 2011 al 2020
Ex utente
Le vostre risposte mi danno fiducia,grazie. Credo che tutto nasca da un'eccessiva responsabilità in età adolescenziale, il che è mutato in un atteggiamento non più responsabile ma ansioso,timoroso verso quelle che potevano essere opportunità,ma ovviamente con difficoltà da affrontare.Mi rendo conto di usare troppo la razionalità,e a volte non riesco a sentire l'istinto.Credo che l'ansia sia oltre che un punto di vista sbagliato (l'abitudine a guardare le cose dal punto di vista negativo,quindi ovviamente non può che incutere paura),anche il segnale dal mio corpo per dirmi che mi sto ignorando e che sto vivendo non come vorrei ma come penso che dovrei.E' un pò come se mi facesse i dispetti.Per quanto riguarda le situazioni, questa è la cosa strana. Situazioni che a volte vivo con estrema tranquillità nei momenti in cui sono "annebbiato" mi spaventano. Un confronto con una persona, il sesso stesso, ci sono cose che non si desiderano con la testa,non è un equazione ma un desiderio appunto.
[#11]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Sagge riflessioni.

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