Gelosia retroattiva
La gelosia retroattiva ha distrutto la vita mia e di mia moglie.
Fin da bambino nella mia mente c'era la figura mia, di una moglie sposata "vergine" e la costruzione di una famiglia con figli e tanto amore. Ho scritto vergine a ragion veduta perchè i miei genitori, i sacerdoti, gli insegnanti ed il pensiero comune nei miei anni (ne ho 66) mi hanno inculcato la credenza che la fidanzata dovesse essere vergine ed arrivare tale al matrimonio. Così come avrei dovuto essere io stesso. Purtroppo le vicende della vita, mi hanno portato a conoscere tardivamente la mia futura moglie e nel frattempo ho avuto due vicende che hanno fatto di me un utensile da rapporto sessuale (2 volte significano 2 soli rapporti sessuali, pochi per un uomo di 30 anni, ma io volevo arrivare vergine al matrimonio; mi sono innamorato in tempi diversi di 2 ragazze non adatte a me). Ho conosciuto la mia futura moglie tramite una comune amica, non m'interessava particolarmente, ma fu lei a avvicinarsi a me e dopo aver festeggiato l'ultimo dell'anno con amici a casa mia, ci ritrovammo noi 2 soli e mentre io pensavo non avesse mai avuto rapporti, dopo baci e carezze ci ritrovammo a fare l'amore. Nella mia mente compariva già il pensiero, non la sposerò mai, ma quando questo rapporto fu terminato, lei si mise a piangere dicendo:"Io non sono così, sono una ragazza per bene, l'unico col quale ho fatto l'amore è il ragazzo che ho lasciato proprio nei giorni nei quali ti ho conosciuto, poi mi sono innamorata di te". Io non ho saputo resistere alle sue lacrime così sono rimasto con lei anche se non ne sono mai stato innamorato veramente, mi piaceva fisicamente perchè carina. L'errore gravissimo è stato proprio questo: pensare che il tempo (siamo sposati da 34 anni e lei ne ha 8 meno di me), avrebbe modificato il mio modo di considerarla. Invece, il solo immaginare lei e l'ex nudi, e fare tutto ciò che sessualmente fanno un uomo ed una donna non sposati, mi ha sempre fatto schifo e con il passare degli anni questa sensazione è cresciuta sempre più. L'amore è sempre stato unidirezionale, da lei a me che ha sempre cercato, inutilmente, di alimentare, mentre io mi sono allontanato sempre più. Abbiamo un figlio, amato come può fare un padre moderno, lavandolo, cambiandolo almeno 2 tre volte di notte e portandolo alla mamma per la poppata, seguito nella sua crescita fino a vederlo diventare uomo con una sua vita ed un suo lavoro. Mia moglie è invidiabile, difficilissimo trovare oggi una donna così, potete cercare nel vocabolario le qualità di donna e nuora e farne un fascicolo. Ma il peso di quanto raccontato è dentro il mio cervello e non se ne va; è necessario un completo "erase" impossibile da attuarsi e forse più che di un consiglio, ho bisogno di fare questa confidenza, dato che non posso e non voglio dirla a nessuna delle persone che mi conoscono. Mia moglie avrebbe meritato un marito veramente innamorato ed io una donna come la desideravo; così due vite si sono consumate inutilmente.
Fin da bambino nella mia mente c'era la figura mia, di una moglie sposata "vergine" e la costruzione di una famiglia con figli e tanto amore. Ho scritto vergine a ragion veduta perchè i miei genitori, i sacerdoti, gli insegnanti ed il pensiero comune nei miei anni (ne ho 66) mi hanno inculcato la credenza che la fidanzata dovesse essere vergine ed arrivare tale al matrimonio. Così come avrei dovuto essere io stesso. Purtroppo le vicende della vita, mi hanno portato a conoscere tardivamente la mia futura moglie e nel frattempo ho avuto due vicende che hanno fatto di me un utensile da rapporto sessuale (2 volte significano 2 soli rapporti sessuali, pochi per un uomo di 30 anni, ma io volevo arrivare vergine al matrimonio; mi sono innamorato in tempi diversi di 2 ragazze non adatte a me). Ho conosciuto la mia futura moglie tramite una comune amica, non m'interessava particolarmente, ma fu lei a avvicinarsi a me e dopo aver festeggiato l'ultimo dell'anno con amici a casa mia, ci ritrovammo noi 2 soli e mentre io pensavo non avesse mai avuto rapporti, dopo baci e carezze ci ritrovammo a fare l'amore. Nella mia mente compariva già il pensiero, non la sposerò mai, ma quando questo rapporto fu terminato, lei si mise a piangere dicendo:"Io non sono così, sono una ragazza per bene, l'unico col quale ho fatto l'amore è il ragazzo che ho lasciato proprio nei giorni nei quali ti ho conosciuto, poi mi sono innamorata di te". Io non ho saputo resistere alle sue lacrime così sono rimasto con lei anche se non ne sono mai stato innamorato veramente, mi piaceva fisicamente perchè carina. L'errore gravissimo è stato proprio questo: pensare che il tempo (siamo sposati da 34 anni e lei ne ha 8 meno di me), avrebbe modificato il mio modo di considerarla. Invece, il solo immaginare lei e l'ex nudi, e fare tutto ciò che sessualmente fanno un uomo ed una donna non sposati, mi ha sempre fatto schifo e con il passare degli anni questa sensazione è cresciuta sempre più. L'amore è sempre stato unidirezionale, da lei a me che ha sempre cercato, inutilmente, di alimentare, mentre io mi sono allontanato sempre più. Abbiamo un figlio, amato come può fare un padre moderno, lavandolo, cambiandolo almeno 2 tre volte di notte e portandolo alla mamma per la poppata, seguito nella sua crescita fino a vederlo diventare uomo con una sua vita ed un suo lavoro. Mia moglie è invidiabile, difficilissimo trovare oggi una donna così, potete cercare nel vocabolario le qualità di donna e nuora e farne un fascicolo. Ma il peso di quanto raccontato è dentro il mio cervello e non se ne va; è necessario un completo "erase" impossibile da attuarsi e forse più che di un consiglio, ho bisogno di fare questa confidenza, dato che non posso e non voglio dirla a nessuna delle persone che mi conoscono. Mia moglie avrebbe meritato un marito veramente innamorato ed io una donna come la desideravo; così due vite si sono consumate inutilmente.
[#1]
Gentile Utente,
Dopo tanti anni di matrimonio, mi chiedo perché solo adesso?
Una moglie come la desiderava ...sembra un miraggio di felicità, la vita di coppia è poi ben altro.
Su cosa si fonda il suo legame?
Fiducia?
Stima?
Complicità?
La vita intima e sessuale come procede?
È ancora intima....
La gelosia quando ritorna e non viene elaborata è solitamente un indicatore di un disagio personale e di coppia
Dopo tanti anni di matrimonio, mi chiedo perché solo adesso?
Una moglie come la desiderava ...sembra un miraggio di felicità, la vita di coppia è poi ben altro.
Su cosa si fonda il suo legame?
Fiducia?
Stima?
Complicità?
La vita intima e sessuale come procede?
È ancora intima....
La gelosia quando ritorna e non viene elaborata è solitamente un indicatore di un disagio personale e di coppia
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile Utente,
non posso che essere d'accordo sulle Sue conclusioni: "Mia moglie avrebbe meritato un marito veramente innamorato ed io una donna come la desideravo".
Ma a questo punto della storia, che cosa pensa di fare?
Ha senso per Lei tormentarsi per vicende accadute moltissimi anni fa a causa di convinzioni personali forse un po' troppo rigide? In questi anni mi pare di capire che non avete mai trovato un compromesso né avete cercato di ammorbidirvi sulle vostre posizioni (almeno Lei che scrive). Secondo Lei potrebbero esserci margini di cambiamento, magari lavorandoci su con uno psicologo, per modificare e ampliare la Sua visione delle cose?
non posso che essere d'accordo sulle Sue conclusioni: "Mia moglie avrebbe meritato un marito veramente innamorato ed io una donna come la desideravo".
Ma a questo punto della storia, che cosa pensa di fare?
Ha senso per Lei tormentarsi per vicende accadute moltissimi anni fa a causa di convinzioni personali forse un po' troppo rigide? In questi anni mi pare di capire che non avete mai trovato un compromesso né avete cercato di ammorbidirvi sulle vostre posizioni (almeno Lei che scrive). Secondo Lei potrebbero esserci margini di cambiamento, magari lavorandoci su con uno psicologo, per modificare e ampliare la Sua visione delle cose?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Ex utente
Grazie per la cortesia; mia moglie ha sempre cercato di essere una moglie vera, innamorata, disponibile e qaunto di meglio si possa dire. Sono io che non riesco a cambiare, ed ogni giorno, ripeto, ogni giorno, appena la penso per un motivo qualsiasi, subito la mia mente, disgraziatamente, ritorna ai pensieri descritti. Ho cercato di parlarne, lei risponde che si è trattato dell'unico fidanzato, ed è vero, che non sa che farci visto che è una cosa passata. L'errore l'ho fatto io, cercare una ragazza come la desideravo, era come cercare un ago nel pagliaio. E piuttosto di far soffrire lei, ed io che mi danno l'anima, era meglio avessi avuto il coraggio di dire no. Grazie mille, distinti saluti.
[#4]
Ex utente
Questa serie di risposte sono per la dottoressa Valeria Randone che mi ha posto le domande sottostanti che ho copiato ed incollato, non riuscendoa rispondere al suo intervento:
Gentile Utente,
Dopo tanti anni di matrimonio, mi chiedo perché solo adesso?
Non è da ora, già dai tempi che hanno preceduto il matrimonio, la domanda me la ponevo in continuazione.
Una moglie come la desiderava ...sembra un miraggio di felicità, la vita di coppia è poi ben altro.
Ho anch'io una parte buona, tolto, momentaneamente questo problema, mi ritengo una persona sensibile, probabilmente troppo e per questo non riesco, nonostante gli sforzi fatti, a superare questa orrenda situazione.
Su cosa si fonda il suo legame?
Fiducia? Mi fido ciecamente del comportamento di mia moglie.
Stima? Ho molta stima per tutto ciò che fa: assiste gli ammalati, aiuta chi ne abbia bisogno, è di sostegno a qualche amica in difficoltà affettive ed economiche.
Complicità? Assieme abbiamo adottato a distanza fino a 10 bambini, condivide scelte per acquisti importanti e miglioramenti dell'abitazione
La vita intima e sessuale come procede? E' sempre stata pessima, rapporti radi (colpa mia, lei mi ha sempre cercato, io molto molto meno)
È ancora intima.... No, io da 25 anni dormo al piano superiore, non riesco a dormire assieme a lei, ho anche altri motivi che non mi dilungo a descrivere.
La gelosia quando ritorna e non viene elaborata è solitamente un indicatore di un disagio personale e di coppia.
Il disagio più grave lo provo io ed è ingiusto nei confronti di mia moglie. So bene che dovevo pensarci prima anche se pensavo di superare questa situazione. Se penso a ciò che ho fatto sposandola, rendendole la vita con me, non dico un inferno perchè sarebbe troppo, ma certamente avara di soddisfazioni, mi sparerei. La sua sofferenza per un no al fidanzamento e conseguente matrimonio, sarebbe stata mitigata dall'incontrare successivamente un ragazzo più adatto a lei e capace di amarla per il presente ed il futuro, anzichè pensare solamente al passato. Grazie dottoressa.
Gentile Utente,
Dopo tanti anni di matrimonio, mi chiedo perché solo adesso?
Non è da ora, già dai tempi che hanno preceduto il matrimonio, la domanda me la ponevo in continuazione.
Una moglie come la desiderava ...sembra un miraggio di felicità, la vita di coppia è poi ben altro.
Ho anch'io una parte buona, tolto, momentaneamente questo problema, mi ritengo una persona sensibile, probabilmente troppo e per questo non riesco, nonostante gli sforzi fatti, a superare questa orrenda situazione.
Su cosa si fonda il suo legame?
Fiducia? Mi fido ciecamente del comportamento di mia moglie.
Stima? Ho molta stima per tutto ciò che fa: assiste gli ammalati, aiuta chi ne abbia bisogno, è di sostegno a qualche amica in difficoltà affettive ed economiche.
Complicità? Assieme abbiamo adottato a distanza fino a 10 bambini, condivide scelte per acquisti importanti e miglioramenti dell'abitazione
La vita intima e sessuale come procede? E' sempre stata pessima, rapporti radi (colpa mia, lei mi ha sempre cercato, io molto molto meno)
È ancora intima.... No, io da 25 anni dormo al piano superiore, non riesco a dormire assieme a lei, ho anche altri motivi che non mi dilungo a descrivere.
La gelosia quando ritorna e non viene elaborata è solitamente un indicatore di un disagio personale e di coppia.
Il disagio più grave lo provo io ed è ingiusto nei confronti di mia moglie. So bene che dovevo pensarci prima anche se pensavo di superare questa situazione. Se penso a ciò che ho fatto sposandola, rendendole la vita con me, non dico un inferno perchè sarebbe troppo, ma certamente avara di soddisfazioni, mi sparerei. La sua sofferenza per un no al fidanzamento e conseguente matrimonio, sarebbe stata mitigata dall'incontrare successivamente un ragazzo più adatto a lei e capace di amarla per il presente ed il futuro, anzichè pensare solamente al passato. Grazie dottoressa.
[#5]
Gentile Utente,
il problema sembra essere nelle Sue convinzioni, piuttosto rigide...
Legga qui: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/40-quando-le-nostre-convinzioni-ci-fanno-ammalare.html
Non sarebbe male pensare di rivolgersi ad uno psicologo di persona: potrebbe aiutarLa a rivedere queste convinzioni. Che ne pensa?
il problema sembra essere nelle Sue convinzioni, piuttosto rigide...
Legga qui: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/40-quando-le-nostre-convinzioni-ci-fanno-ammalare.html
Non sarebbe male pensare di rivolgersi ad uno psicologo di persona: potrebbe aiutarLa a rivedere queste convinzioni. Che ne pensa?
[#6]
Ex utente
Anni fa andai da uno psicologo senza dir nulla a mia moglie, ma durante e dopo i colloqui cresceva solamente l'ansia per la mia condizione, perciò smisi.
Informandomi sulle pagine degli psicologi ho compreso che nella mia mente si aggira un falso mito, ma per me è vero, potentissimo e viene assolutamente prima di qualunque altra cosa; a questo punto non credo che possa essere rimosso. Mi sono rivolto a queste pagine di psicologia anche perchè sarebbe assurdo raccontare eventi di vita privata ad un altra persona, magari una persona amica che conosca benissimo la sua famiglia di provenienza e le sue profonde credenze religiose; oltre ad un atto incommentabile, questa persona rimarrebbe scioccata. Pertanto è sicuro che mai a nessuno confiderei questo problema che, purtroppo, è molto incancrenito dentro di me, mi ha regalato una profonda infelicità ed una depressione che è mia compagna di vita. Probabilmente non riesco ad esprimere quanto abbia fatto e faccia tutt'ora parte indelebile della mia vita questo modo di pensare.
Grazie dottoressa per il consiglio.
Informandomi sulle pagine degli psicologi ho compreso che nella mia mente si aggira un falso mito, ma per me è vero, potentissimo e viene assolutamente prima di qualunque altra cosa; a questo punto non credo che possa essere rimosso. Mi sono rivolto a queste pagine di psicologia anche perchè sarebbe assurdo raccontare eventi di vita privata ad un altra persona, magari una persona amica che conosca benissimo la sua famiglia di provenienza e le sue profonde credenze religiose; oltre ad un atto incommentabile, questa persona rimarrebbe scioccata. Pertanto è sicuro che mai a nessuno confiderei questo problema che, purtroppo, è molto incancrenito dentro di me, mi ha regalato una profonda infelicità ed una depressione che è mia compagna di vita. Probabilmente non riesco ad esprimere quanto abbia fatto e faccia tutt'ora parte indelebile della mia vita questo modo di pensare.
Grazie dottoressa per il consiglio.
[#7]
Se sentiva crescere l'ansia durante le consulenze psicologiche, avrebbe dovuto contestualizzarlo e discuterlo con lo psicologo, perché tutto ciò può capitare.
Ma non è necessariamente un cattivo segno: potrebbe voler dire che qualcosa si muove.
Io Le suggerisco di rivolgersi nuovamente ad uno psicologo psicoterapeuta, per poter affrontare davvero la situazione e modificare ciò che genera sofferenza.
Cordiali saluti,
Ma non è necessariamente un cattivo segno: potrebbe voler dire che qualcosa si muove.
Io Le suggerisco di rivolgersi nuovamente ad uno psicologo psicoterapeuta, per poter affrontare davvero la situazione e modificare ciò che genera sofferenza.
Cordiali saluti,
[#8]
"La vita intima e sessuale come procede? E' sempre stata pessima, rapporti radi (colpa mia, lei mi ha sempre cercato, io molto molto meno)
È ancora intima.... No, io da 25 anni dormo al piano superiore, non riesco a dormire assieme a lei, ho anche altri motivi ,..."
Adesso sono io che incollo parti della sua risposta, sulla quale forse si dovrebbe riflettere, anche con un aiuto specialistico.
Una coppia con una sessualità zoppicante, è una coppia a rischio....traballante....non empatica.
Ci sono poi tante prime volte nella vita, volte simboliche e verginità dell'anima...
Gli psicologi sono obbligati al segreto professionale, nessuno parlerà mai delle sue cose, se trattasi di depressione o di altro, si può curare.
È ancora intima.... No, io da 25 anni dormo al piano superiore, non riesco a dormire assieme a lei, ho anche altri motivi ,..."
Adesso sono io che incollo parti della sua risposta, sulla quale forse si dovrebbe riflettere, anche con un aiuto specialistico.
Una coppia con una sessualità zoppicante, è una coppia a rischio....traballante....non empatica.
Ci sono poi tante prime volte nella vita, volte simboliche e verginità dell'anima...
Gli psicologi sono obbligati al segreto professionale, nessuno parlerà mai delle sue cose, se trattasi di depressione o di altro, si può curare.
[#9]
Suo figlio ormai sarà cresciuto, Lei e sua moglie vi trovate da soli?
Forse è per questo che Lei ripercorre questa vicenda?
Forse perchè è inutile invecchiare non avendo risolto nodi grossi?
Ad ogni modo in ogni età è possibile ripercorrere le propie vicende, cercando sulla carta autostradale un'uscita diversa.
E' possibile.
Magari con un aiuto Psy.
Forse è per questo che Lei ripercorre questa vicenda?
Forse perchè è inutile invecchiare non avendo risolto nodi grossi?
Ad ogni modo in ogni età è possibile ripercorrere le propie vicende, cercando sulla carta autostradale un'uscita diversa.
E' possibile.
Magari con un aiuto Psy.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#10]
Ex utente
Ringrazio tutti gli Psicologi che hanno risposto al mio appello; rispondo all'ultimo intervento con ritardo perchè colpito da una terribile "influenza" che non mi ha dato pace per più di una settimana ed ancora non sono guarito.
Ho ripensato a quanto ho scritto e mi sono chiesto se io sia mai stato innamorato di questa donna che è diventata mia moglie.
La risposta è no! In principio ci fu una specie di ricatto da parte sua, se avrete la cortesia di rileggere quanto scrissi la prima volta, comprenderete il significato della parola ricatto che è riferita ad un fatto morale. L'ho sposata pensando che, negli anni, avrei potuto innamorarmi e soprassedere al problema che mi ha assillato per tutta la vita, ma non fu così. Ormai 66enne, non mi aspetto nulla dalla vita, alla sofferenza morale si aggiungono 11 anni di sofferenze fisiche causate da un errore chirurgico e tutto questo mi fa pensare che ormai è troppo tardi per rimediare. Mi tengo i dolori morali e fisici per quanto resterò su questo mondo. Ringrazio nuovamente e pordo distinti saluti.
Non sono necessari altri interventi da parte Vostra, perchè sono rassegnato; rimane una precisazione perchè sappiate che vita sia stata la mia: mio padre, seguito da mia madre che lo considerava l'oracolo vivente, ha sempre fatto in modo che non avessi amici, a scuola sempre nelle classi delle frazioni lontane (elementari) o nella sezione dei paesi limitrofi (medie), liceo lontano da casa con sconosciuti che mai mi hanno cercato, nemmeno per le feste studentesche e pure l'università, pagata da me lavorando e quindi senza tempo per le amicizie. Impossibile per tutti suonare il campanello, perchè papà doveva riposare (ex combattente) dalle 14 alle 16, ed io dovevo fare il cane da guardia. Con questa famiglia, il desiderio di farmene una secondo i miei principi, è sempre stato immenso, purtroppo anche questo è andato in fumo. E mi devo accontentare. Concludo qui domande e risposte ai Vs. quesiti.
Grazie infinite per l'attenzione. Distinti saluti
Ho ripensato a quanto ho scritto e mi sono chiesto se io sia mai stato innamorato di questa donna che è diventata mia moglie.
La risposta è no! In principio ci fu una specie di ricatto da parte sua, se avrete la cortesia di rileggere quanto scrissi la prima volta, comprenderete il significato della parola ricatto che è riferita ad un fatto morale. L'ho sposata pensando che, negli anni, avrei potuto innamorarmi e soprassedere al problema che mi ha assillato per tutta la vita, ma non fu così. Ormai 66enne, non mi aspetto nulla dalla vita, alla sofferenza morale si aggiungono 11 anni di sofferenze fisiche causate da un errore chirurgico e tutto questo mi fa pensare che ormai è troppo tardi per rimediare. Mi tengo i dolori morali e fisici per quanto resterò su questo mondo. Ringrazio nuovamente e pordo distinti saluti.
Non sono necessari altri interventi da parte Vostra, perchè sono rassegnato; rimane una precisazione perchè sappiate che vita sia stata la mia: mio padre, seguito da mia madre che lo considerava l'oracolo vivente, ha sempre fatto in modo che non avessi amici, a scuola sempre nelle classi delle frazioni lontane (elementari) o nella sezione dei paesi limitrofi (medie), liceo lontano da casa con sconosciuti che mai mi hanno cercato, nemmeno per le feste studentesche e pure l'università, pagata da me lavorando e quindi senza tempo per le amicizie. Impossibile per tutti suonare il campanello, perchè papà doveva riposare (ex combattente) dalle 14 alle 16, ed io dovevo fare il cane da guardia. Con questa famiglia, il desiderio di farmene una secondo i miei principi, è sempre stato immenso, purtroppo anche questo è andato in fumo. E mi devo accontentare. Concludo qui domande e risposte ai Vs. quesiti.
Grazie infinite per l'attenzione. Distinti saluti
[#11]
Gentile utente,
Grazie del riscontro a distanza di tempo.
Lei CI dice:
<<Non sono necessari altri interventi da parte Vostra, perchè sono rassegnato;<<
Però io "disobbedisco".
Mi dispiace troppo che a soli 66 anni Lei si rassegni a una vita così. Considerato che la "speranza statistica di vita" è ancora lunga, come potrà sop - portare (= portare sulle spalle) questa rassegnazione?
Tanto più pensando che ci potrebbe essere una migliore qualità di vita, se Lei si adattasse a chiedere aiuto?
"Ognuno ha la vita che si merita" diceva un saggio; MA io penso che Lei forse potrebbe fare di meglio per sè.
Forse per questo ho "disobbedito" al Suo invito con questo intervento conclusivo e ultimo.
Cordialità.
Grazie del riscontro a distanza di tempo.
Lei CI dice:
<<Non sono necessari altri interventi da parte Vostra, perchè sono rassegnato;<<
Però io "disobbedisco".
Mi dispiace troppo che a soli 66 anni Lei si rassegni a una vita così. Considerato che la "speranza statistica di vita" è ancora lunga, come potrà sop - portare (= portare sulle spalle) questa rassegnazione?
Tanto più pensando che ci potrebbe essere una migliore qualità di vita, se Lei si adattasse a chiedere aiuto?
"Ognuno ha la vita che si merita" diceva un saggio; MA io penso che Lei forse potrebbe fare di meglio per sè.
Forse per questo ho "disobbedito" al Suo invito con questo intervento conclusivo e ultimo.
Cordialità.
[#12]
"L'ho sposata pensando che, negli anni, avrei potuto innamorarmi e soprassedere al problema che mi ha assillato per tutta la vita, ma non fu così. "
Solitamente il matrimonio non cura e non modifica il partner....le eventuali terapie di coppia si.
Perché si sente così stramato?
Rassegnato?
Ingrigito?
È ancora giovane e le spetta ancora una buona dose di qualità di vita ...
Coraggio, non butti la spugna.
Legga questa lettura
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1632-amore-e-sesso-ma-la-sessualita-invecchia.html
Solitamente il matrimonio non cura e non modifica il partner....le eventuali terapie di coppia si.
Perché si sente così stramato?
Rassegnato?
Ingrigito?
È ancora giovane e le spetta ancora una buona dose di qualità di vita ...
Coraggio, non butti la spugna.
Legga questa lettura
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1632-amore-e-sesso-ma-la-sessualita-invecchia.html
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