Abbuffate, studio, amore e depressione
Buonasera, scrivo qui perché è davvero troppo tempo che lotto contro me stessa.
Sono più di 4 anni ormai che soffro di BED, anche se sono migliorata molto dalla situazione iniziale: prima le abbuffate erano quasi giornaliere, poi sono arrivata a stare mesi senza abbuffarmi e ora le cose sono nuovamente peggiorate. Tutto iniziò da una storia di anoressia causata da una sofferenza amorosa, con il ragazzo con il quale mi sono successivamente rifidanzata.
A settembre sono stata lasciata dopo una storia, con il mio primo ed unico ragazzo, di sei anni, senza motivi validi, e ad ottobre ho iniziato il corso in medicina.. Il mondo mi è crollato addosso quando sono stata lasciata, e con l'inizio dell'Università sono andata definitivamente nel panico: ho perso la motivazione ad andare avanti, sentivo che avevo bisogno di sfogarmi e di non fare niente di impegnativo ma allo stesso tempo ero obbligata a farlo, e sentivo che dovevo farlo, ma non ci riuscivo, perché finivo quasi tutti i giorni piangendo e mangiando..
Mi sono rovinata, fisicamente e mentalmente: sono ingrassata 5kg, il mio viso si è riempito di macchie e con tutto questo la mia già bassa autostima è crollata. Mi sono ritrovata a fare una corsa allucinante per preparare gli esami, che fortunatamente ho passato, ma ora la situazione non sembra esser migliorata.
Sento che l'università è pesa come un macigno, non riesco ad affrontarla perché non trovo la motivazione per essere felice e sorridente come vorrei, perché probabilmente non sono abituata a non avere accanto qualcuno per il quale sono importante, qualcuno su cui poter far sempre affidamento, al quale dare affetto, con il quale ridere e scherzare nonostante tutti i problemi..
Quando, dopo pranzo, devo iniziare a studiare, sono costretta a chiedere a mamma di chiudere la porta della cucina per evitare di andarci compulsivamente a mangiare qualsiasi cosa mi dia soddisfazione; ho deciso di fare così perché, quando la porta è aperta e devo studiare, di fronte alla minima difficoltà sono tentata ad andare a mangiare, e non riesco a concentrarmi..
Sto pensando seriamente di passare ad un corso di studi più leggero che mi permetta di avere una vita sociale sufficientemente ampia per poter guarire e curare me stessa con tranquillità, ma con tutto lo sforzo che ho fatto per entrare non so se potrebbe essere la scelta giusta.. Sento di aver fatto un lavoro enorme ad essermi data da fare con lo studio universitario senza alcun vero sfogo, però sento anche di non aver voglia di andare avanti così.. Mi piacerebbe concentrarmi su me stessa, coccolarmi, fare cose che non ho mai fatto come un corso di canto, di ballo, andare ad imparare l'inglese, ma in questa situazione sono con le mani legate.. Magari se stessi bene questi desideri non li avrei, magari è il mio cervello che cerca di scappare dagli ostacoli, però è una situazione terribile.. E l'unica reazione che riesco ad avere di fronte a tutto questo è mangiare..
Vorrei avere qualche giudizio sulla mia situazione, e qualche consiglio su come potrei affrontarla al meglio, soprattutto per uscire da questa mancanza di motivazione..
Sono più di 4 anni ormai che soffro di BED, anche se sono migliorata molto dalla situazione iniziale: prima le abbuffate erano quasi giornaliere, poi sono arrivata a stare mesi senza abbuffarmi e ora le cose sono nuovamente peggiorate. Tutto iniziò da una storia di anoressia causata da una sofferenza amorosa, con il ragazzo con il quale mi sono successivamente rifidanzata.
A settembre sono stata lasciata dopo una storia, con il mio primo ed unico ragazzo, di sei anni, senza motivi validi, e ad ottobre ho iniziato il corso in medicina.. Il mondo mi è crollato addosso quando sono stata lasciata, e con l'inizio dell'Università sono andata definitivamente nel panico: ho perso la motivazione ad andare avanti, sentivo che avevo bisogno di sfogarmi e di non fare niente di impegnativo ma allo stesso tempo ero obbligata a farlo, e sentivo che dovevo farlo, ma non ci riuscivo, perché finivo quasi tutti i giorni piangendo e mangiando..
Mi sono rovinata, fisicamente e mentalmente: sono ingrassata 5kg, il mio viso si è riempito di macchie e con tutto questo la mia già bassa autostima è crollata. Mi sono ritrovata a fare una corsa allucinante per preparare gli esami, che fortunatamente ho passato, ma ora la situazione non sembra esser migliorata.
Sento che l'università è pesa come un macigno, non riesco ad affrontarla perché non trovo la motivazione per essere felice e sorridente come vorrei, perché probabilmente non sono abituata a non avere accanto qualcuno per il quale sono importante, qualcuno su cui poter far sempre affidamento, al quale dare affetto, con il quale ridere e scherzare nonostante tutti i problemi..
Quando, dopo pranzo, devo iniziare a studiare, sono costretta a chiedere a mamma di chiudere la porta della cucina per evitare di andarci compulsivamente a mangiare qualsiasi cosa mi dia soddisfazione; ho deciso di fare così perché, quando la porta è aperta e devo studiare, di fronte alla minima difficoltà sono tentata ad andare a mangiare, e non riesco a concentrarmi..
Sto pensando seriamente di passare ad un corso di studi più leggero che mi permetta di avere una vita sociale sufficientemente ampia per poter guarire e curare me stessa con tranquillità, ma con tutto lo sforzo che ho fatto per entrare non so se potrebbe essere la scelta giusta.. Sento di aver fatto un lavoro enorme ad essermi data da fare con lo studio universitario senza alcun vero sfogo, però sento anche di non aver voglia di andare avanti così.. Mi piacerebbe concentrarmi su me stessa, coccolarmi, fare cose che non ho mai fatto come un corso di canto, di ballo, andare ad imparare l'inglese, ma in questa situazione sono con le mani legate.. Magari se stessi bene questi desideri non li avrei, magari è il mio cervello che cerca di scappare dagli ostacoli, però è una situazione terribile.. E l'unica reazione che riesco ad avere di fronte a tutto questo è mangiare..
Vorrei avere qualche giudizio sulla mia situazione, e qualche consiglio su come potrei affrontarla al meglio, soprattutto per uscire da questa mancanza di motivazione..
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Gentile Utente,
Il cibo con la sua sofferenza associata, ha sempre un significato simbolico...
Assolve a svariati significati: antidepressivo, ansiolitico, una madre amorevole, un amante mancante e così via,,,
Ridare il giusto significato di nutrimento e di conseguenza restituirle qualità di vita , è compito dello psicologo.
Si rivolga ad una struttura pubblica dove troverà clinici validi che potranno aiutarla
Il cibo con la sua sofferenza associata, ha sempre un significato simbolico...
Assolve a svariati significati: antidepressivo, ansiolitico, una madre amorevole, un amante mancante e così via,,,
Ridare il giusto significato di nutrimento e di conseguenza restituirle qualità di vita , è compito dello psicologo.
Si rivolga ad una struttura pubblica dove troverà clinici validi che potranno aiutarla
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.8k visite dal 10/03/2015.
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