Dolore al petto e ora continui sbandamenti.

Buongiorno, le spiego la situazione che sto vivendo ormai da più di un mese, che non mi permette più di vivere la mia vita a pieno, anche se lo vorrei terribilmente. Sono un ragazzo di 22 anni e circa un mese fa ho iniziato ad accusare dolori al petto che avevo per quasi tutta la giornata anche se di notte riuscivo a dormire tranquillamente; essendo un tipo allergico ma soprattutto ipocondriaco ho iniziato a preoccuparmi parecchio. Pensavo fosse asma e ho iniziato ad avere problemi di respirazione, come respiro corto, avevo difficoltà a fare sospiri tranne che con sbadigli forzati. Cosi sono andato dal mio medico di base, che controllandomi con lo stetoscopio non ha rilevato nulla di preoccupante. Io non mi sono fidato e sono andato dall'allergologo che mi ha curato sin dall'infanzia con vaccini ecc. ed ha rilevato un leggero broncospasmo e mi ha dato una cura a base di molto cortisone che io non ho nemmeno iniziato perché ritenuta molto forte anche dal mio medico di base. Cosi essendo sempre più preoccupato ho fatto una radiografia al torace che non ha rilevato niente tranne che essendo un fumatore avevo un pò i polmoni infiammati; (ho anche smesso di fumare dalla comparsa del primo sintomo). Magicamente dopo questo esame negativo il dolore a petto è scomparso; sostituito ogni tanto da una sensazione di vuoto in petto. Avendo sempre il naso semichiuso ho fatto una visita anche da un otorinolaringoiatra che mi ha diagnosticato un'ipertrofia dei turbinati e mi ha dato una cura da seguire a base di antibiotico, spray nasale e antistaminico. Con l'antibiotico per via di aerosol e lo spray nasale nessun problema; ma come ho iniziato a prendere l'antistaminico dopo 4 giorni ho iniziato a soffrire di sbandamenti e stanchezza cronica (anche perchè leggendo il bugiardino ho visto i vari effetti collaterali, ed essendo ipocondriaco forse me li sono autoindotti) ma ho comunque smesso di prenderlo e fatto presente all'otorinolaringoiatra che me ne ha prescritto addirittura uno più forte, che naturalmente non sto prendendo. Questi continui sbandamenti come se stessi per svenire mi stanno rovinando la vita. Però quando non ci penso è come se scomparissero, ma appena inizio a pensare di dove sono finiti ecco che ritornano, inizio a sudare terribilmente nelle mani e mi si appanna la vista, come se andassi in panico. Ora vi chiedo gentili dottori, se tutto questo è dovuto tutto ad un' ansia repressa che non riesco più a controllare e si manifesta con questi sintomi (sono figlio unico ed ho perso il padre 7 anni fa, sono sempre stato un ragazzo insicuro anche se non sembra, e adesso finita la scuola, inizia per me la vera vita, e mi sembra come una montagna insormontabile in questo momento). Ho comunque prenotato tutte le analisi del sangue e delle urine che farò tra un paio di giorni, se tutto risulta negativo come penso e sopratutto spero mi rivolgerò ad un psicologo. Vorrei un vostro consulto gentili professionisti e scusate se mi sono dilungato troppo.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Il quadro che ha descritto è molto completo, ma a mio avviso manca un'accurata valutazione psicologica, perché l'esclusione del disturbo organico implica la possibilità di avvalersi di un professionista non medico: lo psicologo specializzato in psicoterapia.

L'ipocondria è una psicopatologia, così come i disturbi d'ansia, e meritano un intervento mirato, psicoterapeutico.







Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la celere risposta gentilissimo Dott. Del Signore. Non sono mai stato da uno psicologo anche se in questi anni mi è stato consigliato dai miei familiari, con la solita risposta mi scusi il termine "cretina" non sono pazzo! Ma adesso mi rendo conto che da solo non riesco più a sopportare dei pesi e superare delle paure che mi porto dietro come macigni. Le vorrei chiedere se per Lei è quindi un problema "solo" psicologico e spero risolvibile o può anche essere qualche problema di salute? Ad esempio ieri dopo una giornata passata con gli amici in giro e svolgendo alcune attività, e dunque non pensando a questo problema, e non avendo nessun sintomo, la sera a casa è arrivato l'ennesimo attacco di panico infondato e dettato dalla paura di svenire con sbandamenti e sudorazione eccessiva di mani e piedi, dopo circa un paio d'ore sono riuscito a calmarmi ma di notte mi sono spuntate delle macchie rosse in viso che bruciavano con sensazione di gonfiore agli occhi sopratutto nella parte bassa. Secondo Lei è un sintomo riconducibile a tutto questo? Io per sicurezza ho preso una Bentelan 1 mg pensando ad un'allergia, ma oggi continuo ad averle. Grazie in anticipo Dottore Del Signore.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>è quindi un problema "solo" psicologico e spero risolvibile o può anche essere qualche problema di salute?<<
come molte altre persone nella sua stessa situazione, lei ha una profonda difficoltà ad accettare di avere un problema psicologico e non una malattia organico/funzionale. La ricerca di rassicurazioni è parte del disagio stesso.





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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
<<se tutto risulta negativo come penso e sopratutto spero mi rivolgerò ad un psicologo.<<

"SE" Lei riesce a mantenere questo proposito, inizierà a mettere a mano alla situazione "fisica" che ha rivoltatocome un calziono senza trovare alcunchè.

Mi fa piacere che lei abba una famiglia che La incoraggia in ciò.



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Vi ringrazio per esservi interessati al mio problema Egregi Dottori. Voglio mantenere questo proposito perché voglio uscire da questo "tunnel" al più presto. Leggendo su internet tante persone si trovano in queste situazioni addirittura da anni; io in meno di due mesi mi sono veramente stancato di farmi condizionare dalla mia mente. Comunque sia vi aggiornerò a giorni sui risultati delle ultime analisi che devo fare, così da poterli comunque valutare insieme ed escludere dunque la qualsiasi componente fisica. Vi ringrazio ulteriormente per avermi dedicato un po' del Vostro tempo. A presto.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>così da poterli comunque valutare insieme ed escludere dunque la qualsiasi componente fisica.<<
questo va fatto con il medico, ma lei ha comunque il bisogno di psicoterapia, indipendentemente dalle ulteriori risultanze.






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Utente
Utente
Buonasera, da tutte le analisi fatte, tra cui del sangue e urine, ed inoltre qualche sera fa sono finito in ospedale per la pressione alta per un ragazzo di 22 anni 150/100 di media, in cui mi hanno fatto elettrocardiogramma , enzimi ed ecocuore dal cardiologo in cui tutto è risultato negativo, volevo chiedervi se ancora oggi è normale avere la pressione misurata quotidianamente di media 150/100 140/90, e se soprattutto può influire la situazione emotiva e depressiva che sto vivendo. Grazie anticipatamente della risposta.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,
ci chiede
<< se ancora oggi è normale avere la pressione misurata quotidianamente di media 150/100 140/90,<<. Ma questi aspetti sono di competenza medica.

E inoltre:
<<se soprattutto può influire la situazione emotiva e depressiva che sto vivendo<<.
La situazione emotiva influisce certamente sul corpo. Come?
Lo può leggere in:

Quando il corpo va in ansia: i sintomi fisici dei Disturbi d’Ansia
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html

Saluti cordiali.



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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>è normale avere la pressione misurata quotidianamente di media 150/100 140/90, e se soprattutto può influire la situazione emotiva e depressiva che sto vivendo.<<
deve chiedere al suo medico di famiglia, lo psicologo non si occupa di questi aspetti.

Lei continua a chiedere rassicurazioni, ma sembra non prestare troppa attenzione alle risposte che riceve. In questi casi la scelta più corretta dovrebbe essere quella di consultare un Collega di persona.





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