Senso di colpa
Il problema è che ogni sera, quando ci ritroviamo a casa insieme, dopo il lavoro, avverto in lui una sensazione di angoscia e tristezza che lo tormenta. E non posso esimermi dal notarlo perchè mi fa molto male vederlo in questo stato. Piange, è assente e a volte scontroso verso di me. Dopo alcune insistenze ha ammesso di provare un profondo senso di colpa verso la sua ex ragazza, la quale vedeva in lui il compagno di vita.
E'passato più di un mese da quando si sono lasciati, ma la situazione non migliora. E io, anche se sono sicura dei suoi sentimenti per me, dimostrati dal gesto di lasciare una donna dopo un lunghissimo fidanzamento, ho paura che la mia presenza nella sua vita non gli basti a essere felice. Mi spiego meglio, so benissimo che non si può dimenticare una persona in 1 mese, nessuno lo pretende e anzi gli sto sempre vicina cercando di farlo sfogare pensando che mettere in tavola il problema (seppura mi ferisca molto) possa aiutare a ridimensionarlo. Ma io penso, visto che anche io mi sono trovata in una situazione analoga alla sua, che la nascita di un nuovo amore dovrebbe farlo vivere a cuor leggero e relegare quei brutti pensieri a dei momenti. Mi dispiaccio del fatto che invece i suoi non sono dei momenti di tristezza, ma una condizione in cui vive e in cui trascina anche me inevitabilmente. Il senso di colpa per lei è comprensibilissimo, ma ormai è il passato, e credo che dovrebbe pensare più all'effetto che il suo comportamento ha su di me, visto che ora ci sono io. Vorrei che fosse felice. Cosa ne pensate? Sono egoista e dovrei farmi da parte? E' il normale corso degli eventi? Grazie.
Gentile Utente,
ben undici anni e, per di più, alla vostra età, sono una vita intera...
Oltre al senso di colpa, subentrano altre variabili, come dipendenza psicologica, abitudine, parti psichiche che l'-altro ha fatto nascere e custodito e così via....
È sempre un vero lutto e necessita adì un adeguata elaborazione del lutto per essere pienamente felice.
Datevi tempo, siete una coppia giovane ancora ...
Legga queste letture sulle dinamiche inconsce che regolamentano la scelta del primo e del secondo partner.....quello più adulto.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1831-la-scelta-del-secondo-partner.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Lei scrive: "Vorrei che fosse felice."
Chiaro. Lecito. Sensato,
Però, come Lei stessa ha scritto mi pare poco probabile in questo momento.
Inoltre non mi pare che quest'uomo si stia disperando, ma che a volte, se pensa alla ragazza che ha lasciato, si senta un po' triste e in colpa. O forse, semplicemente, nostalgico. O altro. Ma che c'è di male in tutto ciò?
Invece ciò che può essere o diventare un problema è proprio il "Vorrei che fosse felice", se nasconde una felicità a tutti i costi.
Magari quest'uomo E' felice, con Lei e della vostra storia, ma talvolta diventa triste se pensa a quella ragazza. Di fatto la separazione è un lutto. Gli dia tempo.
E poi nessuno di noi è SEMPRE felice. Lo siamo, siamo sereni, ma poi possiamo provare qualunque tipo di emozione, tristezza, ansia, rabbia nella nostra giornata.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Gentile ragazza,
tutto nella norma, direi. E' lui che ha interrotto il "loro" progetto che, per quanto non più condiviso, in ogni caso ancora li teneva legati.
Gli dia tempo di elaborare questa separazione, accetti i suoi stati d'animo, .. non sono di disistima nei Suoi confronti bensì di difficoltà verso di sè. Passeranno alcuni mesi così, forse. Non ritengo ci sia motivo di troncare per questo.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
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