Problema di coppia

Il mio ragazzo alcuni anni fa ha subito due gravi incidenti automobilistici, non ha mai superato del tutto il trauma e ancora oggi non ha nessuna intenzione di prendere la patente. Stiamo insieme da due anni, non abitiamo vicino e continuare a guidare io sola sta diventando sempre piú pesante per me; e il pensiero che anche in futuro dovrò sempre guidare io mi spaventa. Ho cercato di spiegarglielo e ho cercato di trovare soluzioni alla cosa: un patentino per motorino, provare a guidare con me e ultimamente gli ho proposto anche la terapia di coppia ma lui non sente ragioni. Non riusciamo a comunicare e a discutere di questo argomento e ogni volta finiamo per litigare. Non voglio lasciarlo perché lo amo molto ma questa questione si fa sempre piú pesante per me e a questo punto non so piú cosa fare.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
<<non ha mai superato del tutto il trauma e ancora oggi non ha nessuna intenzione di prendere la patente. Stiamo insieme da due anni, non abitiamo vicino e continuare a guidare io sola sta diventando sempre piú pesante per me; <<

Gentile utente,
L'elaborazione del trauma richiede un certo tempo, ma se questo non accade deve essere aiuto dall'intervento di uno specialista.
Considerato che è trascorso "qualche anno", è da considerare necessario l'aiuto di uno psicoterapeuta.

Può essere Lei a chiederlo al suo ragazzo, per alleggerire la propria situazione.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Hai già fatto una richiesta simile qualche tempo fa, ma la questione sembra immutata, forse dovresti rivolgerti tu di persona ad un Collega per una consulenza, può aiutarti a fare chiarezza.

>>non ha mai superato del tutto il trauma<<
il fattore "trauma" andrebbe ri-valutato. Quali sono le limitazioni del suo partner, oltre il fatto di non guidare?





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

qui ci aveva già scritto per lo stesso problema: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/451791-crisi-di-coppia-patente.html

Io credo che anche Lei, con il Suo comportamento, sta alimentando e rafforzando questa situazione. Se la terapia di coppia non è contemplata nei piani del Suo ragazzo, non è detto che non possa rivolgersi Lei ad uno psicologo per farsi aiutare a togliersi dal ruolo nel quale il Suo ragazzo L'ha messa e nel quale Lei stessa ha contribuito ad infilarsi.
Ci rifletta...

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Grazie per le risposte. Si a questo punto credo che sia l'unica opzione rimasta.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Non è però l'ultima spiaggia, non vorrei essere fraintesa... :-)
Quando il partner (o un parente nelle terapie di famiglia) non è propenso a partecipare alla terapia o alla semplice consulenza può essere molto utile agganciare prima un altro membro della relazione e solo in seconda battuta il diretto interessato.

Poi sarei anche prudente sul trauma e il mancato superamento del trauma: in fondo c'è anche un tornaconto secondario dal fatto di non guidare perché non si ha la patente (zero fatica, tutti lo vanno a prendere, ecc...) e rafforzato da chi sta attorno.

Quindi non escludo che gli altri attorno a questo ragazzo non abbiamo bisogno di modificare qualcosa di se stessi.

Cordiali saluti,
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Utente
Utente
In effetti nessuno della sua famiglia lo incoraggia. In realtà sono l'unica a farlo.
Sua madre non lo vuole spronare perché dice che se gli succedesse qualcosa si sentirebbe lei stessa per sempre in colpa. Lo porta lei a lavoro e dovunque voglia ma lui da me in due anni ci sarà venuto due volte.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Vede come la mamma di questo ragazzo, per paura che l'evento possa ripetersi, non molla il figlio...
Mi pare più traumatizzata la mamma, che non si sgancia perché davvero non ha superato il trauma e quindi tende a proteggere il figlio e ad evitargli circostanze che potrebbero essere simili a quelli dell'incidente precedente.

Non escluderei che la mamma sia contrarissima a far prendere la patente al figlio...
In ogni caso sono proprio questi i meccanismi che mantengono il problema, in casi del genere. E purtroppo il Suo ragazzo non ha abbastanza motivazioni per districarsi dalla mamma: tutto sommato lui sta bene così.

Nell'altro consulto ci aveva espresso il Suo dispiacere per la situazione, ma se non si parte da qualcuno della famiglia (Lei o la mamma, ad esempio) non credo sarà facile cambiare la situazione.

Mi spiace anche per i litigi, ma credo che dal punto del Suo ragazzo siano utili a mantenere questa situazione invariata. Lei ha fatto anche troppo. Magari fare un passo indietro, visto che deve essere Lei ad accompagnarlo ecc... potrebbe essere utile. Che ne pensa?
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Utente
Utente
Io ho appena trovato lavoro e sicuramente d'ora in poi avrò meno tempo quindi sicuramente ci vedremo meno ma purtroppo dall'ultimo litigio che abbiamo avuto poche ore fa mi è parso che lui preferirebbe lasciarmi piuttosto che fare qualcosa.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Allora qui si apre un'altra questione che è legata alla qualità della vostra relazione, ma anche a tante altre ragioni: lui piuttosto La lascerebbe? E Lei continuerebbe a corrergli dietro?
Davvero vorrebbe una storia così, dove -con tutti i limiti delle ipotesi che possiamo fare a distanza- sembra ci sia un alibi in questi comportamenti?
Lei non ha mai pensato di voler essere trattata in altro modo?
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Utente
Utente
Io vorrei trovare una soluzione a questo, ma il problema è che qualunque soluzione proponga viene rifiutata. Oggi mi ha detto che non lo amo perché non capisco il suo trauma ma non è così. Io voglio solo aiutarlo a superarlo in pimis per lui e poi anche per la nostra relazione.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Capire il trauma è un conto, non voler fare nulla per superare il trauma è una cosa completamente diversa.
Il trauma c'è stato nell'incidente d'auto e nessuno lo discute.
Ma le difficoltà, i traumi, ecc... si affrontano.
Se da soli non si è in grado, ha senso farsi aiutare.
Ma nascondersi dietro all'alibi "io ho subito un trauma" non va bene, perché costringe gli altri ad adeguarsi a tale atteggiamento, altrimenti si è tagliati fuori.
A mio avviso (e con tutti i limiti della distanza) Lei potrebbe ritrovare un po' di amor proprio in questa relazione, mentre ha finito per annullarsi, non crede?
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Utente
Utente
Mi ha già detto chiaramente che se lui non mi va bene così com'è "posso cercarmene un atro". Ma io lo amo e rinunciare a lui mi spezzerebbe il cuore.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Ma a Lei sta davvero bene un ragazzo che La tratta così?
E che è irremovibile su un problema che a questo punto non è più suo ma vostro?
In futuro sarebbe propensa a fare ciò che ora fa la madre di questo ragazzo?
Come pensa di fare?
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Utente
Utente
È proprio questo il problema. Abbiamo il progetto di andare a vivere insieme, forse in futuro anche di trasferirci, e no, io non ho nessuna intenzione di fare l'autista della nostra famiglia per tutta la vita.
Io vorrei che lui si sbloccasse e capisse quanto questa cosa è importante per me ma quando gli dico chiaramente che per me è un problema mi risponde che non vede come possa essere un problema per me visto che tutti guidano tranquillamente.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"...visto che tutti guidano tranquillamente...."

:-)

Eh, sì, tranne lui! :-)

Gentile Utente,

nella mia esperienza ho visto tante volte traumi psicologici di questo tipo mantenuti dall'atteggiamento di chi stava attorno al pz e quello è un primo problema che va affrontato.

Ho visto anche che, spessissimo, agganciare il partner (o un parente) per poi coinvolgere il diretto interessato si è rivelata la scelta migliore e che ha portato insperati risultati, anche in persone che non avrebbero mai messo piede nello studio di uno psicologo.

In questo caso, non so se ci sia il tornaconto secondario ma anche un pregiudizio sulla figura dello psicologo (es come il "medico dei matti" o lo "strizzacervello"), ma la possibilità che vedo percorribile adesso è che sia Lei a rivolgersi ad uno psicologo, in modo da poter agganciare si il Suo ragazzo, sia la mamma del Suo ragazzo che non ha certo un ruolo secondario nel mantenere il disturbo in piedi e che, sotto sotto, soffre pure lei.

Magari in futuro mi faccia sapere, ma non perda tempo: si informi agli ospedali della zona se c'è il servizio di psicologia clinica oppure se il medico di base sa consigliare uno psicologo psicoterapeuta di fiducia.
Anche il tempo non è una variabile favorevole per queste problematiche.

Cordiali saluti,
[#16]
Utente
Utente
Si credo proprio che farò così. La ringrazio moltissimo per i consigli, la aggiornerò in futuro.
Grazie ancora. Distinti saluti.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Prego.
In bocca al lupo per tutto!
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Utente
Utente
Buona sera,
Sto prendendo contatti con uno psicologo per vivere piú seranamente questa situazione come mi era stato consigliato, ma sta sera io e il mio fidanzato abbiamo avuto una discussione che mi ha ferito molto.
Avevo omesso che nel periodo seguente ai due incidenti il mio fidanzato ha avuto un periodo di conseguente malessere fisico durante il quale si è verificato un episodio di epilessia.
Questa sera mi ha detto che a seguito della mia richiesta di trovare una soluzione per superare il traumi subiti lo sto stressando molto al punto che è molto probabile che subirà un altro attacco epilettico. In seguito ha aggiunto che in effetti spera che gli venga così io potrò sentirmi in colpa.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>In seguito ha aggiunto che in effetti spera che gli venga così io potrò sentirmi in colpa.<<
come già ipotizzato in precedenza ci troviamo di fronte a delle resistenze e dovrebbe cercare di non cedere ai sensi di colpa, perché è il modo perfetto per far si che tutto rimanga invariato.






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Utente
Utente
Mi rendo conto ma non è semplice e dopo questa affermazione non so piú cosa fare.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Se non sa cosa fare una consulenza di persona è la soluzione più semplice, on-line non possiamo aiutarla.





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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

a maggior ragione se il Suo ragazzo è stato così male e una semplice e legittima richiesta è per lui (oltre che per Lei) fonte di ansia, non vedo perché egli stesso non coglie la palla al balzo...

Mi pare anche un tentativo di manipolazione, in quanto non sarà la Sua ricerca di uno psicologo a scatenare un attacco epilettico ad un'altra persona...

Come mai Lei ci casca sempre? :-)