Mia figlia è lesbica
Gent.li dottori,
Sono la mamma di una ragazza di 17 anni carina e sveglia.
Bravina a scuola, con parecchi amici, sensibile ed intelligente.
Ha ereditato la passione del calcetto dal padre, gioca da quando ha 11 anni. Io non l’ho mai ostacolata. Mio marito allena, e lei, con i piedi migliori di quelli del padre, si è ritagliata sempre il ruolo di bomber nelle squadre in cui ha giocato. Si diverte molto e ha parecchie soddisfazioni dalle compagne.
Il “problema” (e mio marito, allenando, lo sa) è che nel calcetto femminile c’è un’alta percentuale di ragazze lesbiche.
Mio marito se ne frega, dice che son fasi delle vita e che a lui interessa il gioco, ma, quando sono andata a vedere le partite, ci ho messo davvero poco per inquadrare almeno 8 ragazze (su 13 in totale in squadra) lesbiche. E’ palese. Lui stesso mi ha detto che a volte ci sono anche delle relazioni tra compagne e che spesso si trova con la rosa dimezzata perché litigano tra di loro e non si presentano alle partite.
Insomma, non mi andava che mia figlia passasse due sere a settimana, più la partita della domenica, con ragazze per lo più lesbiche e anche più grandi di lei (20, 25 e anche 30enni).
Ho fatto finta di niente per anni, tanto, pensavo, è etero. Vivace, ma etero. Poco incline agli sport femminili, ma etero. Senza trucco, ma etero.
Ma il fastidio bussava ad ogni partita che andavo a vedere.
Finché, circa un mese fa, ho trovato nel borsone con la roba da lavare una lettera, che, ovviamente (e senza senso di colpa), ho letto.
Era di una certa X . Scriveva di quanto fosse stato bello fare l’amore con lei dopo la partita. Per inteso: quando io credevo fosse al pub a festeggiare con tutta la squadra… (Ma questo non importa, è un dettaglio).
Quindi, il mio presentimento era giusto.
E’ anche lei così. E, per di più, ha anche già sperimentato l’amore fisico con una donna. Probabilmente più grande, perché le diciassettenni in squadra sono solo due, e X non è il nome dell’altra sua coetanea.
Non riesco più a guardarla con gli occhi di prima.
Non la vedo più sveglia e intelligente, ma viziosa e promiscua.
Furba anche. Come se avesse messo radici in un certo ambiente (certo, colpa soprattutto di mio marito) riconoscendolo adatto a lei.
Non riesco ad immaginarla a letto con un’altra donna, soprattutto perché sono sicura che non abbia avuto rapporti con dei ragazzi.
E se ora le piace e resta così? Altro che fase, come sminuisce mio marito.
La lettera faceva intendere un’intesa piuttosto profonda e una certa armonia, se si trastullasse in questa “noia” con un’altra donna per parecchio tempo?
Io ho molto astio nei suoi confronti, credo che potrei offenderla con qualche battuta.
Per ora non ho detto assolutamente nulla.
Sono la mamma di una ragazza di 17 anni carina e sveglia.
Bravina a scuola, con parecchi amici, sensibile ed intelligente.
Ha ereditato la passione del calcetto dal padre, gioca da quando ha 11 anni. Io non l’ho mai ostacolata. Mio marito allena, e lei, con i piedi migliori di quelli del padre, si è ritagliata sempre il ruolo di bomber nelle squadre in cui ha giocato. Si diverte molto e ha parecchie soddisfazioni dalle compagne.
Il “problema” (e mio marito, allenando, lo sa) è che nel calcetto femminile c’è un’alta percentuale di ragazze lesbiche.
Mio marito se ne frega, dice che son fasi delle vita e che a lui interessa il gioco, ma, quando sono andata a vedere le partite, ci ho messo davvero poco per inquadrare almeno 8 ragazze (su 13 in totale in squadra) lesbiche. E’ palese. Lui stesso mi ha detto che a volte ci sono anche delle relazioni tra compagne e che spesso si trova con la rosa dimezzata perché litigano tra di loro e non si presentano alle partite.
Insomma, non mi andava che mia figlia passasse due sere a settimana, più la partita della domenica, con ragazze per lo più lesbiche e anche più grandi di lei (20, 25 e anche 30enni).
Ho fatto finta di niente per anni, tanto, pensavo, è etero. Vivace, ma etero. Poco incline agli sport femminili, ma etero. Senza trucco, ma etero.
Ma il fastidio bussava ad ogni partita che andavo a vedere.
Finché, circa un mese fa, ho trovato nel borsone con la roba da lavare una lettera, che, ovviamente (e senza senso di colpa), ho letto.
Era di una certa X . Scriveva di quanto fosse stato bello fare l’amore con lei dopo la partita. Per inteso: quando io credevo fosse al pub a festeggiare con tutta la squadra… (Ma questo non importa, è un dettaglio).
Quindi, il mio presentimento era giusto.
E’ anche lei così. E, per di più, ha anche già sperimentato l’amore fisico con una donna. Probabilmente più grande, perché le diciassettenni in squadra sono solo due, e X non è il nome dell’altra sua coetanea.
Non riesco più a guardarla con gli occhi di prima.
Non la vedo più sveglia e intelligente, ma viziosa e promiscua.
Furba anche. Come se avesse messo radici in un certo ambiente (certo, colpa soprattutto di mio marito) riconoscendolo adatto a lei.
Non riesco ad immaginarla a letto con un’altra donna, soprattutto perché sono sicura che non abbia avuto rapporti con dei ragazzi.
E se ora le piace e resta così? Altro che fase, come sminuisce mio marito.
La lettera faceva intendere un’intesa piuttosto profonda e una certa armonia, se si trastullasse in questa “noia” con un’altra donna per parecchio tempo?
Io ho molto astio nei suoi confronti, credo che potrei offenderla con qualche battuta.
Per ora non ho detto assolutamente nulla.
[#1]
Gentile Signora,
Immagino che scoprire questi elementi della vita di sua figlia non debba essere stato facile..
Covare astio nei confronti di suo marito, a mio avviso, non serve a molto, così come non guardare negli occhi sua figlia.
È possibile che la giovane età, che l'inesperienza sessuale ed emoizonale e soprattutto l'ambiente favorevole, l'abbiano spinta a sperimentare.
A questa età è possibile attraversare una fase di omosessualità che potrebbe anche essere transitoria, non obbligatoriamente una scelta oggettuale definitiva.
Le suggerisco di tentare di superare questo suo disagio e fastidio e di stare accanto a sua figlia - non so se avete un dialogo profondo ed empatico - è l'unica strada da poter percorrere per non farla sentire inadeguata e sporca e per aiutarla nel cammino verso la scelta sessuale.
Che rapporto ha con lei?
Che tipo di mamma è?
Immagino che scoprire questi elementi della vita di sua figlia non debba essere stato facile..
Covare astio nei confronti di suo marito, a mio avviso, non serve a molto, così come non guardare negli occhi sua figlia.
È possibile che la giovane età, che l'inesperienza sessuale ed emoizonale e soprattutto l'ambiente favorevole, l'abbiano spinta a sperimentare.
A questa età è possibile attraversare una fase di omosessualità che potrebbe anche essere transitoria, non obbligatoriamente una scelta oggettuale definitiva.
Le suggerisco di tentare di superare questo suo disagio e fastidio e di stare accanto a sua figlia - non so se avete un dialogo profondo ed empatico - è l'unica strada da poter percorrere per non farla sentire inadeguata e sporca e per aiutarla nel cammino verso la scelta sessuale.
Che rapporto ha con lei?
Che tipo di mamma è?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile signora,
scoprire la sessualità dei propri figli può essere un dato che disorienta il genitore e ancora di più può esserlo scoprire l'omosessualità della propria figlia.
Quindi capisco il Suo disorientamento. Capisco le Sue preoccupazioni, ma credo che Lei dovrebbe affrontare tali pensieri ed emozioni personalmente prima di tutto, elaborandoli, prima di parlare con Sua figlia, che è una ragazzina.
Se Lei avesse saputo che Sua figlia ha una vita sessuale ma che è eterosessuale ci sarebbe rimasta altrettanto male?
E se Sua figlia è così per Lei mamma quale sarebbe il problema?
scoprire la sessualità dei propri figli può essere un dato che disorienta il genitore e ancora di più può esserlo scoprire l'omosessualità della propria figlia.
Quindi capisco il Suo disorientamento. Capisco le Sue preoccupazioni, ma credo che Lei dovrebbe affrontare tali pensieri ed emozioni personalmente prima di tutto, elaborandoli, prima di parlare con Sua figlia, che è una ragazzina.
Se Lei avesse saputo che Sua figlia ha una vita sessuale ma che è eterosessuale ci sarebbe rimasta altrettanto male?
E se Sua figlia è così per Lei mamma quale sarebbe il problema?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile mamma,
ci sono paure e preoccupazioni che stanno sotto l' "astio" verso Sua figlia, cui accenna in conclusione?
Hanno a che fare con la sua vita sessuale o con la sua (forse) omosessualità?
"viziosa e promiscua" è un Suo giudizio verso la figlia oppure la paura di qullo altrui?
<<Per ora non ho detto assolutamente nulla.<<
E ritengo abbia fatto bene; fin quando dentro di sè ha questa tempesta di sentimenti, ogni frase che dice esce in modo distorto - offensivo, acido - e non apre nessuna comunicazione nè con la figlia nè col marito. Si prenda dunque qualche giorno per "guardare" i sentimenti che Lei prova e per chiedersi da dove nascono: paura del giudizio della gente? Suoi pregiudizi? religiosità di un certo tipo?
In realtà l'omosessualità non è nè un vizio nè una malattia, come potrà leggere in:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3480-gay-e-lesbiche-curarli-per-normalizzarli.html
Saluti cari.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
<<Non la vedo più sveglia e intelligente, ma viziosa e promiscua.>>
Gentile Signora,
a mio avviso il problema sta in questa sua affermazione.
La realtà non è cambiata rispetto a prima, sua figlia non è cambiata rispetto a prima...ciò che si è modificato è il suo modo di percepirla e guardarla, che ora è filtrato ed amplificato da una quantità di stereotipi e pregiudizi, di cui il suo scritto è zeppo.
Pare quasi che quella che prima era la sua bambina (carina e bravina) ora sia stata spostata in un'altra categoria ed etichettata come qualcosa di estraneo da Lei (Lei mamma), da cui dover prendere le distanze.
Se sua figlia ha un orientamento omosessuale (e da qui non è dato saperlo, magari non ne è certa nemmeno lei ancora), non è colpa di nessuno, così come non è colpa di nessuno se ha gli occhi nocciola o è alta un metro e settanta...
Condivido il suggerimento della dottoressa Pileci: continui a non dire nulla (non deve dimenticare il suo ruolo di genitore!) fino a che non avrà avuto modo di "lavorare" su certi suoi pensieri ed emozioni, altrimenti rischia di esprimere sentimenti e giudizi di cui potrebbe poi pentirsi, ma che potrebbero rovinare irrimediabilmente il vostro rapporto.
A questo proposito la invito a prendere contatto con la sezione a Lei più vicina dell'Associazione Genitori di Omosessuali (AGEDO), dove avrà modo di parlare e confrontarsi con persone che hanno attraversato la sua medesima esperienza e, proprio in virtù di questo, sapranno esserle d'aiuto:
http://www.agedonazionale.org/dove-siamo/
Ricordi in ogni momento che sua figlia ha bisogno di una madre, non di un giudice.
Cordialmente,
Gentile Signora,
a mio avviso il problema sta in questa sua affermazione.
La realtà non è cambiata rispetto a prima, sua figlia non è cambiata rispetto a prima...ciò che si è modificato è il suo modo di percepirla e guardarla, che ora è filtrato ed amplificato da una quantità di stereotipi e pregiudizi, di cui il suo scritto è zeppo.
Pare quasi che quella che prima era la sua bambina (carina e bravina) ora sia stata spostata in un'altra categoria ed etichettata come qualcosa di estraneo da Lei (Lei mamma), da cui dover prendere le distanze.
Se sua figlia ha un orientamento omosessuale (e da qui non è dato saperlo, magari non ne è certa nemmeno lei ancora), non è colpa di nessuno, così come non è colpa di nessuno se ha gli occhi nocciola o è alta un metro e settanta...
Condivido il suggerimento della dottoressa Pileci: continui a non dire nulla (non deve dimenticare il suo ruolo di genitore!) fino a che non avrà avuto modo di "lavorare" su certi suoi pensieri ed emozioni, altrimenti rischia di esprimere sentimenti e giudizi di cui potrebbe poi pentirsi, ma che potrebbero rovinare irrimediabilmente il vostro rapporto.
A questo proposito la invito a prendere contatto con la sezione a Lei più vicina dell'Associazione Genitori di Omosessuali (AGEDO), dove avrà modo di parlare e confrontarsi con persone che hanno attraversato la sua medesima esperienza e, proprio in virtù di questo, sapranno esserle d'aiuto:
http://www.agedonazionale.org/dove-siamo/
Ricordi in ogni momento che sua figlia ha bisogno di una madre, non di un giudice.
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#5]
Del tutto d'accordo con le Colleghe le consiglio di controllarsi, aspettare, può proprio essere una fase transitoria adolescenziale,.. continui a guardarla , la sua figlia svelta e carina, senza esprimere giudizi di cui potrebbe pentirsi , come dice la Collega Scalco, con lo sguardo affettuoso e tenero di prima..
Cerchi di avere un supporto anche Lei , per non fare e dire cose precipitose, che la cosa fondamentale è che sua figlia sia felice e che abbia sempre la sua mamma e il suo papà vicini..
Restiamo in ascolto..
Cerchi di avere un supporto anche Lei , per non fare e dire cose precipitose, che la cosa fondamentale è che sua figlia sia felice e che abbia sempre la sua mamma e il suo papà vicini..
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#6]
Ex utente
Grazie per le risposte.
Mi sento una madre di m in questo momento. Ma solo a metà.
Ho un rapporto bello con lei,la stimo molto. Ha una vivacità intellettuale che meraviglia le persone.
Piace, è una ragazza con tante fragilità e tante risorse.
Però non credevo esplorasse sul serio.
Se fosse accaduto con un ragazzo mi avrebbe dato meno fastidio.
L'amore platonico tra donne lo capisco e non lo trovo strano, soprattutto in giovane età, ma passare dall'astratto al vero mi lascia perplessa.
Sì, "viziosa e è promiscua" è in primis il mio giudizio, ad oggi. Poi, col tempo, forse, cambierà.
Non so se sarà anche quello degli altri. Forse, paradossalmente, fuori troverà persone più tenere di me.
Sono solo molto arrabbiata.
Perché è come se, un po', l'avessi sempre percepito.
Parliamo di molte cose, dei suoi litigi, degli amici, ma mai ha accennato a qualche ragazzo che le piace.
Della sfera amorosa non si parla.
Mi sento una madre di m in questo momento. Ma solo a metà.
Ho un rapporto bello con lei,la stimo molto. Ha una vivacità intellettuale che meraviglia le persone.
Piace, è una ragazza con tante fragilità e tante risorse.
Però non credevo esplorasse sul serio.
Se fosse accaduto con un ragazzo mi avrebbe dato meno fastidio.
L'amore platonico tra donne lo capisco e non lo trovo strano, soprattutto in giovane età, ma passare dall'astratto al vero mi lascia perplessa.
Sì, "viziosa e è promiscua" è in primis il mio giudizio, ad oggi. Poi, col tempo, forse, cambierà.
Non so se sarà anche quello degli altri. Forse, paradossalmente, fuori troverà persone più tenere di me.
Sono solo molto arrabbiata.
Perché è come se, un po', l'avessi sempre percepito.
Parliamo di molte cose, dei suoi litigi, degli amici, ma mai ha accennato a qualche ragazzo che le piace.
Della sfera amorosa non si parla.
[#8]
<<Della sfera amorosa non si parla.<<
Certo, immaginando o conoscendo le sue posizioni...
Ha letto:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3480-gay-e-lesbiche-curarli-per-normalizzarli.html
Cosa ne pensa?
Certo, immaginando o conoscendo le sue posizioni...
Ha letto:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3480-gay-e-lesbiche-curarli-per-normalizzarli.html
Cosa ne pensa?
[#9]
Ex utente
Sì, non sarebbe cambiato niente. Ha ragione.
Non so cosa mi rimprovero.
Non riesco ad inquadrare e mettere a fuoco bene. Non sono il tipo di mamma che iscrive la figlia a danza perché la vede un po' maschiaccio, e neanche quella che cerca di tirarla verso i suoi gusti.
Ho lasciato che mio marito la coinvolgesse in questa cosa del calcetto femminile perché lo vedevo compatibile con lei e con la sua vivacità. E lo stesso quest'estate andrà in Germania due settimane per imparare il tedesco.
Io non so, avrei potuto essere più severa e vietarle le cose che sono nella sua natura come fanno tanti altri genitori.
Ma la vedo in gamba e bella, perché soffocarla in casa?
Però, questo è il risultato.
L'ho fatta crescere piuttosto libera, ma è come se, così, avesse preso una fetta di libertà grandissima.
Comunque ha ragione, non sarebbe cambiato nulla.
Non so cosa mi rimprovero.
Non riesco ad inquadrare e mettere a fuoco bene. Non sono il tipo di mamma che iscrive la figlia a danza perché la vede un po' maschiaccio, e neanche quella che cerca di tirarla verso i suoi gusti.
Ho lasciato che mio marito la coinvolgesse in questa cosa del calcetto femminile perché lo vedevo compatibile con lei e con la sua vivacità. E lo stesso quest'estate andrà in Germania due settimane per imparare il tedesco.
Io non so, avrei potuto essere più severa e vietarle le cose che sono nella sua natura come fanno tanti altri genitori.
Ma la vedo in gamba e bella, perché soffocarla in casa?
Però, questo è il risultato.
L'ho fatta crescere piuttosto libera, ma è come se, così, avesse preso una fetta di libertà grandissima.
Comunque ha ragione, non sarebbe cambiato nulla.
[#10]
La condizione omosessuale non dipende dalle libertà che si danno o non si danno, dalle cose che si vietano o meno. Dipende dall'orientamento, di cui Lei dice
<<è come se, un po', l'avessi sempre percepito.<<
E forse la ragazza stessa l'ha sempre percepito.
E forse no, perchè nell'adolescenza fasi di esplorazione di ambedue le opzioni se ne incontrano.
Se fosse stata più severa , se, se, ... No, non dipende da ciò e su questo si dia pace.
Ora pensi a come poter fare per iniziare a comunicare con lei, anche sulla sfera amorosa da sempre blindata.
Ma prima si prenda un periodo per rifletterci, si documenti, abbassi il tono della tensione emotiva.
Cordialità.
<<è come se, un po', l'avessi sempre percepito.<<
E forse la ragazza stessa l'ha sempre percepito.
E forse no, perchè nell'adolescenza fasi di esplorazione di ambedue le opzioni se ne incontrano.
Se fosse stata più severa , se, se, ... No, non dipende da ciò e su questo si dia pace.
Ora pensi a come poter fare per iniziare a comunicare con lei, anche sulla sfera amorosa da sempre blindata.
Ma prima si prenda un periodo per rifletterci, si documenti, abbassi il tono della tensione emotiva.
Cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 36.8k visite dal 15/03/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.