Slave femdom
Buon giorno a tutti.
Io vivo un disagio semplice da spiegare ma molto complesso da vivere.
Si tratta di un conflitto fra ideologie differenti: da un lato sono un seguace del Femdom, della ginarchia, delle teorie di estinzione del maschio, etc..., dall'altro lato sono un uomo di cultura (cultura che se ne va sempre via), di solito imparziale, immoralista (a maggior ragione non dovrei seguire una morale come quella Femdom), convinto che comunque sia in gran parte di origine virile e mascolina tutto ciò che rende onore alla nostra società e alle nostre attività intellettuali.
Nella pratica sono uno slave ed il mio desiderio, il mio godimento, la mia "spontaneità", mi vorrebbero ai piedi di una bella donna, succube di lei e suo schiavo: uno schiavo completo, il mio desiderio più grande è quello di servire una donna in tutto e per tutto, annullare la mia identità sociale come schiavo. Ho anche fantasie più intricate come quella di essere ucciso o mangiato da una donna.
Questi miei desideri però non sono solitari. Io credo che l'essenza della verità e quindi di tutto ciò che nella vita per me ha significato (cioè la cultura, il sapere) sia la libertà e questo mio credere mi porta alla paura di vivere la mia schiavitù, il mio asservimento. Io non voglio rinunciare alla mia libertà e, cosa ancora pegiore, non voglio rinunciare "spontaneamente" alla mia libertà: è proprio questo che mi terrorizza, che mi tormenta, che mi rattrista. La cosa terrificante è che io, da libero, scelga la schiavitù, come se fosse il mio destino metafisico o come se la natura mi avesse creato senza il valore dell'autonomia.
Sono convinto di essere vittima di una specie di "brainwashing". Tutto iniziò quando volli accrescere il mio piacere sessuale e scoprii in internet le chiacchiere (tutte bugi, visto che non ha alcun effetto) sul punto L. Questo mi portò a provare lo strapon e di seguito varie tappe fino a diventare quello che sono ora: uno che si eccita a sentirsi chiamare idiota e schiavo mentre lecca i piedi sporchi di una femmina, si fa frustare, vestire da donna e spennare economicamente. La cosa mostruosa è che probabilmente sono molto più intelligente di chi mi chiama idiota, sono anche bello, ho capacità pratiche che mi consentirebbero di essere libero. Credo che il lavaggio del cervello me l'abbia fatto la pornografia di genere femdom e le varie Mistress che ho incontrato.
Io non voglio continuare: vorrei che da un giorno all'altro questi desideri sparissero. Vorrei tornare ad essere come ero prima: buono sì, ma dignitoso, gentile, ma saldo nei miei principi, brillante, ma allegro, servile nei confronti del prossimo, ma capace di assumere il controllo di ogni situazione. Io ero dotato di leadership che ora è andata a farsi benedire.
La cosa che più mi spaventa e che percepisco come una violenza. E' questo sentirmi dire dalla mia coscienza: "tu sei così, sei uno schiavo, è la tua natura e non puoi farci niente: sarai felice solo se lo accetterai".
Io vivo un disagio semplice da spiegare ma molto complesso da vivere.
Si tratta di un conflitto fra ideologie differenti: da un lato sono un seguace del Femdom, della ginarchia, delle teorie di estinzione del maschio, etc..., dall'altro lato sono un uomo di cultura (cultura che se ne va sempre via), di solito imparziale, immoralista (a maggior ragione non dovrei seguire una morale come quella Femdom), convinto che comunque sia in gran parte di origine virile e mascolina tutto ciò che rende onore alla nostra società e alle nostre attività intellettuali.
Nella pratica sono uno slave ed il mio desiderio, il mio godimento, la mia "spontaneità", mi vorrebbero ai piedi di una bella donna, succube di lei e suo schiavo: uno schiavo completo, il mio desiderio più grande è quello di servire una donna in tutto e per tutto, annullare la mia identità sociale come schiavo. Ho anche fantasie più intricate come quella di essere ucciso o mangiato da una donna.
Questi miei desideri però non sono solitari. Io credo che l'essenza della verità e quindi di tutto ciò che nella vita per me ha significato (cioè la cultura, il sapere) sia la libertà e questo mio credere mi porta alla paura di vivere la mia schiavitù, il mio asservimento. Io non voglio rinunciare alla mia libertà e, cosa ancora pegiore, non voglio rinunciare "spontaneamente" alla mia libertà: è proprio questo che mi terrorizza, che mi tormenta, che mi rattrista. La cosa terrificante è che io, da libero, scelga la schiavitù, come se fosse il mio destino metafisico o come se la natura mi avesse creato senza il valore dell'autonomia.
Sono convinto di essere vittima di una specie di "brainwashing". Tutto iniziò quando volli accrescere il mio piacere sessuale e scoprii in internet le chiacchiere (tutte bugi, visto che non ha alcun effetto) sul punto L. Questo mi portò a provare lo strapon e di seguito varie tappe fino a diventare quello che sono ora: uno che si eccita a sentirsi chiamare idiota e schiavo mentre lecca i piedi sporchi di una femmina, si fa frustare, vestire da donna e spennare economicamente. La cosa mostruosa è che probabilmente sono molto più intelligente di chi mi chiama idiota, sono anche bello, ho capacità pratiche che mi consentirebbero di essere libero. Credo che il lavaggio del cervello me l'abbia fatto la pornografia di genere femdom e le varie Mistress che ho incontrato.
Io non voglio continuare: vorrei che da un giorno all'altro questi desideri sparissero. Vorrei tornare ad essere come ero prima: buono sì, ma dignitoso, gentile, ma saldo nei miei principi, brillante, ma allegro, servile nei confronti del prossimo, ma capace di assumere il controllo di ogni situazione. Io ero dotato di leadership che ora è andata a farsi benedire.
La cosa che più mi spaventa e che percepisco come una violenza. E' questo sentirmi dire dalla mia coscienza: "tu sei così, sei uno schiavo, è la tua natura e non puoi farci niente: sarai felice solo se lo accetterai".
[#1]
Gentile signore,
visto che come lei stesso dice "vivo un disagio semplice da spiegare ma molto complesso da vivere" e comprendendo pienamente la sua difficile situazione, le consiglio di contattare da vicino un collega, uno psicoterapeuta con specializzazione in sessuologia clinica, che la possa aiutare a lavorare su più fronti, in modo da comprendere cosa c'è dietro questa sua scelta sessuale e ridurre la sua sofferenza e ambivalenza.
Si faccia coraggio e racconti ad un professionista ciò che ha scritto a noi e vedrà che con un buon percorso psicologico, riuscirà a trovare maggiori risposte e spiegazioni alle sue difficoltà e a trovare delle strategie utili ad affrontarle e superarle....
Buon lavoro
visto che come lei stesso dice "vivo un disagio semplice da spiegare ma molto complesso da vivere" e comprendendo pienamente la sua difficile situazione, le consiglio di contattare da vicino un collega, uno psicoterapeuta con specializzazione in sessuologia clinica, che la possa aiutare a lavorare su più fronti, in modo da comprendere cosa c'è dietro questa sua scelta sessuale e ridurre la sua sofferenza e ambivalenza.
Si faccia coraggio e racconti ad un professionista ciò che ha scritto a noi e vedrà che con un buon percorso psicologico, riuscirà a trovare maggiori risposte e spiegazioni alle sue difficoltà e a trovare delle strategie utili ad affrontarle e superarle....
Buon lavoro
Dott.ssa Angela Sarracino
Psicologa - Psicoterapeuta - Sessuologa clinica
www.sipsec.it
[#2]
Gentile ragazzo,
in effetti vivere qualcosa come una costrizione non è mai piacevole ed è opportuno un intervento psicologico, soprattutto se Lei desidera cambiare perché a disagio, ma non ci riesce.
Con un aiuto psicologico potrà anche prendere maggiore consapevolezza di queste dinamiche, dei significati e delle ragioni che sottendono i Suoi comportamenti.
C'è anche da dire che Lei è molto giovane ed è possibile che ci sia un po' di ansia legata al modo in cui vive la sessualità....
Cordiali saluti,
in effetti vivere qualcosa come una costrizione non è mai piacevole ed è opportuno un intervento psicologico, soprattutto se Lei desidera cambiare perché a disagio, ma non ci riesce.
Con un aiuto psicologico potrà anche prendere maggiore consapevolezza di queste dinamiche, dei significati e delle ragioni che sottendono i Suoi comportamenti.
C'è anche da dire che Lei è molto giovane ed è possibile che ci sia un po' di ansia legata al modo in cui vive la sessualità....
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
<<Credo che il lavaggio del cervello me l'abbia fatto la pornografia di genere femdom e le varie Mistress che ho incontrato.<<
Ci sarebbero tante considerazioni da fare collegate alla sua mail.
- il porno in internet
- la giovane età, dibattuta tra schermo del pc e realtà
- dotato di leadership, ora non più.
Perchè non fare una verifica della sua sessualità in un contesto non giudicante nè ideologico? un nosto Collega La potrebbe aiutare.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Le allego queste letture come spunto di riflessione
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3828-bondage-dominanza-e-sottomissione-un-po-di-teoria.html-
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1613-sessualita-estrema-sado-masochismo-bdsm.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1869-perversioni-sessuali-o-giochi-erotici-terapia-si-terapia-no.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1486-sessualita-malata-le-parafilie-o-perversioni-sessuali.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3828-bondage-dominanza-e-sottomissione-un-po-di-teoria.html-
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1613-sessualita-estrema-sado-masochismo-bdsm.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1869-perversioni-sessuali-o-giochi-erotici-terapia-si-terapia-no.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1486-sessualita-malata-le-parafilie-o-perversioni-sessuali.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 16.7k visite dal 10/03/2015.
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