Ama me o l'idea che si è fatto di me?
Salve a tutti,
sono una ragazza di 23 anni e la mia relazione è nata da circa otto.
Lo scorso anno il mio lui si è ammalato ed è dovuto andare incontro a pesanti cure.
Scosso da ciò che gli stava accadendo, ha deciso di chiudere la nostra relazione.
Poco prima della rottura,entrarono a far parte del nostro gruppo delle nuove ragazze, una delle quali si è subito mostrata particolarmente interessata al mio lui. Dalla nostra rottura in poi hanno stretto un rapporto che li portava a stare quasi giornalmente insieme, a volte solo loro due, a volte in compagnia del gruppo; dal quale io mi sono allontanata non riuscendo a reggere la situazione. Anche se non hanno avuto una relazione, so che ci sono stati momenti di intimità e nonostante lui abbia sempre negato qualsiasi rapporto sessuale, io continuo a dubitarne.
Malgrado l'aiuto della terapista alla quale mi ero rivolta per affrontare il tutto, non riuscivo ad accettare il fatto di essere stata in pratica sostituita da una estranea; arrivando poi a non accettare me stessa. In quel periodo conobbi un ragazzo, amico di amici, che condivideva una storia sentimentale simile e con il quale, un giorno proprio mentre parlavamo delle storie finite, ho avuto un rapporto sessuale; che però non fu neppure completamente consumato perchè mi resi conto di aver fatto una stupidaggine. A distanza, incontro il mio ex che, con mia grande sorpresa, cominciò a manifestare il desiderio di voler tornare con me. Ci riavvicinammo, anche intimamente e più volte, ma io continuavo a ripetergli che non sapevo se realmente avrei voluto riprendere la relazione per una paura ancora troppo forte di stare male, anche più di prima.
Cercavo quindi di evitarlo frequentando un altro gruppo, di cui faceva parte quel ragazzo 'occasionale', con cui non successe più nulla. Passato il tempo e decisa oramai a voler tornare con il mio ex, gli racconto di quel rapporto. La sua reazione non è stata delle migliori ma alla fine siamo tornati assieme.
Da allora, ad intervalli regolari, mi rinfaccia quel mio gesto, con parole pesanti, insinuazioni e infondate pontificazioni sull'accaduto; continuando a ripetere che dopo tutti gli anni insieme credeva di conoscermi, che non si sarebbe aspettato che io potessi fare una cosa del genere, che crede di meritare di meglio. Ogni volta che cerco di fargli capire che non è stato un tradimento, visto che è accaduto quando credevo che mai più lo avrei rivisto, lui risponde con delle sue convinzioni che non hanno a che vedere con la realtà. Tutto ciò alternato a giorni e giorni continui passati assieme durante i quali non mostrava, ultimamente, il minimo accenno alla questione. L'ultima sfuriata, improvvisa, lo ha portato a decidere di troncare nuovamente la storia. A detta sua, non riesce a superare la cosa, anche se quello che vorrebbe è stare assieme.
Cosa posso fare per fargli rendere conto che sta commettendo un errore madornale? Che come lui ha commesso i suoi sbagli, anch'io ho commesso il mio?
Grazie.
sono una ragazza di 23 anni e la mia relazione è nata da circa otto.
Lo scorso anno il mio lui si è ammalato ed è dovuto andare incontro a pesanti cure.
Scosso da ciò che gli stava accadendo, ha deciso di chiudere la nostra relazione.
Poco prima della rottura,entrarono a far parte del nostro gruppo delle nuove ragazze, una delle quali si è subito mostrata particolarmente interessata al mio lui. Dalla nostra rottura in poi hanno stretto un rapporto che li portava a stare quasi giornalmente insieme, a volte solo loro due, a volte in compagnia del gruppo; dal quale io mi sono allontanata non riuscendo a reggere la situazione. Anche se non hanno avuto una relazione, so che ci sono stati momenti di intimità e nonostante lui abbia sempre negato qualsiasi rapporto sessuale, io continuo a dubitarne.
Malgrado l'aiuto della terapista alla quale mi ero rivolta per affrontare il tutto, non riuscivo ad accettare il fatto di essere stata in pratica sostituita da una estranea; arrivando poi a non accettare me stessa. In quel periodo conobbi un ragazzo, amico di amici, che condivideva una storia sentimentale simile e con il quale, un giorno proprio mentre parlavamo delle storie finite, ho avuto un rapporto sessuale; che però non fu neppure completamente consumato perchè mi resi conto di aver fatto una stupidaggine. A distanza, incontro il mio ex che, con mia grande sorpresa, cominciò a manifestare il desiderio di voler tornare con me. Ci riavvicinammo, anche intimamente e più volte, ma io continuavo a ripetergli che non sapevo se realmente avrei voluto riprendere la relazione per una paura ancora troppo forte di stare male, anche più di prima.
Cercavo quindi di evitarlo frequentando un altro gruppo, di cui faceva parte quel ragazzo 'occasionale', con cui non successe più nulla. Passato il tempo e decisa oramai a voler tornare con il mio ex, gli racconto di quel rapporto. La sua reazione non è stata delle migliori ma alla fine siamo tornati assieme.
Da allora, ad intervalli regolari, mi rinfaccia quel mio gesto, con parole pesanti, insinuazioni e infondate pontificazioni sull'accaduto; continuando a ripetere che dopo tutti gli anni insieme credeva di conoscermi, che non si sarebbe aspettato che io potessi fare una cosa del genere, che crede di meritare di meglio. Ogni volta che cerco di fargli capire che non è stato un tradimento, visto che è accaduto quando credevo che mai più lo avrei rivisto, lui risponde con delle sue convinzioni che non hanno a che vedere con la realtà. Tutto ciò alternato a giorni e giorni continui passati assieme durante i quali non mostrava, ultimamente, il minimo accenno alla questione. L'ultima sfuriata, improvvisa, lo ha portato a decidere di troncare nuovamente la storia. A detta sua, non riesce a superare la cosa, anche se quello che vorrebbe è stare assieme.
Cosa posso fare per fargli rendere conto che sta commettendo un errore madornale? Che come lui ha commesso i suoi sbagli, anch'io ho commesso il mio?
Grazie.
[#1]
Gentile Utente,
Una ricostruzione è sempre molto più difficile di una separazione.
Dovete equipaggiarvi di coraggio, lealtà, onesta mentale e maturità ...
Il suo ragazzo combatte con un tumore ed immagino che questo lo renda vulnerabile ed aneli ad un'idea di perfezione, anche del legame...
Lei, secondo me, non dovrebbe fare nulla, nemmeno giustificarsi.
Trattasi di passato , si cambia, si cresce..anche gli sbagli servono...
Il passato andrebbe archiviato come tale.
Una ricostruzione è sempre molto più difficile di una separazione.
Dovete equipaggiarvi di coraggio, lealtà, onesta mentale e maturità ...
Il suo ragazzo combatte con un tumore ed immagino che questo lo renda vulnerabile ed aneli ad un'idea di perfezione, anche del legame...
Lei, secondo me, non dovrebbe fare nulla, nemmeno giustificarsi.
Trattasi di passato , si cambia, si cresce..anche gli sbagli servono...
Il passato andrebbe archiviato come tale.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dott.ssa Randone,
scusi se le chiedo una precisazione, ma con "passato" si riferisce all'episodio intimo che ha creato il problema o alla mia relazione?
Perchè se si riferisce alla relazione, il suo stare bene con me e l'essere innamorato, a detta sua, sono le cose che lo hanno fatto andare avanti questi mesi e che lo hanno fatto stare male nel momento in cui ha deciso di chiudere.
Per questo sono frustrata, perché so che la storia andrebbe a gonfie vele se lui vedesse quella parentesi per come è realmente: nulla.
scusi se le chiedo una precisazione, ma con "passato" si riferisce all'episodio intimo che ha creato il problema o alla mia relazione?
Perchè se si riferisce alla relazione, il suo stare bene con me e l'essere innamorato, a detta sua, sono le cose che lo hanno fatto andare avanti questi mesi e che lo hanno fatto stare male nel momento in cui ha deciso di chiudere.
Per questo sono frustrata, perché so che la storia andrebbe a gonfie vele se lui vedesse quella parentesi per come è realmente: nulla.
[#4]
Sì, anche Lei ha fatto un errore. Non c'è ragione di "confessarsi" al proprio ragazzo su presunte colpe, aspettandosi "l'assoluzione"; occorre aspettarsi dall'altro un insieme di sentimenti difficili da gestire.
Lei ha agito con un estraneo, lui è stato con una estranea. O vi perdonate reciprocamente oppure Vi lasciate.
Visto il momento difficile di lui per motivi di salute, perchè non farsi aiutare? Prima di chiudere, è consigliabile.
Lei ha agito con un estraneo, lui è stato con una estranea. O vi perdonate reciprocamente oppure Vi lasciate.
Visto il momento difficile di lui per motivi di salute, perchè non farsi aiutare? Prima di chiudere, è consigliabile.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#5]
Ex utente
Gentile Dott.ssa Brunialti,
avendo personalmente trovato giovamento da un consulto terapeutico, ho provato più e più volte di convincerlo a cercare un supporto ma purtroppo l'esito è stato negativo. Probabilmente non capacitandosi ancora di ciò che gli è accaduto fisicamente non riesce ad accettare un possibile aiuto esterno.
Pensa che proporgli di andare insieme possa avere un effetto differente? Perchè purtroppo la rottura è avvenuta due giorni fa, durante i quali lui non ha "dato segni di vita".
Grazie per la risposta.
avendo personalmente trovato giovamento da un consulto terapeutico, ho provato più e più volte di convincerlo a cercare un supporto ma purtroppo l'esito è stato negativo. Probabilmente non capacitandosi ancora di ciò che gli è accaduto fisicamente non riesce ad accettare un possibile aiuto esterno.
Pensa che proporgli di andare insieme possa avere un effetto differente? Perchè purtroppo la rottura è avvenuta due giorni fa, durante i quali lui non ha "dato segni di vita".
Grazie per la risposta.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.1k visite dal 26/02/2015.
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