Cosa spinge una donna ad essere attratta da un uomo omosessuale?
[#1]
Gentile Utente,
non possiamo rispondere a domande così generiche, ma a questioni specifiche che riguardano chi ci scrive.
La questione che le interessa la riguarda personalmente?
Se sì, ci può spiegare meglio cosa succede e cosa la preoccupa?
non possiamo rispondere a domande così generiche, ma a questioni specifiche che riguardano chi ci scrive.
La questione che le interessa la riguarda personalmente?
Se sì, ci può spiegare meglio cosa succede e cosa la preoccupa?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile Utente,
Anche io come la Collega, le dico che la domanda è troppo generica, dovrebbe parlare di lei.
Anche in passato ci ha scritto dicendoci che il suo fidanzato era omosessuale?
Parla dello stesso fidanzato o di un altro?
Nel caso fosse un altro, è possibile che lei metta in atto copioni che si ripetono, dovrebbe quindi analizzare la cause in sede di consultazione, luogo simbolico di ascolto e di decodifica emozionale ......
Potrebbe anche trattarsi di una paura dell'intimità e della sessualità .
Anche io come la Collega, le dico che la domanda è troppo generica, dovrebbe parlare di lei.
Anche in passato ci ha scritto dicendoci che il suo fidanzato era omosessuale?
Parla dello stesso fidanzato o di un altro?
Nel caso fosse un altro, è possibile che lei metta in atto copioni che si ripetono, dovrebbe quindi analizzare la cause in sede di consultazione, luogo simbolico di ascolto e di decodifica emozionale ......
Potrebbe anche trattarsi di una paura dell'intimità e della sessualità .
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
é lo stesso fidanzato....però in passato mi è capitato che fossi interessata a persone che ora mi rendo conto che in comune con l'attuale mio fidanzato avevano probabilmente questa cosa.....
Per essere più specifica: io mi chiedo come mai anche se sono quasi sicura che lui sia omosessuale, nonostante ciò non riesco a lasciarlo.....ad un'altra qualsiasi ragazza uno così non piacerebbe e cercherebbe altro....per cui: sarà vero che lui è disturbato perchè sta con me pur essendo omosessuale, ma credo di essere ugualmente disturbata anche io accontentandomi di stare con un uomo che non è un uomo....che non si comporta da fidanzato con me.....che mi fa soffrire.....non sono felice, non mi sento desiderata....ma non riesco ugualmente a lasciarlo.....spero sempre che con il mio amore possa cambiare.....come se amandolo incondizionatamente lui possa cambiare....lo so che è assurdo quello che dico......il fatto è che io penso che un altro uomo non lo troverei, starei sola...se lo lascio non è che sto meglio, ma anzi sto peggio....resto sola con la mia solitudine e sicuramente non troverò una persona che mi ami.....prima di lui ho avuto una infinità di storie, sono sempre passata da una storia all'altra in cui sono stata sempre trattata nei peggiori dei modi possibili......e paradossalmente io posso affermare che facendo un paragone con le mie storie precedenti, lui è quello che mi tratta meglio forse..........ho subito tantissime umiliazioni......sono stata trattata davvero male.........il mio problema è che amo in una maniera incondizionata.......amo troppo........amo in modo malato, annullo me stessa per l'altro e faccio di tutto pur di essere la sua "salvatrice"........sembra quasi che io sia attratta da quelli che hanno problematiche di vario genere, un uomo sano di mente, bello, intelligente, in gamba, sicuro di sè e con tante altre qualità, non mi interessa perchè non mi sento indispensabile, non ha bisogno di essere "salvato", e inoltre: perché dovrebbe stare con me uno così?.......
Ecco....questi sono i miei pensieri, io mi rendo conto di aver qualche problematica e mi rendo conto che fino a quando non farò niente per risolverla, non troverò mai l'amore che tanto sogno......non avrò mai una storia d'amore soddisfacente e soprattutto SANA!.....
Per essere più specifica: io mi chiedo come mai anche se sono quasi sicura che lui sia omosessuale, nonostante ciò non riesco a lasciarlo.....ad un'altra qualsiasi ragazza uno così non piacerebbe e cercherebbe altro....per cui: sarà vero che lui è disturbato perchè sta con me pur essendo omosessuale, ma credo di essere ugualmente disturbata anche io accontentandomi di stare con un uomo che non è un uomo....che non si comporta da fidanzato con me.....che mi fa soffrire.....non sono felice, non mi sento desiderata....ma non riesco ugualmente a lasciarlo.....spero sempre che con il mio amore possa cambiare.....come se amandolo incondizionatamente lui possa cambiare....lo so che è assurdo quello che dico......il fatto è che io penso che un altro uomo non lo troverei, starei sola...se lo lascio non è che sto meglio, ma anzi sto peggio....resto sola con la mia solitudine e sicuramente non troverò una persona che mi ami.....prima di lui ho avuto una infinità di storie, sono sempre passata da una storia all'altra in cui sono stata sempre trattata nei peggiori dei modi possibili......e paradossalmente io posso affermare che facendo un paragone con le mie storie precedenti, lui è quello che mi tratta meglio forse..........ho subito tantissime umiliazioni......sono stata trattata davvero male.........il mio problema è che amo in una maniera incondizionata.......amo troppo........amo in modo malato, annullo me stessa per l'altro e faccio di tutto pur di essere la sua "salvatrice"........sembra quasi che io sia attratta da quelli che hanno problematiche di vario genere, un uomo sano di mente, bello, intelligente, in gamba, sicuro di sè e con tante altre qualità, non mi interessa perchè non mi sento indispensabile, non ha bisogno di essere "salvato", e inoltre: perché dovrebbe stare con me uno così?.......
Ecco....questi sono i miei pensieri, io mi rendo conto di aver qualche problematica e mi rendo conto che fino a quando non farò niente per risolverla, non troverò mai l'amore che tanto sogno......non avrò mai una storia d'amore soddisfacente e soprattutto SANA!.....
[#4]
Utente
Quello che vi chiedo è di aiutarmi a pormi le domande giuste....a capire perché sono così e dove sbaglio! Ma soprattutto cosa fare per cambiare! Cosa fare per diventare una ragazza sicura di sè e che pretenda di essere ricambiata!
Dottoressa Randone, lei parla di paura dell'intimità e della sessualità.....se pure fosse davvero così: cosa posso fare per capirlo, per sapere il perchè, e di conseguenza cercare di cambiare?
Dottoressa Randone, lei parla di paura dell'intimità e della sessualità.....se pure fosse davvero così: cosa posso fare per capirlo, per sapere il perchè, e di conseguenza cercare di cambiare?
[#5]
Siamo online e non possiamo nè erogare diagnosi, nè tantomeno fare terapia, che è quello che lei chiede.
Domande giuste, riflessioni profonde ed approfondite e cambiamenti, equivalgono a terapia psicologica.
Si rivolga ad un nostro collega de visu, sono certa che a diagnosi clinica effettuata, si stabilirà se il suo "accontentarsi" è imputabile a paure più profonde.
Domande giuste, riflessioni profonde ed approfondite e cambiamenti, equivalgono a terapia psicologica.
Si rivolga ad un nostro collega de visu, sono certa che a diagnosi clinica effettuata, si stabilirà se il suo "accontentarsi" è imputabile a paure più profonde.
[#6]
Cara Utente,
mi associo al'indicazione della d.ssa Randone che le suggerisce un approfondimento condotto di persona a fini sia diagnostici, sia terapeutici.
Il problema, stando a quanto riferisce, non è tanto o solo che si è legata a una persona che sta ipotizzando non essere completamente disponibile ad una relazione con lei perchè (forse) non eterosessuale: anche più significativo mi sembra il fatto che abbia subito maltrattamenti e umiliazioni nel corso delle tante relazioni precedenti perchè tende a legarsi a partner problematici, che può cercare di "salvare" rendendosi "indispensabile" e tentando di farsi apprezzare in questo modo.
Questo tipo di inclinazione ad assumere il ruolo di "salvatrice" può essere altamente autodistruttiva ed è necessario che lei si occupi seriamente di ciò che la provoca, facendosi aiutare da uno psicologo a capire perchè si sta comportando così e quali aspetti della sua personalità e della sua storia di vita la spingono verso relazioni sbilanciate e insoddisfacenti.
Spero che ci rifletterà perchè è ipotizzabile che le occorra lavorare con impegno su sè stessa per riuscire a prendere le distanze dalla storia attuale senza temere di restare sola e per orientarsi in futuro verso la scelta di un partner emotivamente disponibile e non maltrattante.
Se lo desidera ci aggiorni.
Le faccio tanti auguri,
mi associo al'indicazione della d.ssa Randone che le suggerisce un approfondimento condotto di persona a fini sia diagnostici, sia terapeutici.
Il problema, stando a quanto riferisce, non è tanto o solo che si è legata a una persona che sta ipotizzando non essere completamente disponibile ad una relazione con lei perchè (forse) non eterosessuale: anche più significativo mi sembra il fatto che abbia subito maltrattamenti e umiliazioni nel corso delle tante relazioni precedenti perchè tende a legarsi a partner problematici, che può cercare di "salvare" rendendosi "indispensabile" e tentando di farsi apprezzare in questo modo.
Questo tipo di inclinazione ad assumere il ruolo di "salvatrice" può essere altamente autodistruttiva ed è necessario che lei si occupi seriamente di ciò che la provoca, facendosi aiutare da uno psicologo a capire perchè si sta comportando così e quali aspetti della sua personalità e della sua storia di vita la spingono verso relazioni sbilanciate e insoddisfacenti.
Spero che ci rifletterà perchè è ipotizzabile che le occorra lavorare con impegno su sè stessa per riuscire a prendere le distanze dalla storia attuale senza temere di restare sola e per orientarsi in futuro verso la scelta di un partner emotivamente disponibile e non maltrattante.
Se lo desidera ci aggiorni.
Le faccio tanti auguri,
[#7]
Utente
Vi ringrazio per le vostre risposte.
Però voglio dirvi che io la terapia l'ho fatta, ora non più, però quando l'ho fatta non è che ho capito molto sul perché sono così e su come uscirne....ho solo capito che sono così....me ne sono solo resa conto grazie alla terapia....dovevo continuarla ma non ho più potuto per diverse ragioni...
Però voglio dirvi che io la terapia l'ho fatta, ora non più, però quando l'ho fatta non è che ho capito molto sul perché sono così e su come uscirne....ho solo capito che sono così....me ne sono solo resa conto grazie alla terapia....dovevo continuarla ma non ho più potuto per diverse ragioni...
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 5.5k visite dal 26/02/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.