Come evitare che un ex che ci ha lasciati si trasformi in una fissazione
Gentili dottori,
da circa quattro mesi sono stata lasciata da un ragazzo di cui ero molto innamorata. La nostra storia, pur non essendo stata molto lunga, è stata molto intensa, sia in termini di tempo effettivo trascorso insieme che di esperienze e conoscenze fatte, da parte di entrambi.
La rottura è stata invece molto frettolosa e fatta per ragioni a me ancora oggi non ben comprensibili e che non rientrano nella sfera delle cause che io reputo "accettabili" per la fine di una storia,che mi hanno pertanto da un lato portato a credere che i suoi sentimenti non fossero di certo forti come mi aveva fatto credere ma dall'altro purtroppo a fissarmi su di lui. In questi mesi non è infatti passato un solo giorno in cui io non abbia pensato a lui, nonostante non l'abbia più rivisto nè sentito se non durante le prime settimane dalla rottura, quando io ho voluto chiedergli ulteriori spiegazioni,che però non sono state soddisfacenti. Per quanto io cerchi di scacciare il suo pensiero dalla mia mente concentrandomi nel lavoro o intraprendendo nuove attività,non ci sono fin'ora riuscita e temo che la mia possa diventare un'ossessione.
Cosa posso fare per liberare la mia mente dal suo pensiero? Ci sono degli "esercizi pratici" adatti a questo tipo di scopo?
Vi ringrazio in anticipo per il vostro aiuto.
Cordiali saluti
da circa quattro mesi sono stata lasciata da un ragazzo di cui ero molto innamorata. La nostra storia, pur non essendo stata molto lunga, è stata molto intensa, sia in termini di tempo effettivo trascorso insieme che di esperienze e conoscenze fatte, da parte di entrambi.
La rottura è stata invece molto frettolosa e fatta per ragioni a me ancora oggi non ben comprensibili e che non rientrano nella sfera delle cause che io reputo "accettabili" per la fine di una storia,che mi hanno pertanto da un lato portato a credere che i suoi sentimenti non fossero di certo forti come mi aveva fatto credere ma dall'altro purtroppo a fissarmi su di lui. In questi mesi non è infatti passato un solo giorno in cui io non abbia pensato a lui, nonostante non l'abbia più rivisto nè sentito se non durante le prime settimane dalla rottura, quando io ho voluto chiedergli ulteriori spiegazioni,che però non sono state soddisfacenti. Per quanto io cerchi di scacciare il suo pensiero dalla mia mente concentrandomi nel lavoro o intraprendendo nuove attività,non ci sono fin'ora riuscita e temo che la mia possa diventare un'ossessione.
Cosa posso fare per liberare la mia mente dal suo pensiero? Ci sono degli "esercizi pratici" adatti a questo tipo di scopo?
Vi ringrazio in anticipo per il vostro aiuto.
Cordiali saluti
[#1]
>>..fatta per ragioni a me ancora oggi non ben comprensibili e che non rientrano nella sfera delle cause che io reputo "accettabili"<<
forse proprio per questo motivo trova difficoltà a dare un senso alla fine di questa relazione, a volte i rapporti semplicemente finiscono.
Che tipo di spiegazione si aspettava?
Quali motivazioni ha dato questo ragazzo?
>>Ci sono degli "esercizi pratici" adatti a questo tipo di scopo?<<
nessuno le può dare degli "esercizi da fare", perché si tratta di comprendere aspetti emotivo-relazionali profondi, gli stessi meccanismi che si innescano nella scelta del partner e nelle modalità dello "stare insieme".
In genere ci vuole tempo per affrontare una perdita.
forse proprio per questo motivo trova difficoltà a dare un senso alla fine di questa relazione, a volte i rapporti semplicemente finiscono.
Che tipo di spiegazione si aspettava?
Quali motivazioni ha dato questo ragazzo?
>>Ci sono degli "esercizi pratici" adatti a questo tipo di scopo?<<
nessuno le può dare degli "esercizi da fare", perché si tratta di comprendere aspetti emotivo-relazionali profondi, gli stessi meccanismi che si innescano nella scelta del partner e nelle modalità dello "stare insieme".
In genere ci vuole tempo per affrontare una perdita.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Gentile Utente,
mi pare che Lei sia già entrata in una dinamica ossessiva, pur con tutti i limiti del consulto on line, in quanto va bene provare a spiegare e a trovare un senso, ma talvolta viviamo situazioni in cui accanirsi per trovare un senso a quanto è accaduto non ha molto senso e che ci spinge proprio verso meccanismo ossessivi.
Cercare di NON pensarci invece prevede proprio lo sforzo attivo che inevitabilmente fa pensare proprio a ciò che non vorremmo pensare.
Comprendo come si sente, ma le storie devono essere chiuse attraverso un'elaborazione e se da sola non riesce, può essere opportuno il ricorso ad un aiuto specialistico, non tanto per chiudere la storia in cuor Suo (capita di chiudere una relazione...), ma proprio per la modalità ossessiva.
Cordiali saluti,
mi pare che Lei sia già entrata in una dinamica ossessiva, pur con tutti i limiti del consulto on line, in quanto va bene provare a spiegare e a trovare un senso, ma talvolta viviamo situazioni in cui accanirsi per trovare un senso a quanto è accaduto non ha molto senso e che ci spinge proprio verso meccanismo ossessivi.
Cercare di NON pensarci invece prevede proprio lo sforzo attivo che inevitabilmente fa pensare proprio a ciò che non vorremmo pensare.
Comprendo come si sente, ma le storie devono essere chiuse attraverso un'elaborazione e se da sola non riesce, può essere opportuno il ricorso ad un aiuto specialistico, non tanto per chiudere la storia in cuor Suo (capita di chiudere una relazione...), ma proprio per la modalità ossessiva.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 19/02/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.