Infatuazione per un uomo più grande di 20 anni

Buonasera,
Sono una ragazza di 23 anni. Studio e contemporaneamente lavoro come stagista in una rappresentanza istituzionale.
Da 5 mesi vivo una "relazione" intellettuale (e non?), non so come altro definirla, con un mio superiore. Lui ha 47 anni ed è sposato (matrimonio combinato) con figli, ed è musulmano.
Credo sia iniziato tutto per caso, lui non era ancora propriamente il mio capo.
Abbiamo iniziato a chiacchierare nei momenti liberi e messaggiare oltre orario di lavoro; poi, siamo stati lontani fisicamente per un po' ed è stato il momento in cui abbiamo legato di più. Condividiamo l'amore per la musica e la poesia, e siamo inguaribili sognatori. Ho cominciato a fidarmi di lui, e lui ha fatto lo stesso, possiamo definirci amici. Abbiamo passato bei momenti insieme, dalla corsa la sera ai pomeriggi a passeggiare e ridere come bambini. Teniamo questa "amicizia" nascosta a tutti, colleghi compresi. Gioiamo delle piccole cose e dei pensieri e piccole cure l'uno per l'altro. Un sorriso per un cioccolatino tra i documenti, una faccia buffa in momenti inappropriati in ufficio, nomi in codice.
Dai regali, dal tipo di confidenze che condivideva e dai gesti di tenerezza nei miei confronti avrei dovuto capirlo, ma ho fatto finta di ignorare i segnali fino a quando non mi ha chiaramente detto di essere innamorato di me. Ho cercato di spiegargli che non è così, che è solo attratto dalla giovinezza e beata spensieratezza ma lui continua a sostenere di aver perso la testa per me come persona.
Si è spesso lamentato di come non abbia mai provato quello che prova adesso e desidera essere vent'anni più giovane per poter tranquillamente avermi (psycho?).
Io sono confusa e mi sento male al solo pensiero di stare con un uomo in queste condizioni, provo un senso di disgusto e credo sia moralmente sbagliato quello che sta succedendo però a volte dimentico che lui sia così grande e credo di essere attratta da lui. Al di là della stima e dell'ammirazione che provo per lui (in futuro vorrei fare ciò che fa lui) credo di provare qualcos'altro perché è sempre, costantemente nei miei pensieri. E continuiamo a dire di non essere legati l'uno all'altro ma non riesco a liberarmene e non credo di volere.
A noi donne piacciono le attenzioni, ma questa cosa, cos'è? Non la capisco e non riesco a capire come sono potuta arrivare tanto lontano.
Sono fidanzata da tre anni con un mio coetaneo. E ho chiesto un periodo di pausa perché mi sentivo soffocata.
Quanti anni di sedute terapeutiche mi servono per risolvere tutto questo?
Scherzi a parte, se qualcuno riuscisse a farmi capire ciò che non riesco a vedere, ve ne sarei immensamente grata.
Vi ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

a mio avviso bisogna fare chiarezza dentro di te e poi con quest'uomo.
Intanto partiamo da una situazione in cui quest'uomo è sposato e quindi -sebbene abbia detto di essere innamorato di te- non può darti molto, se magari tu ti aspetti qualcosa di più.

Inoltre oltre alle attenzioni, spesso è la clandestinità di una relazione ad essere eccitante: tu come stai in questa situazione?
Che cosa ti ha spinto alla pausa di riflessione?
Come era la relazione con il tuo ragazzo?
Che cosa ti piace in quest'uomo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa,

La ringrazio per la celere risposta, è stata molto gentile.

-Io non so come sto. Non mi aspetto niente da lui e so già che è una cosa fine a se stessa, non ha futuro però non riesco a smettere di passare del tempo con lui perché mi piace, mi fa stare bene parlare con lui. All'inizio vedevo in lui solo un uomo triste incastrato in una vita complicata, e vederlo sorridere e spensierato quando eravamo insieme, mi faceva stare bene.
Qualcosa è cambiato in me, in un certo momento che non riesco ad identificare con precisione.
Lo osservo, lo scruto quando mi è difronte per capire cosa pensa o cosa vuole perché sono curiosa di lui (non so se rendo l'idea).
-La pausa di riflessione l'ho voluta perché non mi sentivo felice, ero arrivata al punto di non sopportare qualunque cosa dicesse il mio ragazzo. Siamo molto diversi, io sono un po' uno spirito libero incline al continuo cambiamento, mi piacciono le avventure e ho bisogno di cambiare sempre, qualsiasi cosa. Mi servono i miei "colpi di testa", i viaggi dell'ultimo minuto, le repentine decisioni e le imprevedibili occasioni della vita mi eccitano. Mi entusiasmo per ogni piccola cosa.
Lui è l'opposto, il cambiamento non fa per lui, e uccide il mio entusiasmo, uccide i miei progetti futuri ai quali sempre penso e aggiungo dettagli giorno per giorno. Prima mi bastava lui, mi bastava "noi". Adesso voglio me, trovare me, pensare solo a me e fare ciò che mi sento di fare senza avere lui che ha sempre qualcosa da dire. Con la pausa pensavo di scegliere me, su tutti e tutto.
Siamo stati molto uniti fin dall'inizio, e credo sia ciò che mi ha rovinato a lungo andare.
- L'uomo: mi piace la sua mente, il modo in cui pensa (molto simile al mio) e i suoi interessi. Mi piace come mi tratta, e la considerazione che ha per me. Mi stima e crede tanto in me, mi sprona quando credo di non farcela (con lo studio, per esempio) e a lavoro mi fa sentire importante, assegnandomi compiti particolari. E' un uomo molto buono/benevolo con tutti, lo ammiro tanto. Fisicamente non è certo il massimo ma è affascinante. E mi attrae, le farfalle allo stomaco ci sono spesso. Credo tuttavia che mi abbia fatto una specie di lavaggio del cervello, nel senso che credo abbia manipolato e corrotto la mia mente con troppe e accurate attenzioni, e poi dalla mente arrivare al cuore è un attimo!

Parlo tanto. Mi perdoni.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Sembra quindi che Lei sia stata sedotta da quest'uomo, ma ora che cosa intende fare?
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile ragazza, il rapporto col suo ragazzo sembra proprio in crisi, come succede spesso negli amori giovanili, perchè si perde il passo, la sicurezza e l'attaccamento non bastano più..
Innamorarsi del capo ? frequentissimo , un uomo più grande che sa cosa dire e cosa fare , attento, complice,..importante, in gamba, .. che rapporto ha lei con suo padre?, con la sua infanzia, che bambina, che adolescente è stata..?
A questo deve pensare e riflettere anche con un Collega de visu..ritorno dell'Edipo.. ?
Cosa ne pensa ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#5]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile ragazza,

<<A noi donne piacciono le attenzioni, ma questa cosa, cos'è? Non la capisco e non riesco a capire come sono potuta arrivare tanto lontano.<<

A noi donne piaccione le attenzioni, agli uomini piace sedurre...
Attirare le attenzioni di un uomo molto più adulto: la razionalità dice
<<che è solo attratto dalla giovinezza e beata spensieratezza >>
e forse è vero.

Complice il fatti che il suo fidanzato uccide i suoi progetti, Lei si è lasciata invischiare in questo rapporto che - per altri versi -
<<al solo pensiero di stare con un uomo in queste condizioni, provo un senso di disgusto e credo sia moralmente sbagliato quello che sta succedendo però a volte dimentico che lui sia così grande e credo di essere attratta da lui.

E' urgente e importante che Lei abbia una consulenza con un nostro Collega psicoterapeuta, che La aiuti a capire quanto sta/LE sta succedendo. Questo per non perdersi in percorsi incerti e di cui non è sicura.


Saluti cari.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/