Ansia da prestazione scolastica
Gentilissimi,
Da quando ho iniziato l'università ho avvertito un calo nelle prestazioni scolastiche. Il primo anno andava più o meno bene ma adesso che mi ritrovo al terzo anno tutto è diventato più difficile. Sono stato un ragazzo che ha sempre studiato molto, che spesso sacrificava alcune ore di svago pur di finire il programma in tempo e che otteneva ottimi risultati. Anche adesso ottengo degli ottimi voti però studio con fatica, mi sembra di perdere troppo tempo per studiare e per memorizzare la materia e anche quando prendo degli alti voti penso che sia stata solamente fortuna e non bravura. Generalmente divido le materie al fine di poter rientrare nella borsa di studio e questo mi crea parecchia ansia visto che forse chiedo a me stesso l'impossibile. Per esempio quest'anno mi ero imposto di dare quattro esami a semestre ma purtroppo non è stato possibile, forse non riuscirò a dare neanche un esame per questo semestre proprio perché mi sento stanco e sembra come se non riuscissi ad applicarmi. Leggo più volte gli argomenti di studio ma quando mi accorgo che a distanza di tempo non ricordo nulla allora mi demoralizzo e quindi penso che sto perdendo solamente tempo. Quotidianamente sono alla ricerca di un metodo di studio che mi permette di fare tutto con calma e bene però non trovo nulla che mi soddisfi. Mi sento sempre insoddisfatto. Quando devo preparare piccoli esami, divisi in prove in itinere, allora il problema non sorge perché applico il metodo di studio delle superiori ovvero leggo e ripeto e riesco a preparare il tutto in poco tempo. Quando devo preparare esami capienti allora questo metodo non basta e ripassare continuamente le stesse cose, senza ricordare nulla, mi fa sentire frustrato. Attualmente studio leggendo i vari argomenti e stilando dei riassunti che poi studierò successivamente però se magari inizialmente questi nuovi metodi mi fanno sentire gratificato, dopo non molto tempo inizio a demoralizzarmi e a rimandare ciò che devo studiare perché stanco. Inoltre la mattina non riesco più ad alzarmi presto, la notte mi sveglio parecchie volte. Non so cosa mi stia accadendo e soprattutto come uscirne fuori. So solamente che ogni anno mi propongo di iniziare pian piano, frazionando il tutto, impostando dei programmi da seguire e poi invece mi trovo con l'acqua alla gola, stanco e con l'idea di non poter dare nessuno esame perché non ricorderò mai queste cose. Come è possibile gestire l'ansia da prestazione?
Grazie in anticipo. Cordiali saluti.
Da quando ho iniziato l'università ho avvertito un calo nelle prestazioni scolastiche. Il primo anno andava più o meno bene ma adesso che mi ritrovo al terzo anno tutto è diventato più difficile. Sono stato un ragazzo che ha sempre studiato molto, che spesso sacrificava alcune ore di svago pur di finire il programma in tempo e che otteneva ottimi risultati. Anche adesso ottengo degli ottimi voti però studio con fatica, mi sembra di perdere troppo tempo per studiare e per memorizzare la materia e anche quando prendo degli alti voti penso che sia stata solamente fortuna e non bravura. Generalmente divido le materie al fine di poter rientrare nella borsa di studio e questo mi crea parecchia ansia visto che forse chiedo a me stesso l'impossibile. Per esempio quest'anno mi ero imposto di dare quattro esami a semestre ma purtroppo non è stato possibile, forse non riuscirò a dare neanche un esame per questo semestre proprio perché mi sento stanco e sembra come se non riuscissi ad applicarmi. Leggo più volte gli argomenti di studio ma quando mi accorgo che a distanza di tempo non ricordo nulla allora mi demoralizzo e quindi penso che sto perdendo solamente tempo. Quotidianamente sono alla ricerca di un metodo di studio che mi permette di fare tutto con calma e bene però non trovo nulla che mi soddisfi. Mi sento sempre insoddisfatto. Quando devo preparare piccoli esami, divisi in prove in itinere, allora il problema non sorge perché applico il metodo di studio delle superiori ovvero leggo e ripeto e riesco a preparare il tutto in poco tempo. Quando devo preparare esami capienti allora questo metodo non basta e ripassare continuamente le stesse cose, senza ricordare nulla, mi fa sentire frustrato. Attualmente studio leggendo i vari argomenti e stilando dei riassunti che poi studierò successivamente però se magari inizialmente questi nuovi metodi mi fanno sentire gratificato, dopo non molto tempo inizio a demoralizzarmi e a rimandare ciò che devo studiare perché stanco. Inoltre la mattina non riesco più ad alzarmi presto, la notte mi sveglio parecchie volte. Non so cosa mi stia accadendo e soprattutto come uscirne fuori. So solamente che ogni anno mi propongo di iniziare pian piano, frazionando il tutto, impostando dei programmi da seguire e poi invece mi trovo con l'acqua alla gola, stanco e con l'idea di non poter dare nessuno esame perché non ricorderò mai queste cose. Come è possibile gestire l'ansia da prestazione?
Grazie in anticipo. Cordiali saluti.
[#1]
Gentile Utente,
può essere normale non riuscire per un periodo a dare tutti gli esami che si vorrebbe. Se perdura per molto tempo gli interrogativi possono essere molti.
E' l'università giusta? Sono sicuro di voler intraprendere questa strada?
Sarebbe meglio cominciare a cercare un lavoro?
Forse la riflessione da fare è più profonda e può provare a domandarsi nel momento in cui ha scelto questa strada i motivi per cui l'ha fatto. Non è semplice rimettere in discussione una scelta, ma forse nel momento in cui comincia a farlo può trovare le motivazioni per andare avanti o per scegliere un'altra strada.
Resto in ascolto.
può essere normale non riuscire per un periodo a dare tutti gli esami che si vorrebbe. Se perdura per molto tempo gli interrogativi possono essere molti.
E' l'università giusta? Sono sicuro di voler intraprendere questa strada?
Sarebbe meglio cominciare a cercare un lavoro?
Forse la riflessione da fare è più profonda e può provare a domandarsi nel momento in cui ha scelto questa strada i motivi per cui l'ha fatto. Non è semplice rimettere in discussione una scelta, ma forse nel momento in cui comincia a farlo può trovare le motivazioni per andare avanti o per scegliere un'altra strada.
Resto in ascolto.
Dr. Gianluigi Basile - Psicologo - Roma
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica Integrata
www.psicologobasile.it
[#2]
Utente
Gentile Dr. Gianluigi Basile
Io frequento l'università di Chimica e tecnologie farmaceutiche che ho scelto come ripiego di Medicina. Il mio primo obiettivo era Medicina che ho abbandonato dopo due test con esito negativo. Mi sono dunque immatricolato in Chimica e tecnologie farmaceutiche con ottimi risultati e adesso sono al terzo anno in corso. Questa strada non dico che mi piace allo stesso modo di Medicina però l'ho scelta perché uno dei miei altri sogni è quello di insegnare chimica. Forse avrei potuto scegliere una facoltà prettamente a tema chimico anziché chimico-sanitario. Sicuramente punto a pretendere molto da me anche per la situazione economica della mia famiglia, che mi causa un enorme stress e ansia, infatti in questo periodo sono stato molto male ed ho avuto anche attacchi di panico. Cerco costantemente di dare più esami possibili per rientrare nella borsa di studio ma purtroppo non ci riesco perché gli orari delle lezioni sono molto pesanti e c'è pochissimo tempo per studiare, inoltre la maggior parte delle materie sono annuali e quindi c'è molto da studiare. Insomma mi ritrovo nella situazione di voler fare tutto, subito e con ottimi risultati ma non ci riesco. Non so se sono io che chiedo troppo a me stesso, ho sempre fatto così, ho sempre cercato di essere il migliore, oppure non riesco semplicemente ad organizzarmi o a rispettare i miei programmi. Cosa potrei fare?
Distinti saluti.
Io frequento l'università di Chimica e tecnologie farmaceutiche che ho scelto come ripiego di Medicina. Il mio primo obiettivo era Medicina che ho abbandonato dopo due test con esito negativo. Mi sono dunque immatricolato in Chimica e tecnologie farmaceutiche con ottimi risultati e adesso sono al terzo anno in corso. Questa strada non dico che mi piace allo stesso modo di Medicina però l'ho scelta perché uno dei miei altri sogni è quello di insegnare chimica. Forse avrei potuto scegliere una facoltà prettamente a tema chimico anziché chimico-sanitario. Sicuramente punto a pretendere molto da me anche per la situazione economica della mia famiglia, che mi causa un enorme stress e ansia, infatti in questo periodo sono stato molto male ed ho avuto anche attacchi di panico. Cerco costantemente di dare più esami possibili per rientrare nella borsa di studio ma purtroppo non ci riesco perché gli orari delle lezioni sono molto pesanti e c'è pochissimo tempo per studiare, inoltre la maggior parte delle materie sono annuali e quindi c'è molto da studiare. Insomma mi ritrovo nella situazione di voler fare tutto, subito e con ottimi risultati ma non ci riesco. Non so se sono io che chiedo troppo a me stesso, ho sempre fatto così, ho sempre cercato di essere il migliore, oppure non riesco semplicemente ad organizzarmi o a rispettare i miei programmi. Cosa potrei fare?
Distinti saluti.
[#3]
Gentile Utente,
le pressioni che in questo momento ha o si mette addosso sono molte e probabilmente non derivano solo dalla questione scolastica. Forse sta pretendendo molto da se stesso e il peso di tutte queste responsabilità non è facile da sopportate.
Le strade da intraprendere possono essere molteplici, da trovare un lavoro part-time che la liberi mentalmente dal pensiero dello studio e contemporaneamente le possa dare un'entrata economica, fino a provare a condividere con altri colleghi di università le preoccupazioni, le ansie e lo studio, ma credo che la cosa fondamentale sia ridurre le pretese verso se stesso e porsi obiettivi realistici.
Iniziare a pensare a piccoli obiettivi quotidiani, lasciando perdere progetti troppo grandiosi. In periodi di crisi, è importante, anche se a piccoli passi, continuare ad avanzare.
Mi sento di consigliarle nel momento in cui le pressioni divengano molto forti di avvalersi di una consulenza psicologica che le possa far vedere la propria situazione da una prospettiva diversa o semplicemente più globale.
le pressioni che in questo momento ha o si mette addosso sono molte e probabilmente non derivano solo dalla questione scolastica. Forse sta pretendendo molto da se stesso e il peso di tutte queste responsabilità non è facile da sopportate.
Le strade da intraprendere possono essere molteplici, da trovare un lavoro part-time che la liberi mentalmente dal pensiero dello studio e contemporaneamente le possa dare un'entrata economica, fino a provare a condividere con altri colleghi di università le preoccupazioni, le ansie e lo studio, ma credo che la cosa fondamentale sia ridurre le pretese verso se stesso e porsi obiettivi realistici.
Iniziare a pensare a piccoli obiettivi quotidiani, lasciando perdere progetti troppo grandiosi. In periodi di crisi, è importante, anche se a piccoli passi, continuare ad avanzare.
Mi sento di consigliarle nel momento in cui le pressioni divengano molto forti di avvalersi di una consulenza psicologica che le possa far vedere la propria situazione da una prospettiva diversa o semplicemente più globale.
[#4]
Utente
La ringrazio per il consiglio.
Anche io ho pensato di trovare un lavoro part-time solo che una tale scelta consisterebbe nel rallentare nello studio, avrei veramente pochissimo tempo per studiare e questo mi spaventa e mi porta a non fare una scelta del genere. Inoltre mi sta seguendo una psicologa che mi ha parlato proprio di quest'ansia da prestazione che però non abbiamo mai cercato di risolvere. A breve penso di rivolgermi ad uno psicoterapeuta perché le sedute sono infruttuose, spesso non so cosa dire e non mi sento aiutato. Comunque cercherò di seguire i suoi consigli.
Buona giornata.
Anche io ho pensato di trovare un lavoro part-time solo che una tale scelta consisterebbe nel rallentare nello studio, avrei veramente pochissimo tempo per studiare e questo mi spaventa e mi porta a non fare una scelta del genere. Inoltre mi sta seguendo una psicologa che mi ha parlato proprio di quest'ansia da prestazione che però non abbiamo mai cercato di risolvere. A breve penso di rivolgermi ad uno psicoterapeuta perché le sedute sono infruttuose, spesso non so cosa dire e non mi sento aiutato. Comunque cercherò di seguire i suoi consigli.
Buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.4k visite dal 02/03/2015.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.