Senso di inadeguatezza

Salve,,
Voglio esprimere il mio malessere poiché sono molti anni che lo porto dentro e ho provato vari approcci per risolverlo in maniera razionale ma non riesco a liberarmene. Sono un ingegnere elettronico che si è laureato quasi 10 anni fa. Nel percorso di studio che ho affrontato mi sono posto sempre l obiettivo di condurre il mio studio in maniera assennata e proficua. Poi un giorno mi si è proposta l opportunità di fare una parte dei miei studi fuori all estero e quindi di dover scegliere quali esami voler studiare fuori . Ebbene ho preso la scelta di affrontare dei corsi base poichè credevo fossero confrontabili con quelli della mia sede e che non dovessi affrontare le ostilità che alcuni professori creavano. Purtroppo i corsi per cui studiai erano abbastanza più superficiali in qualche caso anche molto distanti dalle materie originali. Avendo poi successivamente compreso che i mesi spesi sarebbero stati persi se avessi rinunciato a proseguire e invece di fatto guadagnati nel caso contrario, ho deciso di portare a termine il mio percorso di formazione all estero. Purtroppo tornando in italia , da allora sono perseguitato da un senso di colpa e di inadeguatezza che mi far star male e che non riesco a superare in ogni rapporto lavorativo. Ho provato a riprendere i libri ma la mole delle informazioni e non avendo una traccia del reale materiale necessario a ricoprire le conoscenze mancanti mi hanno fatto spesso interrompere il mio tentativo a ricucire quella parte di studi che mi manca. Ho bisogno di una chiave interpretativa che mi aiuti.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>ho provato vari approcci per risolverlo in maniera razionale ma non riesco a liberarmene.<<
in che modo ha provato?

Lei tende ad essere rigido nelle sue scelte?
Come nascono i suoi sensi di colpa?





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Utente
Utente
Gentilissimo dottor Del Signore,
Le dirò , prima ho pensato di sfuggire all autocritica, poi di convincermi di non essere l unico ad aver questo tipo di rimpianto, in altro modo a suggerirmi di perfezionarmi col tempo , a convincermi di non essere troppo severo con me stesso . Purtroppo ogni punto di vista aveva una sfaccettatura positiva , ma allo stesso tempo durava poco e spesso ricadevo nel disagio.
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Utente
Utente
In effetti ritengo di essere abbastanza rigido nelle scelte in quanto a coerenza, ma flessibile e disposto all ascolto prima di decidere.

I miei sensi di colpa purtroppo si manifestano come morsi allo stomaco, senso di disagio profondo, Stati di ansia, palpitazioni che sto cercando di controllare con valeriana, gestione del respiro e documentandomi su ogni incertezza del lavoro che si pone con i dialoghi con i miei colleghi che sono ben più grandi ed esperti e che spesso amplificano le mie perplessità.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>I miei sensi di colpa purtroppo si manifestano come morsi allo stomaco, senso di disagio profondo, Stati di ansia, palpitazioni <<
come vede di flessibile c'è ben poco nel suo atteggiamento che tende al controllo, al vaglio (ossessivo?) di ogni variabile che secondo lei potrebbe influire su un determinato comportamento o risultato.

Le strategie che mette in atto non sono funzionali, per questo credo sia necessario fare un colloquio con un Collega di persona.