Mi sento sempre stanca
Gentili Dottori, vi scrivo per un problema che ho da un po'.
Premetto che mi piace molto la psicologia, quindi mi "analizzo" molto e spero che questo possa esservi d'aiuto.
E' da diverso tempo che mi sento sempre stanca. Non ho voglia di fare nulla, non trovo stimoli. Al momento ho iniziato una psicoterapia perché ho iniziato a sviluppare un po' di agorafobia a seguito di problemi fisici che si sono manifestati per strada abbastanza pesanti, inoltre ero da sola durante quegli episodi. Ovviamente ora ho paura che riaccadano e non mi sento sicura perché diciamo che neppure i dottori hanno capito bene cosa possa essere (forse gastrite). Eppure devo imparare a convivere con questa cosa e non ci riesco.
Il problema principale però è che mi sento sempre stanca e svogliata, ho sempre sonno. Ho ricevuto tantissime batoste, una dietro l'altra nella mia vita, dalla difficilissima situazione familiare dalla quale non riesco a staccarmi, a batoste in amore e delusioni dagli amici. Mi sento sempre come se alla fine di ogni cosa verrò abbandonata, per questo non riesco a trovare stimoli e neppure a volerli cercare. Risultato di ciò è che penso sempre, non riesco neppure a dormire la sera, sono sempre attaccata al computer o al cellulare alla ricerca di non so che cosa. Non riesco a dormire perché ho sempre tanti pensieri, perché mi sono costruita una vita fatta di tante cose da fare per evitare il vuoto. Inoltre credo che pensi tanto anche perché ho avuto esperienze brutte che mi hanno portato ad escogitare nuove strategie, quindi è difficile interrompere questo flusso di pensieri che sono diventati un po' automatici.
Vorrei solo un vostro parere, anche su cosa chiedere alla psicoterapeuta su cosa focalizzarci.
Grazie
Premetto che mi piace molto la psicologia, quindi mi "analizzo" molto e spero che questo possa esservi d'aiuto.
E' da diverso tempo che mi sento sempre stanca. Non ho voglia di fare nulla, non trovo stimoli. Al momento ho iniziato una psicoterapia perché ho iniziato a sviluppare un po' di agorafobia a seguito di problemi fisici che si sono manifestati per strada abbastanza pesanti, inoltre ero da sola durante quegli episodi. Ovviamente ora ho paura che riaccadano e non mi sento sicura perché diciamo che neppure i dottori hanno capito bene cosa possa essere (forse gastrite). Eppure devo imparare a convivere con questa cosa e non ci riesco.
Il problema principale però è che mi sento sempre stanca e svogliata, ho sempre sonno. Ho ricevuto tantissime batoste, una dietro l'altra nella mia vita, dalla difficilissima situazione familiare dalla quale non riesco a staccarmi, a batoste in amore e delusioni dagli amici. Mi sento sempre come se alla fine di ogni cosa verrò abbandonata, per questo non riesco a trovare stimoli e neppure a volerli cercare. Risultato di ciò è che penso sempre, non riesco neppure a dormire la sera, sono sempre attaccata al computer o al cellulare alla ricerca di non so che cosa. Non riesco a dormire perché ho sempre tanti pensieri, perché mi sono costruita una vita fatta di tante cose da fare per evitare il vuoto. Inoltre credo che pensi tanto anche perché ho avuto esperienze brutte che mi hanno portato ad escogitare nuove strategie, quindi è difficile interrompere questo flusso di pensieri che sono diventati un po' automatici.
Vorrei solo un vostro parere, anche su cosa chiedere alla psicoterapeuta su cosa focalizzarci.
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
da quanto tempo sta in questa condizione e da quanto ha iniziato il percorso terapeutico?
Finora come si è svolto il percorso, quale il parere del suo curante?
Ne conosce l'orientamento, sono stati stabiliti obiettivi condivisi?
Una visita dal medico di base l'ha fatta?
da quanto tempo sta in questa condizione e da quanto ha iniziato il percorso terapeutico?
Finora come si è svolto il percorso, quale il parere del suo curante?
Ne conosce l'orientamento, sono stati stabiliti obiettivi condivisi?
Una visita dal medico di base l'ha fatta?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Credo sia importante girare queste domanda, questi dubbi alla Collega che ti sta seguendo.
Come mai senti il bisogno di chiedere un consulto on-line nonostante il trattamento iniziato?
Come mai senti il bisogno di chiedere un consulto on-line nonostante il trattamento iniziato?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
... Batoste... abbandonata...computer e cellulare.
Queste le parole che mi colpiscono, assieme al fatto che Lei è già seguita.
<<su cosa chiedere alla psicoterapeuta su cosa focalizzarci.<<
Intanto lasci che i suoi pensieri e Le sue emozioni scorrano liberamente, la seduta non è come una interrogazione.
Nell'interazione tra Voi, verrà identificata la "domanda" e l'ambito di "lavoro".
Essere appassionati di psicologia non significa automaticamente "analizzarsi molto".
Queste le parole che mi colpiscono, assieme al fatto che Lei è già seguita.
<<su cosa chiedere alla psicoterapeuta su cosa focalizzarci.<<
Intanto lasci che i suoi pensieri e Le sue emozioni scorrano liberamente, la seduta non è come una interrogazione.
Nell'interazione tra Voi, verrà identificata la "domanda" e l'ambito di "lavoro".
Essere appassionati di psicologia non significa automaticamente "analizzarsi molto".
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Ex utente
Dottoressa Rinella: Abbiamo fatto solo 3 sedute conoscitive in cui mi ha chiesto un po' della situazione familiare paterna, poi quella materna, un po' delle mie esperienze con la scuola e le esperienze con questo problema. Purtroppo non so se sono io che sbaglio, ma ogni volta parlo e racconto tantissimo quindi perdo anche il filo del discorso riguardo il problema. E' normale che succeda questo? Comunque ancora non c'è un parere nel senso che dovremmo iniziare dalla prossima seduta dato che queste erano conoscitive. Ha un approccio strategico-breve e dinamico.
Dottor Del Signore: Non lo so neppure io, probabilmente perché la psicoterapeuta che mi segue è molto giovane quindi forse inconsciamente ho paura che non riesca ad aiutarmi.
Dottor Del Signore: Non lo so neppure io, probabilmente perché la psicoterapeuta che mi segue è molto giovane quindi forse inconsciamente ho paura che non riesca ad aiutarmi.
[#5]
>>quindi forse inconsciamente ho paura che non riesca ad aiutarmi.<<
tre sedute sono poche per costruire una relazione terapeutica efficace, se non si sente a suo agio con la Collega dovrebbe esplicitarlo.
>>ho paura che non riesca ad aiutarmi.<<
come mai? Lei pansa: giovane= inesperta?
La giovane età della Collega potrebbe essere un fattore di forza e avere quindi delle ripercussioni positive sulla relazione terapeutica.
tre sedute sono poche per costruire una relazione terapeutica efficace, se non si sente a suo agio con la Collega dovrebbe esplicitarlo.
>>ho paura che non riesca ad aiutarmi.<<
come mai? Lei pansa: giovane= inesperta?
La giovane età della Collega potrebbe essere un fattore di forza e avere quindi delle ripercussioni positive sulla relazione terapeutica.
[#6]
<e dovremmo iniziare dalla prossima seduta dato che queste erano conoscitive.> Certo tre sedute sono solo l'inizio di un percorso, direi davvero presto per farsi un'idea.
Ogni sua perplessità o domanda dovrebbe essere portata in terapia, utile per un suo corretto e partecipato svolgimento.
Ogni sua perplessità o domanda dovrebbe essere portata in terapia, utile per un suo corretto e partecipato svolgimento.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5k visite dal 17/02/2015.
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