Matrimonio infelice, disprezzo reciproco
Mi trovo a scrivere qui più per sfogo che per una reale convinzione di poter risolvere la situazione.
All'apparenza sono un cliché: giovane e già moglie, già madre, prigioniera di un matrimonio infelice e...nuovamente incinta. Dietro però c'è una laurea brillante, un lavoro che amo con tutta me stessa, un matrimonio che per quasi due anni é stato molto, molto felice.
Mio marito non è felice, fa un lavoro che tollera, e deve farlo per molte ore al giorno, non ha amici che non siano i miei...non li aveva nemmeno quando eravamo ragazzi, non ha passioni e ha problemi nel controllare la rabbia che rifiuta di accettare. Ha anche, ma questo è un pensiero mio, un doc, che ci (mi) rende la vita un inferno. Ogni sera ripete i medesimi gesti, per almeno due ore. Se cambio qualcosa va su tutte le furie, se la routine cambia va su tutte le furie, ogni sera é una successione di piccole esplosioni...non parliamo, non ci tocchiamo. Se provo mi allontana o dice che sono ridicola. Il problema, forse, é che io posso essere felice nonostante lui...mi basta sopportare le ore che passiamo assieme, sopravvivere ai terribili week end...ma lui no. Mi tormenta in 1000 piccoli modi, ed è piuttosto originale nel trovare nuovi modi per farmi orrore. Schernisce me, sminuisce il mio lavoro, ci tiene a farmi sapere che valgo poco. E poi si riempie di rabbia, vedendo che la cosa non mi tocca.
Ho fatto tutto ciò che era in mio potere: ho pregato e blandito e minacciato. Ho cercato uno psichiatra e gli ho preso un appuntamento a cui non è mai andato. É stato da uno psicologo, dopo ripetuti pianti e minacce, per meno di un mese, decretando poi che era una sciocchezza. Rifiuta esami guardandomi come una pazza quando gli dico che avrebbe bisogno di un aiuto serio. Non ha mai più alzato le mani su di me, dopo un paio di volte, ma la distanza e il disprezzo sono peggiori.
Come ho già raccontato ebbe un lieve trauma cranico anni fa...ma dubito sia la causa degli attuali problemi.
I momenti migliori della mia giornata, anche in mezzo ai dolori per questa gravidanza, sono quelli lontani da casa. Ai momenti felici non penso nemmeno più, sono persi per sempre. Il venerdì sera mi riempie di terrore: mi aspettano due interi giorni pieni di disprezzo e rabbia.
All'apparenza sono un cliché: giovane e già moglie, già madre, prigioniera di un matrimonio infelice e...nuovamente incinta. Dietro però c'è una laurea brillante, un lavoro che amo con tutta me stessa, un matrimonio che per quasi due anni é stato molto, molto felice.
Mio marito non è felice, fa un lavoro che tollera, e deve farlo per molte ore al giorno, non ha amici che non siano i miei...non li aveva nemmeno quando eravamo ragazzi, non ha passioni e ha problemi nel controllare la rabbia che rifiuta di accettare. Ha anche, ma questo è un pensiero mio, un doc, che ci (mi) rende la vita un inferno. Ogni sera ripete i medesimi gesti, per almeno due ore. Se cambio qualcosa va su tutte le furie, se la routine cambia va su tutte le furie, ogni sera é una successione di piccole esplosioni...non parliamo, non ci tocchiamo. Se provo mi allontana o dice che sono ridicola. Il problema, forse, é che io posso essere felice nonostante lui...mi basta sopportare le ore che passiamo assieme, sopravvivere ai terribili week end...ma lui no. Mi tormenta in 1000 piccoli modi, ed è piuttosto originale nel trovare nuovi modi per farmi orrore. Schernisce me, sminuisce il mio lavoro, ci tiene a farmi sapere che valgo poco. E poi si riempie di rabbia, vedendo che la cosa non mi tocca.
Ho fatto tutto ciò che era in mio potere: ho pregato e blandito e minacciato. Ho cercato uno psichiatra e gli ho preso un appuntamento a cui non è mai andato. É stato da uno psicologo, dopo ripetuti pianti e minacce, per meno di un mese, decretando poi che era una sciocchezza. Rifiuta esami guardandomi come una pazza quando gli dico che avrebbe bisogno di un aiuto serio. Non ha mai più alzato le mani su di me, dopo un paio di volte, ma la distanza e il disprezzo sono peggiori.
Come ho già raccontato ebbe un lieve trauma cranico anni fa...ma dubito sia la causa degli attuali problemi.
I momenti migliori della mia giornata, anche in mezzo ai dolori per questa gravidanza, sono quelli lontani da casa. Ai momenti felici non penso nemmeno più, sono persi per sempre. Il venerdì sera mi riempie di terrore: mi aspettano due interi giorni pieni di disprezzo e rabbia.
[#1]
Gentile signora,
se Suo marito Le alza le mani e la offende in diversi modi, stiamo parlando di violenza fisica e psicologica.
Quindi Lei deve fare qualcosa per se stessa e per i Suoi figli.
Mi pare ovvio che Suo marito non vorrà rivolgersi allo psicologo né allo psichiatra: non ha neppure la consapevolezza di avere un problema.
Quindi accolgo il Suo sfogo, ma deve rivolgersi ad un Centro Antiviolenza della citta.
Cordiali saluti,
se Suo marito Le alza le mani e la offende in diversi modi, stiamo parlando di violenza fisica e psicologica.
Quindi Lei deve fare qualcosa per se stessa e per i Suoi figli.
Mi pare ovvio che Suo marito non vorrà rivolgersi allo psicologo né allo psichiatra: non ha neppure la consapevolezza di avere un problema.
Quindi accolgo il Suo sfogo, ma deve rivolgersi ad un Centro Antiviolenza della citta.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Non è che alza le mani: é capitato due volte in nove anni di conoscenza che durante un acceso litigio mi abbia tirato addosso degli oggetti...ma io dopo feci altrettanto. Quanto alle offese...é un escalation da entrambe le parti. Il problemi é il suo comportamento verso di me (non verso il bambino, é un buon padre), ma, più in generale, i problemi che ha: é insoddisfatto, vittima delle sue manie, perennemente arrabbiato e frustrato. Io so a mia volta essere crudele, quindi non mi definirei una vittima innocente...siamo entrambi vittime di questo matrimonio, che pure è stato molto felice. Un anno fa abbiamo traslocato e i problemi sono cominciati da li...ho addirittura pensato che sia la casa ad essere maledetta, dubitando poi della mia sanitá mentale.
[#3]
Utente
Questo è inoltre solo il peggio...non rimarrei sposata, se temessi per me o per mio figlio. Per lui, in effetti, resisto. Per lui e per gli spiragli di luce che talvolta vedo, quando mio marito torna ad essere quello che era. Se decidessi di andarmene di casa é probabile che per mio marito sarebbe un sollievo: non me lo impedirebbe. Sono economicamente indipendente, ho una forte rete familiare e amica alle spalle e sono abbastanza colta e informata da sapermi difendere: non sono la vittima passiva e sola che deve scappare ds un aguzzino. Se mio marito é un aguzzino, e sovente lo é, sono io a decidere di sopportare. Perché lavora 11 ore al giorno, perché è lui a tenere la casa( una delle sue ossessioni), a lavare, a stirare, a cucinare per noi, perché la sera gioca con nostro figlio e ridono insieme. Anche se tra noi è rimasto solo gelo e disprezzo (reciproco, come dico nel titolo, anche se io non lo manifesto quanto lui).
[#4]
<<spiragli di luce che talvolta vedo, quando mio marito torna ad essere quello che era
<<sono io a decidere di sopportare
Se nonostante 11 ore al giorno di lavoro, lui ancora si occupa di voi, sia pure con gelo e disprezzo nella coppia, che significa per lui? E per Lei?
E perchè Lei decide di sopportare? paura? Pena? O che altro?
<<sono io a decidere di sopportare
Se nonostante 11 ore al giorno di lavoro, lui ancora si occupa di voi, sia pure con gelo e disprezzo nella coppia, che significa per lui? E per Lei?
E perchè Lei decide di sopportare? paura? Pena? O che altro?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#5]
Gentile utente, dovrebbe a mio parere parlare almeno col medico di base che la indirizzi presso una struttura adeguata, sembra proprio che ci sia una componente che deriva dal trauma subito in questi rituali che servono a rassicurare lui e a far disperare lei.. Decidere di sopportare se servisse ad avere un prospettiva migliore potrebbe essere accettabile, ma non mi pare che le cose siano così.. Vada lei a spiegare e a chiedere aiuto, l'aria di tensione irrespirabile non fa bene a nessuno , neanche al bambino.. Le consiglio di farsi coraggio e prendere la cosa in mano, lei è in gamba, intelligente, si dia aiuto..
Restiamo in attesa..
Restiamo in attesa..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#6]
"problema, forse, é che io posso essere felice nonostante lui.."
Leggendola, gentile signora, mi sembra di capire che "lei può essere felice anche senza di lui"
Mi sbaglio?
Una bella laurea, un lavoro che ama, ricordi di un amore che amore non è più...così giovane e così infelice.
Se suo marito non desidera farsi aiutare, forse dovrebbe farlo lei, prima di tutto per se stessa e poi per i suoi figli, la vita è una ed una sola vale la pena di viverla, non di subirla...
Anche il doc può essere curato, così come suggerito dalle Colleghe.
Cari auguri
Leggendola, gentile signora, mi sembra di capire che "lei può essere felice anche senza di lui"
Mi sbaglio?
Una bella laurea, un lavoro che ama, ricordi di un amore che amore non è più...così giovane e così infelice.
Se suo marito non desidera farsi aiutare, forse dovrebbe farlo lei, prima di tutto per se stessa e poi per i suoi figli, la vita è una ed una sola vale la pena di viverla, non di subirla...
Anche il doc può essere curato, così come suggerito dalle Colleghe.
Cari auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#7]
Utente
Perché sopporto? Per diverse ragioni: perché mio figlio adora suo padre e la cosa è reciproca, perché brevi istanti di serenità a volte ci sono ancora, perché è più comodo, perché sono all'inizio di una gravidanza non facilissima...
Mi ero già rivolta al medico di base, che mi aveva dato il numero dello psichiatra a cui mio marito rifiuta di andare...e io non ho evidentemente gli strumenti per convincerlo.
Mio marito non è una persona cattiva. Di base é sfinito, logorato come me dal lavoro massacrante e dalle sue manie. So che invidia il fatto che io ami il mio lavoro e la leggerezza con cui prendo le cose, casa inclusa. Da qui il suo accanimento continuo. Non parlo più con lui della mia giornata, perché era occasione di battute sarcastiche e critiche. Cammino sulle uova ogni sera, fino a quando si addormenta. Non usciamo perché vorrebbe dire rompere le sue abitudini serali. Ha sempre avuto, fin da quando lo conosco, piccoli doc, ma erano limitati (li ha anche il bambino, tra l'altro) ci scherzavamo sopra. Nell'ultimo anno sono peggiorati notevolmente...spero sia solo un periodo che poi passerà.
Mi ero già rivolta al medico di base, che mi aveva dato il numero dello psichiatra a cui mio marito rifiuta di andare...e io non ho evidentemente gli strumenti per convincerlo.
Mio marito non è una persona cattiva. Di base é sfinito, logorato come me dal lavoro massacrante e dalle sue manie. So che invidia il fatto che io ami il mio lavoro e la leggerezza con cui prendo le cose, casa inclusa. Da qui il suo accanimento continuo. Non parlo più con lui della mia giornata, perché era occasione di battute sarcastiche e critiche. Cammino sulle uova ogni sera, fino a quando si addormenta. Non usciamo perché vorrebbe dire rompere le sue abitudini serali. Ha sempre avuto, fin da quando lo conosco, piccoli doc, ma erano limitati (li ha anche il bambino, tra l'altro) ci scherzavamo sopra. Nell'ultimo anno sono peggiorati notevolmente...spero sia solo un periodo che poi passerà.
[#9]
Gentile Signora,
la situazione che descrive è delicata, tanto più che è incinta, un periodo in cui si ha particolarmente bisogno di serenità, di supporto emotivo da parte del partner, di condivisione per prepararsi ad accogliere il nuovo nato in un clima sereno, così come anche l'altro vostro bimbo ha bisogno di un ambiente familiare senza conflitti e tensioni per un suo equilibrato sviluppo.
Dato che suo marito non riconosce il problema, potrebbe lei in prima persona rivolgersi a uno specialista anche per sapere come agganciarlo in un consulto.
Si può rivolgere al servizo pubblico, presso le strutture ASL del suo territorio oppure privatamente a un terapeuta familiare che saprà poi suggerirle la strada più opportuna alla luce di ogni elemento utile .
Questo naturalmente se non fossero in corso violenze (consideri che la violenza non è solo fisica) altrimenti vale quanto le è stato risposto dalla Collega in replica#1.
Molti auguri
la situazione che descrive è delicata, tanto più che è incinta, un periodo in cui si ha particolarmente bisogno di serenità, di supporto emotivo da parte del partner, di condivisione per prepararsi ad accogliere il nuovo nato in un clima sereno, così come anche l'altro vostro bimbo ha bisogno di un ambiente familiare senza conflitti e tensioni per un suo equilibrato sviluppo.
Dato che suo marito non riconosce il problema, potrebbe lei in prima persona rivolgersi a uno specialista anche per sapere come agganciarlo in un consulto.
Si può rivolgere al servizo pubblico, presso le strutture ASL del suo territorio oppure privatamente a un terapeuta familiare che saprà poi suggerirle la strada più opportuna alla luce di ogni elemento utile .
Questo naturalmente se non fossero in corso violenze (consideri che la violenza non è solo fisica) altrimenti vale quanto le è stato risposto dalla Collega in replica#1.
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#10]
Gentile signora,
Come fa ad essere tranquilla quando ci dice:
< Ha sempre avuto, fin da quando lo conosco, piccoli doc, ma erano limitati
<<Nell'ultimo anno sono peggiorati notevolmente...spero sia solo un periodo che poi passerà.
Ma soprattutto:
<< li ha anche il bambino-.
Come fa ad assumersi una così impegnativa responsabilità verso il piccolo?
Come fa ad essere tranquilla quando ci dice:
< Ha sempre avuto, fin da quando lo conosco, piccoli doc, ma erano limitati
<<Nell'ultimo anno sono peggiorati notevolmente...spero sia solo un periodo che poi passerà.
Ma soprattutto:
<< li ha anche il bambino-.
Come fa ad assumersi una così impegnativa responsabilità verso il piccolo?
[#11]
"Se mio marito é un aguzzino, e sovente lo é, sono io a decidere di sopportare. "
Gentile signora,
come Le dicevo nella risposta n. 1, mi pare che la situazione sia piuttosto pesante, così come sembra ci sia poca consapevolezza da parte Sua.
La violenza è un fenomeno trasversale a tutti i ceti sociali e a donne di diversa cultura, non deve mica immaginare che solo donne povere e che non hanno studiato possano incappare in uomini violenti.
Il fatto che la violenza fisica sia accaduta solo due volte non significa nulla, perché potrebbe riaccadere. Certamente Lei, restituendo lo schiaffo, ha riportato la relazione con Suo marito sul piano paritario. Però non si senta in colpa sull'averlo in qualche maniera provocato. NON esiste provocazione che può giustificare la violenza!
Se la Sua strategia è quella di sopportare perché preferisce che Suo figlio abbia il papà vicino, noi non possiamo aiutarLa. Se invece vuole risolvere il problema è fondamentale per il Suo benessere e quello dei Suoi figli, che Lei prenda posizione e che si faccia tutelare.
Cordiali saluti,
Gentile signora,
come Le dicevo nella risposta n. 1, mi pare che la situazione sia piuttosto pesante, così come sembra ci sia poca consapevolezza da parte Sua.
La violenza è un fenomeno trasversale a tutti i ceti sociali e a donne di diversa cultura, non deve mica immaginare che solo donne povere e che non hanno studiato possano incappare in uomini violenti.
Il fatto che la violenza fisica sia accaduta solo due volte non significa nulla, perché potrebbe riaccadere. Certamente Lei, restituendo lo schiaffo, ha riportato la relazione con Suo marito sul piano paritario. Però non si senta in colpa sull'averlo in qualche maniera provocato. NON esiste provocazione che può giustificare la violenza!
Se la Sua strategia è quella di sopportare perché preferisce che Suo figlio abbia il papà vicino, noi non possiamo aiutarLa. Se invece vuole risolvere il problema è fondamentale per il Suo benessere e quello dei Suoi figli, che Lei prenda posizione e che si faccia tutelare.
Cordiali saluti,
[#12]
Utente
Ma soprattutto:
<< li ha anche il bambino-.
Come fa ad assumersi una così impegnativa responsabilità verso il piccolo?
Ma come si può permettere di dire una cosa del genere basandosi su due righe scritte? É questa la sua serietà professionale?
Mio figlio ama ripetere alcuni gesti precisi in alcuni momenti precisi: da bambina lo facevo anch'io. Il pediatra lo sa e finché questo non lo condiziona profondamente, o non gli suscita ansia, sostiene che non sia il caso di preoccuparsi.
Per il resto, il mio consulto su questa sezione finisce qui.
<< li ha anche il bambino-.
Come fa ad assumersi una così impegnativa responsabilità verso il piccolo?
Ma come si può permettere di dire una cosa del genere basandosi su due righe scritte? É questa la sua serietà professionale?
Mio figlio ama ripetere alcuni gesti precisi in alcuni momenti precisi: da bambina lo facevo anch'io. Il pediatra lo sa e finché questo non lo condiziona profondamente, o non gli suscita ansia, sostiene che non sia il caso di preoccuparsi.
Per il resto, il mio consulto su questa sezione finisce qui.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 18.6k visite dal 13/03/2015.
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