Omosessualità repressa
Salve a tutti,sono un ragazzo di 22 anni,ho avuto una piacevolissima infanzia fino all'età di 9 anni dove ho subito un lutto paterno,e da quel momento credo di essermi chiuso a riccio verso il mondo intero,ricordandomi però prima dell'evento e da come mi descrivono un bambino socievole,sorridente,e curioso.Nell'adolescenza ho scoperto fin da subito attrazione per i ragazzi,attrazione che ho da subito cercato di reprimere,dicendomi che ero sbagliato contro natura poichè la mia famiglia e l'ambiente dove vivo è fortemente conservatore(madre insegnante di religione e fratello maggiore sportivo belloccio e superficiale)mi sentivo sbagliato e mi chiedevo perchè cosi tanta sfortuna.Alle medie e agli inizi del liceo ho subito degli sfottò sulla mia voce e movenze femminili,al punto di cercare di cambiarmi il piu possibile fino ad apparire un ragazzo etero e maschile.Subito dopo ho scoperto l'uso di sostanze stupefacenti che inizialmente hanno pacato le mie ansie.e mi ci sono buttato in pieno tra abusare di marjuana e assumere regolarmente cocaina(4 anni),insieme ad un periodo abuso di ectasy(2 anni).Dopo il liceo per studio mi sono spostato da un piccolo paese della calabria a bologna,meta decisamente piu friendly,ma purtroppo ho vissuto in casa sempre con mio fratello che non ha permesso il mio staccare del tutto dalla situazione vissuta a casa,e il non riuscire a dichiararmi apertamente a tutte le nuove persone che conoscevo.In questi anni ho avuto piu rapporti e qualche storiella ma nulla di duraturo,ma il mentire sempre agli altri e celarmi dietro questa maschera non mi fa stare bene e automaticamente ha compromesso le mie relazioni sociali e sono sempre insoddisfatto.Da un anno e mezzo ho interrotto l'utilizzo di droghe pesanti,per un estrema paura sui futuri effetti celebrali a lungo termine .Se da una parte mi sento bene ed appagato per non utilizziare piu droghe pesanti,dall'altro inizio a sentire degli effetti della cocaina e dell'ectasy,sbalzi d'umore depressione e fobia sociale accusati in maniera nevrotica,riuscendo a controllarli si,ma sul crollo dell'esaurimento,non riesco a mantenere il contatto visivo con l'utente,sono sempre in preda all'indecisione anche su cose futili,non riesco a godere delle cose belle che mi capitano e sono perennamente insoddisfatto.Consultandomi sul web(e non è stata una cosa rassicurante)riscontro molti sintomi con la fobia sociale,e i disturbi di personalità,sindrome di asperger.Al momento vivo tutto ciò combatutto con una parte di me che vorrebbe isolarsi per tutti i colpi e le sofferenze che ha ricevuto,e l'altra che vorrebbe lavorare nella moda e seguire i miei istinti e vivere appieno mia vita sociale apertamente e senza maschere.Ora vorrei capire se basti fare outing e spostarmi dove vivere serenamente,vivendo la mia natura,senza reprimermi per eliminare i miei problemi che definirei nevrotici,o dopo essermi represso cosi tanto ormai si può parlare dell'insorgere di future psicosi?grazie per l'attenzione
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Probabilmente ha bisogno di fare un percorso di psicoterapia per iniziare ad accettare la sua sessualità, tutto questo evitando diagnosi improvvisate e prognosi nefaste sulla repressione del suo orientamento.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
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Concordo con il Collega Del Signore, una psicoterapia è indispensabile, per chiarirsi, per parlare della sua storia, del rapporto passato e presente con la sua famiglia, questo ingombrante fratello ? mamma rigida, lontana? E poi delle droghe e del significato che hanno nella sua vita, outing certamente, ma non basta.. Spero che ci ascolti e che non perda altro tempo.. le faccio molti auguri di giorni più sereni..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
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Gentile utente,
<<se basti fare outing e spostarmi dove vivere serenamente,vivendo la mia natura,senza reprimermi per eliminare i miei problemi <<
A "dichiararsi" ci vuole un minuto, ad imparare a vivere serenamente ci vuole un percorso interiore; e nel caso Suo, anche un percorso terapeutico - ritengo - nel quale elaborare le tante difficili vicende che ci ha narrato.
La città in cui ora vive offre molte opportunità al riguardo, certamente più del piccolo paese nel quale viveva. Ma occorre iniziare.
Saluti cordiali.
<<se basti fare outing e spostarmi dove vivere serenamente,vivendo la mia natura,senza reprimermi per eliminare i miei problemi <<
A "dichiararsi" ci vuole un minuto, ad imparare a vivere serenamente ci vuole un percorso interiore; e nel caso Suo, anche un percorso terapeutico - ritengo - nel quale elaborare le tante difficili vicende che ci ha narrato.
La città in cui ora vive offre molte opportunità al riguardo, certamente più del piccolo paese nel quale viveva. Ma occorre iniziare.
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Utente
innanzitutto ringrazio per l'attenzione ricevuta.Giovedi mi sono laureato(alla triennale di economia),quale migliore migliore occasione,dopo i vari festeggiamenti per dichiararmi in famiglia e con qualche amico,se con gli ultimi non ci sono stati problemi con i familiari qualche problemino in più,non l'hanno presa affatto bene ma pazienza,fortunatamente me la cavo abbastanza bene con l'inglese e andrò a continuare la magistrale a londra.Il solo fatto di non dover piu fingere e non essere me stesso con le persone che mi circondano mi fa sentire enormemente sollevato,in concomitanza con l'andare a vivere in un contesto decisamente piu tollerante e meno omofobo mi da abbastanza conforto.Tornando al tema degli stupefacenti per fortuna solo solo un ricordo.Anche se purtroppo difficile da eliminare completamente.Nonostante uno stile di vita salutare,tanto sport tra palestra nuoto e "ciclismo"(l'università dista 25 min in bicicletta) mangiando a mio dire sano(mangio prevalentemente verdure e ortaggi) effetti indesiderati dovuti dalle sostanze si sono fatti sentire,anche se fortunatamente prevalentemente sull'umore,almeno a livello cognitivo e accademico non ho notato grosse differenze.Spero vivamente che con la nuova esperienza a londra posso vivere serenamente la mia sessualità e sentirmi accettato senza pregiudizi,prevedo di inoltre di iniziare direttamente li un percorso di psicoterapia,grazie mille per l'attenzione.Saluti cordiali
[#5]
Innanzi tutto congratulazioni per la laurea! E' sempre un bel traguardo.
E opportuna anche la scelta di comunicarlo ai Suoi, nonchè la magistrale all'estero foriera di apertura mentale e talvolta anche professionale.
Se poi troverà modo di fare un percorso psicoterapia, tutto OK.
Grazie del riscontro che ci ha dato.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.2k visite dal 25/02/2015.
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