Ho lasciato il mio ragazzo dopo 9 anni, non so più cosa voglio dalla vita
Salve, ho bisogno di un parere perchè non so con chi parlarne. Non ho al momento la possibilità di andare in terapia, perciò ho deciso di scrivere qui.
Ho 25 anni e sono stata fidanzata con il mio ragazzo di 30 anni, per 9 anni fino a un mese fa. Ho iniziato a frequentarlo da quando avevo 16 anni. E' andato tutto benissimo fino a quando ho iniziato l'università. Noi due abbiamo un'affinità incredibile, mentalmente, fisicamente, abbiamo un rapporto che non ho mai avuto con nessun altra persona che conosco. Siamo amici, siamo amanti, siamo tutto. Per me lui è davvero la persona più speciale che ho, ma quando ho iniziato ad andare all'università e ho cominciato a conoscere più persone, si è inserito dentro la mia testa il tarlo di voler fare nuove esperienze, di voler anche solo uscire con altre persone. In quel periodo sono stata sincera con lui e in un anno tra alti e bassi ho flirtato con 2 persone senza che succedesse nulla, poi con la terza persona ho deciso di andare fino in fondo e di uscirci, ma me ne sono pentita e ho deciso di ritornare con il mio ragazzo. Siamo stati meglio di prima quando siamo tornati insieme, anche l'affinità sessuale era migliore. Dopo 3 anni ho trovato una borsa di studio per fare la specialistica all'estero, lui ha reagito male capendo che saremmo stati lontani per anni. All'inizio cercavo di convincerlo a provarci lo stesso, che se anche fosse andata male non avremmo potuto saperlo senza provarci, ma lui diceva che non ce l'avrebbe fatta e allora ci siamo lasciati. In questo periodo in cui eravamo lontani, ho cominciato ad aver paura che se fossi andata all'estero probabilmente mi sarebbe venuta di nuovo voglia di frequentare qualcuno. Così quando ci siamo rivisti dopo un mese gli ho detto tutto e ora ci siamo lasciati per davvero. Lui mi continua a parlare, a dirmi di amarmi e mi ringrazia dell'amore che gli ho dato in tutto questi anni, ma io sto male, sento di amarlo molto, ma sento contemporaneamente di voler vivere qualcosa da sola, vivere da sola, senza avere l'appoggio di una famiglia o di un fidanzato, mettermi alla prova, mettere alla prova anche il mio amore se necessario. Ma non so se sto facendo la cosa giusta. Forse non dovrei buttare all'aria un rapporto così solo per questo. Vi prego aiutatemi non so più cosa pensare.
Grazie in anticipo.
Ho 25 anni e sono stata fidanzata con il mio ragazzo di 30 anni, per 9 anni fino a un mese fa. Ho iniziato a frequentarlo da quando avevo 16 anni. E' andato tutto benissimo fino a quando ho iniziato l'università. Noi due abbiamo un'affinità incredibile, mentalmente, fisicamente, abbiamo un rapporto che non ho mai avuto con nessun altra persona che conosco. Siamo amici, siamo amanti, siamo tutto. Per me lui è davvero la persona più speciale che ho, ma quando ho iniziato ad andare all'università e ho cominciato a conoscere più persone, si è inserito dentro la mia testa il tarlo di voler fare nuove esperienze, di voler anche solo uscire con altre persone. In quel periodo sono stata sincera con lui e in un anno tra alti e bassi ho flirtato con 2 persone senza che succedesse nulla, poi con la terza persona ho deciso di andare fino in fondo e di uscirci, ma me ne sono pentita e ho deciso di ritornare con il mio ragazzo. Siamo stati meglio di prima quando siamo tornati insieme, anche l'affinità sessuale era migliore. Dopo 3 anni ho trovato una borsa di studio per fare la specialistica all'estero, lui ha reagito male capendo che saremmo stati lontani per anni. All'inizio cercavo di convincerlo a provarci lo stesso, che se anche fosse andata male non avremmo potuto saperlo senza provarci, ma lui diceva che non ce l'avrebbe fatta e allora ci siamo lasciati. In questo periodo in cui eravamo lontani, ho cominciato ad aver paura che se fossi andata all'estero probabilmente mi sarebbe venuta di nuovo voglia di frequentare qualcuno. Così quando ci siamo rivisti dopo un mese gli ho detto tutto e ora ci siamo lasciati per davvero. Lui mi continua a parlare, a dirmi di amarmi e mi ringrazia dell'amore che gli ho dato in tutto questi anni, ma io sto male, sento di amarlo molto, ma sento contemporaneamente di voler vivere qualcosa da sola, vivere da sola, senza avere l'appoggio di una famiglia o di un fidanzato, mettermi alla prova, mettere alla prova anche il mio amore se necessario. Ma non so se sto facendo la cosa giusta. Forse non dovrei buttare all'aria un rapporto così solo per questo. Vi prego aiutatemi non so più cosa pensare.
Grazie in anticipo.
[#1]
Gentile ragazza,
da quello che ci descrive, lei ed il suo ragazzo avete avuto la fortuna di incontrarvi e di costruire un rapporto che è cresciuto nel tempo. Tuttavia eravate molto giovani, ed è normale anche avere il desiderio di sperimentarsi come singolo individuo con se stesso, o nei rapporti con altre persone.
Le domande che si pone lei sono molto sensate.
Ci sono amore, un rapporto cresciuto e consolidato nel tempo, dubbi e domande di una donna che cresce come persona oltre che come coppia col suo partner.
Ha detto al suo ragazzo le cose che ci ha scritto qui? Ne avete parlato?
Dal suo scritto trapela amore da entrambe le parti, ma la mia è solo una ipotesi. Sarebbe opportuno che si faccia guidare da un nostro collega di persona. In tal modo, anziché tormentarsi con domande e dubbi da sola, avrà la possibilità di confrontarsi con una persona esterna ed imparziale che la aiuterà a fare chiarezza dentro di sé.
Un caro saluto,
da quello che ci descrive, lei ed il suo ragazzo avete avuto la fortuna di incontrarvi e di costruire un rapporto che è cresciuto nel tempo. Tuttavia eravate molto giovani, ed è normale anche avere il desiderio di sperimentarsi come singolo individuo con se stesso, o nei rapporti con altre persone.
Le domande che si pone lei sono molto sensate.
Ci sono amore, un rapporto cresciuto e consolidato nel tempo, dubbi e domande di una donna che cresce come persona oltre che come coppia col suo partner.
Ha detto al suo ragazzo le cose che ci ha scritto qui? Ne avete parlato?
Dal suo scritto trapela amore da entrambe le parti, ma la mia è solo una ipotesi. Sarebbe opportuno che si faccia guidare da un nostro collega di persona. In tal modo, anziché tormentarsi con domande e dubbi da sola, avrà la possibilità di confrontarsi con una persona esterna ed imparziale che la aiuterà a fare chiarezza dentro di sé.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
[#2]
Utente
Grazie dottoressa Giselle della sua risposta. Sento che ha centrato in pieno la situazione. Comunque si, ne abbiamo parlato. Abbiamo un'ottima comunicazione e lui capisce perfettamente quello che sto vivendo, ma sta malissimo. Vorrei davvero parlare con uno specialista, ma davvero in questo momento non ho la possibilità di farlo e quindi sono sola a lacerarmi.
Grazie ancora
Grazie ancora
[#3]
Cara ragazza, perchè.. non può andare in terapia ? può sempre chiedere alcuni colloqui per chiarirsi le idee, al Consultorio, sentire un parere esperto de visu non può farle che bene,.. si può anche crescere in due, volendo, quasi mi sembra un' ansia da copione la sua.. ci pensi..
Restiamo in ascolto..
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
Gentile ragazza,
come dice la collega può recarsi al Consultorio (gratis). Il vostro è un problema di coppia, ma probabilmente basta che vada anche uno solo da uno psicoterapeuta per migliorarlo o risolverlo.
Si tratta presumibilmente di migliorare la comunicazione su temi, desideri e bisogni non sufficientemente chiariti.
Cordiali saluti
come dice la collega può recarsi al Consultorio (gratis). Il vostro è un problema di coppia, ma probabilmente basta che vada anche uno solo da uno psicoterapeuta per migliorarlo o risolverlo.
Si tratta presumibilmente di migliorare la comunicazione su temi, desideri e bisogni non sufficientemente chiariti.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#5]
<<voler vivere qualcosa da sola, vivere da sola, senza avere l'appoggio di una famiglia o di un fidanzato, mettermi alla prova, mettere alla prova anche il mio amore se necessario. <<
EssendoVi messi assieme a 16 anni è normale che il rapporto affronti crisi legate alla maturazione dell'uno, dell'altra, di ambedue. Nelle crisi c'è sempre molta ambivalenza: si sa quello che si ha e che si perde, non si sa quello a cui si va incontro.
Ma la voglia di mettersi alla prova, di sentirsi adulta autonoma indipendente in Lei è molta.
Talvolta ci si reincontra, talaltra no. Dipende dalle persone, ma anche dagli incontri che si fanno. Per il momento siete rimasti in contatto.
Attualmente Lei è all'estero per la magistrale? Per questo non può consultare de visu?
EssendoVi messi assieme a 16 anni è normale che il rapporto affronti crisi legate alla maturazione dell'uno, dell'altra, di ambedue. Nelle crisi c'è sempre molta ambivalenza: si sa quello che si ha e che si perde, non si sa quello a cui si va incontro.
Ma la voglia di mettersi alla prova, di sentirsi adulta autonoma indipendente in Lei è molta.
Talvolta ci si reincontra, talaltra no. Dipende dalle persone, ma anche dagli incontri che si fanno. Per il momento siete rimasti in contatto.
Attualmente Lei è all'estero per la magistrale? Per questo non può consultare de visu?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#6]
Gentile Ragazza,
I nostri colleghi può trovarli anche in convenzione, quindi l'aspetto economico e già rosolto...
Legga queste letture, sono certa che le offriranno spunto di riflessione
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1831-la-scelta-del-secondo-partner.html
I nostri colleghi può trovarli anche in convenzione, quindi l'aspetto economico e già rosolto...
Legga queste letture, sono certa che le offriranno spunto di riflessione
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1831-la-scelta-del-secondo-partner.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 12.2k visite dal 28/02/2015.
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