Voglio reprimere le mie emozioni?

Da ragazzina ero timidissima, mai avuto vere amicizie maschili..Peraltro, ero goffa e non attiravo molti ragazzi, anzi! Crescendo mi sono fatta molto più carina. Due storie lunghe, una dietro l'altra praticamente. credo di non aver mai provato realmente amore. Periodicamente vivo delle attrazioni soprattutto mentali per altri uomini, in particolare più maturi, o comunque che dimostrano una certa sicurezza nei propri mezzi, capacità di cavarsela in ogni situazione. Tutti d'un pezzo, colti. Ne resto affascinata e ultimamente mi è capitato di ricevere delle avances proprio da persone da cui ero molto attratta in questo senso. Mi sono trovata la prima volta a rifiutare, e questo mi ha creato un forte rancore nei mesi successivi verso il mio ragazzo. Ora, nuovamente, la situazione si sta ripetendo: mi sono resa conto che il pensiero di avere rapporti fisici con questa persona che si sta facendo avanti mi fa senso, tuttavia il brivido che proverei continuando a parlarci, essendo lui molto colto, è fortissimo. In più, lui mi ha definito una ragazza d'altri tempi, e il pensiero che mi trovi affascinante oltre che attraente fisicamente mi piace, molto. C'è, però, in tutto questo il mio ragazzo, che stravede per me: sono molto legata a lui, ma non riesco, così come non riuscivo col mio ex, a provare un amore totalizzante che mi distolga del tutto dal desiderio di coltivare flirt ed "attrazioni mentali" con altri. Ho tradito, in passato, il mio attuale ragazzo ed il mio ex con un uomo di 10 anni più grande di me. In cosa sono "sbagliata"? Cosa mi manca? aggiungo che sono stata vicina all'anoressia, alla bulimia, mi confronto continuamente con le altre donne e sono possessiva da morire.. ed ho avuto forti problemi con i miei..
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

le Sue sono domande che di solito trovano risposte in una psicoterapia, soprattutto se tutto ciò genera sofferenza nella Sua vita di relazione e confusione.
Non è questione di essere sbagliata o di avere mancanze, ma di non saper leggere e riconoscere il modo di funzionare soprattutto nelle relazioni.
Nulla di male se Lei ama sentirsi corteggiata ma poi che se ne fa di tutto ciò e come usa ciò che succede nell'interazione con gli altri?
Che cosa pensa delle conseguenze nella Sua attuale storia?
Insomma, a me pare che si possa aprire un tema interessante, ma on line non è possibile per i limiti posti dalla consulenza e dal mezzo.
Non escluderei quindi l'idea di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta di persona.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Sono già stata in terapia qualche anno fa.. al momento avevo risolto chiudendomi del tutto e credendo sbagliata qualsiasi interazione con l'altro sesso. ma sento il bisogno di fare tutte le esperienze che ritengo di voler fare. la verità è che vivere senza avere flirt e corteggiamenti o comunque occasioni per confrontarmi con gli uomini mi fa sentire spenta, apatica.
[#3]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>mi sono resa conto che il pensiero di avere rapporti fisici con questa persona che si sta facendo avanti mi fa senso, tuttavia il brivido che proverei continuando a parlarci, essendo lui molto colto, è fortissimo.<<
In genere questo modo di costruire i legami di coppia (e le relative infatuazioni) è vincolato da uno "sdoppiamento" tra la componente affettiva (attaccamento) e la sfera della sessualità.

>>Mi sono trovata la prima volta a rifiutare, e questo mi ha creato un forte rancore nei mesi successivi verso il mio ragazzo.<<
lei rifiuta un corteggiamento perché si sente vincolata dal rapporto di coppia?





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#4]
Utente
Utente
esatto. il primo uomo di cui parlo non è lo stesso che si è avvicinato ora. ho rifiutato il corteggiamento del primo solo per non provare poi senso di colpa.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Sono già stata in terapia qualche anno fa.. >
Che tipo di terapia ha fatto, per quanto tempo, quali gli obiettivi e i benefici? Come è terminata?
<al momento avevo risolto chiudendomi del tutto e credendo sbagliata qualsiasi interazione con l'altro sesso> detta così, sembrerebbe una soluzione disfunzionale che manterrebbe e alimenterebbe il problema anziché risolverlo. Ci può spiegare meglio?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#6]
Utente
Utente
la terapia non ha avuto alcun risultato significativo. è stata un'indagine sui problemi che portavo dietro dall'infanzia, non aver ricevuto coccole fisiche dai genitori, non aver avuto un rapporto con loro sano, ..il bisogno di ricevere ammirazione fisica ed intellettuale, anche, ultimamente, dagli uomini..ma soluzioni non ne ho trovate. non mi è chiaro cosa significhi amare. non mi è chiaro cosa significhi provare affetto per un amico o provare una reale passione fisica. penso di non aver provato mai nessuna delle tre.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>a verità è che vivere senza avere flirt e corteggiamenti o comunque occasioni per confrontarmi con gli uomini mi fa sentire spenta, apatica. <<
questo atteggiamento potrebbe nascondere aspetti depressivi non elaborati che vengono mascherati con la ricerca di flirt, un po' come se fosse una sostanza.

Però in tutto questo immagino che sente anche il bisogno e quindi la sicurezza di una relazione stabile.






[#8]
Utente
Utente
esattamente. quando mi manca questo genere di emozioni sono stanca di tutto, irascibile. non trovo reali motivi per sentirmi carica, sto cercando di cambiare modo di pormi alle persone, di essere gioiosa e gioire semplicemente del mio nuovo modo di essere..ma non mi basto. così come non mi basta la "normalità" di una vita sentimentale stabile, nella quale mi sento coccolata come vorrei ma che non mi dà stimoli e mi annoia.
[#9]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>non mi basta la "normalità" di una vita sentimentale stabile..<<
forse è utile integrare una componente sessuale soddisfacente.

Come descrive la sua sessualità?






[#10]
Utente
Utente
ultimamente c'è stato un "miglioramento" ma solo da un punto di vista razionale, dato dal fatto che con una migliore organizzazione c'è una maggiore frequenza dei rapporti..ma non mi sento coinvolta come vorrei, anzi, da più di un anno sono proprio crollata da questo punto di vista...ho sempre sofferto molto nel non vedere il mio ragazzo (come anche il mio ex) desiderarmi come volevo. immaginavo qualcosa che poi puntualmente non si verificava. spenta quindi direi. non vissuta come nelle mie fantasie. motivo per cui sto abbandonando anche quelle. mi ci sto adagiando in qualche modo.
[#11]
Utente
Utente
le ho pensate tutte: che il mio comportamento (eccessiva vulnerabilità a flirt vari) dipenda da questa mancanza dal punto di vista sessuale..che dipenda dall'aver visto i miei non amarsi per anni e anni, che dipenda dalla paura di provare noia e di poter vedere il mio partner più attratto da altre, dalla novità..che dipenda dal non aver trovato la persona realmente giusta per me, ma semplicemente quella che mi fa sentire protetta, quando però vorrei altro. che per tutti questi motivi sia parte di me, che non voglio realmente legarmi e che non cambierò mai, non potrò mai amare davvero.
[#12]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
<<ho sempre sofferto molto nel non vedere il mio ragazzo (come anche il mio ex) desiderarmi come volevo. <<

La sessualità, il desiderio maschile verso di lei è un modo per "esistere" come donna, per confermare la sua capacità di piacere, sedurre, portare a letto?

Il sentirsi
<<spenta , non vissuta come nelle mie fantasie. motivo per cui sto abbandonando anche quelle. mi ci sto adagiando <<
può rappresentare un maggiore adeguamento alla realtà oppure è una sconfitta?



[#13]
Utente
Utente
sì, il desiderio maschile è il modo attraverso il quale sento di esistere, esattamente.
mi sento riconosciuta come donna, cosa che altrimenti non so come affermare. anche realizzarmi, mostrarmi sicura caratterialmente, mi rendo conto di fare tutto ciò che faccio come se fossi davanti ad un osservatore esterno, uomo, che possa restare affascinato da me, che possa trovare attraenti queste qualità, oltre a quelle fisiche.

sta diventando un adeguamento ad una realtà che non mi piace. non tanto per il sesso in se stesso, ma per la mancanza di quella passione di quel feeling che sogno da sempre. ho il terrore di diventare la classica mamma che non è moglie, con il marito che guarda le altre, trascurata..
[#14]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Ho l'impressione professionale che Lei sia tuttora alla ricerca di una Sua identità, che per il momento vede e interpreta attraverso gli occhi maschili:

<<mi rendo conto di fare tutto ciò che faccio come se fossi davanti ad un osservatore esterno, uomo,<<

Se vuole veramente "prendere possesso di sè", perchè non fa un percorso psicologico che la aiuti in ciò? ci ha mai pensato?
[#15]
Utente
Utente
ne ho fatto uno, ma non ha avuto risultati..nella vita di tutti i giorni cosa potrei fare?
[#16]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Forse essere più informata sugli orientamenti e dunque scegliere quello più adatto a Lei e alle sue esigenze?

Al proposito questa lettura mi sembra interessante:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Saluti cari.





[#17]
Utente
Utente
la ringrazio tanto!
[#18]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Prego!

Una buona notte.


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