Lutto recente

Gentilissimi dottori,sono una ragazza di 30 anni, come ho avuto modo di esporre a un vostro collega cardiochirurgo in questo sito, purtroppo 4 mesi fa ho perso la mia mamma, improvvisamente ed inaspettatamente a causa di un intervento al cuore. Non solo i medici non si sono degnati di parlare con noi familiari nei 10 giorni di ricovero precedenti all operazione (solo il giorno prima un giovane chirurgo ci ha fermato sulle scale informandoci che l intervento sarebbe stato effettuato il giorno seguente e comportava "un minimo di rischio"), ma il modo in cui ci è stata data la notizia è stato orribile.. Dopo ore di estenuante attesa questo chirurgo ci urla in faccia, quasi fosse colpa nostra, che la situazione non era per niente bella perché" lei non si decide a coagulare ". Stiamo stati li altre 8 ore durante le quali ogni tanto viene a informarci, dandoci notizie sconnesse, vantandosi di aver fatto un lavoro egregio, di aver fatto addirittura cose non strettamente necessarie, ma dato che c era... Vi assicuro, veramente disumano. Quando il mio papà a un certo punto ha detto che ormai aveva capito che non c'erano più speranze gli ha risposto stizzosamente che non era lui che doveva dare giudizi! !! Poi ci ha mandato a casa, noi abitiamo a 100 km dall ospedale. Dopo 4 ore mi arriva la telefonata :porta i vestiti, nel tempo che impieghi a venire qui la mamma sarà trapassata.. Quando siamo arrivati a prendere il corpo della mia povera mamma, non c'era nessuno di coloro che erano stati in sala operatoria, nessuno che ci abbia spiegato... Come se niente fosse... Io ho troppi dubbi dentro di me, anche perché il chirurgo che l ha operata, 2 anni e mezzo prima disse che non era da operare e dette alla coronorografia, dove si prospettava invece l intervento, un 'interpretazione completamente diversa. Nessuno mi ha spiegato niente ed io non riesco ad accettare questa morte inaspettata, tanto più che mamma non aveva altre patologie... Vi ringrazio per l attenzione
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

oltre alle modalità attraverso le quali la mamma è morta, direi che quattro mesi a volte non sono sufficienti per elaborare la perdita di una persona così significativa come può esserlo la propria mamma, soprattutto se -come Lei dice- improvvisamente ed inaspettatamente.

Evidentemente la rabbia, il dolore, la tristezza e la perdita devono essere fatte fuori attraverso il pianto, e non c'è una soluzione immediata a tutto ciò.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Mi rendo conto che non è possibile elaborare questa immensa perdita in così poco tempo.... Io avevo un rapporto bellissimo con la mamma, ha rischiato la vita pur di mettermi al mondo e lo ha fatto contro il parere di tutti. Per questo questo ho sempre cercato di proteggerla, di farla curare al meglio, mai ci saremmo aspettati una cosa del genere, ripeto nessuno ci aveva spiegato niente... Grazie per la sua risposta
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile ragazza,

- la perdita
- la circostanza traumatica
- l'assenza della madre tanto amata

rendono difficile e doloroso questo periodo. Adattarsi a questa realtà implicherà del tempo, e forse di qualche aiuto estero: Lei ha bisogno di parlare e di essere ascoltata nel profondo per iniziare a prendere in considerazione l'ineluttabilità della perdita e elaborare il lutto. Se Le sembra di non farcela, effettui qualche seduta da un nostro Collega della Sua zona, la cosa La aiuterebbe certamente..

Saluti cari.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Il suo racconto è orribile, tocca corde emotive profonde di ognuno di noi..

Il dolore per la perdita è paura dell’abbandono, angoscia della scomparsa della protezione materna, quel sostegno necessario in molti momenti particolari e dolorosi o penosi della vita.

Questo significa anche crescere come donna, un girono come madre..., come persona che adesso deve comunque farcela da sola e deve mostrare agli altri la sua forza d’animo in ogni momento della vita, bello o difficile che sia.

La sua mamma, l'accompagnerà sempre e della sua imago interna potrà trarre quella forza indispensabile per andare avanti- che diventerà sua- prima o poi, superata soprattutto la rabbia.

Immagino cosa avrà provato e cosa sta ancora provando, tra mancanza, dolore, rabbia e rimuginzione dell'accaduto..

Appena passerà la rabbia- prima o poi si stempererà - potra occuparsi del dolore, quello profondo per la perdita ...

Ci saranno momenti bui, tristi, cupi, altri durante i quali la vita prenderà prepotentemente il posto del suo mondo interno e penserà di stare bene, altri durante i quali un ricordo, un profumo, una sua fragilità ...la riporterà indietro nel tempo e ripiomberà nel dolore....

La sua mamma vivrà ancora e per sempre nei suoi ricordi, vivrà con lei e farà da guida al suo mondo interno

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Gentilissime Dottoresse, non so davvero come ringraziarvi per le vostre bellissime parole che esprimono tanta comprensione... In questo momento, sapere che qualcuno capisce ciò che sto provando mi è di conforto. Seguirò i vostri preziosi consigli, magari cercando l aiuto di un terapeuta.... Anche io sento mamma vicino a me e spero tanto un giorno di diventare madre per dare a un figlio tutto l amore che mamma ha dato a me... Se questa terribile esperienza mi servirà per diventare almeno un poco più forte, come lo era lei che ne aveva passate tante, l affrontero'... Grazie davvero tanto
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
E' stato un piacere esserle d'aiuto in un momento così difficile...
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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Grazie di nuovo con tutto il cuore