Ansia da attesa risultati test hiv
Gentilissimi dottori,
Purtroppo a causa di un momento di stupidità ho avuto un rapporto a rischio hiv, mi sono sottoposto al test a 35gg ed è risultato negativo, per essere sicuro dovrò aspettare la risposta di ulteriori test ai quali mi sottoporrò alla fine di settembre e alla fine di ottobre.
Purtroppo dopo il primo test ho avuto dei sintomi che stando a quanto riscontrato su internet sembrerebbero dovuti ad una possibile sieroconversione: linfonodi ingrossati e una diarrea liquidissima per oltre 10 gg.
Ho già avuto risposte dai gentilissimi colleghi di infettivologia ma non sono riuscite a rassicurarmi.
Tutto questo mi ha gettato in uno stato di profonda prostrazione da quale non riesco ad uscire, anche adesso mentre scrivo ho un tremito incontrollabile alle mani, piango tutte le mattine chiuso in bagno in ufficio, consulto febbrilmente internet alla ricerca di ogni minimo indizio di sintomi. Non so come fare per mantenere il controllo fino al prossimo esame, continuo a pensare all'eventualità di essere positivo all'hiv perchè questo comporterebbe l'annientamento della mia vita coniugale e il pensiero di aver rovinato tutta la mia vita per la sciocchezza di una notte non mi fa dormire la notte.
Sono a pezzi ho un'ansia mai provata fino ad ora, ho continuamente pensieri suicidi, penso che se risultassi positivo al test la soluzione migliore sarebbe quella di schiantarmi con lo scooter e morire, penso che per mia figlia sarebbe il male minore piangere un padre morto in un incidente stradale che una separazione con un padre che si ammala di AIDS rifiutato da tutta la famiglia.
Ho pensato di impiccarmi in bagno in ufficio ma per questo mi obbligherebbe a lasciare un messaggio di spiegazioni....
Aiutatemi per favore non so come fare per vincere questa ansia vi prego, ogni giorno che passa mi sento peggio....non so a chi rivolgermi..
Scusatemi ma ho davvero bisogno di aiuto...
Franco
Purtroppo a causa di un momento di stupidità ho avuto un rapporto a rischio hiv, mi sono sottoposto al test a 35gg ed è risultato negativo, per essere sicuro dovrò aspettare la risposta di ulteriori test ai quali mi sottoporrò alla fine di settembre e alla fine di ottobre.
Purtroppo dopo il primo test ho avuto dei sintomi che stando a quanto riscontrato su internet sembrerebbero dovuti ad una possibile sieroconversione: linfonodi ingrossati e una diarrea liquidissima per oltre 10 gg.
Ho già avuto risposte dai gentilissimi colleghi di infettivologia ma non sono riuscite a rassicurarmi.
Tutto questo mi ha gettato in uno stato di profonda prostrazione da quale non riesco ad uscire, anche adesso mentre scrivo ho un tremito incontrollabile alle mani, piango tutte le mattine chiuso in bagno in ufficio, consulto febbrilmente internet alla ricerca di ogni minimo indizio di sintomi. Non so come fare per mantenere il controllo fino al prossimo esame, continuo a pensare all'eventualità di essere positivo all'hiv perchè questo comporterebbe l'annientamento della mia vita coniugale e il pensiero di aver rovinato tutta la mia vita per la sciocchezza di una notte non mi fa dormire la notte.
Sono a pezzi ho un'ansia mai provata fino ad ora, ho continuamente pensieri suicidi, penso che se risultassi positivo al test la soluzione migliore sarebbe quella di schiantarmi con lo scooter e morire, penso che per mia figlia sarebbe il male minore piangere un padre morto in un incidente stradale che una separazione con un padre che si ammala di AIDS rifiutato da tutta la famiglia.
Ho pensato di impiccarmi in bagno in ufficio ma per questo mi obbligherebbe a lasciare un messaggio di spiegazioni....
Aiutatemi per favore non so come fare per vincere questa ansia vi prego, ogni giorno che passa mi sento peggio....non so a chi rivolgermi..
Scusatemi ma ho davvero bisogno di aiuto...
Franco
[#1]
Gentile Utente,
mi sento di tranquillizzarla anche se purtroppo non le servirà a molto. Infatti credo lei abbia sviluppato un temporaneo disturbo d'ansia di tipo acuto, successivo al trauma psicologico legato alla paura del possibile contagio.
Se è come dico io, più lei ricercherà rassicurazioni (anche attraverso internet) più l'ansia aumenterà. Ogni rassicurazione avrà una durata sempre più breve. Per cui credo che una malattia lei ce l'abbia già: l'ansia
E forse i disturbi gastrointestinali ed i tremori sono proprio dovuti alla paura e all'ansia che lei sta provando in questo periodo
Primo consiglio: smetta di cercare sintomi su internet, perchè ne troverà centinaia, alimentando un circolo vizioso pesante, che la porterà a sospettare tra 4 mesi di avere altre malattie oltre alla sieropositività
Secondo consiglio: se non trova subito il modo di controllare l'ansia ed i sentimenti depressivi (pessimismo, ideazione suicidaria, ecc.) andrà a finire che succederà proprio quello che teme: farsi "beccare" dalla famiglia.
Mettiamo poi che i successivi test risultino negativi, però l'hanno beccata per colpa dell'ansia: si mangerebbe le mani per anni!
Allora,lei adesso faccia una bella cosa. Visto che è di Firenze si colleghi al sito www.ipsico.org, dove troverà un gruppo di psicoterapeuti specializzati nella gestione dell'ansia. Deve chiamare SUBITO uno specialista chiedendo una consulenza, se vuole evitare di combinare guai per colpa dell'ansia
Vedrà che in pochissimo tempo riuscirà a riprendere il controllo sulle proprie reazioni emotive. Inoltre se pensa all'ansia si tiene la mente occupata. (si legga anche questo articolo https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html ma solo DOPO aver preso un appuntamento, mi sono spiegato?)
Mi sono dimenticato di rassicurarla, ma se ha letto la mia mail fin qui credo non ne avrà bisogno: ha qualcos'altro da fare adesso
mi sento di tranquillizzarla anche se purtroppo non le servirà a molto. Infatti credo lei abbia sviluppato un temporaneo disturbo d'ansia di tipo acuto, successivo al trauma psicologico legato alla paura del possibile contagio.
Se è come dico io, più lei ricercherà rassicurazioni (anche attraverso internet) più l'ansia aumenterà. Ogni rassicurazione avrà una durata sempre più breve. Per cui credo che una malattia lei ce l'abbia già: l'ansia
E forse i disturbi gastrointestinali ed i tremori sono proprio dovuti alla paura e all'ansia che lei sta provando in questo periodo
Primo consiglio: smetta di cercare sintomi su internet, perchè ne troverà centinaia, alimentando un circolo vizioso pesante, che la porterà a sospettare tra 4 mesi di avere altre malattie oltre alla sieropositività
Secondo consiglio: se non trova subito il modo di controllare l'ansia ed i sentimenti depressivi (pessimismo, ideazione suicidaria, ecc.) andrà a finire che succederà proprio quello che teme: farsi "beccare" dalla famiglia.
Mettiamo poi che i successivi test risultino negativi, però l'hanno beccata per colpa dell'ansia: si mangerebbe le mani per anni!
Allora,lei adesso faccia una bella cosa. Visto che è di Firenze si colleghi al sito www.ipsico.org, dove troverà un gruppo di psicoterapeuti specializzati nella gestione dell'ansia. Deve chiamare SUBITO uno specialista chiedendo una consulenza, se vuole evitare di combinare guai per colpa dell'ansia
Vedrà che in pochissimo tempo riuscirà a riprendere il controllo sulle proprie reazioni emotive. Inoltre se pensa all'ansia si tiene la mente occupata. (si legga anche questo articolo https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html ma solo DOPO aver preso un appuntamento, mi sono spiegato?)
Mi sono dimenticato di rassicurarla, ma se ha letto la mia mail fin qui credo non ne avrà bisogno: ha qualcos'altro da fare adesso
[#2]
Utente
Grazie Dottore soprattutto per l'immediatezza della risposta, per la disponibilità e per i preziosissimi consigli.
Mi sono collegato al sito indicato e mi sono annotato i numeri di telefono spero di riuscire a trovare la forza di telefonare anche se dovrò riuscire a trovare il tempo per andare ai consulti, senza che mia moglie (peraltro medico) se ne accorga, ma ce la devo fare.
La cosa più incredibile è che sono sempre stato una persona equilibrata e mai ho avuto problemi di ansia o di stress, anche adesso che ho avuto un contatto con lei mi sembra già di stare meglio ma so già che appena tornerò a casa o stanotte o domani di nuovo in ufficio mi riassaliranno tutte le paure e le ansie.
La ringrazio ancora e le prometto che le farò sapere
Franco
Mi sono collegato al sito indicato e mi sono annotato i numeri di telefono spero di riuscire a trovare la forza di telefonare anche se dovrò riuscire a trovare il tempo per andare ai consulti, senza che mia moglie (peraltro medico) se ne accorga, ma ce la devo fare.
La cosa più incredibile è che sono sempre stato una persona equilibrata e mai ho avuto problemi di ansia o di stress, anche adesso che ho avuto un contatto con lei mi sembra già di stare meglio ma so già che appena tornerò a casa o stanotte o domani di nuovo in ufficio mi riassaliranno tutte le paure e le ansie.
La ringrazio ancora e le prometto che le farò sapere
Franco
[#3]
Gentile Franco,
dovrebbe vivere una terribile esperienza in questo momento e credo che qualsiasi intervento on-line non possa risolvere questo stato d'ansia nel quale è caduto.
Le posso indicare la via più serena che è quella di affidarsi ad un infettivologo (meglio in un Ospedale) e seguire l'iter diagnostico. Oggi il test HIV ha raggiunto una sensibilità altissima e avrà i risultati in breve termine; già dal 1° test si raggiunge una certezza ragionevole, ma certamente dovrà eseguire gli altri due prelievi.
Spero che la struttura dove ha eseguito i test sia anche provvista di un servizio di psicologia adeguato che possa sostenerlo nel caso di un esito positivo.
Comunque oggi di HIV non si muore più, bensi si vive una regolare vita dove poter seguire una specifica ed efficace terapia antiretrovirale (HAART); ormai è trattato sempre più come una malattia cronica.
E' ovvio che dovrà (già da ora) fare i conti con tutti i sensi di colpa possibili e immaginabili, e in questo senso le consiglio di affidarsi a chi ne ha esperienza in campo psicologico, anche per sostenere e curare quest'ansia che le provoca reazioni di natura psicosomatica che sta conoscendo.
Le fornisco anche questo sito http://www.poloinformativohiv.info/ dove potrà trovare info di varia natura e poter partecipare al forum locale (ottima risorsa è il sostegno reciproco!)
Cerchi di reagire, l'affetto che ha intorno a sè (moglie e figlia) è un tesoro inestimabile.
Mi tenga informato se lo desidera.
dovrebbe vivere una terribile esperienza in questo momento e credo che qualsiasi intervento on-line non possa risolvere questo stato d'ansia nel quale è caduto.
Le posso indicare la via più serena che è quella di affidarsi ad un infettivologo (meglio in un Ospedale) e seguire l'iter diagnostico. Oggi il test HIV ha raggiunto una sensibilità altissima e avrà i risultati in breve termine; già dal 1° test si raggiunge una certezza ragionevole, ma certamente dovrà eseguire gli altri due prelievi.
Spero che la struttura dove ha eseguito i test sia anche provvista di un servizio di psicologia adeguato che possa sostenerlo nel caso di un esito positivo.
Comunque oggi di HIV non si muore più, bensi si vive una regolare vita dove poter seguire una specifica ed efficace terapia antiretrovirale (HAART); ormai è trattato sempre più come una malattia cronica.
E' ovvio che dovrà (già da ora) fare i conti con tutti i sensi di colpa possibili e immaginabili, e in questo senso le consiglio di affidarsi a chi ne ha esperienza in campo psicologico, anche per sostenere e curare quest'ansia che le provoca reazioni di natura psicosomatica che sta conoscendo.
Le fornisco anche questo sito http://www.poloinformativohiv.info/ dove potrà trovare info di varia natura e poter partecipare al forum locale (ottima risorsa è il sostegno reciproco!)
Cerchi di reagire, l'affetto che ha intorno a sè (moglie e figlia) è un tesoro inestimabile.
Mi tenga informato se lo desidera.
Cordialità
Dr. Andrea Antonelli
[#4]
Utente
La ringrazio Dottore per le sue parole.
Per quanto riguarda le analisi ho già fatto quella a 35gg ed è risultata negativa ma i sintomi che ho avuto sono comparsi dopo il prelievo e da li è nata la spirale di ansia che mi ha preso, volevo fare direttamente quello a tre mesi ma sicuramente a questo punto andrò a fare un prelievo anche a due mesi per escludere (speriamo) i sintomi di questi giorni.
Sto andando al centro MTS di Firenze di Via della Pergola, una struttura pubblica nella quale ho trovato dottori molto cordiali e disposti all'ascolto, vero è che al primo controllo sono andato tranquillo perchè non avevo nessun sintomo, adesso invece ci arriverò con i nervi a pezzi....anche stanotte sono stato sveglio dalle 3 fino a mattina dormendo pochissimo...
E' vero quello che dice sulla cura, lo sapevo già e poi ovviamente nella mia ossessiva ricerca su internet avevo trovato una gran quantità di notizie anche sulle cure e aspettative di vita, ma il macigno che ho sul cuore è per le conseguenze familiari, mia moglie è una donna molto rigida e dura e come tale sono sicuro che la sua reazione, non tanto alla malattia, ma al tradimento sarebbe drastica..senza appello..e ne avrebbe tutte le ragioni d'altronde...il bello è che in 17anni di matrimonio ne sono ancora innamorato e l'ho tradita solo quella maledetta sera, non sono un traditore incallito e non ho mai cercato avventure extraconiugali, ma quella sera non so cosa mi è preso....e anche questo si aggiunge ai miei sensi di colpa, come ho potuto farlo??
Mi perdoni per lo sfogo...
La ringrazio e vi ringrazio tutti per l'aiuto che date..
Vi terrò informati sugli sviluppi
Franco
Per quanto riguarda le analisi ho già fatto quella a 35gg ed è risultata negativa ma i sintomi che ho avuto sono comparsi dopo il prelievo e da li è nata la spirale di ansia che mi ha preso, volevo fare direttamente quello a tre mesi ma sicuramente a questo punto andrò a fare un prelievo anche a due mesi per escludere (speriamo) i sintomi di questi giorni.
Sto andando al centro MTS di Firenze di Via della Pergola, una struttura pubblica nella quale ho trovato dottori molto cordiali e disposti all'ascolto, vero è che al primo controllo sono andato tranquillo perchè non avevo nessun sintomo, adesso invece ci arriverò con i nervi a pezzi....anche stanotte sono stato sveglio dalle 3 fino a mattina dormendo pochissimo...
E' vero quello che dice sulla cura, lo sapevo già e poi ovviamente nella mia ossessiva ricerca su internet avevo trovato una gran quantità di notizie anche sulle cure e aspettative di vita, ma il macigno che ho sul cuore è per le conseguenze familiari, mia moglie è una donna molto rigida e dura e come tale sono sicuro che la sua reazione, non tanto alla malattia, ma al tradimento sarebbe drastica..senza appello..e ne avrebbe tutte le ragioni d'altronde...il bello è che in 17anni di matrimonio ne sono ancora innamorato e l'ho tradita solo quella maledetta sera, non sono un traditore incallito e non ho mai cercato avventure extraconiugali, ma quella sera non so cosa mi è preso....e anche questo si aggiunge ai miei sensi di colpa, come ho potuto farlo??
Mi perdoni per lo sfogo...
La ringrazio e vi ringrazio tutti per l'aiuto che date..
Vi terrò informati sugli sviluppi
Franco
[#5]
Gentile Franco,
conosco la struttura alla quale si è rivolto e ne confermo la qualità. Ora, supportato da medici, analisi e visite cerchi di guardare oltre sostenuto dall'amore che si è radicato nei suoi 17 anni di matrimonio, solo con l'amore e gli affetti possono essere gestiti (almeno in parte) tanti momenti critici della propria vita, ma eviti ogni isolamento... ha un dubbio? ne parli, si abitui a farlo.
Mi tenga pure informato se crede.
conosco la struttura alla quale si è rivolto e ne confermo la qualità. Ora, supportato da medici, analisi e visite cerchi di guardare oltre sostenuto dall'amore che si è radicato nei suoi 17 anni di matrimonio, solo con l'amore e gli affetti possono essere gestiti (almeno in parte) tanti momenti critici della propria vita, ma eviti ogni isolamento... ha un dubbio? ne parli, si abitui a farlo.
Mi tenga pure informato se crede.
[#7]
Gentilissimo Franco,
non ho avuto modo di leggere 10 giorni fa la sua richiesta di consulto ma siccome ho trovato la sua richiesta molto "toccante" mi permetto di intromettermi nei consulti già forniti dai colleghi.
Intanto ritengo più che valido il suggerimento del collega Bulla di rivolgersi al centro di psicoterapia di Firenze. Condividere questa problematica a tu per tu con un professionista, mi creda è in questi casi è qualcosa che aiuta a vivere meglio e ad avere la lucidità per affrontare qualsiasi cosa: sia una sieronegatività che una sieropositività.
Mi trovo in perfetto accordo con il collega Antonelli, oggi per fortuna la sieropositività è considerata a tutti gli effetti una patologia cronica. La HAART è una terapia farmacologica molto efficace e con molecole sempre in continua evoluzione che creano sempre meno effetti collaterali.
Una delle cose che si fa in questi casi quando si ha un dubbio su dei sintomi è cercare informazioni su internet. Purtroppo i siti oltre questo in cui vengono offerte informazioni "con una base scientifica solida" sono veramente pochi. Di conseguenza troverà scritto di tutto e il contrario di tutto, alimentando ancora di più il suo senso di incertezza e quel vortice di angoscia. Quindi il consiglio è eviti assolutamente di ricercare su internet altro materiale, ma cerchi di concentrarsi sulla sua serenità.
Ho però una considerazione importante: nel dubbio, lei come vive nel frattempo l'intimità con sua moglie? Sta utilizzando delle protezioni?
Mi tenga aggiornato sulla sua situazione, sappia che qualsiasi tipo di richiesta anche futura non è e non sarà stupida. Dagli appartenenti a questa branca disciplinare (psicologia) potrà trovare certamente comprensione senza pregiudizio, quindi parli liberamente come ha fatto sino a ora.
Cordialmente,
non ho avuto modo di leggere 10 giorni fa la sua richiesta di consulto ma siccome ho trovato la sua richiesta molto "toccante" mi permetto di intromettermi nei consulti già forniti dai colleghi.
Intanto ritengo più che valido il suggerimento del collega Bulla di rivolgersi al centro di psicoterapia di Firenze. Condividere questa problematica a tu per tu con un professionista, mi creda è in questi casi è qualcosa che aiuta a vivere meglio e ad avere la lucidità per affrontare qualsiasi cosa: sia una sieronegatività che una sieropositività.
Mi trovo in perfetto accordo con il collega Antonelli, oggi per fortuna la sieropositività è considerata a tutti gli effetti una patologia cronica. La HAART è una terapia farmacologica molto efficace e con molecole sempre in continua evoluzione che creano sempre meno effetti collaterali.
Una delle cose che si fa in questi casi quando si ha un dubbio su dei sintomi è cercare informazioni su internet. Purtroppo i siti oltre questo in cui vengono offerte informazioni "con una base scientifica solida" sono veramente pochi. Di conseguenza troverà scritto di tutto e il contrario di tutto, alimentando ancora di più il suo senso di incertezza e quel vortice di angoscia. Quindi il consiglio è eviti assolutamente di ricercare su internet altro materiale, ma cerchi di concentrarsi sulla sua serenità.
Ho però una considerazione importante: nel dubbio, lei come vive nel frattempo l'intimità con sua moglie? Sta utilizzando delle protezioni?
Mi tenga aggiornato sulla sua situazione, sappia che qualsiasi tipo di richiesta anche futura non è e non sarà stupida. Dagli appartenenti a questa branca disciplinare (psicologia) potrà trovare certamente comprensione senza pregiudizio, quindi parli liberamente come ha fatto sino a ora.
Cordialmente,
Dr. Cristian Livolsi
Psicologo/Psicoterapeuta e Ipnologo
www.cristianlivolsi.com
cell. 3387425971
[#8]
Utente
La ringrazio Dottore per il suo interessamento e per i consigli.
Ho trovato parecchio conforto sul poloinformativo segnalatomi dal suo collega, leggere le storie, confrontarmi, chiacchierare con persone che hanno avuto le mie angosce e sono diventate sieropositive mi sta aiutando a trascorrere un po' meglio il periodo che mi separa dal test dei 90gg (il 21/10).
La cosa più importante è che dando per scontato la mia sieropositività (lo so sono un pessimista ma lo sono sempre stato) continuo a pensare a cosa farò quando ne avrò la certezza, e l'ipotesi di confessarlo a mia moglie mi sembra ogni giorno che passa la più probabile, anche se le conseguenze saranno devastanti.
Purtroppo l'unico consiglio che non riesco a seguire è quello di disinteressarmi ad internet, il pc che ho a disposizione per lavoro è una calamita...e appena ho un minuto di tempo inevitabilmente mi rituffo nelle ricerche di notizie che possano confortarmi anche perchè nel frattempo i sintomi non sono passati (la diarrea continua incessante ogni giorno a tormentarmi...)
Per quanto riguarda i rapporti con mia moglie è un'altra cosa che mi genera ansia ogni sera,lo abbiamo sempre fatto senza protezioni in quanto lei prendeva la pillola,adesso sono mesi che non abbiamo rapporti in quanto mia figlia ha avuto dei problemi cardiologici importanti non ancora risolti e questa cosa come potrà immaginare ci assorbe ogni energia "mentale" e fare sesso è l'ultima cosa che ci passa per la mente.Ogni sera però ho paura che a lei possa venire improvvisamente voglia di farlo e se capiterà fingerò di avere problemi di stomaco e correrò in bagno.La prima volta userò questo strattagemma la seconda non sarò più credibile e le confesserò il vero motivo (anche se sarebbe il colmo confessare e poi scoprire di essere negativo) non potrei mai correre il rischio di contagiarla.
Spero veramente di uscire da questa brutta esperienza "indenne" sia fisicamente che mentalmente....
Grazie ancora per il vostro sostegno...
Franco
Ho trovato parecchio conforto sul poloinformativo segnalatomi dal suo collega, leggere le storie, confrontarmi, chiacchierare con persone che hanno avuto le mie angosce e sono diventate sieropositive mi sta aiutando a trascorrere un po' meglio il periodo che mi separa dal test dei 90gg (il 21/10).
La cosa più importante è che dando per scontato la mia sieropositività (lo so sono un pessimista ma lo sono sempre stato) continuo a pensare a cosa farò quando ne avrò la certezza, e l'ipotesi di confessarlo a mia moglie mi sembra ogni giorno che passa la più probabile, anche se le conseguenze saranno devastanti.
Purtroppo l'unico consiglio che non riesco a seguire è quello di disinteressarmi ad internet, il pc che ho a disposizione per lavoro è una calamita...e appena ho un minuto di tempo inevitabilmente mi rituffo nelle ricerche di notizie che possano confortarmi anche perchè nel frattempo i sintomi non sono passati (la diarrea continua incessante ogni giorno a tormentarmi...)
Per quanto riguarda i rapporti con mia moglie è un'altra cosa che mi genera ansia ogni sera,lo abbiamo sempre fatto senza protezioni in quanto lei prendeva la pillola,adesso sono mesi che non abbiamo rapporti in quanto mia figlia ha avuto dei problemi cardiologici importanti non ancora risolti e questa cosa come potrà immaginare ci assorbe ogni energia "mentale" e fare sesso è l'ultima cosa che ci passa per la mente.Ogni sera però ho paura che a lei possa venire improvvisamente voglia di farlo e se capiterà fingerò di avere problemi di stomaco e correrò in bagno.La prima volta userò questo strattagemma la seconda non sarò più credibile e le confesserò il vero motivo (anche se sarebbe il colmo confessare e poi scoprire di essere negativo) non potrei mai correre il rischio di contagiarla.
Spero veramente di uscire da questa brutta esperienza "indenne" sia fisicamente che mentalmente....
Grazie ancora per il vostro sostegno...
Franco
[#9]
Gentile Franco,
sono certo che ne uscirà indenne. Abbia corraggio!
Eviti a tutti i costi di guardare internet e tutte le cose che sono scritte, spesso da persone prive di ogni qualifica.
Viva serenamente. Capisco la sua angoscia, confessare ora e poi magari scoprire di essere sieronegativo. Su questo io non posso aiutarla, solo lei dentro di se ha la possibilità di trovare una soluzione. Una cosa però: non abbia mai e comunque rapporti non protetti con sua moglie in questo periodo finestra.
Abbia coraggio e sopratutto, la invito a informarmi anche in privato sullo stato delle cose. Sulla mia pagina personale troverà anche un mio contatto telefonico. In preda a qualsiasi dubbio o angoscia non abbia il timore di chiamarmi o mandarmi una e.mail.
Cordialmente,
sono certo che ne uscirà indenne. Abbia corraggio!
Eviti a tutti i costi di guardare internet e tutte le cose che sono scritte, spesso da persone prive di ogni qualifica.
Viva serenamente. Capisco la sua angoscia, confessare ora e poi magari scoprire di essere sieronegativo. Su questo io non posso aiutarla, solo lei dentro di se ha la possibilità di trovare una soluzione. Una cosa però: non abbia mai e comunque rapporti non protetti con sua moglie in questo periodo finestra.
Abbia coraggio e sopratutto, la invito a informarmi anche in privato sullo stato delle cose. Sulla mia pagina personale troverà anche un mio contatto telefonico. In preda a qualsiasi dubbio o angoscia non abbia il timore di chiamarmi o mandarmi una e.mail.
Cordialmente,
[#10]
Gentile Franco,
ero certo potesse trovare conforto/confronto e informazioni attendibili da questo sito che le ho segnalato, quotidianamente aggiornato anche dal punto di vista scientifico; in realtà lì esiste anche la possibilità di un sostegno psicologico al quale può far riferimento; poi gli iscritti al forum possiedono delle esperienze talmente significative oltre che umane dove può trarre giovamento in quanto se non ha la possibilità di incontri "reali", credo che il mezzo virtuale, sebbene da considerarlo tale, può oggi essere un valido aiuto nel caso some il suo legato a responsabilità e vincoli familiari.
I rapporti con sua moglie può tenerli in stand-by per qualche giorno e poi aggiornarmi sull'esito delle sue analisi se lo desidera.
ero certo potesse trovare conforto/confronto e informazioni attendibili da questo sito che le ho segnalato, quotidianamente aggiornato anche dal punto di vista scientifico; in realtà lì esiste anche la possibilità di un sostegno psicologico al quale può far riferimento; poi gli iscritti al forum possiedono delle esperienze talmente significative oltre che umane dove può trarre giovamento in quanto se non ha la possibilità di incontri "reali", credo che il mezzo virtuale, sebbene da considerarlo tale, può oggi essere un valido aiuto nel caso some il suo legato a responsabilità e vincoli familiari.
I rapporti con sua moglie può tenerli in stand-by per qualche giorno e poi aggiornarmi sull'esito delle sue analisi se lo desidera.
[#11]
Gentile utente
Proprio perché, come osserva correttamente lei, ancora non ha i risultati definitivi del suo test e quindi rischierebbe di parlare a sproposito, forse dovrebbe riflettere ancora un po' su questo punto.
È vero, forse lei ha sbagliato, e mi rendo conto che in casi come questi i suggerimenti si danno e si ricevono solo con difficoltà: ognuno ha il diritto di comportarsi come crede nelle faccende che riguardano la sfera personale.
D'altra parte, proprio a causa della sua preoccupazione, forse potrebbe esserle d'aiuto soffermarsi e valutare quali sarebbero le conseguenze del parlarne con sua moglie o meno.
Se lo facesse, da come ha descritto sua moglie, potrebbe prenderla molto male. Lei dice di esserne ancora innamorato. Quindi, come potrebbe andare a finire? È disposto a giocarsi la serenità di tutta una vita e la sua famiglia per una cosa che potrebbe poi risolversi in una bolla di sapone?
E non ci sarebbe bisogno per forza di sentirsi in imbarazzo nell'evitare di avere rapporti sessuali ancora per un po'. Potrebbe dirle semplicemente di soffrire d'ansia da qualche tempo, e che andrà a farsi visitare. Ma senza bisogno di creare ulteriore sofferenza in lei e nelle altre persone. E in ogni caso, se proprio volesse decidere di vuotare il sacco potrebbe sempre farlo più tardi, avendo preso una decisione a mente fredda.
D'altra parte, non parlandone le rimarrebbe forse il rimorso, certo. Che però potrebbe affrontare con tutto il tempo a disposizione, con più calma.
Quale sarebbe il male minore?
Cordiali saluti
Proprio perché, come osserva correttamente lei, ancora non ha i risultati definitivi del suo test e quindi rischierebbe di parlare a sproposito, forse dovrebbe riflettere ancora un po' su questo punto.
È vero, forse lei ha sbagliato, e mi rendo conto che in casi come questi i suggerimenti si danno e si ricevono solo con difficoltà: ognuno ha il diritto di comportarsi come crede nelle faccende che riguardano la sfera personale.
D'altra parte, proprio a causa della sua preoccupazione, forse potrebbe esserle d'aiuto soffermarsi e valutare quali sarebbero le conseguenze del parlarne con sua moglie o meno.
Se lo facesse, da come ha descritto sua moglie, potrebbe prenderla molto male. Lei dice di esserne ancora innamorato. Quindi, come potrebbe andare a finire? È disposto a giocarsi la serenità di tutta una vita e la sua famiglia per una cosa che potrebbe poi risolversi in una bolla di sapone?
E non ci sarebbe bisogno per forza di sentirsi in imbarazzo nell'evitare di avere rapporti sessuali ancora per un po'. Potrebbe dirle semplicemente di soffrire d'ansia da qualche tempo, e che andrà a farsi visitare. Ma senza bisogno di creare ulteriore sofferenza in lei e nelle altre persone. E in ogni caso, se proprio volesse decidere di vuotare il sacco potrebbe sempre farlo più tardi, avendo preso una decisione a mente fredda.
D'altra parte, non parlandone le rimarrebbe forse il rimorso, certo. Che però potrebbe affrontare con tutto il tempo a disposizione, con più calma.
Quale sarebbe il male minore?
Cordiali saluti
[#12]
Utente
E' andato tutto bene...incredibilmente....
Ho ritirato adesso le analisi fatte a 71gg e sono state fatte sia la ricerca degli anticorpi sia la PCR qualitativa. Tutto negativo...
La dottoressa non mi ha potuto dare la certezza perchè i protocolli danno ovviamente scadenze diverse ma mi ha fatto capire che i risultati sono praticamente definitivi....
Spero di recuperare in fretta la tranquillità che in questi ultimi mesi avevo perso...
Ringrazio davvero di cuore tutti i medici che mi sono stati davvero di grande aiuto
Franco
Ho ritirato adesso le analisi fatte a 71gg e sono state fatte sia la ricerca degli anticorpi sia la PCR qualitativa. Tutto negativo...
La dottoressa non mi ha potuto dare la certezza perchè i protocolli danno ovviamente scadenze diverse ma mi ha fatto capire che i risultati sono praticamente definitivi....
Spero di recuperare in fretta la tranquillità che in questi ultimi mesi avevo perso...
Ringrazio davvero di cuore tutti i medici che mi sono stati davvero di grande aiuto
Franco
[#13]
Gentile Franco,
come le avevo detto, stia sereno, si goda questa notizia e veda di recuperare, sulla base di questo, la sua vita intima con sua moglie.
Se vuole può contattarmi in privato anche per una chiaccherata informale.
Cordialmente,
come le avevo detto, stia sereno, si goda questa notizia e veda di recuperare, sulla base di questo, la sua vita intima con sua moglie.
Se vuole può contattarmi in privato anche per una chiaccherata informale.
Cordialmente,
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 56.8k visite dal 08/09/2008.
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Approfondimento su AIDS-HIV
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