Forme d'ansia

Salve, desidero mettermi in contatto con voi per avere alcune informazioni sul mio stato di salute attuale, per far questo però credo di dover fare una breve introduzione. Sono un maschio di 32 anni e mia madre ha sempre sofferto di depressione bipolare subendo negli anni numerosi ricoveri, ancor oggi questi ricoveri sono a lunga degenza arrivando a anche a sfiorare i 4-5 mesi e la situazione di salute per lei, vista l’età, non può certo migliorare.
Questa situazione, mi ha portato a frequentare reparti psichiatrici già nell’adolescenza ed è inutile dire che in fase di crescita sono stato sottoposto a coinvolgimenti emozionali molto forti.
A 17 anni sentivo il bisogno d’andare dallo psicologo, che sicuramente mi ha aiutato molto nella crescita ma nel contempo penso anche, che si sia formata una sorta di dipendenza nei confronti di questo aiuto perché diventato un vero e proprio punto di riferimento.
Purtroppo questa persona ad un certo punto è mancata e in quel periodo mi mollavo anche con la fidanzata. Beh, da li a poco sono sorti i miei problemi che ora come ora mi piacerebbe risolvere.
Sono sempre stato un tipo agitato e a volte molto apprensivo e ora sono quasi sempre in tensione, molte volte sia al lavoro ma anche con amici, non riesco a capire quello che mi sta spiegando la persona che ho davanti perché in quel momento sono “travolto dall’agitazione”.
Osservandomi capisco che c’è sempre un motivo che scaturisce la mia tensione, per esempio in ufficio quando un mio collega sta cercando di spiegarmi alcune cose inerenti il lavoro per me nuove e che non riesco a capire, sento salire la mia agitazione che mi fa percepire un senso d’irrigidimento ed è come se questa mancanza di calma bloccasse la mia capacità di ragionare. A volte capita che questo stato di tensione si faccia sentire se non riesco a trovare una strada mentre sono in macchina. Non è sempre piacevole trovarsi in queste condizioni perché possono portarti a scrivere per esempio un numero di telefono sbagliato ma anche ad effettuare calcoli non corretti mentre si è al lavoro.
Ci sono dei periodi durante l’anno in cui soffro di insonnia. Un paio d’anni fa sono stato a colloquio da uno psichiatra e la risposta è stata la seguente: potrei darle dei farmaci ma penso che i suoi problemi si risolveranno da soli nel giro di qualche tempo ma oggi come vedete non mi sento ancora tranquillo. Vi chiedo innanzi tutto come possa essere identificata questa forma di malattia e se ne fosse possibile la guarigione, se si, quale strada non farmacologica intraprendere ed inoltre quali cause oltre a quelle citate, possano aver contribuito a far crescere questa ansia se di ansia si può parlare.

Vi ringrazierei moltissimo per un vostro graditissimo riscontro.
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Dr.ssa Daniela Siciliano Psicologo 33 1
Gent.le utente,
certamente l'esperienza vissuta e che ancora vive con sua madre l'ha visibilmente travolta in una dinamica emotiva esplosiva che emerge in situazioni particolari (presa di decisione immediata, nuovi apprendimenti etc..).
L'ansia spesso è un sintomo e non un problema in sè.
Un sintomo di qualcosa, un pò come continui starnuti possono essere sintomi di un raffreddamento. Certamente non si interviene solo sui sintomi ma sulla causa.
Ora, può comprendere che non è possibile effettuare un quadro diagnostico preciso, ma la rassicuro sulla possbilità di star meglio scegliendo però di intraprendere un percorso psicoterapeutico.
Sarà poi lo psicologo-psicoterapeuta, se necessario, a richiedere un consulto ad uno psichiatra per eventualmente un supporto farmacologico.
La saluto e buona fortuna

Dr.ssa DANIELA SICILIANO
Psicologa clinica, Psicodiagnosta dell'età evolutiva e dell'età adulta CTU Tribunale civild di Roma

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente
La situazione familiare che descrive può aver avuto un ruolo nell'insorgere del suo disturbo. D'altra parte, da un punto di vista psicologico è più utile porre attenzione prima a come fare per risolvere un problema e poi, se necessario, se ne possono anche cercare le cause.

Molti problemi psicologici non seguono una causalità perfettamente lineare di tipo causa > effetto, per cui una volta note le cause si saprebbe già come risolverli. Piuttosto, spesso solo riuscendo a cambiare la percezione della propria situazione problematica si ottiene già uno sblocco.

Se è interessato a valutare un percorso di cura non farmacologica può contattarmi personalmente, e potrò darle dei riferimenti di professionisti che operano nella sua zona.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Utente
Utente
Vi ringrazio moltissimo per aver risposto alla mia mail, valuterò un percorso di tipo psicoterapeutico.




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